Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/09/10 DAL BENEMERITO SUPERCRUEL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/04/11
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Zaratozom 3/10/10 22:49 - 63 commenti

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Questa volta Mazzacurati si perde nel finale noioso e autoindulgente. Il film riesce fino a tre quarti, fino allo sbellichevole incidente di Gesù/Guzzanti. Da lì in poi è decisamente una fiction Mediaset. Peccato perché gli attori sono tutti bravi. Ma la storia, quella che permetteva di fare una bella sterzata in La giusta distanza, qui vira verso il patetico. Ottimo Messeri, attore feticcio del regista padovano. Uno che mi piacerebbe vedere di più.
MEMORABILE: Messeri che ricatta Orlando con la denuncia da mandare alle belle arti. "Questa è la busta. Questo è il francobollo. Manca solo lo sputo".

Cif 10/10/10 19:28 - 272 commenti

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Quando un artista inizia a riflettere sulla sua condizione di artista e sulla difficile vita che il fato gli riserva, molto spesso ciò rivela un vuoto di idee ed una distanza dalla vita reale (quella della gente per intenderci), ovviamente se l'autore non é Mann e l'opera Morte a Venezia.. Mazzacurati sembra stanco, prevedibile e cerca di celare tutto ciò dietro il volto dei migliori caratteristi italiani, promuovendoli a primedonne. Il risultato é prevedibile, la storia debole. Inutilmente lunga la parte della processione. 2 palle.

Supercruel 13/09/10 16:45 - 498 commenti

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Una fotografia del cinema italiano contemporaneo ma anche epopea e tragicommedia di un gruppo di sfigati/loosers. Mazzacurati dirige questa commedia senza affondare la mano, anzi cazzeggiando troppo con una certa comicità "zelighiana" e personaggi macchiettistici (Guzzanti è bravissimo ma pare fuori contesto e troppo calcato). Orlando non regge e si limita a fare due espressioni due, Battiston è discreto, la Capotondi incolore e insapore come al solito. Insufficiente.

Beccafico 25/09/10 13:01 - 21 commenti

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L'idea possiede ironia autobiografica... Il regista intellettualelitario che non fa un film da 5 anni. Mazzacurati invece non possiede più nulla... non lo smalto di Notte Italiana, non la delicatezza di "Vesna", non la verve della Lingua Del Santo... Mai visto un Orlando così poco in palla, penalizzato dall'obbligo di tenere la dizione e quindi snaturato. Conoscendo il regista immaginavo maggior poesia nelle inquadrature alla Smutniak. Si salvano dal disastro le ottime performance di Guzzanti e, soprattutto, di Battiston. Brutto.

Deepred89 5/10/10 11:41 - 3706 commenti

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Commedia piacevole e curiosa, nella quale il susseguirsi di buone trovate conta più della trama, piuttosto semplice. Per tutto il film ci si chiede dove il regista voglia andare a parare e una volta giunti alla conclusione molti dubbi rimangono; ciò che anticipa tale epilogo invece è memorabile: una pericolosissima sterzata verso il grottesco puro che bilancia perfettamente il resto del film (carino, simpatico, corretto, ma un po' piatto). Cast ottimo, dove pure la Capotondi trova finalmente un ruolo che le si addice. Piuttosto riuscito.

Burattino 10/10/10 10:05 - 101 commenti

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Film sconclusionato che mescola registri a vanvera, vanificando qualsiasi possibile organicità. I personaggi vanno e vengono senza posa e senza scopo, tutto sembra messo in scena a casaccio. Nonostante questo ci sono alcuni momenti divertenti; ma sono sprazzi isolati, potrebbero venire da 20 film diversi, sembra quasi che lo sceneggiatore abbia qui raccolto i rivoli di tutte le trame incompiute che aveva in testa. Orlando brutta copia del sè stesso de Il caimano di Moretti.

