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Discussioni su Milano calibro 9 - Film (1972) | Pagina 3

DISCUSSIONE GENERALE

95 post
  • Fauno • 2/09/09 11:40
    Formatore stagisti - 2766 interventi
    Anche questa non l'avevo più vista per tutto questo tempo.La fotografia non lascia dubbi.Mi sono detto ACCIDENTI,UN PEPERINO COSI'CHE HA GIA'FATTO QUALCOSA COME 2000 COMMENTI.Allora chi è quell'infermiera che hai incollato?Non sarà mica CARLA MANCINI?

    Complimenti comunque

    FAUNO
  • B. Legnani • 2/09/09 13:13
    Pianificazione e progetti - 15254 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Anche questa non l'avevo più vista per tutto questo tempo.La fotografia non lascia dubbi.Mi sono detto ACCIDENTI,UN PEPERINO COSI'CHE HA GIA'FATTO QUALCOSA COME 2000 COMMENTI.Allora chi è quell'infermiera che hai incollato?Non sarà mica CARLA MANCINI?

    Complimenti comunque

    FAUNO


    Sì: è la Mancini in SETTE ORCHIDEE di Lenzi. Fa la domestica, suo tòpos (come l'infermiera, l'ancella, la suora...).
  • B. Legnani • 2/09/09 14:42
    Pianificazione e progetti - 15254 interventi
    Renato ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Sì: è la Mancini in SETTE ORCHIDEE di Lenzi. Fa la domestica, suo tòpos (come l'infermiera, l'ancella, la suora...).

    OT
    Vero, e pensa Buono che io invece annovero tra i miei volti preferiti (tra gli extra riconoscibili solo da mezzo frame o giù di lì) Lina Franchi, che come tu ben sai era specializzata nei ruoli da mignotta... un tòpos ben differente.


    OT
    Carla fa la mignotta in SONO FOTOGENICO e in AMORE MIO NON FARMI MALE...
    Il mio tòpos-mignotta preferito è Marisa Traversi (fa anche l'amante di Noiret in AMICI MIEI, il primo).
  • Il Dandi • 6/03/10 17:17
    Segretario - 1486 interventi
    Renato ebbe a dire:
    E' l'ultimo film di Frank Wolff (insieme a Quando le donne persero la coda), uscito postumo quando l'attore americano si era già tolto la vita. La cosa che non sapevo era che Wolff si suicidò ...all'Hilton di Roma, il 12 Dicembre del 1971.

    La circostanza macabra è che anche Luigi Pistilli, che è il suo antagonista nel film, morirà nello stesso modo quasi vent'anni dopo. Insomma i due commissari si sono entrambi suicidati.
  • Geppo • 7/03/10 09:04
    Call center Davinotti - 4356 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Doppiatori italiani:

    *Noemi Gifuni: Barbara Bouchet
    *Sergio Rossi: Frank Wolff
    *Stefano Satta Flores: Mario Adorf
    *Renato Izzo: Luigi Pistilli
    *Gino Donato: Fernando Cerulli

    doppiaggio eseguito presso la C.D.S. con la collaborazione della C.I.D.



    Ammazza.... Adorf doppiato da Satta Flores... mica male però.
  • Federico • 25/03/10 12:14
    Galoppino - 90 interventi
    Vi pubblico alcune locandine minimaliste che ho sviluppato di recente, tutte le altre sono visibili sul mio sito personale da questo link: http://www.federicomancosu.com/default.asp?idcontenuto=-807508721 e da questo: http://www.federicomancosu.com/default.asp?idcontenuto=-1187699680

    Ultima modifica: 25/03/10 12:21 da Federico
  • Geppo • 16/07/10 10:21
    Call center Davinotti - 4356 interventi
    Zender, su YouTube ho caricato il Trailer originale di Milano calibro 9, estratto dal DVD tedesco della Koch Media.

    http://www.youtube.com/watch?v=GfBcrkk4qKI
  • Zender • 16/07/10 14:02
    Capo scrivano - 49230 interventi
    Ok Geppo, finchè dura... L'ho inserito in scheda, grazie.
  • Gugly • 16/07/10 19:26
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Molto molto interessante, grazie.
  • Gestarsh99 • 1/12/10 02:48
    Scrivano - 21542 interventi
    Il bel TRAILER ITALIANO
  • Myskyn • 18/06/11 14:05
    Disoccupato - 1 interventi
    Nelle scene finali, Ugo Piazza dichiara (in risposta alla richiesta del Commissario di rimanere a Milano, a disposizione per le indagini) di essere reperibile presso l'appartamento di Nelly Bordon, in Via Sant'Antonio.

