Un boss sotto stress - Film (2002)

Un boss sotto stress
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Analyze That
Anno: 2002
Genere: commedia (colore)
Note: Sequel di "Terapia e pallottole"
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Visto il titolo italiano non era così immediato, per noi, capire che si trattasse del sequel di TERAPIA E PALLOTTOLE (cosa evidente invece guardando quello originale: ANALYZE THAT, che segue ANALYZE THIS). La squadra ritorna al gran completo: dal regista e co-sceneggiatore Harold Ramis al duo di protagonisti Robert De Niro e Billy Crystal, sempre nelle parti rispettive del boss mafioso Paul Vitti e del suo psicanalista. Purtroppo non basta riunire le stesse persone per produrre il medesimo risultato, e così questo seguito inutile, che sfrutta un'idea già abbondantemente spremuta fino all'osso dal suo predecessore...Leggi tutto, non riesce più a equilibrare l’azione con la commedia. Nei primi minuti, a dire il vero, pareva quasi ripetersi la magia, con De Niro che, fintosi catatonico, si installa in casa di Crystal scandalizzando la famiglia con le sue volgarità. Poi l'entusiasmo si sgonfia, le idee latitano e non basta qualche raro spunto divertente a resuscitare un film in veloce caduta libera. L'azione prende presto il sopravvento, De Niro nasconde senza problemi i suoi tormenti psichici per tornare a essere il boss di sempre. Ramis, che non ha smarrito il suo senso del ritmo e dell'umorismo, mantiene il film su livelli discreti, poi cede anche lui a un’ultima parte decisamente noiosa, destinata a chiudere ingloriosamente un secondo capitolo di cui nessuno (nonostante l'incontestabile riuscita di TERAPIA E PALLOTTOLE) sentiva il bisogno. Dietro una patina di professionismo (la confezione è di serie A) si cela una preoccupante carenza d'inventiva, che si sapeva sarebbe uscita allo scoperto a meno di un miracolo, che non c'è stato. I titoli di coda con gli errori sul set sono l'ultima dimostrazione di banalità. De Niro concessionario d'auto però è memorabile.

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Caesars 10/10/07 13:58 - 3864 commenti

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Mentre il precedente Terapie e pallottole era un film più che dignitoso, questo sequel sembra confermare la cronica mancanza di idee che regna ad Hollywood. Si sono presi i due protagonisti del primo capitolo sperando che il pubblico accorresse ancora una volta. Però in questa occasione la sceneggiatura non offre nessuno spunto originale né veramente divertente, per cui ci si annoia presto. Sarà una mia impreassione ma i tempi in cui De Niro era quasi garanzia assoluta di qualità sono finiti.

Galbo 12/10/07 06:01 - 12509 commenti

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Dopo il buon Terapia e pallottole (originale nello spunto e girato con i giusti ritmi della commedia avvalendosi di una buona sceneggiatura) questo sequel è chiaramente girato per motivi "alimentari"; il film non fa che riproporre (giusto variandole leggermente) le situazioni e i personaggi del primo capitolo e l'indubbia simpatia degli interpreti (più Crystal di De Niro) non basta a salvare il film da una noiosa deriva.

Lovejoy 1/03/08 17:08 - 1823 commenti

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Ramis ritenta il colpaccio riuscitogli con Terapia e Pallottole, ma qui tutto è risaputo prevedile, con gag e battute telefonate e troppi alti e bassi. Ottimi come sempre i due protagonisti, vero e proprio motore comico della vicenda, con gli altri che fungono da complemento alla vicenda. Viterelli una spanna buona sugli altri. Comunque, nel genere, si è visto di gran lunga peggio. Vedibile.

Mascherato 7/07/08 17:42 - 583 commenti

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Quattro anni per un sequel del genere (che, in tutta franchezza, i Vanzina o Neri Parenti avrebbero messo su in un paio di settimane) sono tanti. Troppi. Cosa dovrebbe far ridere? Paul Vitti che massacra le canzoni di West Side Story? O il triste spettacolo dato da Ben Sobel al ristorante? La verità è che tutti hanno ricavato il massimo del compenso per il minimo dell’impegno. Resta il rimpianto che Crystal (battutista fenomenale) non abbia messo mano al copione.
MEMORABILE: Cosa ci fa La tribù che balla di Jovanotti in un film con De Niro?

Il Gobbo 1/09/08 21:59 - 3015 commenti

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Piatto sequel di una fortunata commedia, il cui successo fa ritenere gli autori dispensati da qualsivoglia sforzo superiore al posizionare le camere e far recitare De Niro e Crystal col pilota automatico. Quando dal copione trapelano un paio di situazioni comiche, benchè lise, si sorride anche, ma il materiale decente è a stento da mediometraggio. Da vedere solo se in concomitanza c'è un film italiano contemporaneo.

Daniela 4/03/09 12:42 - 12916 commenti

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Sequel non solo inutile, ma addirittura dannoso, in quanto rischia di far rivedere il giudizio positivo sul divertente Terapia e pallottole. I personaggi sono gli stessi, ma non basta metterli in scena contando sul loro pregresso cinematografico, sarebbe stato invece necessario costruirgli addosso una sceneggiatura. Si ride un poco all'inizio, ma poi subentra un certo fastidio, anche nei confronti di Crystal e De Niro che si sono prestati a un sequel tanto fiacco e deludente. Si salva il corpaccione di Joe Viterelli.