Ilcassiere 11/10/10 12:00 - 284 commenti

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Una commedia deludente, che strappa qualche sporadica risata ma che non brilla per originalità. Il filo conduttore, il sacrificio per salvare il prossimo, sfocia volutamente nel grottesco ma in modo sconclusionato e poco graffiante anche perché la trama è intrisa di troppe macchiette. Guzzanti, pur bravo, è eccessivamente televisivo e Silvio Orlando sempre lo stesso. Si salvano Battiston e il grandissimo Messeri.

Ghostship 11/10/10 13:58 - 394 commenti

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La passione è il desolante specchio del cinema italiano medio. Una sceneggiatura che si regge su un'idea buona che rimane schiacciata sotto mille banalità. Gli attori fanno quel che possono, ma non incidono, ed il solo Guzzanti strappa qualche risata. Il regista, che pure si era reso artefice in passato di prove dignitose, sembra svogliato e disinteressato. Il pubblico, comprensibilmente, non gradisce, perché il piatto è insipido.

Zardoz35 1/11/10 23:30 - 290 commenti

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Un film senza capo né coda, ogni attore sembra pensare a sè disinteressandosi di tutto il resto, con rare eccezioni. Si inizia con un banale pretesto che causa un viaggio ma poi la trama procede lenta e il finale praticamente non esiste. Orlando in una delle sue peggiori interpretazioni, sembra un salice piangente, solo Guzzanti e Battiston sembrano dare un po' di spontaneità. Peccato perché l'idea di fondo e soprattutto l'ambientazione non era per nulla male. Da evitare accuratamente.

Galbo 17/04/11 09:35 - 12392 commenti

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Dopo un bel noir ambientato nella provincia veneta, Mazzacurati torna alla commedia (questa volta realizzata in toscana), con La passione il cui protagonista è un regista (un Silvio Orlando piuttosto "in palla") a corto di idee che mette in scena la passione di Cristo durante la settimana santa. Il film è gradevole a tratti, più che altro per la simpatia del cast (Guzzanti e Battiston) su tutti) mentre la sceneggiatura sembra mancare di organicità e di idee oltre a quella (peraltro non originalissima) di partenza.

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Nando 4/10/11 11:19 - 3814 commenti

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Commedia leggera, ironica parabola di una certa Italia. La narrazione non brilla per originalità ma si avvale di qualche momento riuscito frammisto ad un cast in buona forma in cui emergono prepotentemente Battiston e Guzzanti. Alla fine ci si aspetta qualcosina in più perché, personalmente, il finale è insoddisfacente.

Piero68 14/11/11 10:18 - 2957 commenti

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Considerato che nel paese di mia moglie ogni anno il Venerdì Santo fanno la stessa cosa e cioè una rappresentazione della Passione usando come attori le persone del Paese (e davvero succedono le cose descritte), l'ho trovato un bello spaccato della vita di provincia. Peccato che al soggetto buono e alla discreta scenegiatura segua una regia approssimativa e sopra le righe. Anche il cast non aiuta con un Orlando ripetitivo che caratterizza come in ogni altro film. Si salva solo Battiston, attore di spessore ancora inspiegabilmente poco e male usato.

Cloack 77 14/06/12 16:27 - 547 commenti

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La passione è un film dai mille spunti, che non si capisce dove voglia andare a parare, senza capo né coda: non si comprende se l'incipit sia la crisi creativa di un regista, il ricatto di una comunità, il bisogno d'affetto o la rappresentazione della passione di Cristo; non si comprende se l'ambito sia la commedia sofisticata o la commedia all'italiana; alla fine, si resta quantomeno interdetti per questo immane spreco. La scrittura è fluida, il film si lascia vedere, ma cosa ne resta? Troppo poco.

Hackett 12/08/12 11:05 - 1867 commenti

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Misurata commedia di Mazzacurati che anche questa volta trova ispirazione nella provincia italiana. Personaggi azzeccati (Battiston su tutti), trama non originalissima ma efficace. Silvio Orlando ci regala un'altra interpretazione davvero convincente, curando maggiormente i silenzi che il lato piú esuberante del suo repertorio.

