Tutto su "Professione vacanze"
23 Novembre 2009



I PERSONAGGI FISSI
Lila (Jenny Tamburi): Una delle factotum del villaggio. Il personaggio (lo dice lei stessa nella prima puntata) “viene dal teatro”, perciò è particolarmente istrionico quando parla. La pronuncia è spiccatamente romanesca ma mai volgare.
Caramella (Gegia): L’addetta alle pulizie del villaggio, soprannominata “Caramella” per via del fatto che quando vede qualcuno gettare a terra l’incarto delle caramelle, urla “caramella!”. E’ l’unica autoctona.
Safà (Sandro Ghiani): Tuttofare del villaggio di origine sarda. Particolarmente timido ed impacciato è l’anello debole del gruppo, tuttavia (e forse proprio per questo motivo) suscita una simpatica tenerezza.
Eddy (Franco Caruso Cardelli): Un altro assistente di Calà nel villaggio. Eddy si atteggia a casanova e di tanto in tanto gareggia con il suo capo nella conquista di belle ragazze, ma non ha la stessa simpatia.
Giorgio (Giorgio Vignali): Ex socio d’affari di Calà. Il simpatico e cordiale Giorgio sarà assunto come barman dal villaggio.
LA LOCATION
GLI EPISODI
(i cui titoli si rifanno tutti ad altrettanti film celebri)
(i cui titoli si rifanno tutti ad altrettanti film celebri)



Enrico ora è riuscito a motivare i suoi dipendenti, che lo aiutano di buon grado nel compito di risollevare le sorti del villaggio. Nel frattempo giungono i primi clienti della stagione: fra questi un gruppo di punk romani capitanati da un buzzurro (Sergio Di Pinto) che creeranno gran caos nel villaggio e qualche momento di tensione per Enrico. Nella seconda parte del film, arriverà anche una star dei fotoromanzi (interpretata da Sabrina Salerno) che farà perdere la testa a Enrico…
Secondo episodio che, nonostante possa giovarsi della presenza di grandi nomi (di quel tempo) è un po’ debole, soprattutto se confrontato con il primo. A parte qualche intoppo, c’è la presenza di uno straripante Sergio Di Pinto che crea situazioni divertenti (anche se, come consuetudine per l’attore, finisce con l’essere un po’ troppo istrionico). La seconda parte con Sabrina Salerno, a parte la sua presenza piacevolmente provocante, è piuttosto deludente. Inoltre l’idea di farle interpretare una diva dei fotoromanzi non mi è parsa molto convincente, soprattutto perché già all’epoca i fotoromanzi erano piuttosto anacronistici.


Nella prima parte Enrico dovrà vedersela con Benito, un noto playboy di Monopoli (Teo Teocoli), che vuole assolutamente entrare nel villaggio e far strage di donne. Nel seconda parte, la ex moglie di Enrico (Mara Venier) si presenta al Cala Corvino con il nuovo fidanzato, un dandy milanese complessato e mammone: si prospetterà un finale caotico con l’entrata in scena della sua amata mamma (Caterina Boratto). Sempre in questo episodio compaiono Giacomo Poretti (ancora orfano di Aldo e Giovanni) nonché Marina Massironi (coi capelli corti).
In questo terzo episodio troviamo un Teocoli con forte accento pugliese. Sulla scia del secondo episodio ci sono situazioni più o meno divertenti; in ogni caso a Teocoli hanno affibbiato un personaggio spassoso, seppur sopra la righe e con i limiti delle sceneggiature dalla facile risoluzione tipicche di molti prodotti italici di quel periodo. A mio avviso cosa pesa negativamente su questo episodio è la bizzarria di far interpretare al compianto Guido Nicheli il ruolo insolito di mammone. Trovo che la parte non gli si addica affatto…


Nel villaggio arriva un personaggio inquietante sempre vestito di nero e dall’aspetto menagramo (Alessando Benvenuti). La sua permanenza lì creerà dei problemi ad Enrico, che comprenderà il motivo di quella presenza dopo innumerevoli vicissitudini nel cimitero di notte…
Nel quarto episodio si osa mettendo in scena una sorta di ghost-movie inserito eccezionalmente nel vacanziero. Il ruolo di Benvenuti nei panni di un uomo tenebroso vestito alla “Blues brothers” e tutta la parte con la fantasmina (Giuppy Izzo) che si aggira nelle camere degli ospiti, rendono questa puntata molto particolare. C’è una scena culto di questo episodio che vale il prezzo del biglietto: una cliente si rivolge ad Enrico (Calà) dicendogli che Benvenuti è attraente; lui le risponde definendo questo charme “il fascino indiscreto della necrofilia”…Mi inchino di fronte a codeste battute: mi fanno sbellicare!


