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Discussioni su C'era una volta a... Hollywood - Film (2019) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

84 post
  • Zender • 20/09/19 07:57
    Capo scrivano - 49021 interventi
    Se è uno spoiler del finale lo tolgo.
  • Dusso • 20/09/19 08:45
    Archivista in seconda - 1935 interventi
    Si ma cavolo non si può spoilerare cosi il finale!!!
  • Tarabas • 20/09/19 12:29
    Segretario - 2069 interventi
    Scusate, mi spiace ma veramente è scritto ovunque si parli del film.

    Cancellate pure ci mancherebbe
  • Von Leppe • 20/09/19 12:51
    Call center Davinotti - 1128 interventi
    Sì, in effetti è intuibile da molte recensioni e ieri al cinema, mentre vedevo il film, aspettavo quel momento per vedere come lo aveva risolto il regista
  • Il ferrini • 20/09/19 14:56
    Formatore stagisti - 115 interventi
    Sì, direi che quella prima frase possa considerarsi uno spoiler. Poi, per carità, io sono dell'opinione che se ci tieni tanto ad una visione scevra da qualsiasi condizionamento le recensioni non le dovresti leggere tout court. La critica entra fisiologicamente nel merito, altrimenti si ridurrebbe a un sistema binario: bello/brutto.
  • Capannelle • 20/09/19 18:23
    Scrivano - 3928 interventi
    Il ferrini ebbe a dire:
    Sì, direi che quella prima frase possa considerarsi uno spoiler. Poi, per carità, io sono dell'opinione che se ci tieni tanto ad una visione scevra da qualsiasi condizionamento le recensioni non le dovresti leggere tout court. La critica entra fisiologicamente nel merito, altrimenti si ridurrebbe a un sistema binario: bello/brutto.
    D'accordissimo in generale e consideriamo che non stiamo parlando di un thriller
  • Brainiac • 20/09/19 19:19
    Call center Davinotti - 1464 interventi
    Beh, forse non è un thriller tout-court ma di sicuro è il film più thriller di Tarantino.
    Considerando che l'unico vero twist era quello spoilerato, la rivelazione era tanta roba. Ps, per Tarabas: io ne ho letto in giro un po' d'ogni donde, ma questa cosa non l'avevo mai intercettata, a differenza di Inglorius B. il cui colpo di scena anti-storico era stato effettivamente sparso ai 4 venti.
    Ma veramente, nessun problema, non voglio darti la croce addosso eh, rispondo solo perchè la questione è interessante. Passo e chiudo.
    Passiamo al film.
    Visto oggi. Non nella mia top-five dei suoi, fra cui metto Pulp fiction, Le iene, Hateful Eight, Jackie Brown, Inglorious e (fuori canone) Dal tramonto all'alba, ma superiore a Kill Bill, Django e Death proof.
    Ho trovato goffa e deprimente la voce fuori campo, proprio quando il film era in rampa di lancio, invece a differenza di molti ho esultato per l'ultra-gore, che per quanto mi riguarda non è mai abbastanza.
    Comunque filmone. Grazie Quentin, mi appiglierò ai tuoi 10 film per tutta la vita, me ne hai salvate di serate spompe e deprimenti come nessun altro. Se fossero 11, io non mi lamenterei.
    Ultima modifica: 20/09/19 19:28 da Brainiac
  • Brainiac • 20/09/19 22:06
    Call center Davinotti - 1464 interventi
    A mente un po' più fredda una delle cose che mi è piaciuta di più è stata la descrizione di Los Angeles nei suoi anfratti meno frequentati. Le zone desertiche, la poesia della roulotte dietro il drive-in, Cielo drive. Il buio, il vento, le insegne, le auto, le autoradio. Dio mio quanto amore.
    Ultima modifica: 20/09/19 22:07 da Brainiac
  • Graf • 23/09/19 13:42
    Fotocopista - 902 interventi
    Giudizi davinottiani che vanno da capolavoro a film scarso. Film divisivo al massimo
    Mi è venuto la curiosità di andarlo a vedere, nonostante, con l'età, mi sia venuto l'idiosincrasia dei film che superano i 105 minuti di lunghezza...
    Andrò al solito cinema Trianon vicino casa.
    Ultima modifica: 23/09/19 13:42 da Graf
  • Poppo • 23/09/19 14:09
    Galoppino - 466 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Giudizi davinottiani che vanno da capolavoro a film scarso. Film divisivo al massimo
    Mi è venuto la curiosità di andarlo a vedere, nonostante, con l'età, mi sia venuto l'idiosincrasia dei film che superano i 105 minuti di lunghezza...
    Andrò al solito cinema Trianon vicino casa.




