Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su Milano calibro 9 - Film (1972) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

95 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Gugly • 14/03/08 22:25
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Rocco ( Mario Adorf) non vi ricorda un po' il personaggio di Luca Brasi de " Il padrino" per l'irruenza quasi animalesca?
  • Undying • 14/03/08 22:37
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Trailer interessante più una dichiarazione della Bochet, gratificata dalla citazione di Tarantino.
    SEZIONE TRAILER del film
  • Gugly • 1/04/08 11:49
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Ciao a tutti volevo condividere con voi una riflessione a cui penso da un po': prendo spunto da questo bel film che ho visto di recente, ma il discorso si presta ad un allargamento più generale.
    Come più o meno sapete, Quentin Tarantino ha dichiarato più volte di aver preso spunti ed ispirazione oltre che da Sergio Leone, dai nostri poliziotteschi, oltre che, per certi versi da attrici che noi di fatto abbiamo relegato nella commedia di serie fine anni 70 , vedi la Bouchet.
    Ora, vediamo che oggi c'è la rivalutazione per un motivo diverso delle commediacce di cui sopra, ma soprattutto dei poliziotteschi, fino a poco tempo fa relegati a videoteche dove bisognava entrare con impermeabile ed occhiali neri. Adesso c'è l'osanna, l'esaltazione, il grido al capolavoro ( nel suo genere). Ma doveva dircelo Tarantino con i suoi film ( che io apprezzo molto, lo sapete)?
    Il periodo in cui cineasti non da premio Oscar come Di Leo giravano garantiva un indotto all'ossatura del cinema, il cosiddetto cinema medio, che assicurava lavoro alla maggior parte di addetti ai lavori coinvolti nella realizzazione di una pellicola ( caratteristi, attori non famosissimi, doppiatori, fino ai montatori ed ai costumisti.
    Periodo che oggi sembra tristemente tramontato, con tutta la crisi del cinema italiano che conosciamo. Che ne pensate?
  • Cotola • 1/04/08 12:13
    Consigliere avanzato - 3918 interventi
    Cara Gugly,
    belle riflessioni le tue.
    A cui aggiungo le mie:

    *)Il fatto che in tempi come i nostri di revisionismo spinto, dove a volte in altri campi si va ben oltre il lecito, si sia passati a rivalutare film che in passato venivano considerati poco meno di zero non mi stupisce per diversi motivi.
    In primo luogo perchè la storia, non solo quella del cinema, è piena di esempi di questo tipo anche ben più lampanti ed incredibili. (A propostio del cinema si pensi al caso Totò).
    D'altronde ciò è dovuto anche alla diversa temperie culturale in cui questi film nascono e poi successivamente vengono visti e fruiti.
    Nel caso dei film di genere degli anni Settanta io credo che venissero pesantemente snobbati poichè ci troviamo in un periodo piuttosto intellettualoide in cui il divertimento fine a se stesso o per meglio dire l'intrattenimento, era mal visto.
    Insomma succedeva (ma spesso succede ancora oggi) che se un film, una canzone, un libro etc etc non aveva un messaggio e cose del genere veniva considerato meno di zero.
    Tuttavia nel nostro caso va fatto un distinguo tra rivalutazione delle commedie scollacciate e volgarotte di quel periodo ed i polizischi nonchè i gialli e gli horror del periodo anni Settanta.
    Nel primo caso, a mio parere, si tratta di una spia evidente dell'imbarbarimento del gusto che ormai ha invaso la nostra società ed in particolare il nostro paese.
    In breve questi film nella maggior parte dei casi erano brutti allora e sono brutti anche adesso.
    Il caso dei poliziotteschi, dei gialli e degli horror è diverso. Premesso che anche in questo campo a volte si assiste alla rivalutazione di film orribili spacciati per opere belle, interessanti, intellettuali e d'autore, va però detto che la qualità di alcuni film era indubbiamente buona se non eccelsa (vedi proprio il caso di Milano calibro 9) sia allora che adesso.
    D'altronde alcuni critici di grande fama (per esempio Mereghetti ma anche Morandini e diversi altri) riservano ottime recensioni ad alcuni di questi film (specie poliziotteschi e gialli, un pò meno horror) ammettendo già da anni che è ora di abbandonare i pregiudizi su certi registi e le loro pellicole di indubbio valore.
    Quindi secondo me una parziale e strisciante rivalutazione delle opere suddette c'era già stata in passato, anche se ciò non aveva garantito a queste pellicole la popolarità che hanno ora. Ovviamente invece come tu hai fatto notare l'apprezzamento di un regista come Tarantino ha contribuito in maniera determinante a sdoganare questo genere di film che sono diventati dei veri e propri cult-movie, in alcuni casi anche un pò oltre i loro meriti.
    Naturalmente però questi film avevano un loro ampio pubblico già allora ma ciò è evidente altrimenti non ne sarebbero stati prodotti tanti.
    Questo introduce il discorso sugli incassi, sui generi e sulla crisi del nostro cinema, su cui mi soffermerò in un intervento successivo perchè ora purtroppo devo "scendere" e non posso più dilungarmi oltre a scrivere.
  • Zender • 1/04/08 12:44
    Capo scrivano - 49207 interventi
    Dunque, la rivalutazione di certo cinema italiano è stato un fenomeno progressivo, aiutato dalle analisi di riviste come Amarcord (una volta) o Nocturno (tuttora) e le tante altre nate in seguito. Poi certo, c'è stato Tarantino, c'è stato l'accorgersi di avere a che fare con certo cinema di genere che troppo frettolosamente s'era liquidato in passato.
    Ormai oggi si tende a rivalutare tutto ciò che è genere o quasi, è un dato di fatto, esagerando talvolta in senso opposto.

