Nella Francia pre-rivoluzionaria, un aristocratico dalle idee progressiste compie audaci imprese con il volto coperto da una maschera. Quando viene sfregiato, per non essere scoperto chiede aiuto al fratello gemello, timido quanto lui è spavaldo... Dumas babbo fornisce il canovaccio, Christian-Jaque la sua abilità nelle trasposizioni in costume, ma il risultato è meno felice rispetto a Fanfan la Tulipe e non solo per la minore originalità. Delon è bellissimo ma pare più a suo agio in ruoli torbidi e tormentati piuttosto che in chiave brillante. Spettacolo non sgradevole ma un poco deludente.
Il tulipano nero è uno Zorro della Francia pre-rivoluzionaria. Quando l'eroe viene sfregiato in faccia dai gendarmi, siccome è un uomo importante ed è molto ben visto fra i nobili, manda a chiamare il fratello gemello per chiedergli di sostituirlo a corte. Film minore di Alain Delon che, pur sdoppiandosi, non convince fino in fondo a causa di una sceneggiatura e di una regia un po' troppo incasinata. Virna Lisi è un'imprevedibile e bella spadaccina, forse il suo unico ruolo action. Medio.
MEMORABILE: Giuliano, fratello di Guglielmo/il Tulipano Nero, decide di rapire un principe con l'aiuto del padre di Carole (Lisi), simpatizzante del popolo.
Premesso che non ho letto il romanzo, mi è facile immaginare che la penna di Dumas Padre sia riuscita a rendere interessante la storia di questo bandito prerivoluzionario più di quanto faccia il film, un fiacchissimo cappa & spada invecchiato male, modesto in tutto tranne nel cast (sprecato). Al giorno d'oggi è quasi inguardabile. L'azione è rigida, la seduzione è frigida, la farsa è insipida. La trovata del fratello gemello è altrettanto scontata. Visto per amore di Dumas, sconsigliatissimo ai non adepti del genio francese.
Film parecchio pesante, lungo e noioso, ma con qualche buon momento che lo rende meno indigesto. La prova degli attori è valida e non si discute: abbiamo il bello e bravo Alain Delon affiancato da una giovane e molto bella Virna Lisi. Alcuni siparietti pseudo-comici rovinano tutto. Un film con molti bassi e diversi alti, guardabile ma che nel complesso poco entusiasma.
La rivoluzione francese è alle porte e, in incognito e dotato di una maschera, un nobile si schiera con i meno abbienti contro gli aristocratici prepotenti e aggressivi. Una storia tratta da Dumas ma declinata già mille volte in letteratura e sullo schermo, con un pregio che però salta agli occhi: la bellezza abbagliante di Alain Delon e della nostra Virna Lisi, qui entrambi al loro meglio.
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Il film basato sulla novella di Alexandre Dumas, con un doppio Alain Delon e una Virna Lisi spadaccina. Trailer con clip dal film. Ciavazzaro, Zender, che ne dite?
DiscussioneZender • 22/02/10 17:05 Capo scrivano - 47698 interventi
Zender ebbe a dire: Io ne consocevo solo il titolo, nient'altro...
Io, invece lo conoscevo dai passaggi tv dei primi anni'80. Intanto, goditi anche il trailer francese come link. Il film non ha tre pallini, nè due e mezzo, perchè, dopo un pò, l'eroe mascherato scompare per far posto al fratello gemello che agisce a viso scoperto!
DiscussioneZender • 22/02/10 17:28 Capo scrivano - 47698 interventi
Visto, ma non fa per me. Zorro non mi è mai piaciuto, in nessuna forma. Giusto per vestirmi in maschera a carnevale, il costume aveva una certa eleganza.
Zender ebbe a dire: Visto, ma non fa per me. Zorro non mi è mai piaciuto, in nessuna forma. Giusto per vestirmi in maschera a carnevale, il costume aveva una certa eleganza.
Solo che qui "Zorro" viene sfregiato quasi all'inizio, tanto da scomparire a metà film.