Willard - Il paranoico - Film (2003)

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Willard - Il paranoico
Locandina Willard - Il paranoico - Film (2003)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Willard
Anno: 2003
Genere: horror (colore)

Cast completo di Willard - Il paranoico

Note: Aka "Willard il paranoico". Remake di "Willard e i topi", film diretto da Daniel Mann nel 1971. Realizzato nel 2003 ma distribuito da Cecchi Gori, in Italia, nel luglio 2005.

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La nostra recensione di Willard - Il paranoico

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Inutile remake di un piccolo cult dei Settanta (da noi WILLARD E I TOPI) rielaborato in chiave di favola nera, con scenografie barocche, forti contrasti cromatici e un nuovo Willard (Crispin Glover) che nel suo forzato istrionismo perde nettamente il confronto con l'originale (Bruce Davison). Ma a non reggere, soprattutto, sono sceneggiatura e regia (entrambe opera di Glen Morgan), incapaci di trovare una via che permetta di rendere godibile un film terribilmente manierato - dal make up a certe inquadrature sghembe - che dimentica di dover essere almeno un minimo intrigante nei suoi sviluppi narrativi. Banale oltre il lecito nella descrizione...Leggi tutto dei personaggi - protagonista compreso, prigioniero di una timidezza sudaticcia che lo porta troppo spesso a biascicare monosillabi - può contare quasi solo sulla professionale realizzazione degli effetti speciali, con orde di topi che cascano da soffitti, si riversano in massa dagli ascensori, occupano militarmente la casa di Willard trasformandosi in vere e proprie armi al servizio della vendetta del loro "padrone". Ci han messo in mezzo pure un ben poco credibile accenno a risvolti sentimentali, ma è chiaro che l'interesse del regista è tutto teso alla ricreazione di un clima simil fiabesco (anche attraverso l'uso delle musiche) in cui inserire il suo Willard rimodernato. Buona l'impianto visivo, ma la noia si fa strada fin da subito.

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Tutti i commenti e le recensioni di Willard - Il paranoico

TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/04/07 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/04/12
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Undying 23/04/07 19:30 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Notevolissimo rifacimento di un film mediocre (Willard e i Topi) basato sulla strepitosa e convincente interpretazione di Crispin Glover nei panni dello sfortunato Willard e di R. Lee Ermey (lo sceriffo nel rifacimento di Non Aprite quella Porta) in quelli del vessativo datore di lavoro. La sceneggiatura tocca tutte le sfumature psicologiche del protagonista (avvilimento, depressione, riscatto, vendetta, follia) con una cura maniacale riposta nella formulazione dei dialoghi. Eccellente la regia, ottime le scenografie, grandi le interpretazioni.
MEMORABILE: La madre di Willard: "Willard! Ci sono i topi in cantina!"

Redeyes 22/02/08 11:16 - 2495 commenti

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Per quanto riguarda la fotografia niente da dire, il film vale; lo stesso si potrebbe dire per il taglio di regia, a tratti Burtoniano. C'è qualcosa, tuttavia, che non riesce a convicermi appieno. Non so se sia dovuto ad una sceneggiatura non strepitosa o ad una intepretazione del protagonista che è un po' monotonica. Si tratta sempre di un clima di avvilimento e malattia, ma l'espressività non tocca le sue massime vette di certo. Film così così.

Rebis 19/04/09 21:19 - 2477 commenti

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Storia dozzinale che cerca una chiave figurativamente interessante ma approda a soluzioni fumettistiche e burtoniane. Grande impaccio nel finale che ripiega su un epilogo "à la Norman" comunque insoddisfacente. I personaggi, caricaturali e tipizzati, sono privi dell'esorbitanza richiesta per slanciarsi nel grottesco puro. Notevole è l'idea di rappresentare il conflitto psicologico con le dinamiche "inter topi" dove Socrate (sorcio bianco) e Big Ben (sorcio nero) definiscono la dualità del protagonista. L'esercito è ammaestrato come Hitchcock comanda. Esiguo il fronte gore. Passatempo.

