Discussioni su Avatar - Film (2009) | Pagina 2

Esatto. Lo stesso consiglio che darei anch'io ai troppi registi che diventano tanto "importanti" da poter imporre il proprio nome in sceneggiatura senza accorgersi che così depotenziano terribilmente i propri film. D'altra parte, considerato che Avatar adesso ha superato pure Titanic, chi lo ferma più Cameron? Non mi stupirei che si occupasse anche della colonna sonora la prossima volta...

Noto che molti rimproverano ad Avatar carenze di sceneggiatura: per me non si tratta di una brutta storia mal raccontata ma, semmai, della solita storia raccontata benissimo. Francamente in un film che mette l'innovazione tecnologica al servizio dell'emozione pura (riproponendo, finalmente, un fondamento originario e strutturale dell'esperienza cinematografica - si pensi a cosa fu "l'arrivo del treno" nei cinema all'epoca dei fratelli Lumiere...) e che utilizza (correttamente) il 3D non per invadere lo spazio di realtà ma per portare lo sguardo del pubblico dentro un mondo immaginifico, beh, ecco, non riuscirei a pensare ad una storia diversa o più complessa. La semplicità del racconto, la sua ovvietà, è (secondo me) assolutamente funzionale al coinvolgmento emotivo e non narrativo-intellettuale. Avatar esplora un mondo fantastico, e per questo usa un archetipo, una storia raccontata mille volte al cinema e in letteratuta, ma non credo che nelle intenzioni di Cameron potesse essere qualcosa di diverso...

Sono daccordo sull'innovazione tecnologica e l'uso di questa in una pellicola, prima intendevo dire che la tecnologia avanzata (non volevo intendere che in futuro sarà un valore predominante)essendo credibilissima, da un valore aggiunto alla riuscita del film,certo che anche i combattimenti con armi primitive contro gli elicotteri e le bombe non credo che siano cose viste così di frequente sul grande schermo.

Rebis ebbe a dire:
Avatar esplora un mondo fantastico

Quoto, tornato a casa, chiudendo gli occhi mettendomi a letto, riuscivo ancora a
visualizzare i muschi elettrici e le meduse-soffione volanti...e non avevo ingerito nessuno dei funghi fluorescenti di Pandora! :)

Zender ebbe a dire:
Esatto. Lo stesso consiglio che darei anch'io ai troppi registi che diventano tanto "importanti" da poter imporre il proprio nome in sceneggiatura senza accorgersi che così depotenziano terribilmente i propri film. D'altra parte, considerato che Avatar adesso ha superato pure Titanic, chi lo ferma più Cameron? Non mi stupirei che si occupasse anche della colonna sonora la prossima volta...

Tanto peggio di così... brutta e poco ispirata quella di questo Avatar.

Rebis ebbe a dire:
Avatar esplora un mondo fantastico, e per questo usa un archetipo, una storia raccontata mille volte al cinema e in letteratuta, ma non credo che nelle intenzioni di Cameron potesse essere qualcosa di diverso...

Il problema è che, personalmente, ho "vissuto" questi archetipi come piatte banalità...

Brainiac ebbe a dire:
Rebis ebbe a dire:
Avatar esplora un mondo fantastico

Quoto, tornato a casa, chiudendo gli occhi mettendomi a letto, riuscivo ancora a
visualizzare i muschi elettrici e le meduse-soffione volanti...e non avevo ingerito nessuno dei funghi fluorescenti di Pandora! :)

Magico! A me capita ancora, a distanza di due settimane...

Harrys ebbe a dire:
Il problema è che, personalmente, ho "vissuto" questi archetipi come piatte banalità...

beh, sono punti di vista. Quando ho visto Avatar non ero alla ricerca di una storia originale, ma di un'esperienza...

Rebis ebbe a dire:
Harrys ebbe a dire:
Il problema è che, personalmente, ho "vissuto" questi archetipi come piatte banalità...

beh, sono punti di vista. Quando ho visto Avatar non ero alla ricerca di una storia originale, ma di un'esperienza...

Neanch'io, giuro. Il fatto è che non mi ha "preso" per nulla... non ho potuto farci niente.

Harrys ebbe a dire:
Rebis ebbe a dire:
Harrys ebbe a dire:
Il problema è che, personalmente, ho "vissuto" questi archetipi come piatte banalità...

beh, sono punti di vista. Quando ho visto Avatar non ero alla ricerca di una storia originale, ma di un'esperienza...

Neanch'io, giuro. Il fatto è che non mi ha "preso" per nulla... non ho potuto farci niente.



beh, poi naturalmente è anche questione di gusti ;)

Brainiac e Rebis è inutile che mentite! Non me la contate giusta con le vostre "allucinazioni"
ih ih ih e non dividete nemmeno con i Davinottiani!