    Uno dei pregi di questo film è che scivola via che manco te ne accorgi; certo se poi si va al cinema stanchi e magari te lo becchi alle 21.30...

    io l'ho visto ieri tardo pomeriggio; e sarei rimasto in sala per un altro giro... ma non ero solo, e c'era da andare a cena...

    poi, chiaro, avevo idioti con lo smartphone acceso che già si rompevano le palle dopo la prima mezzora...

    gente anziana peraltro, vabbè, non giovane...

    che dire, il cinema non è la tv, non è serie tv, non è manco il dvd che compri, noleggi o scarichi...

    andare al cinema è come andare a teatro, la cosa andrebbe ribadita; e io proibirei il pop-corn e soprattutto le bevande...

    come ho detto altrove, il film è "una fava grossa", così per alcuni in negativo e per altri in positivo... :-)

    per me è un capolavoro e le scene finali sono superlative
    Ultima modifica: 23/09/19 14:14 da Poppo
  • Von Leppe • 23/09/19 14:53
    Call center Davinotti - 1128 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Giudizi davinottiani che vanno da capolavoro a film scarso. Film divisivo al massimo

    Più o meno come la maggior parte dei film di Tarantino.
  • Graf • 23/09/19 16:24
    Fotocopista - 902 interventi
    La prossima settimana andrò sicuramente a vederlo.
    Da persona di una certa età (59 anni)) con il tempo ho perso il gusto della ritualità del cinema inteso come sala, complice anche i tanti modi alternativi di vedere un film comodamente seduto nelle proprie mura domestiche. Purtroppo, o per fortuna, il dvd abitua alle pause, si può ritornare indietro per capire meglio un dialogo, una situazione, insomma si può guardare un film spezzettato e tutto questo favorisce anche le cadute dell'attenzione.
    Niente da dire sul fascino particolare di vedere un film sul grande schermo...Rimane il luogo deputato per poter usufruire di tutta la bellezza di una pellicola. Anche io proibirei la vendita dei pop corn e di quelle fastidiosissime confezione di plastica che si devono strappare…Fanno un rumore che danno sui nervi. Ma, ormai, gli esercenti sui dolciumi ci campano e ci fanno quadrare i conti...
    Ultima modifica: 24/09/19 10:08 da Graf
  • Poppo • 24/09/19 02:29
    Galoppino - 466 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    a parte quei 5 minuti di splatter francamente ridicoli, oltre che narrativamente inutili e incongruenti


    NON SO SE SIA SPOILER MEGLIO SEGNALARLO

    !? Santo cielo. Ma è il climax del film, se me lo levi rimane un vuoto di significato generale incolmabile... detto alla Tarantino "va tutto a puttane"...

    C'è di mezzo un massacro, e in qualche maniera la questione va affrontata; io dico che la soluzione di Tarantino è puro genio; peraltro un paio di citazioni da due notissimi film horror fanno godere senza perdere minimamente il senso di disagio crescente che il finale del film riesce a infondere anche tra una soluzione sarcastica e un'altra decisamente visionaria: la telecamera che riprende dall'alto i vicini casa che si raccontano l'accaduto "non-accaduto" ma accaduto ha una connotazione da lieto fine "sadico" che forse non esisteva nella storia del cinema.
    Ultima modifica: 24/09/19 02:31 da Poppo
  • Tarabas • 24/09/19 10:05
    Segretario - 2069 interventi
    Opinioni.

