Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Missione Cairo - Film (2006)

Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Missione Cairo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: OSS 117: Le Caire, nid d'espions
Anno: 2006
Genere: comico (colore)
Note: Liberamente ispirato ai romanzi di Jean Bruce sulle avventure dell'agente segreto OSS 117.  Seguito da "Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Missione Rio" (2009).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Di parodie bondiane ne sono state prodotte a vagonate, anche in Italia: il personaggio si presta, per quanto già ironico in partenza, e immaginarlo caricaturizzato da suoi emuli incapaci ha sempre stimolato la fantasia degli autori comici. Questa variante francese si distingue per una raffinatezza non comune, che già nel ricreare l'Egitto di Nasser (siamo nel 1955, dopo un breve prologo “berlinese” di dieci anni pecedente) mostra impegno non comune. L'agente 117 Hubert Bonisseur (Dujardin) viene lì spedito dopo che qualcuno ha fatto fuori un suo affezionato collega che stava lavorando sotto...Leggi tutto la copertura di direttore di un'azienda di pollame (!). Accolto in loco dalla splendida Larmina (Bejo) Hubert si fa subito riconoscere per un'abissale ignoranza sposata a un'ingiustificata supponenza. Eppure, con quella faccia da parodia di Sean Connery, Dujarden (davvero bravissimo) riesce comunque a rendersi simpatico. Non tutte le gag sono all'altezza, va detto, e anzi molte scene fanno da evidenti riempitivi (si pensi a quelle in cui Hubert si mette a suonare sul palco per tenere sott'occhio Larmina), però il carisma del protagonista riesce a sostenere comunque l'azione e raramente ci si stanca. Da ricordare poi ci sono almeno una gag esilarante (Hubert che svegliato dal muezzin va a stanarlo sul minareto costringendolo a smettere) e altre secondarie che comunque lasciano il segno (lo spegnere l'illuminazione del pollaio per far tacere d'improvviso le galline e il riaccenderla subito dopo, uno stupidissimo eppure divertente tormentone ripetuto infinite volte). Poi c'è la storia, complicata come in ogni spionistico che si rispetti e che tira in ballo il solito manipolo di nazisti mezzi matti, un traffico d'armi locale (ad opera di un gruppo di facinorosi chiamati “le aquile di Cheope”), contatti infidi con cui comunicare previa parola d'ordine (“Com'è il vostro spezzatino?”) e persino una principessa (Atika). Dujardin sfoggia il sorriso ammaliante caricandolo di tutta l'imbecillaggine possibile (gran saggio di recitazione durante il catfight finale al porto) e ritrovandosi perfettamente a suo agio in un personaggio che gli regalerà la celebrità grazie a ottimi incassi. C'è ancora molto da regolare per arrivare a considerarlo un prodotto davvero efficace dal punto di vista comico ma gli spunti ci sono, la regia è di qualità, la recitazione dell'intero cast soddisfacente e sarebbe forse bastato intensificare un po' le battute eliminando quelle più puerili per ottenere un risultato da ricordare. Ci sono ancora troppe gag sospese tra il comico e il semplice grottesco che non convincono (la detenzione in cella) e anche la gestione del montaggio lascia a desiderare (eccessivamente diluiti i flashback in spiaggia, per quanto surreali al punto giusto). Comunque si ride in più di un'occasione.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/06/12 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 20/02/22
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Daniela 4/06/12 12:38 - 12727 commenti

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Prima di essere baciati dal successo internazionale, regista e protagonista di The artist hanno dato vita a due film sulle avventure di questo agente segreto vanesio, ignorante come una capra, inguaribilmente gaffeur. Perfetto nel ruolo, Dujardin, sorriso spavaldo e sopracciglio prensile, qui è in Medio Oriente alla prese con un traffico di armi cui sono interessati in molti, fra fanatici religiosi, russi, ex nazisti... Parodia giocata sul filo dell'ironia, più fine di quella di Johnny English, leggera e godibilissima.
MEMORABILE: "Perché dobbiamo essere sempre noi nazisti a fare la parte dei cattivi? Sono passati dieci anni, non potete darci un'altra possibilità?".

Zuni 6/10/12 00:14 - 68 commenti

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L'equivalente francese di James Bond reinterpretato con il gusto leggero e cinefilo di Hazanavicius e crew. Enorme successo in patria ha un grandissimo punto di forza nella finissima ed efficace messa in scena da spy-movie anni 60, servita da scenografie e fotografia davvero impressionanti. Ma a fare il mattatore è uno scatenatissimo Djuardin: ignorante con charme, con le sue pose plastiche e freddure è davvero eccezionale ed è il motore dell'intero film anche quando questo, soprattutto al centro, si ingolfa nella narrazione.
MEMORABILE: I flashback dei personaggi ambientati sulla spiaggia; Gli improvvisi ed esagerati effetti notte; La piramide nazista.

Maxx g 3/07/21 21:12 - 636 commenti

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Parodie dei film di spionaggio ne è pieno il mondo del cinema. Questa, del 2006 (riproposta quindici anni dopo in sala) non è fracassona come La pallottola spuntata, non ha eccessi come la saga della Pantera Rosa ma vale una visione proprio per un umorismo sottile, senza troppi fronzoli, senza esagerare. La presa in giro è quindi evidente, ma conserva quell'umorismo che non strappa una fragorosa risata ma un grande, benefico, sorriso. Ottimi gli interpreti.
MEMORABILE: Il Muezzin.