    Ebbene... quando il nostro Piazza, correndo verso il proprio destino, parcheggia sotto casa della Bordon, anzichè in Via Sant'Antonio, si ritrova in Via Paolo da Cannobio.

    E' sicuramente un errore degli sceneggiatori e del regista.

    Ma glielo perdoniamo. Il finale di Milano Calibro 9 è una grande pagina di cinema. In pochi secondi, magistralmente raccontati dal maestro Di Leo e dai cambi di espressioni dei primi piani di Gastone Moschin e Barbara Bouchet, tutte le aspettative del protagonista (e dello spettatore, che ormai tifa per lui insieme ai suoi ex nemici) passano dal sublime all'atroce.

    Qui è evidente la cifra stilistica di Giorgio Scernabenco. Leggete i suoi racconti e proverete altre volte lo sgomento di finali così taglienti, inattesi, immediati.

    Complimenti agli autori della Scheda Milano Calibro 9. Un lavoro quasi perfetto.
  • B. Legnani • 18/06/11 14:10
    Pianificazione e progetti - 15254 interventi
    Myskyn ebbe a dire:
    E' sicuramente un errore degli sceneggiatori e del regista.


    Non è un errore: è finzione. Ci sono casi in cui si dice che sono a Milano e invece girano a Roma, per cui...
  • Rogerone • 31/01/13 13:43
    Galoppino - 178 interventi
    Il film ha una sceneggiatura fenomenale, un gioco di bluff e contro-bluff psicologici :

    L'Americano sa che al 80% è stato Ugo a fregarsi i soldi, ma non lo sa con certezza e non può ammazzarlo.
    Ugo al contrario fa credere a tutti che non è stato lui.

    Poi a fine film si capisce anche che Nelly ha sempre bluffato : lei consapevole (come tutti) che Ugo aveva nascosto i 300.000 $, era già d'accordo con Luca sin dall'inizio (infatti è lui quello che lo pedina con la giacca rossa). Il piano era quello di persuaderlo e cercare di capire dove nascondeva i soldi, o nel caso (come poi successo) ucciderlo e fregarsi i soldi.

    Io un unico vero passaggio non ho capito con chiarezza : perchè e per quale motivo fanno esplodere con una bomba il corriere svizzero prima e il ragazzo 22enne corriere poi.
    Perchè? Dove volevano arrivare?
    E poi la bomba con cui esplode il ragazzo, è lo stesso pacco che gli ha consegnato il corriere da Lugano. Perchè?
    Ultima modifica: 31/01/13 17:54 da Rogerone
  • Rogerone • 31/01/13 14:00
    Galoppino - 178 interventi
    Fenomenale anche la sequenza in macchina, tra Ugo e Nelly :

    Nelly".. e tu perchè resti a Milano a farti controllare dall'americano invece di volare a Beirut?"

    Ugo"... e che ci vado a fare a Beirut?"

    Nelly"a goderti i soldi! "

    Ugo"ti ci metti anche tu?"

    Nelly già tramava e cercava in confidenza un'ammissione, la certezza che lui aveva realmente fregato i 300.000 $. Ne era quasi certa, ma non poteva avere la certezza assoluta.

    E Ugo - veramente straordinario - controbluffa e gli fa capire che realmente non ha i soldi.
    Certo, Piazza non era arrivato a capire che lei gli stava tramando contro per se stessa, d'accordo con Luca, ma negava comunque per due motivi
    1) fargli credere che veramente non era stato lui
    2) per evitare possibili "soffiate", infatti Nelly poteva benissimo lavorare per conto dell'Americano e cercare di sapere la verità.
    Ultima modifica: 31/01/13 14:02 da Rogerone
  • Zender • 31/01/13 15:07
    Capo scrivano - 49230 interventi
    Sì, penso anch'io che sia un film fenomenale,e tutto sommato ancora sottostimato, dalla critica "ufficiale", nonostante sia stato negli ultimi anni celebrato a dovere.
  • Rogerone • 31/01/13 18:25
    Galoppino - 178 interventi
    Un altro appunto :

    vedendo il documento extra del dvd "Calibro 9" che racchiude varie interviste sul film, si dice che il film di Di Leo venne girato con il timer in sovraimpressione. e lo stesso intervistato (mi pare fosse il direttore del montaggio) non si spiega tecnicamente come sia possibile che nelle versioni successive, sulla pellicola, del timer non c'è più traccia.