    Bastavano due colpi di pistola, il resto è paccottiglia e le citazioni di film che non mi piacciono difficilmente potranno affascinarmi.

    Non so cosa ci sia di visionario in quel finale, è una scopiazzatura da altri (brutti, per quanto mi riguarda) film del passato.
  • Zender • 24/09/19 10:44
    Capo scrivano - 49021 interventi
    SPOILER
    Per quanto mi riguarda sono d'accordo con il Marcel, nel senso che mi pare proprio che Tarantino abbia semplicemente ampliato lo "scherzetto" di Bastardi (tanto celebrato) invertendolo per fare un film che sul cambio della Storia basa la sua vera ragion d'essere (e quindi concordo su questo in pieno con Poppo). Se togliamo il finale, o meglio il significato del finale (a cui tutto il film tende), visto che le citazioni di norma non hanno - per quanto mi riguarda - quasi mai aggiunto troppo al godimento di una scena, il film perde completamente di senso e resta uno dei Tarantino meno incisivi. Però il finale c'è, ed effettivamente per come è concepito e per come si insinua progressivamente nella vicenda ha il sapore di vera novità per gli esatti motivi che appunto lo stesso Marcel ha già detto. Credo inoltre che chi non è a conoscenza della strage di Cielo Drive (e ce n'è molti, mi sono accorto con un certo stupore) sia destinato a perdersi gran parte del gusto.
    Ultima modifica: 24/09/19 10:46 da Zender
  • Jandileida • 24/09/19 11:10
    Addetto riparazione hardware - 429 interventi
    Personalmente il finale mi è sembrato abbastanza appiccicato lì per fare una "tarantinata" ultimo stile, di cui francamente non sentivo il bisogno, come non ne sentivo il bisogno in BSG o in Django. Capisco le implicazioni metafilmiche ma non le condivido del tutto.

    Per fare un paragone letterario mi sono sentito come se avessi quasi finito un libro di Joseph Roth (perché qui Tarantino è il cantore di un mondo scomparso, amato anche senza essere stato vissuto, per me è quello il senso ultimo del film e che lo rende un 4!) e poi ritrovarmi le ultime tre pagine scritte da Irvine Welsh, che magari è anche divertente ma ci azzecca poco con il resto.
    Ultima modifica: 24/09/19 11:23 da Jandileida
  • Brainiac • 24/09/19 11:51
    Call center Davinotti - 1464 interventi
    Non capisco molto come mai quando un film ha uno scarto improvviso, asimmetrico rispetto ad una struttura impostata, sovversivo di un mood instaurato, molto spesso nel cinema viene interpretato dagli spettatori come un qualcosa di posticcio, appiccicato male o stonato, mentre lo stesso identico procedimento riversato sulla musica (si veda il prog o il metal avanguardistico o financo l'operetta, con le loro rituali impennate ritmiche, cambiamenti di registri o tonalità, accellerazioni o decelerazioni) venga vissuto come una gustosa e rivoluzionaria disattesa dei canoni.

    A me non piace andare al cinema per essere rassicurato. Mi piace essere spiazzato dalla partitura.

    Adoro partire alla Jackie Brown per finire dritto ne La casa di Raimi. Ho amato il Gangter Noir che si innestava nell'horror old-school di Dal tramonto all'alba, il western che mutava nel body horror alla Carpenter di Hateful Eight e tutte le marachelle "in tempo dispari" di Quentin.

    E' un cinema vivo questo, che si prende il rischio di farti provare quelle che Samuel L.Jackson definiva "mixed emotions". Qui si finisce con lo stomaco ritorto, felici per alcuni aspetti e raccapricciati per altri.