Daniela 21/04/09 17:44 - 13286 commenti

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Buon remake di una vecchia e famosa pellicola, non esaltante ma che a suo tempo mi ha provocato qualche brivido per via dei suoi piccoli co-protagonisti. Come già preannunciano i raffinati titoli di testa, la messa in scena è elegante, claustroficamente chiusa in pochi ambienti, mentre i topini fanno egregiamente il loro dovere e Crispin Glover mette a frutto la sua fisionomia particolare per questo ritratto di "umiliato ed offeso" che ispira pietà e disgusto. Ne risulta un dramma grottesco più che un horror, curioso ed interessante.

Aal 10/10/10 11:18 - 321 commenti

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Buon film che deve il suo pregio alla splendida fotografia ed ad un ottimo protagonista impegnato a caratterizzare con precisione un personaggio fortemente disturbato. La sceneggiatura si situa dalle parti del grottesco e del surreale come si conviene ad un film che strizza un occhio a Tim Burton anche se è il remake di un'opera del 1971, ma la trama non è molto elaborata e tutto si risolve un po' troppo semplicisticamente. Solo Willard emerge come figura a tutto tondo mentre i restanti personaggi sono meno definiti. Piacevole e ben fatto.

Puppigallo 16/05/11 13:55 - 5492 commenti

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Altro che paranoico...Con una madre e un capo così chiunque avrebbe sbarellato, anche prima del protagonista, che si dimostra persino paziente. Grazie alla sua performance e a quella del suo acido e bastardo capo (già carogna come addestratore in Full metal jacket), la pellicola scorre piuttosto fluida, nonostante manchino veri e propri guizzi registici, o particolari intuizioni. Non male il rapporto Willard-topi, soprattutto quando ha a che fare con il bianco Socrate e Big Ben, il grosso ratto di fogna disobbediente. Bene la figura della madre, assillante e castrante. Un'occhiata la merita.
MEMORABILE: Il capo a Willard: "Sei un disgustoso e vomitevole mollusco; vali meno di un foruncolo sul culo di mia nonna!".

Buiomega71 3/09/11 00:28 - 3109 commenti

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Siamo ai livelli dell'originale (ma cambia il finale), piccolo gioiellino bistrattato e mal distribuito. Morgan si dimostra regista sopraffino, regala atmosfere dickensiane e momenti assolutamente geniali, sempre attento ad ogni minimo particolare. Topi a profusione (un esercito intero) che sbucano ovunque e banchettano nell'enorme e tetragona magione. Il solitario e "disturbato" Willard (un Crispin Glover da oscar), il tenero topolino bianco Socrate e il diabolico topone nero Ben, a cui manca solo la parola, non si scordano più. Sorprendente.
MEMORABILE: La povera gatta in mezzo a un esercito di topi, dalla sala alla cantina; la vendetta "rattosa" di Willard sul capouffico Martin; la fine di Socrate; Rosicchiate...rosicchiate...fatelo a pezzi!

Didda23 31/05/12 23:08 - 2465 commenti

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Morgan prende ispirazione dal passato (evidenti i richiami burtoniani e polanskiani) girando un'opera dall'atmosfera classica con tocchi di macchina deliziosi. Ottima la padronanza del ritmo, che rispecchia l'evoluzione della follia del povero Glover. L'elemento drammatico, chiaro nella solitudine e nella frustrazione di Willard, dona quel quid in più che accresce il valore della pellicola. Nonostante qualche passo falso nella sceneggiatura, il remake si può dire sostanzialmente riuscito. ***

Belfagor 3/06/12 19:39 - 2708 commenti

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Tormentato da una madre oppressiva e da un odioso datore di lavoro, il goffo Willard si consola nella compagnia di topi e ratti, ma sarà come fare un patto col diavolo. Remake di Willard e i topi, più grottesco che horror vero e proprio, che riesce a creare una buona atmosfera di paranoia e disgusto grazie all'uso accorto dei ripugnanti roditori. Sebbene la regia e la sceneggiatura non sfruttino al meglio le potenzialità del soggetto, la fisicità burtoniana del protagonista e l'atmosfera malsana si rivelano efficaci.
MEMORABILE: Il capoufficio di Willard assalito dai roditori.

