Mia famiglia - Spettacolo teatrale (1964)

Mia famiglia
Locandina Mia famiglia - Spettacolo teatrale (1964)
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Anno: 1964
Genere: teatro (bianco e nero)

Cast completo di Mia famiglia

Note: Regia teatrale di Eduardo De Filippo. Ripresa televisiva dell'omonima commedia in tre atti scritta nel 1955.

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Tutti i commenti e le recensioni di Mia famiglia

TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/04/08 DAL BENEMERITO GUGLY
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Gugly 18/04/08 22:06 - 1220 commenti

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Sfascio di una famiglia per frustrazioni varie, con l'incomunicabilità utilizzata come ultima spiaggia... Eduardo mette in scena una sua morale molto desolata, dove non esita a scagliarsi anche contro l'omosessualità, che considera alla pari dell'ipocrisia, massimo cancro della società piccolo e medio borghese. Molto brava Luisa Conte, isterica frustrata, mentre Edoardo gioca di sottrazione. Quasi buffo Orazio Orlando.
MEMORABILE: Tutto il primo atto.

Rambo90 26/06/12 23:53 - 8012 commenti

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È l'Eduardo più malinconico e pessimista quello che traspare da questa bella commedia, dove si descrive una famiglia allo sbando e un padre che decide addirittura di non parlare più, confessandosi indifeso e distrutto da quello che gli accade attorno. Notevoli i primi due atti, noiosetto e leggermente inutile il terzo che non smuove di molto quanto già detto in precedenza. Eccellente come al solito l'interpretazione eduardiana, mentre fra gli altri risaltano D'Alessio e Onorato. Buono.

Katullo 21/11/24 19:09 - 421 commenti

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Profetico ritratto di una famiglia allo sbando, in cui nessuno è esente da errori e responsabilità, a partire dal personaggio di Eduardo, patriarca fallito nonché adultero dichiarato. I famosi valori morali vengono triturati da scelte sbagliate, indifferenze e declini celati dietro una patina di convivenza e convivialità. De Filippo racconta il lato più intimo del dopoguerra che anticipava il boom economico con genitori e figli in veloce decadimento, tutti attratti da un progressismo che, per funzionare, avrebbe dovuto riconoscere i suoi limiti. Una lezione andata un po' a vuoto.
MEMORABILE: La cameriera sempliciotta, l'unica a essere spensierata, ma anche avveduta quando rifiuta di spogliarsi durante un provino "artistico".

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