    Cinema senza compromessi, sporco e ruvido. Che ti fa vivere una sensazione di disagio e attrazione che provavo da ragazzino con gli horror degli Anni Ottanta.

    In un epoca di coupon mensili da 7 euro per show patinati, episodi di serie tv che non superano i 20' sennò paparino e mammina si abbioccano sul divano: viva un film di 3 ore che si concentra sui dettagli e sulle passioni, un film che si prende il rischio di dare la propria opinione su Polanski e rischia di farsi linciare dai fan di Bruce Lee.

    Hurray per il Cinema che sogna la sua versione della storia, che propone qualcosa, che ci porta in posti dove non siamo mai stati. Grazie per questo ennesimo capolavoro (sì, a distanza di 2 o 3 giorni ho cambiato idea: Once upon a time è un Capolavoro).
    Ultima modifica: 24/09/19 16:06 da Brainiac
  • Jandileida • 24/09/19 12:27
    Addetto riparazione hardware - 429 interventi
    Per carità questione di gusti. Pure nella musica le variazioni troppo estreme non le apprezzo troppo.

    A me è piaciuto come ode ad un tempo che fu, appunto perché pare un film fuori tempo massimo su un tempo che è passato e che quasi nessuno si ricorda più. E pure perché è "fatto a mano" da uno che ama il cinema e lo fa come non lo fa quasi più nessuno. Non è un prodotto da catena di montaggio.

    La rilettura della storia è simpatica, legittima, il finale può piacere o meno ( a me non è dispiaciuto il finale in sé tra l'altro ma i modi) ma per me non è il punto essenziale di tutta la faccenda. Il punto della faccenda è quello che dicevi tu più su: il deserto, il rumore delle chiavi, il caravan dietro il drive-in, i baffi posticci, Corbucci, i drink sull'aereo. Io il quasi capolavoro lo trovo lì.

    Ma il bello è pure questo dei film di Tarantino: ognuno ci trova quello che gli pare, tipo scatola magica :)
    Ultima modifica: 24/09/19 12:37 da Jandileida
  • Brainiac • 24/09/19 13:59
    Call center Davinotti - 1464 interventi
    E' che leggo sempre più spesso in giro: "10 minuti finali che non c'entrano niente".
    Ma come non c'entrano niente? E' la visione di un regista, è la sua storia, è il modo in cui sceglie di raccontarla: NON POSSONO non entrarci niente, quei 10 minuti di iperviolenza.
    Sono le nostre aspettative che vengono tradite. E ci sta che uno dica: "a me il rush conclusivo di Once upon a time in hollywood non piace" o "a me se un noir si trasforma in horror è una direzione che non vorrei la sceneggiatura avesse preso". Ma è sempre e solo una nostra aspettativa. Poi però ogni maledetta serie tv ha un twist ogni 6 secondi, tipo "Chico, sono tuo padre", e tutti giù a sbrodolarsi su facebook: "mamma mia che finalone di stagione, regà". Mi viene sempre più da pensare che ci stanno assuefacendo a sceneggiature ad orologeria, che ci portano dove inconsciamente dove vogliamo andare. Un tot di brivido ogni 3 puntate per farci digerire un altra stagione. Ripeto, Viva i film come UOATIH che ci portano anche dove è sgradevole e dove non siamo più abituati a stare. Viva i film che "finiscono", iniziano da A e vanno fino a Z prendendosi il rischio di mischiare le lettere. Abbasso gli zuccherini ogni 25 minuti per 8 stagioni tv. Scusatemi, c'ho il dente avvelenato con le serie che mi stanno ammazzando il Cinema. Chiudo qui la parziale divagazione.
    ;-)
  • Tarabas • 24/09/19 15:23
    Segretario - 2069 interventi
    Se il concetto è che il film lo fa il regista e quindi va bene per definizione quello che ci ha messo lui, di che stiamo parlando?