Samuel1979 8/06/14 00:33 - 553 commenti

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Continuazione del precedente capitolo, il film tutto sommato non è male e la coppia De Niro-Crystal si rivela ben affiatata come in precedenza; anche la scelta di confermare interamente il resto del cast (ad eccezione di Palminteri) si rivela mossa azzeccata. L'unico difetto della commedia è il reiterare certe sequenze già viste: è questo che la rende un po' indigesta.

Saintgifts 2/08/16 17:09 - 4098 commenti

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Se a qualcuno (come a me) capiterà di vedere prima questo sequel del suo predecessore, forse non rimarrà troppo deluso. Il non poter fare confronti, pur capendo che di sequel si tratta, va a vantaggio di una visione dove i protagonisti forniscono ancora buone interpretazioni, riuscendo a divertire e a far intuire la prima parte che, senz'altro, qualche merito in più ce l'ha. Trovo giusto l'aver aspettato quattro anni (il tempo passato "realmente" in carcere da Paul Vitti) prima di proporre un seguito che può vivere anche da solo.
MEMORABILE: De Niro che canta le musiche di West Side Story.

Lythops 26/07/16 19:05 - 1019 commenti

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Boss stressato da un trauma infantile cade in improvvise crisi depressive e attacchi di panico e ricorre a un analista. Girato con eleganza e naturalezza, con voce narrante fuori campo nei primi minuti del film a memoria dei gangster movie "importanti", ci troviamo in una commedia in cui storici attori del genere interpretano ruoli seri nonostante l'ironia dominante. Il film, più che una parodia del gangster movie, è una sua rivisitazione intelligente e atipica (per quanto sequel del precedente Terapia e pallottole, girato con stile analogo).

Il ferrini 2/01/17 23:51 - 2498 commenti

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Un po' più boccaccesco rispetto al primo capitolo ma comunque divertente. In questo sequel si apprezza maggiormente Crystal (notevole la sua esplosione d'ira), anche se De Niro resta comunque mattatore: la scena in cui alterna stati catatonici a performance canore di West Side story è memorabile e, come poi si vede nei ciak sbagliati inseriti nei titoli di coda, è stato anche piuttosto difficile girarla senza scoppiare a ridere. Joe Viterelli sempre simpaticissimo (purtroppo sarà il suo ultimo film). Da vedere solo se si è visto il primo.

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Rambo90 12/03/19 16:30 - 7811 commenti

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Con un spunto debolissimo, appena un pretesto per riunire i due protagonisti, questo film dimostra molta meno verve del precedente. Comunque si ride, soprattutto nella prima parte, con De Niro mattatore tra finta pazzia e tentativi di lavori onesti. Crystal è più appannato e ripete stancamente la sua macchietta. Il ritmo cala un po' nella seconda parte, ma rimane una visione gradevole.

Rigoletto 7/01/19 10:57 - 1805 commenti

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Paul Vitti (De Niro) irrompe nuovamente nella vita del dottor Sobel (Crystal), stavolta facendogli rischiare carriera e galera. Allo spumaggiante primo capitolo fa seguito un film più scialbo (il Crystal "consigliori" era stato strepitoso) e si vivacchia tra le mutue nevrosi dei protagonisti che continuano i loro gorgheggi ma senza il nerbo di tre anni prima. Va inoltre rilevata la gravissima perdita del doppiatore storico di De Niro (il grande Ferruccio Amendola) scomparso l'anno prima. Vedibile e dimenticabile.

Alexcinema 5/06/22 23:43 - 118 commenti

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Il sequel risponde alla solita regola del "meglio il primo film". In questo secondo capitolo si sceneggia stancamente il rapporto di amicizia tra il mafioso e il suo psicanalista, tra un desiderio di riscatto di uno e lo svilupparsi di uno stato depressivo latente nell'altro. Tuttavia rimane un prodottino che accontenterà (e non entusiasmerà) chi anni prima aveva apprezzato.
MEMORABILE: De Niro venditore d'automobili: da scompisciarsi.

Paulaster 7/10/22 10:04 - 4620 commenti

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Il vecchio boss Vitti si finge psicotico per evitare di testimoniare. Trama esile utile a far duettare il criminale con lo psichiatra ma che in qualche sketch strappa un sorriso. Le altre famiglie mafiose sono inserite ma descritte poco e tutta la faccenda del lavoro come consulente cinematografico è solo stereotipata. De Niro è meglio quando fa sul serio, Crystal non riesce a farsi notare.
MEMORABILE: Crystal a testa in giù; De Niro come venditore di auto; La gru che alza il furgone.

Enzus79 1/09/24 22:07 - 3037 commenti

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Il mafioso Paul Vitti, tornato in prigione, si rivolge al suo vecchio analista, il Dr. Sobel, ma scopre che questi è caduto sotto stress. Sequel molto banale, che poteva tranquillamente essere evitato. Si scade molto spesso in doppi sensi inutili. I due personaggi principali sono diventati caricature di se stessi. Robert De Niro sopra le righe e poco efficace.
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