Cotola ebbe a dire:
Brainiac e Rebis è inutile che mentite! Non me la contate giusta con le vostre "allucinazioni"
ih ih ih e non dividete nemmeno con i Davinottiani!

caro Cotola... com'è lungimirante lei... :))))

Rebis ebbe a dire:
Cotola ebbe a dire:
Brainiac e Rebis è inutile che mentite! Non me la contate giusta con le vostre "allucinazioni"
ih ih ih e non dividete nemmeno con i Davinottiani!

caro Cotola... com'è lungimirante lei... :))))

THC-ameron! :)

Non lo so, a me è piaciuto il film, però la sceneggiatura mi ha deluso abbastanza. Non tanto il soggetto. Parlo dei dialoghi, soprattutto. Cderti personaggi scolpiti con l'accetta. E poi ha ragione il Puppigalo, che disse: ma è possibile che in un futuro superautomatizzato il protagonista giri ancora su una sedia a rotelle a spinta, senza manco uno straccio di motorino?

Come per Rebis i dialoghi mi sono sembrati volutamente messi in secondo piano per favorire l'ingresso tout court nel mondo-flou.

Rispetto agli altri blockbusteroni, chessò, tutto Emmerich e tutto Bay, la visione non è stata così faticosa. Zero spiegoni, poche concessioni al melenso, pochissimi dialoghi affaticanti.
Sinceramente 2012 dopo mezz'ora, fra presidenti-martiri e sedute di congresso mi aveva già estenuato.

Certo che concordo con tutti quelli che dicono che al 3d dopo un'oretta ci si adegua quindi dopo un tot perde di fascino (e regala un discreto mal di capa, almeno a me che son astigmatico).
E c'è pure da dire che la seconda parte è abbastanza macchinosa.

Comunque sono rimasto affascinato dal mondo alieno, le immagini sono ricchissime e appaganti.
Per me vale la pena vederlo, è un'esperienza che vale i 10 e passa euro's.

La questione del protagonista è messa così per far empatizzare maggiormente, credo che i poveri nel futuro resteranno poveri e non tutti potranno permettersi i migliori ritrovati tecnologici (anche perchè ad occhio e croce faticheremo non poco per ottenere energie rinnovabili e pulite).

Personalemente prefesisco tutta la vita la comicità volontaria ed involontaria di un 2012, piuttosto che l'ostentata "megalomania" di Avatar.

Harrys ebbe a dire:
Personalemente prefesisco tutta la vita la comicità volontaria ed involontaria di un 2012, piuttosto che l'ostentata "megalomania" di Avatar.

Sìssì era risaputo, questo tuo guilty-pleasure l'avevi già ostentato tempo addietro... :)

Brainiac ebbe a dire:
Harrys ebbe a dire:
Personalemente prefesisco tutta la vita la comicità volontaria ed involontaria di un 2012, piuttosto che l'ostentata "megalomania" di Avatar.

Sìssì era risaputo, questo tuo guilty-pleasure l'avevi già ostentato tempo addietro... :)

Povero Emmerich, qualcuno dovrà pur difenderlo! ;-D

Harrys ebbe a dire:
Brainiac ebbe a dire:
Harrys ebbe a dire:
Personalemente prefesisco tutta la vita la comicità volontaria ed involontaria di un 2012, piuttosto che l'ostentata "megalomania" di Avatar.

Sìssì era risaputo, questo tuo guilty-pleasure l'avevi già ostentato tempo addietro... :)

Povero Emmerich, qualcuno dovrà pur difenderlo! ;-D

Aò ma con tutti quei soldi ma sai gli avvocati!
:)))

Harrys ebbe a dire:
Personalemente prefesisco tutta la vita la comicità volontaria ed involontaria di un 2012, piuttosto che l'ostentata "megalomania" di Avatar.
Ma credi veramente che sia involontaria???

Tra le critiche più dure (da wikipedia) sul film compare quella dell'Osservatore Romano, periodico ufficiale della Città del Vaticano. - In esso il giornalista Gaetano Vallini afferma che nel film «la tecnologia non riesce a tradursi in emozione, e la storia si perde in un polpettone sentimentale», riducendo il tutto ad «una parabola antimperialista e antimilitarista facile facile, appena abbozzata». Inoltre viene criticata la concezione panteistica che si cela dietro alla storia: «il film strizza abilmente l'occhio a tutte quelle pseudo-dottrine che fanno dell'ecologia la religione del millennio. La natura non è più la creazione da difendere, ma la divinità da adorare, mentre la trascendenza si svuota materializzandosi in una pianta e nelle sue bianche liane che nutre gli spiriti diramandosi nella forma di un vero e proprio panteismo». Vallini conclude la propria recensione ribadendo che Avatar «non segnerà la storia del cinema» -

Nella prima parte della recensione sono molto d'accordo.

Ma sì, si può ridurre tutto a niente e niente a tutto, Dio compreso.