Curiosità su Milano calibro 9 - Film (1972)

CURIOSITÀ

6 post
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  • Zender • 13/04/09 13:18
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Ecco Fernando Di Leo in cabina telefonica nella sua classica comparsata hitchcockiana (Alfred amava nascondersi un po' di più, a dire il vero) ad inizio film. A sinistra Omero Capanna.

  • Undying • 12/05/10 19:40
    Risorse umane - 7574 interventi
    La mafia è morta?

    Risuonano in modo indubbiamente attuale certi dialoghi proposti nel film, frutto di una maniacale (e perfetta) sceneggiatura estrapolata da un testo eccellente, scritto dal grande Giorgio Scerbanenco.

    Citazioni dal film
    "La chiamano mafia, ma oggi sono bande... bande in lotta e in concorrenza tra loro.
    La vera mafia non esiste più.
    Quando quelli della droga vogliono investire i loro guadagni, costruiscono palazzi e quelli dell'edilizia sparano.
    Che c'entra la mafia?
    La vera mafia è morta".
  • Franci90 • 27/05/10 11:41
    Disoccupato - 36 interventi
    La meravigliosa scena di Barbara Bouchet che balla la lap dance è stata omaggiata da Robert Rodriguez nel suo film "Grindhouse - Planet Terror" e ad interpretare il balletto è stavolta l'attrice Rose McGowan.
  • Il Dandi • 23/07/10 15:35
    Segretario - 1488 interventi
    SPOILER!!!!

    Per girare la scena finale in cui Ugo Piazza viene colpito alle spalle, gli artificieri imbottirono Gastone Moschin di una carica d'esplosivo forse eccessiva, oppure l'imbermeabile indossato dall'attore ne avrebbe impedito lo sfogo necessario: come risultato Moschin si procurò una serie di ustioni sulla schiena.

    FINE SPOILER!!!!!

    Fonte: intervista a Gastone Moschin conenuta nel documentario Calibro 9 allegato al DVD Collector's edition in 2 dischi della RaroVideo.
  • Il Dandi • 23/07/10 15:47
    Segretario - 1488 interventi
    Il rapporto di Scerbanenco col cinema fu in realtà vicendevole: da una serie di testimonianze e documenti è ormai accreditata l'ipotesi che l'idea di scrivere Milano calibro 9 (cioè una serie di brevi racconti di malavita di ambientazione meneghina) fu suggerita allo scrittore dopo essere rimasto colpito dalla visione di Banditi a Milano di Lizzani.
  • Apoffaldin • 11/04/24 12:46
    Galoppino - 28 interventi
    IL BALLO (O I BALLI) DELLA BOUCHET A "LO SCARABOCCHIO"

    Poteva passare inosservata? Forse anche sì. Almeno a sentire quanto disse allora uno dei presenti alla scena: "In altri tempi forse avrebbe fatto scalpore. Oggi queste cose non fanno più effetto. Siamo abituati a ben altro".

    Certo che gli appassionati della Bouchet e di Milano calibro nove la penseranno diversamente. Diciamo almeno come chi mise l'articolo Movimentata danza di Barbara Bouchet in un night in taglio centrale di pagina 5 de Il messaggero del 10 ottobre 1971, corredandolo di una foto dell'attrice con indosso lo stesso bikini di perle della scena del film.

    Diciamo subito che la famosa danza si svolse più probabilmente la sera dell'8 ottobre 1971 e non del 9, perché il cronista dice che l'arrivo della Bouchet con "rumorosa comitiva" nel locale è avvenuto all'una e il ballo è cominciato dopo: quindi è improbabile che chi ha scritto il pezzo abbia avuto il tempo di assistere ai fatti la notte tra il 9 e il 10, scrivere l'articolo e farlo arrivare in rotativa all'alba, in tempo utile per la pubblicazione. Che il fatto sia in stretta correlazione con le riprese della scena del film parrebbe evidente. Il locale indicato è Lo scarabocchio, come sappiamo dallo speciale location, la data è quella giusta (nell'articolo intitolato Ancora un giallo -pubblicato sul numero del 25-26 agosto 1971 de Il corriere d'informazione a pagina 9- si parla dell'inizio delle riprese del film previsto per "la fine di settembre", accennando tra l'altro alla possibile presenza di Amedeo Nazzari) e il resto della descrizione non lascerebbe dubbi. Si dice che la Bouchet, con un "maxi abito di velo" addosso, ha cominciato a danzare, dapprima tranquilla, poi, con il passare del tempo, sempre più agitata. Si è tolta la veste, l'ha gettata su un divano e si è messa a ballare "anche su un tavolino, con addosso soltanto il bikini": praticamente la descrizione della scena del film.

    Tutto chiaro dunque? Non del tutto. Perché nell'articolo non c'è il benché minimo riferimento alla presenza di macchine da presa. E allora si possono fare due ipotesi: o le riprese del ballo sono state fatte di nascosto, e quelle del resto della scena, con gli altri attori e comparse in un secondo momento, magari a locale chiuso, oppure la piega imprevista degli accadimenti ha suggerito di spostare anche le riprese della Bouchet in un secondo momento. Il cronista infatti aggiunge che I più giovani hanno avvicinato l'attrice strappandole qualche perla dal bikini ("un souvenir") e che per evitare che gliele togliessero tutte e la scena degenerasse "sono intervenuti il proprietario e il direttore del locale". Alla faccia dell' "oggi queste cose non fanno più effetto", insomma.

    P.S. La citazione all'inizio, ripresa qui sopra, è nell'incipit dell'articolo de Il messaggero.