    Son cambiati i gusti, le nuove generazioni non hanno più le pretese "intellettualoidi" di un tempo (come giustamente dice Cotola) e quindi il cinema è visto come qualcosa a cui guardare senza dover per forza trovarvi significati profondi.

    La sensazione è che ora lo spettatore vada contro quelli che sono i gusti attuali dei cineasti, che fanno oggi i film "impegnati" che probabilmente avrebbero dovuto fare più massicciamente al tempo e che invece oggi potrebbero abbandonare in favore di più cinema di genere. Resta da chiedersi se questa scollatura tra autori e spettatori riguardi solo una parte degli spettatori o anche la grande massa. Perché altrimenti che senso avrebbe continuare a fare certi film se la maggioranza chiede invece horror, polizieschi e compagnia bella?
  • Gugly • 1/04/08 12:45
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Caro Cotola, concordo con le tue riflessioni specificando questo: il mio discorso parte da Milano Calibro 9 ( che è un bel film) per evidenziare come sia stato per merito di Tarantino se alla fin fine questi film arrivano ( forse) al pubblico che determina per la maggior parte gli incassi di una sale ,con articoli su giornali di maggiore tirature e non solo su riviste specializzate di cinema. Ci sarebbe poi, come dici tu, un discorso lungo da fare sui cambiamenti culturali e sociali che riguardano la nostra società ed il cinema. Per rimanere nell'argomento, mi limito a rimarcare che 35 anni fa lavoravano con frequenza in Italia Fellini, Leone, Di Leo, Cicero, Laurenti, Visconti, ecc.
    Oggi? Muccino, Verdone, Virzì...gli altri? Buona fortuna.
    Io sono contro i cinepanettoni che cannibalizzano le sale a Natale, ma ho una speranzella che gli ultimi lavori dei Vanzina & Co ( Vedi Febbre da cavallo- La Mandrakata, E Adesso sesso, il prossimo Un' estate al mare) si stiano riposizionando su un cinema medio ovviamente aggiornato.
  • Cotola • 1/04/08 17:05
    Consigliere avanzato - 3918 interventi
    Eccomi tornato tra voi.
    Due brevi (spero!!!) considerazioni che non ho fatto prima per motivi di tempo.