Enrico avrà la fortuna di avere ospite nel villaggio una ragazza dalla bellezza particolarmente provocante (Isabel Russinova), ma anche un’altra dall’atteggiamento strano e soprattutto minaccioso (interpretata da Francesca Romana Coluzzi). Intanto lì al villaggio si è aggiunto un bambino disperato che suscita tenerezza e, alla fine, si verifica persino un rapimento (risolto da Enrico, ovvio).
Un altro episodio caratteristico: stavolta il regista Vittorio De Sisti inserisce la storia di un orfanello che impietosisce il capo villaggio Enrico creando una sorta di lacrima-movie, miscelando il tutto in un cocktail diabolico di più generi. Difatti, a partire dalla seconda parte, il film diviene un sorta di spy-movie con tanto di rapimento. Un bel susseguirsi degli eventi rende questa puntata piuttosto godibile, anche in virtù della presenza della compianta Francesca Romana Coluzzi (tanto cara al cinema popolare italico degli Anni Settanta).


Enrico riceve una sfida dal vicino villaggio turistico per una partita di calcio tra gestori dei villaggi; resosi conto che nel suo non c’è nessuno in grado di batterli, ricorda che tra le sue conoscenze c’è anche un calciatore (Claudio Amendola). Una volta chiamatolo, questi accetta di aiutare l’amico grazie anche alla promessa fattagli da Enrico di poter conoscere lì al villaggio molte belle ragazze. Il calciatore giunge al Cala Corvino, ma si rende conto che tutte queste “avvenenze” non ci sono e minaccia Enrico di andarsene. Perciò Enrico decide di uscire e trovare una ragazza splendida in grado di far restar lì il calciatore.
La incontra durante il tragitto in auto: lei (Isabella Ferrari) sta litigando con un tizio, Enrico accosta e la carica parlandogli del bel calciatore. Una volta arrivata, la giovane farà breccia nel cuore del calciatore e la partita si farà.
A mio avviso l’episodio più godibile dopo il primo. La storia della partita di calcio dà vigore alla puntata. La presenza dei baldi giovini Amendola e Ferrari, che in quegli anni erano il segno inequivocabilmente rappresentativo della bella presenza che nella vita aiuta e non poco, danno valore aggiunto a “A qualcuno piace il calcio”. Molto divertenti gli scambi di frecciatine tra Calà e Amendola, che appaiono affilatissimi.

A mio avviso l’episodio più godibile dopo il primo. La storia della partita di calcio dà vigore alla puntata. La presenza dei baldi giovini Amendola e Ferrari, che in quegli anni erano il segno inequivocabilmente rappresentativo della bella presenza che nella vita aiuta e non poco, danno valore aggiunto a “A qualcuno piace il calcio”. Molto divertenti gli scambi di frecciatine tra Calà e Amendola, che appaiono affilatissimi.
Si chiude bene, ma si chiude a doppia mandata visto che la serie si concluse in modo definitivo non replicando mai più con una seconda stagione. Non ne conosco il motivo, dunque evito di ipotizzarlo.
TITOLO INSERITO DAL BENEMERITO MARKUS
23 Novembre 2009 17:56
23 Novembre 2009 19:21
23 Novembre 2009 19:31
24 Novembre 2009 09:39
24 Novembre 2009 11:02
24 Novembre 2009 12:18
24 Novembre 2009 19:26
X Zender, si la cosa di Aldo e Marina Massironi è nota, c'è scritto pure su wikipedia...
24 Novembre 2009 20:33
24 Novembre 2009 20:34
24 Novembre 2009 23:58