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Tutti i commenti e le recensioni di The reckoning

TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/03/22 DAL BENEMERITO PUMPKH75
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Pumpkh75 7/03/22 13:53 - 1910 commenti

I gusti di Pumpkh75

Allocchi noi che ad una esca come il nome del regista abbocchiamo con tutte le scarpe: la storia è rafferma e impersonale, trasla dal romanticismo più melenso alle crudeltà dell’inquisizione rimanendo sempre passivo e svogliato, sembra avere fremiti solo quando indugia sui glutei della discussa Kirk o quando prova a confonderci con le grottesche apparizioni di un Satanasso gommoso di serie inferiore. Del Marshall che fu emergono solo nel finale fiotti liberatori, di storie simili si rimpiangono scombiccherati e precedenti tentativi. Peste e corna.

Buiomega71 9/12/23 01:01 - 3130 commenti

I gusti di Buiomega71

Il medioevo marshalliano si apparenta con quello fosco verhoeviano (la peste, i corpi impiccati, l'escamotage del vino avvelenato), tra torture degne di quelle delle vergini e uno sfacciato omaggio soaviano nella copula con il demonio. Resta l'estro sanguigno del regista (roghi con volti in fiamme, decapitazioni, mani perforate da lame di spada, frustate sadiane), una ricercata cupezza nella fetida prigione e il putridume agli angoli delle strade. Finale che si muta in un romanzo d'appendice e notevole Ursula, combattente al servizio di Dio, dalla faccia ridotta a un hamburger.
MEMORABILE: Grace che assiste al rogo di sua madre; Ursula salvata dalle fiamme dalla pioggia "divina"; Le maschere "veneziane" dei cacciatori di streghe.

Jena 5/10/23 20:35 - 1695 commenti

I gusti di Jena

Rappresentazione in puro stile woke del 1600 con tutti i maschi come bruti intenti a menare, seviziare, violentare e opprimere le povere donne. In pratica Non violentate Jennifer ai tempi dell'Inquisizione. Regia e fotografia quasi televisive, ma Marshall sa tenere alto il ritmo e non ci si annoia, con qualche buon momento. Il tutto regge sulla Kirk, indubbiamente bellissima (e compagna del regista) che ci mette l'anima e soprattutto il corpo... La parte finale revenge è talmente assurda da meritare quasi rispetto. Ridicolo il satanasso che sembra il cugino cattivo di Hellboy.
MEMORABILE: La Kirk copula col Diavolo; La tortura con l'aggeggio simil cronenberghiano; L'assurda suora ninja; Il marito becero cui viene spatasciata la faccia.

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  • Discussione Buiomega71 • 9/12/23 10:21
    Consigliere - 27335 interventi
    Promessa, in parte mancata, della new have horror britannica post 2000, Neil Marshall omaggia "la caccia alle streghe" di pellicole come Il grande inquisitore, La tortura delle vergini e il franchiano Le demone, come aveva fatto con il post atomico in Doomsday.

    Le riesce un film sgangherato, traballante, ambizioso negli intenti (come lo era Centurion), zeppo di clichè e convenzionalità, che, verso il finale si muta in una specie di romanzo d'appendice,  ma pervaso da una vena oscura, cupa e crudele (la piccola ladra sparata a freddo) che lo apparenta al fosco medioevo di Paul Verhoeven dell'Amore e il sangue (la peste, i corpi impiccati, l'escamotage del vino avvelenato col sangue infetto), con almeno alcuni momenti dove salta fuori il talento di Marshall (su tutti i cacciatori di streghe che indossano delle inquietanti maschere veneziane o Ursula, combattente al servizio di Dio con la faccia ridotta a un hamburger, salvata dalle fiamme da una pioggia divina che è l'antitesi del fulmine che colpì Justine alla fine del romanzo di De Sade), dove si respira il putridume dei cadaveri affetti dalla peste a ogni angolo di strada (divorati dai cani, caricati su dei carri, i resti umani sparpagliati per le campagne) e le tetre e umide prigioni dove cova la follia e il sadismo degli invasati inquisitori (grande performance torquemadiana di Sean Pertwee).

    Spudorati omaggi al Soavi della Chiesa (la copula col demonio con le ali aperte e l'abbraccio a Grace nuda da tergo, l'immagine d'apertuta con i corpi dei lebbrosi accatastati nella fossa comune), un diavolo tentatore che sembra il fratello minore del Tim Curry di Legend (almeno prostetico e non in CG), gli incubi satanici  che affliggono Grace (tra cui assalita da una masnada di cenciosi che stanno tra quelli del finale di Profumo, di Frankenstein e i mostri dell'inferno e i pazzi del manicomio sadiano di Charenton) e un gusto per il gore e la violenza tipico dell'autore di The descent (i roghi con le vittime dal volto devastato dalle fiamme, decapitazioni, facce spatasciate dalle ruote del carro, mani perforate dalle lame delle spade o inchiodate al tavolo, frustate sadiane, feroci accoltellamenti con copiosi sprizzi ematici e torture insiste sul corpo della povera Grace-su tutte un aggeggio "ginecologico" infilato nelle intimità-).

    Incendi purificatori come nella tradizione gotica, un'assedio a casa della presunta strega che è un bel pezzo di regia (Marshall, comunque sia, non perde del tutto il suo talento primigenio), una brutale parentesi totalmente gratuita sulla violenza coniugale e una chiusa dal terribile sentore da fiction televisiva.

    Il trono di fuoco marshelliano si impegola in chiaroscuri alla Carolina Invernizio (soprattutto in dirittura d'arrivo, tra fughe dalle lugubri  prigioni del castello e neonate da salvare ), a volte traballante e artificioso, eccessivamente e goffamente melodrammatico ma supportato da una genuina e sanguigna visceralità.


    Ultima modifica: 9/12/23 13:57 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 9/12/23 10:50
    Consigliere - 27335 interventi
    Il dvd edito dalla Blue Swan/Eagle Pictures

    Formato: 2.35:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano
    Nessun extra
    Durata effettiva: 1h, 46m e 16s

    Immagine al minuto 0.42.48

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images67/PDVD-344.jpg[/img]
    Ultima modifica: 9/12/23 13:59 da Zender