Werebadger 24/07/12 15:35 - 270 commenti

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Willard è un poveretto vessato da una madre anziana e insopportabile e da un odioso capoufficio. La sua empatia con i topi lo porterà a una terribile vendetta. Non un horror, ma una storia di solitudine, rancore e profonda sofferenza, che strizza l'occhio a Hitchcock, Burton e De Palma. Notevole la prova attoriale, soprattutto da parte di Glover (ottima vittima/carnefice) e l'ex maggiore Hartman Ermey, detestabile quanto basta e condannato a una fine orribile quanto giusta. Passato quasi inosservato da noi, ma molto meritevole. Tre pallini e mezzo.
MEMORABILE: La vendetta di Willard.

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Scarlett 8/12/13 21:12 - 307 commenti

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Buon remake del quasi omonimo e più datato Willard e i topi. Decisamente ben resi la frustrazione del protagonista e il surreale epilogo. Azzeccata la prova di Glover come protagonista, quanto la petulante e insopportabile madre, ma forse il migliore è proprio il suo capo. Merita un'occhiata.

Anthonyvm 13/04/18 20:58 - 6546 commenti

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Raro caso in cui il remake è meglio dell'originale, anche se non di troppo. La storia resta la medesima, ma l'approccio è più grottesco, over-the-top e forse questa è la scelta giusta, considerata la natura bizzarra del plot stesso (l'originale era, al contrario, stilisticamente anonimo). Il punto di forza lì era il cast e incredibilmente anche in questo caso la scelta degli interpreti è azzeccata, con un Crispin Glover che dà il meglio di sé. Le scene madri sono all'altezza delle aspettative. Un buonissimo rifacimento.
MEMORABILE: La scena del gatto, molto meno innocua rispetto al film del '71, con la canzone "Ben" in sottofondo; Il confronto fra Willard e il capo; Il finale.

Sir gawain 22/02/21 23:32 - 26 commenti

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Remake che supera l'originale nella messa in scena e nel cast (grande interpretazione di Glover), ma è più debole dal punto di vista della psicologia del protagonista e forse succede tutto troppo in fretta. Nonostante ciò ci sono ottime scene horror, una bellissima fotografia e in definitiva il film è molto scorrevole. Peccato per il nuovo finale, poco credibile e poco efficace.
MEMORABILE: Lo smembramento del capo da parte dei topi.

Lupus73 31/01/22 12:22 - 1605 commenti

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Un giovane disturbato vive nella vecchia casa con la madre malata e alleva topi in cantina; o meglio: è loro amico e li comanda. Quest'ultimo tratto dona inevitabili accenti oscuri e fiabeschi alle atmosfere della pellicola (con inevitabile accostamento al pifferaio di Hamelin) e unito al fatto che ai topi sembra mancare solo la parola, l'insieme assume connotati tra il disneyano e il dark, proprio come certi lavori di Tim Burton. Ottima prestazione di Glover che rende appieno l'anomalia della psiche di Willard, mentre troviamo Ermey ancora in una parte esasperatamente autoritaria.

Diamond 26/03/24 08:45 - 692 commenti

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Willard non ha una ragazza, non ha amici, ha un lavoro che non lo valorizza, un capo iracondo che lo mortifica e una madre malata. Ha anche un nuovo problema, quello di liberarsi dai topi che gli hanno invaso la cantina. Da qui la situazione degenererà e con lei la sicurezza mentale del protagonista. Regia e fotografia molto curate, storia abbastanza scontata e prevedibile ma sensata in cui tra l'altro non manca qualche momento divertente. Bene il cast, in cui brilla un fenomenale Glover. Male la computer grafica.
MEMORABILE: La vendetta di Willard.
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  • Curiosità Undying • 11/01/08 22:15
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    * Il film è stato distribuito in Italia grazie all'attività di Edwige Fenech, bellissima (tutt'oggi) attrice del cinema bis italiano che, da alcuni anni, pratica ancora i set, ma stando nell'ombra in veste di produttrice.

