Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E' interessante il soggetto alla base di LA LOI C'EST LA LOI: siamo ad Assola, una cittadina sulle Alpi a metà tra Italia e Francia, divisa in due dal confine di stato (come Berlino ma senza il muro). L'impianto alla GUARDIE E LADRI (Fernandel gendarme doganiere e Totò contrabbandiere di vino) viene cambiato quasi subito per soffermarsi sul problema di Fernandel, nato nella cucina (italiana) di un bar francese letteralmente spaccato in due dal confine ed erroneamente consideratosi fino a quel momento francese (nonostante la madre italiana). Sbugiardato per ragioni di interesse personale da Totò, si troverà...Leggi tutto senza i documenti in grado di dimostrare la propria nazionalità, vivendo una serie di impensabili conseguenze causate dalle assurdità della burocrazia. La bravura degli autori (francesi) sta nel complicare sempre di più lo stato civile del povero Fernandel fino a portarlo all'esasperazione, mentre Totò, dapprima sadico, finirà per impietosirsi e aiutarlo. Il titolo dice tutto e contiene una precisa critica agli stupidi cavilli legali che spesso sfidano il buon senso falsando la realtà. Le situazioni create dalla sceneggiatura (cui hanno collaborato Age e Scarpelli, autori unici dei dialoghi) sono ben studiate e si nota nel film una cura insolita, anche se la regia di Christian-Jacque (quello di FANFAN LA TULIPE, IL TULIPANO NERO...) non pare all’altezza. E infatti, nonostante un cast (Totò in primis) in ottima forma, LA LEGGE E’ LEGGE in più parti arranca, senza riuscire divertente come vorrebbe. Ma tocca un argomento originale, e lo fa con grazia perché la figura di Ferdinand (Fernandel) è realmente compassionevole, nel suo concentrato di onore (perduto) e disperazione. Si mescolano la commedia e il dramma con stile tutto francese, ottenendo un risultato discutibile ma nuovo.

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Lovejoy 26/12/08 14:51 - 1823 commenti

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Discreta commediola ravvivata sopratutto dalla verve dei due attori protagonisti. Per il resto, non si eleva di molto dalle commedie d'epoca. Regia meno che mediocre di Christian-Jaque. Totò e Fernandel strappano più di una risata e il film, in definitiva, riesce a raggiungere l'obiettivo prefissato.

Pigro 25/12/08 14:01 - 9668 commenti

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Un doganiere e un contrabbandiere vivono in un paesino tagliato in due dal confine italo-francese. Dimostrazione lampante di come non sia automatico far uscire un buon film mettendo semplicemente insieme due mostri sacri come Totò e Fernandel. E pensare che la storia è buona (addirittura "politica") e che i due sono ovviamente molto bravi. Eppure non decolla, forse perché alla fine si usano gli stessi cliché di genere laddove l'inedita trama e i due campioni avrebbero meritato ben altra abilità registica.

Il Dandi 15/11/12 10:40 - 1917 commenti

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Graziosa commedia di coproduzione italo/francese che propone alla Francia un Totò già consolidato nel personaggio del trafficone duttile e inarrestabile, ma restituisce anche all'Italia un Ferdandel senza tonaca riportandolo ai caratteri della sua maschera più ingenua e contadina. Sceneggiatura gradevole, regìa molto meno spigliata: non male. Ovviamente nella realtà non esistono né il paese di Assola né situazioni di confine analogamente amministrate.
MEMORABILE: Fernandel racconta di essere nato nella cucina.

Graf 12/09/13 02:59 - 708 commenti

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Questo film francese con Fernandel e Totò l’ho trovato privo di brio e di vitalità, molto pesante e persino noioso. Non riesco a vederci un centro d’attenzione, un tema coerente, poiché la trovata pirandelliana dell’incertezza anagrafica del doganiere Fernandel è narrativamente forzata e drammaturgicamente inconsistente. Sembra quasi che gli sceneggiatori dovessero inventarsi qualcosa per far durare il film i canonici 90 minuti. Qualche spunto comico c’è qua e là ma la coppia Totò/Fernandel è una delle più malassortite che abbia mai visto al cinema.

Gabrius79 4/06/14 00:06 - 1427 commenti

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Incontro fra Totò e Fernandel con esiti non particolarmente effervescenti. Ciò è dovuto a una trama che per certi versi un po' prolissa a causa di alcune lungaggini che frenano la bravura dei due attori. Totò batte ai punti Fernandel, ma quest'ultimo ha una grazia invidiabile.

Pessoa 7/09/14 11:06 - 2476 commenti

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Evidentemente Totò si sente più a suo agio sulla Luna o all'inferno che nel profondo Nord, a Cuneo, nonostante i tre anni di militare/seminario, senza i suoi fidi comprimari a reggergli il gioco. Fernandel bravissimo prova a tenergli testa ma l'empatia non scatta e le battute del Principe a volte cadono nel vuoto. Ci si divertiva molto di più quando a inseguirlo c'era Fabrizi, ma Christian-Jaque non è Monicelli e qui mancano le penne di Brancati e Flaiano. Peccato, perché questa storia scritta e diretta meglio poveva essere un gran bel film.
MEMORABILE: "Poliziotti, carabinieri finanzieri e doganieri, ammazza ammazza è tutta una razza" (Totò).