Pigro 24/11/12 10:22 - 9666 commenti

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L’unione degli sfigati: il cineasta inattivo, l’ex detenuto, l’attore trombone e trombato, la ragazza abbandonata, tutti coinvolti nella sacra rappresentazione. La chiave vincente del film è però la comicità, e finché ci si mantiene sul classico repertorio delle solite situazioni buffe ci si diverte. Ma basta che ci si allontani un po’ per un accenno sentimentale o, peggio, per un edificante finale di profondi significati che strizza l’occhio alla Ricotta, ed ecco che inconsistenza e banalità riaffiorano. Meglio limitarsi alla risata.

Rambo90 24/06/13 22:47 - 7697 commenti

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Commedia leggera, con qualche spruzzata d'amarezza, godibile anche se con qualche momento troppo grottesco e qualche lentezza. Il meglio, più che la regia, lo dà il cast: Orlando ricalca con grande bravura il ruolo già affrontato nel Caimano, Battiston e Guzzanti giocano la carta della simpatia, la Capotondi sorprende per veracità (lo sfogo al ristorante è incredibile). Un film altalenante ma ben confezionato, che alla fine lascia qualcosa, al di là di una sceneggiatura non sempre all'altezza. Buono.

Giùan 9/11/13 11:52 - 4559 commenti

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Cartina di tornasole della cattiva coscienza del film la scena in cui il giovane “aiuto” Jonathan impreca contro gli spettatori della Sacra rappresentazione, richiamandoli al rispetto per la fatica degli “Autori”: fastidiosa e ambigua excusatio non petita fatta recitare al personaggio meno insincero del film. L’orribile verità è che tutto è sbagliato e ormai non si può rifare in questa opera senza ardore né estro, su cui solo la benevolenza (spontanea e non coartata) verso Mazzacurati (in triplo carpiato rispetto a La giusta distanza) vieta d'infierire.
MEMORABILE: L’udienza di Dubois/Orlando presso il sindaco Sandrelli e del geometra Messeri; L’albero del cinema italiano.

Urraghe 2/06/21 01:24 - 78 commenti

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Regista disoccupato e senza idee (Orlando) viene incastrato in uno spettacolo paesano per il Venerdi Santo. Il tutto condito con inconvenienti di ogni genere, problemi con gli attori vanesi (Capotondi e Guzzanti) e delle umane comparse (Battiston e Smutniak). Una commedia amara sui perdenti e sulla necessità della passione nelle piccole cose per poter sopravvivere. Mazzacurati, in uno dei suoi ultimi film, ci dona bei momenti sia nelle parti di commedia che in quelle drammatiche. Film sottovalutato da riscoprire.
MEMORABILE: Lo spettacolo finale.

Paulaster 13/04/22 10:19 - 4417 commenti

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Regista in crisi creativa è costretto a dirigere una sacra rappresentazione. Spunto risicato per una prima parte da commedia e una seconda più delicata. Orlando senza inventiva sembra lo specchio di Mazzacurati, che mischia una punta vernacolare, qualche battuta sul cinema italiano e il lato serioso con la Passione. Guzzanti è una scelta originale, anche se sembra sempre televisivo; la Capotondi ha anche un ruolo discreto mentre la Smutniak pare un po' buttata lì. Spiace per la Sandrelli, che non c'entra per nulla. Il migliore è Battiston: ha qualche variante in più.
MEMORABILE: Le frustate che fan solletico; La croce in ciliegio; La Capotondi sui finti set.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 26/02/11 00:55
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in dvd dal 02/03/2011 per 01 Distribution.
  • Curiosità Cotola • 7/05/11 00:24
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    David di Donatello al migliore attore non protagonista: Giuseppe Battiston.
  • Discussione Pigro • 24/11/12 10:22
    Consigliere - 1661 interventi
    Curiosità. Nei titoli di testa compare la scritta “e con (in ordine alfabetico)”, a cui seguono gli attori: Johansson, Pavone, Cartocci, Monastirli, Olhnyx, Kebe, Zannoni, Querci, Capasso, Messeri, Marcoaldi ecc ecc. A quale alfabeto si saranno mai riferiti…?