    *)Circa la crisi del cinema italiano è chiaro che il problema principale riguarda la qualità dei film e non i loro incassi.
    Se è vero, infatti, che sono più o meno sempre gli stessi a garantire incassi miliardari (Vanzina, Verdone, Parenti, Pieraccioni, Aldo, Giovanni e Giacomo e vari altri) è anche vero però che gli introiti sono talmente elevati che spesso tra i primi 10 film dell'anno almeno 3 o 4 sono in italiani e generalmente il maggiori successo di pubblico della stagione è un film italiano.
    Inoltre sono proprio questi film con la loro "tiratura" a tenere in piedi la baracca.
    Quando si passa invece al piano della qualità invece iniziano le dolenti note.
    Inutile dire che sono contro i cinepanettone.
    A mio parere non solo brutti ma anche banali e noiosi in quanto tutti uguali, più o meno,
    tra loro.
    Anche i presunti nuovi "autori" (Muccino, Ozpetek, Giordana, Veronesi e pochi altri) che vengono presentati come dei grandi registi (qualcuno ha addirittura parlato di Rinascimento del cinema italiano mah...)sono in realtà molto pompati (Muccino su tutti!!). Godono, infatti, di una critica incolta e compiacente che spesso grida addirittura al capolavoro senza ragione (ricordo le sperticate lodi per "I cento passi" che è sicuramente un bel film ma non esageriamo.
    Anzi diciamola tutta ma siamo sicuri che se non avesse parlato di mafia e di una sua vittima avrebbe mietuto gli stessi consensi? che ne dite? Ma questo è un altro discorso su cui si protrebbero scrivere fiumi di parole).
    Restano dunque sempre i soliti vecchi registi
    che pur non brillando sempre come una volta propongono ancora film interessanti, sfoderando ogni tanto una grande prestazione
    (Bertolucci, Moretti ed Olmi sono per fare qualche esempio).

    **)La crisi qualitativa di cui sopra è dovuta, a mio parere, non solo alla pochezza di idee, all'imbarbarimento del gusto ed alla mancanza di talento di chi ha scelto di fare questo mestiere, ma anche al fatto che ormai in Italia il cinema di genere è, fatta eccezione per la commedia, quasi morto.
    O si fanno commedie oppure film drammatici (genere contenitore per eccellenza) con intenti e pretese autoriali d'accatto e spesso conditi dai peggiori istinti intellettualoidi (ebbene sì, ancora loro!!!).
    Il giallo, l'horror, il poliziesco, la guerra, il western dove sono finiti?
    Dove sono finiti quei tanti "artigiani" del nostro cinema (Fulci, Lenzi, Massi, Deodato, Di Leo, Dallamano...solo per fare qualche nome ma ce ne sono tantissimi) che in passato ci hanno regalato pellicole di grande divertimento e valide anche dal punto di vista squisitamente cinematografico?
    Spariti nel nulla...Forse se si tornasse a fare un pò di buono e sano di cinema di genere le sorti della nostra cinematografia migliorerebbero.
    Ma questo è un mio parere.

    Che ne dite?

    P.S.

    Scusate per la lunghezza. Ho scritto tantissimo, sembra quasi un approfondimento.
    Prometto che non lo faccio più. Ma le tematiche affrontate sono complesse ed interessanti e non era facile sintetizzarle in poche righe (Consoltevi! Avrei potuto scrivere anche di più!!!).
  • Gugly • 1/04/08 17:18
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Cotola io sono d'accordo con te. Il tuo pezzo contiene parti che avrei voluto dire io: non ci vogliono pochi film che per un breve periodo tengono la baracca per tutto l'anno, ma molti film, magari non capolavori ( su I Cento passi si può discutere nella scheda apposita) che però garantiscono un introito costante tutto l'anno. i film di genere dove sono finiti? Sostituiti dalle fiction, mi sembra. Tanto è vero che quando si fa un tentativo di riesumazione, non va a buon fine perchè sa di gà visto sul piccolo schermo, e perchè l'abilità del cineasta non appare superiore, o siamo troppo pigri per andare al cinema che, detto tra noi, spesso costicchia.


    altre considerazioni sparse:quello che manca è anche una generazione di critici cinematografici: o sono
    molto autoreferenziati, oppure, fateci caso, i giornalisti che curano le
    rubriche dei vari telegiornali non sono propriamente del settore, non sanno
    cosa dire, si applicano su testi di altri ( con tutto il rispetto per la
    Cancellieri, ma cosa c'entra lei a curare la rubrica settimanale del teatro
    su Raitre?).
    Da qui il probabile scollamento con noi spettatori. Porca miseria,
    bisognerebbe trovare quel po' di tensione morale e fare in modo che nel loro
    piccolo, l'arte cinematografica, il teatro, perchè no anche le fiction (
    esistono perchè fare gli struzzi) aiutassero invece di obnubilare il
    cervello. Non è vero che la gente non è interessata, è anestetizzata, e
    bisognerebbe avere il coraggio di queste cose a chiare lettere.
    Ultima modifica: 2/04/08 15:36 da Gugly
  • Cotola • 2/04/08 13:19
    Consigliere avanzato - 3918 interventi
    Cara Gugly,
    condivido in pieno le tue considerazioni sparse.