Puppigallo 28/02/22 13:13 - 5315 commenti

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Anche i francesi hanno il loro agente segreto, ma pur ottenendo gli stessi risultati dell'originale, questo è un fesso, che però sa menar le mani e fa del suo non capire quasi sempre ciò che veramente gli accade attorno un punto di forza. Verrebbe subito da pensare a Clouseau, ma tale individuo è comunque in grado di ritagliarsi uno spazio nelle parodie di famosi personaggi del cinema. Detto ciò, si viaggia sulle classiche montagne russe, con gag e frasi che strappano anche più di un sorriso e altre meno riuscite. È però un'alternanza accettabile e il risultato non è male.
MEMORABILE: Il pedinatore, che esaspera chi l'ha ingaggiato; Scontro a gallinate; Lo strappo della bandiera del Reich; "Quando voi donne uscite dalla cucina...".

Kinodrop 7/04/22 20:36 - 3011 commenti

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Il primo episodio di una trilogia dedicata alla dissacrazione del mito di James Bond, segue le avventure egiziane di un agente dinamico ma sprovveduto e poco accorto, che nonostante tutto cade sempre all'impiedi. Nell'insieme la narrazione è piuttosto debole e si risolve in qualche trovata e qualche gag discreta ma effimera e l'impegno ironico si impantana talvolta nel farsesco di certe scene (il muezzin, il pollaio, l'hammam) mentre è simpatica l'esibizione di Dujardin che si improvvisa cantore e suonatore di oud. Bella la ricostruzione del Cairo, girata però in Marocco.
MEMORABILE: La canzone degli anni '50 di Aurelio Fierro, rielaborata in chiave araba; Il pedinatore al telefono; La piramide coi nazisti.

Magerehein 7/05/22 20:28 - 1030 commenti

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Bella scoperta questo agente 117, uno 007 francese maschilista, gaffeur e decisamente ignorante che però porta sempre la pagnotta a casa, più per caso o fortuna che non per abilità investigative. La mimica facciale dell'ottimo Dujardin vale da sola il prezzo del biglietto, ma risultano degne di nota anche la fotografia e le scenografie, molto curate. L'umorismo è discontinuo (talvolta semiserio e talvolta grottesco) ma in linea di massima assai più raffinato e sottile che in altre parodie di genere. Il risultato non è male; 117 non sarà Drebin, ma surclassa tanti altri colleghi.
MEMORABILE: Il canale di Suez preso per un'opera egizia; Il muezzin disturba il sonno; Lotta a colpi di polli; Gli strappi alla bandiera del Reich.

Galbo 20/04/23 18:20 - 12434 commenti

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In questa (ennesima) parodia di un film di spionaggio, il cui modello di riferimento (serio) è il mondo di James Bond, con tutti i suoi collaterali, bisogna dire che l'ottimo Jean Dujardin tiene l'intero film sulle spalle. L'attore francese è bravissimo nei panni della spia cialtronesca e ignorante, che si muove (con molta fortuna) tra gli scenari non troppo esotici del Cairo e zone limitrofe. Il film in sé è alquanto banale, basato su gag raramente davvero divertenti e sopratutto assai ripetitive. Nel complesso, mediocre.

Gordon 13/08/23 13:57 - 261 commenti

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L'impressione di trovarsi davanti a un film demenziale emerge più volte durante la pellicola, fin dall'inizio. Tuttavia nel complesso il film regge bene: vuoi per le ambientazioni esotiche, che danno il la alle gag sciovinistiche del protagonista, vuoi per la bravura di Dujardin nello scimmiottare James Bond o per la bellezza della sua comprimaria. Doverosa, per ridere di gusto, è una certa sospensione del giudizio, dal momento che la caricatura dei primi 007 porta a scene volutamente malfatte.

Aco 18/08/23 11:20 - 218 commenti

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Brillante film in salsa francese che rievoca il filone degli eurospy movie degli anni Sessanta, con una fedele ricostruzione di luoghi, vestiti, oggetti, comportamenti, situazioni e… persino i colori pastellati della pellicola. Al di là degli aspetti visuali, l’opera è una sottile presa in giro della figura dell’agente segreto, infallibile sul lavoro come con il gentil sesso. L’unico limite del film è che non tutti potrebbero apprezzare il particolare humor francese; un vero peccato, perché certe gag sono davvero divertenti.
MEMORABILE: L'agente segreto con il fez eternamente al telefono.

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  • Discussione Daniela • 3/07/21 10:00
    Gran Burattinaio - 5931 interventi
    A sedici anni di distanza dall'uscita, da luglio 2021 debutta nei cinema italiani con il chilometrico titolo:
    Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Missione Cairo.
    Un ritardo notevole ma, considerato che si tratta di una parodia tanto amabile, meglio tardi che mai
    Ultima modifica: 3/07/21 13:33 da Daniela
  • Discussione B. Legnani • 3/07/21 10:06
    Pianificazione e progetti - 14998 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Da luglio 2021 nei cinema italiani con il chilometrico titolo:
    Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Missione Cairo.

    Zender, forse va messo preventivamente in Note, per evitare doppioni.
  • Discussione Zender • 3/07/21 13:35
    Capo scrivano - 47991 interventi
    Altro che note, gli van proprio cambiati il titolo e la locandina! Un bel record 15 anni dopo. Notavo che era uscito "Madre" di Bong Joon-ho al cinema (del 2009), ma questo lo batte!
  • Homevideo Caesars • 6/04/22 15:07
    Scrivano - 16831 interventi
    In uscita il dvd il 27/4
  • Homevideo Zender • 6/04/22 15:46
    Capo scrivano - 47991 interventi
    E niente bluray, come al solito?