    Io mi sono dato una spiegazione, però è una ipotesi : il formato video è un 16:9 1:85:1, ma l'impressione è come se fosse zoommato, come se non fosse un originale 1:85:1.
    Potrebbe esser stato un originale 2:35:1, e allargato fino a 1:85:1, eliminando cosi il timer, che tutti confermano che ci fosse sui negativi originali.

    Dico questo perchè ad esempio il film Over the Top di Sylvester Stallone è passato in tv (e anche su sky ultimamente) sempre in 1:85:1. Poi ho scoperto che invece l'originale formato (corretto nei dvd in vendita) è il 2:35:1.

    Ed in effetti si notava una sensazione di zoom, anche se le proporzioni delle immagini erano rispettate correttamente, ed è la stessa sensazione sinceramente che ho per "Milano Calibro 9".

    Secondo me il formato originale del film era un 2:35:1 con timer sulla banda nera, poi probabilmente hanno pensato che non era una brillante idea e lo hanno riadattato nel rapporto 1:85:1 in modo tale da eliminarlo.

    Non che il film non sia gradevole, anzi, se c'è qualcuno esperto in tema e può dirci qualcosa di più sarebbe gradito :)
    Ultima modifica: 31/01/13 18:26 da Rogerone
  • Zender • 31/01/13 18:32
    Capo scrivano - 49230 interventi
    Mi sembra srano: anche Imdb (non che sia l'oracolo, per carità) dice che il formato originale è 1.85:1. Poi non ho capito, nel 2.35:1 la banda nera non esiste, il formato si calcola a piena immagine, non certo con la bande nere... Cos'è che ti dà l'impressione che sia zoomato, il formato?
  • Rogerone • 1/02/13 01:17
    Galoppino - 178 interventi
    Si mi sono spiegato male.

    Impostato correttamente in una tv 16:9 la visione del 2:35:1 è con le due bande nere sopra e sotto.
    L'1:85:1 invece è un 16:9 pieno.

    Non so se mi sono spiegato (non so come caricare delle immagini per semplificare, altrimenti l'avrei fatto).

    Il dubbio mi è sorto quando il direttore del montaggio (negli extra del dvd) racconta che non si spiegava come non ci fosse il timer nel girato, quando invece originalmente Di Leo decise di girarlo con questo particolare assolutamente inconsueto.

    L'effetto zoom non so come spiegarlo : le immmagini sembrano un po troppo grandi, non sembra un originale widescreen a tutto schermo. Lo noti ad esempio nelle inquadrature in primo piano a 3 che la testa laterale tende ad uscire dallo schermo. Ovviamente sono dettagli che i più non fanno caso, a me da quest'impressione.
    Ed è lo stesso effetto che mi ha fatto Over the Top (passato su Sky due settimane fa), era trasmesso in 1:85:1 e io per anni e anni ho creduto che fosse il formato originale, invece ho scoperto che è il 2:35:1.
    E l'effetto è lo stesso di Milano Calibro 9 - non so come spiegarti : le immagini sono notevoli, grandi (le proporzioni sono rispettate naturalmente) non si direbbe che è un widescreen naturale, e difatti per Over the Top non lo era. Era un 2:35:1 originale riformato a 1:85:1

    Sommando tutti questi indizi ho fatto 2+2=4 e perciò ho ricollegato. Probabilmente il timer fissato da Di Leo era messo in una delle due bande nere del 16:9 2::35:1.
    Presentando il film invece in 1:85:1 chiaramente vengono eliminate le due bande e cosi anche il timer?

    P.S Detto questo, il film è stupendo anche cosi. Il mito non viene minimamente intaccato.
  • Zender • 1/02/13 07:42
    Capo scrivano - 49230 interventi
    Sì, adesso ho capito. Tuttavia, considerato che il film pare davvero (a differenza di Over the top) già in natura un 1.85:1 (così pare almeno) la cosa non mi pare possa reggere...
  • John trent • 1/02/13 12:15
    Magazziniere - 527 interventi
    Di Leo non usava praticamente mai il formato panoramico nei suoi film (mi sembra l'abbia scelto solo per "La bestia uccide a sangue freddo").
    MC9 è in 1,85:1.