    A proposito poi di critici dei telegiornali...Ma cosa ne pensate del "buon" Mollica? Che voi ricordiate gli avete mai sentito fare una critica cattiva a qualcosa (musica, cinema, libri, tv e chi più ne ha più ne metta) che recensisce?
    Possibile che gli piaccia tutto? Ma soprattutto possibile che non capisca che così facendo appiattisce tutto? Che se tutto è bello è allo stesso tempo anche tutto brutto?
    Mah...proprio non capisco.
  • Gugly • 2/04/08 13:24
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Mollica ormai non è più un giornalista...è un simpatico signore un po' in carne che va in giro a segnalare qualche film,ma le recensioni dei medesimi dovremo cercarcele altrove . Lui ormai è un personaggio; Topolino ne fatto un personaggio delle sue strisce quotidiane insieme a Fiorello...
  • Cotola • 2/04/08 13:29
    Consigliere avanzato - 3918 interventi
    Ah ah ah ah ...Grande Gugly...
  • Markus • 29/05/08 11:26
    Scrivano - 4772 interventi
    Usufruisco del forum di questo film, per fare i miei più sentiti complimenti al caro Geppo, per la bella (e commovente!) intervista al Sig. Vittorio della mitica videoteca per italiani in Germania anni ottanta.
  • Zender • 29/05/08 14:04
    Capo scrivano - 49207 interventi
    Eh già. Bei tempi, per gli italiani di Germania, gli anni ottanta. Mi aggiugno ai complimenti a Geppo che ha saputo tirar fuori uno speciale davvero insolito e molto legato alla sua condizione di italiano all'estero.
  • Geppo • 29/05/08 19:56
    Call center Davinotti - 4356 interventi
    Ragazzi..... grazie di cuore per i complimenti!
  • Hackett • 30/05/08 15:42
    Portaborse - 529 interventi
    Mi assicio ai complimenti per il pezzo di Geppo, davvero una bella idea.
  • B. Legnani • 17/01/09 12:34
    Pianificazione e progetti - 15246 interventi
    Fauno scrisse:
    "il primo dialogo fra Ugo Piazza e Rocco Musco è meglio del primo tempo di Full metal jacket".

    Non esagerare, dài...
  • Fauno • 28/01/09 15:35
    Formatore stagisti - 2764 interventi
    Effettivamente ho un pò esagerato,ma quando Rocco pone l'esempio del nuvolone, prende l'ombrello e chiede se li ha nascosti bene i soldi,non se li saranno mangiati i topolini...come anche quando dice"E io ti accompagno da nessuna parte...Grazie di avermi contattato.
    Un bacione.Sei molto carina.
  • Xamini • 29/01/09 01:19
    Call center Davinotti - 559 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Un bacione.Sei molto carina.

    AHAHAHAH! A questo punto, in attesa dell'intervento dell'esimio o dell'esimia che dir si voglia (un po' tutti l'attendiamo), l'intero sito all'unanimità si unisce empaticamente a questa profusione amorosa. :D
  • B. Legnani • 29/01/09 01:36
    Pianificazione e progetti - 15246 interventi
    Fauno ebbe a dire:

    Un bacione.Sei molto carina.


    Benché la figura dell'immagine correlata al mio pseudonimo (nickname, in italiano demotico contemporaneo) sia indiscutibilmente femminea, la lettera B. sta per "Buono", nome maschile di persona, il cui etimo non credo di dover spiegare, anche se definire Buono il personaggio filmico "Legnani" può ben ricadere, a tutta evidenza, nell'antìfrasi.

    Per penitenza leggerai otto volte, per tre giorni filati, i seguenti approfondimenti:
    1) https://www.davinotti.com/articoli/carla-mancini-e-gli-inafferrabili-csc/132
    2) https://www.davinotti.com/articoli/location-esatte-da-la-casa-dalle-finestre-che-ridono/43

    Ciò fatto, potrai andare in pace.
    Ultima modifica: 29/01/09 09:38 da B. Legnani
  • Gugly • 29/01/09 10:49
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    ops!!!!!!!!!!!