Dal nostro inviato a Copenaghen - Film (1970)

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Tutti i commenti e le recensioni di Dal nostro inviato a Copenaghen

TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/01/09 DAL BENEMERITO RONAX
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Ronax 28/01/09 23:21 - 1458 commenti

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Girato dopo il successo de Le Salamandre, il film fu snobbato dal pubblico e (non del tutto a torto) dai critici. Se infatti le ambizioni sono alte (la denuncia della guerra e della tortura, il tragico destino dei disertori americani dal Vietnam) i risultati sono, come è tipico di Cavallone, assai modesti. Povertà di mezzi, sceneggiatura asfittica, recitazione dilettantesca impediscono inesorabilmente al film di prendere quota. Bella la fotografia di tono documentaristico di Maurizio Centini.
MEMORABILE: Impressionanti le torture inflitte ai progionieri vietcong o presunti tali, in particolare le unghie strappate.

Cotola 9/04/09 19:49 - 9677 commenti

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Film tra i più "lineari" e "normali" di Cavallone e forse proprio per questo tra i meno riusciti. La storia è confusa e farraginosa, non avvince quasi per nulla e fa registrare uno scioglimento davvero poco convincente. Il lato più deficitario del film è però quello riguardante i personaggi, che sono uno meno credibile dell'altro.

Herrkinski 19/10/09 19:14 - 8890 commenti

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Interessante prodotto del grande Cavallone, che in piena guerra del Vietnam realizza un film di denuncia efficace, nonostante (come suo solito) il budget risicatissimo. Buone le location, accettabile il doppiaggio, ben delineati i personaggi, in particolare quello di Kalsiy. Cavallone affronta, oltre al tema del Vietnam, altri a lui cari quali la psicanalisi, le turbe di personaggi tormentati, l'ipocrisia del sentimento politico e del patriottismo, il vuoto esistenziale di vite diverse che si incrociano, l'amore utopico. Bello ma non per tutti.

Homesick 17/02/11 18:36 - 5737 commenti

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Rozzo, tempistico pamphlet sulla guerra in Vietnam - le violenze commesse dai marines sugli indigeni e la schizofrenia dei reduci sfruttata a scopi predatori da psichiatri e ipocrite organizzazioni pacifiste – cui l’uso della camera a mano, l’inserzione di filmati bellici di repertorio e la sporca fotografia giustificano il titolo imponendo uno stile fortemente documentaristico. Le idee, insomma, ci sono; difettano invece una sceneggiatura fluida e coerente, dialoghi robusti e attori capaci, giacché la Avril e Casale sono alquanto grigi e Stevenson e Kalsiy impresentabili.
MEMORABILE: «Bang... Bang… Bang…».

Fauno 26/08/11 11:01 - 2271 commenti

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Se da un lato è uno dei film meno entusiasmanti di un genio dimenticato, dall'altro la bravura del medesimo sta nell'aver tirato fuori argomentazioni sfiorate da pochi altri autori e da nessuno di questi ultimi trattati in tono così reale e drammatico. Non parlo di torture o di bombardamenti sbagliati, ma dell'uso di sostanze stupefacenti potenti come la morfina per far dimenticare l'orrore e addirittura dell'eliminazione fisica quando non bastava l'annichilimento morale a chi lo scempio non lo dimenticava suo malgrado...

Alexpi94 2/08/18 00:31 - 186 commenti

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Dramma cavalloniano davvero mediocre e lentissimo che si perde in una sequela di dialoghi e situazioni che varcano il limite dell'imbarazzante (il protagonista che spernacchia alle persone per strada). Personaggi inadatti (a partire dal protagonista), trama pressoché inesistente e sceneggiatura poverissima non fanno che peggiorare la situazione (anche se le scene forti in parte funzionano). Peccato, perché l'idea di partenza non era niente male.
MEMORABILE: Il figlio, rivolgendosi alla madre malata: "Porcellona! te la sei fatto sotto..."

Noodles 29/03/19 00:20 - 2799 commenti

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Il ritmo non è il punto forte di questo lento film a basso budget, che però riesce ad affascinare con altri espedienti. La fotografia è estremamente interessante, così come la prova attoriale dell'esiguo cast. Il film poi è una forte denuncia alla follia della guerra in Vietnam... durante la guerra stessa. Operazione ben riuscita. Particolare anche il montaggio frenetico. A volte i dialoghi si perdono un po'. Da vedere, anche se non piacerà a tutti.

Bubobubo 22/05/19 23:55 - 1871 commenti

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Un ritmo al limite del catatonico penalizza fortemente questa veemente denuncia antimilitarista di Cavallone, quasi un instant movie per il periodo e le modalità della sua realizzazione. Dopo una prima parte di melina, con dialoghi alquanto risibili, la seconda si propone assai più interessante, con una lunga introspezione psicanalitica nella mente del soldato William, devastata dalle atrocità belliche, dalle droghe e dalla passione incestuosa per la sorella. Finale inadeguato.

Apoffaldin 4/08/25 19:33 - 338 commenti

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Due soldati americani, a Berlino di ritorno dal Vietnam, decidono di disertare e rifugiarsi a Copenaghen. Uno si ricicla nell'industria dell'erotismo, l'altro diventa schizofrenico rivivendo il tragico passato. Sarebbe ingiusto dire che mancano idee e buone intenzioni. Purtroppo però è carente tutto ciò che è alla base di un film meno che mediocre: sceneggiatura non raffazzonata, regia accettabile (piano con gli zoom - per dirne una - se non ti chiami Bava) e attori convincenti. Restano in testa le immagini di repertorio, le torture, la fotografia di Centini e la musica di Potenza.
MEMORABILE: "Bang... Bang... Bang... Questo rumore sono io"; Le torture; "La coscienza di chi?".

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  • Discussione Homesick • 17/02/11 19:19
    Scrivano - 1363 interventi
    Ai fini di una corretta indicizzazione, "Anthony Vernon" è pseudonimo di Antonio Casale. Anche per quanto riguarda "Jane Avril", in tutti i film in cui figura bisognerebbe indicare tra parentesi il suo vero nome, Maria Pia Luzi.
  • Discussione Guru • 17/02/11 19:29
    Custode notturno - 458 interventi
    Homesick ebbe a dire:
    Ai fini di una corretta indicizzazione, "Anthony Vernon" è pseudonimo di Antonio Casale. Anche per quanto riguarda "Jane Avril", in tutti i film in cui figura bisognerebbe indicare tra parentesi il suo vero nome, Maria Pia Luzi.


    E aggiungo da correggere Alain N.Kalsiy in Alain N.Kalsyi da IMDB
    Ultima modifica: 17/02/11 19:33 da Guru
  • Discussione Zender • 17/02/11 19:58
    Capo scrivano - 49348 interventi
    Li mettiamo col loro nome esatto, ovvero Casale e Luzi, senza pseudonimi, come fa Imdb, come sempre. Corretto tutto, per questo film. Classico caso che spiega perché prendere sempre dalla stessa fonte imdb...
    Ultima modifica: 17/02/11 20:02 da Zender
  • Discussione Ciavazzaro • 17/08/17 13:24
    Scrivano - 5583 interventi
    Per cortesia di Films e clips:
    https://www.youtube.com/watch?v=NpkcCmpENGg
  • Curiosità Alexpi94 • 30/10/18 19:14
    Galoppino - 177 interventi
    Dalla collezione Alexpi94, il flano del film: