Femmine tre volte - Film (1957)

Giordano liricizzava che lo fossero per due, Steno ribatte col tre. L'arrivo delle diaule ru(o)sse (cestiste) nella capitale dà il la a diversi siparietti a base di satira, sentimentalismo e gallismo all'amatriciana, quando simpatici e quando goffi ma comunque sprizzanti di verve e con un occhio rivolto agli Stati Uniti degli "happy endings" fiabeschi. L'accoppiata Manfredi & Agus vale per i nomi, mentre al duo Valori & Tedeschi spetta il dubbioso affanno di straziarci con l'intercalare russuoski. Ginesi fa un guardaspalle russo, non accreditato.

La guerra fredda declinata come una pochade di altri tempi, con i russi che parlano strascicato come nelle barzellette, i galli italiani che conquistano le ragazze con il mito americano e Sylva Koscina al culmine della sua avvenenza. Steno dirige con mano sicura. Se si sta al gioco, è un film divertente. C'è anche un giovanissimo Nino Manfredi, ma sono Carotenuto e la Valori quelli che dimostrano maggiormente il proprio talento.