Saintgifts 1/08/16 12:30 - 4098 commenti

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Come mettere assieme due comici così diversi: allontanare Totò dalla sua Napoli (che rimane però la città d'origine) facendogli fare il contrabbandiere al confine con la Francia, dove Fernandel (anche se di origine dubbia) si trova a suo agio. Il tutto condito con le leggi dei due Paesi (Italia e Francia), dove la burocrazia, osservata scrupolosamente dalle rispettive forze dell'ordine, permette un'infinità di equivoci che danno la possibilità ai due mattatori, di esibire la loro bravura. Esperimento non riuscito del tutto, comunque gradevole.

Minitina80 24/10/16 14:49 - 2984 commenti

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Nel loro unico incontro Totò e Fernandel non brillano granché limitandosi a svolgere il compitino con la professionalità e il mestiere che gli appartiene. Nessuno dei due attori riesce a emergere veramente e il copione, per quanto ben tratteggiato, non desta un grande interesse. Trattasi di una commedia su cui pesa, da un certo punto in poi, la drammaticità degli eventi che danno al film un sapore diverso da quello che forse ci si aspettava. Se lo si giudica a tutto tondo allora lo si apprezza di più poiché una vena satirica emerge qua e là.

Rambo90 28/11/17 16:57 - 7698 commenti

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Un'idea molto originale, forse ideale per mettere a confronto due grandi come Totò e Fernandel, perfettamente affiatati tra loro seppure di tempi e comicità diverse. Grazie alle loro interpretazioni (e alla regia spigliata che sa valorizzare la sceneggiatura) il film scorre felicemente fino alla fine, senza intoppi, ma anzi anche con qualche momento di amarezza che non guasta. Si sorride spesso, la situazione si ribalta più volte e il finale non delude. Buona la colonna sonora. Notevole.

Hearty76 24/08/19 00:43 - 258 commenti

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Eccezionale ma non scontata accoppiata comica, che regala una commedia atipica e letteramente "di confine"! Un doganiere e un contrabbandiere, in un paesino a metà tra le due patrie, si provocano con l'inevitabile antagonismo e i curiosi equivoci che ne divampano. Il mordente in alcuni momenti si perde, ma tra battute pungenti e sguardi sornioni s'alternano fin alla fine sorrisi e sospiri di tenerezza. Si fa notare la versatilità attoriale di Fernandel, notamente legato alla saga del prete Don Camillo. Molto bello anche nella versione francese.

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Nando 9/12/19 21:43 - 3814 commenti

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Scaramucce goliardiche miscelate con un lieve pathos edulcorato tra un doganiere francese e un contrabbandiere italiano. Tra battute e principi di adulteri si dipana una vicenda nel complesso accettabile che vede il confronto tra due comicità che hanno tempi cinematografici diversi. Il principe della risata vince per distacco mentre Fernandel svolge il solito compitino.

Giacomovie 29/03/20 23:34 - 1398 commenti

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Un gendarme e un contrabbandiere nascono nella stessa casa divisa dal confine italo-francese e sono sempre in conflitto. L'incontro tra due mostri sacri della risata costituisce un'occasione non sfruttata al meglio ma è comunque fruttuoso. Ci si poteva aspettare più umorismo, ma l'esito comico è comunque spigliato e gradevole. Il film va pure segnalato per la parodia dei cavilli burocratici. Nel confronto tra i due comici va ammessa una leggera prevalenza di Fernandel. Belle le musiche di Nino Rota.

Rigoletto 25/09/20 13:10 - 1786 commenti

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Il paesino piemontese di Assola ha un problema: è metà italiano e metà francese perché tagliato in due dalla frontiera. È il teatro del contrabbandiere Giuseppe (Totò) e del suo accerrirmo amico-nemico, il doganiere Ferdinand (Fernandel). Gustosa commedia italo-francese che vede affiancate due icone della comicità abili a integrarsi reciprocamente dando vita a tutta una serie di divertenti siparietti (grazie anche alla presenza di splendidi caratteristi: Besozzi, Gloria, Roquevert) senza per questo nascondere una certa critica a leggi e burocrazie snervanti.
MEMORABILE: Tutta la fatica di Totò per farsi arrestare quando poi....

Giùan 1/09/22 10:10 - 4559 commenti

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Film di "frontiera" per il Principe, il quale situatosi nell'immaginario confine italo franzoso, resta sospeso in quella terra di mezzo della commedia drammatica che negli anni gli riserverà alterne fortune cinematografiche. Qui a contare particolarmente è la sceneggiatura di Age e Scarpelli che, riprendendo lo schema dello splendido Guardie e ladri, lo arricchisce di intriganti spunti paradossali che si spingono fino alla considerazione degli "apolidi". La regia di Jacque tuttavia è piuttosto inerte, mentre l'accoppiata con Fernandel funziona meccanicamente senza lasciare il segno.

Puppigallo 28/11/23 12:49 - 5276 commenti

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Una sceneggiatura minore per due grandi caratteristi. Il risultato è una discreta commedia di confine grazie a Totò e Fernandel che animano un copione non sempre alla loro altezza. Qua e là Fernandel sovrasta persino Totò, grazie alla sua apparente pacatezza e rassegnazione, pronte però a trasformarsi in esplosività quando gli danno e tolgono l'identità. Inutile dire che il resto del parco attorico è più che altro di contorno, a parte il capo delle guardie francesi di confine. Nel complesso non è male, lasciandosi vedere fino al movimentato epilogo.
MEMORABILE: Totò che vuole farsi incarcerare; Fernandel che cammina sulla linea del confine. Fernandel cecchino; Totò con la lista nera e postilla.
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