    ** E' un remake (riuscitissimo) di un filmetto molto modesto, datato 1971 Willard e i Topi.

    *** Il regista, Glen Morgan, aveva, prima di girare questo titolo, già collaborato ad alcune sceneggiature per il serial TV X-Files, mentre per il cinema suoi sono gli script di Final Destination 1 e 3.
    Nel 2006 è di nuovo al timone di regia per un altro rifacimento (Black Christmas, da noi malamente distribuito dalla Mediafilm).

    **** Il bravo Crispin Glover, attore che ricopre il ruolo di Willard, ricompare in un horror recente, distribuito da noi solo in DVD, dal titolo Simon Says-Gioca o Muori.

    ***** Nel finale del film potrete cogliere una lampante citazione al più celebre Psycho, titolo che sembra avere influenzato -e non poco- la caratterizzazione del personaggio principale, molto simile (psicologicamente) a Norman Bates...
  • Curiosità Lucius • 4/05/11 21:34
    Scrivano - 9054 interventi
    Tutte le foto del padre di Willard, Martin Stiles, sono dell'attore Bruce Davison che recitò nei panni di Willard nel film originale Willard (1971).
  • Musiche Lucius • 4/05/11 21:35
    Scrivano - 9054 interventi
    Fa parte della colonna sonora il brano "Ben" di Michael Jackson, la canzone fu scritta in modo specifico per il film Ben (1972) che è il sequel dell'originale Willard del '71.
  • Curiosità Buiomega71 • 3/09/11 10:48
    Consigliere - 27156 interventi
    *L'enorme ratto Ben è in realtà un Ratto Gigante del Gambia.

    *Il film costò circa 22.000.000 $ e fu un flop al botteghino.

    *Nella scena in cui il gatto è inseguito dai topi, si sente in sottofondo la canzone Ben di Michael Jackson. Crispin Glover, in occasione dell'uscita del film, rilasciò una cover della canzone cantata da lui e venne fatto anche un video musicale.

    *Per il ruolo di Willard furono considerati anche Joaquin Phoenix e Macaulay Culkin, ma furono scartati.

    *Il trailer del film contiene qualche battuta che nel film non è presente.

    *Il DVD del film contiene alcune scene tagliate e due finali alternativi. Il primo finale alternativo mostra la morte di Willard, mentre il secondo finale alternativo mostra una versione integrale del finale presente nel film. L'edizione italiana del DVD non contiene questi contenuti speciali.

    *Per il film furono usati circa cinquecento ratti.

    Fonte: Wikipedia
  • Discussione Buiomega71 • 3/09/11 11:03
    Consigliere - 27156 interventi
    Proprio vero, i film dovrebbero essere visti una seconda volta a distanza di tempo. La prima volta che vidi questo remake(giugno 2006), non mi piacque nemmeno un pò, dimenticandolo in fretta e furia(forse anche dovuto al fatto di non essere concentrato al 100%).
    Rivisto ieri, lo trovato un vero gioiellino, quasi superiore all'originale, pregno di momenti toccanti e sopraffini.
    Un mix intelligente di commedia macabra, emarginazione burtoniana, atmosfere dickensiane, rivalse dei perdenti e solitudine .
    La madre di Willard, un ottima Jackie Burroughs, è più impressionante di qualsiasi rataccio, una specie di "zombi", che fà il paio con l'orribile vecchia de L'ultima eclissi.
    Ottima regia classica e molto ispirata-nonchè virtuosistica-di Glen Morgan, qui al suo primo film, che si dimostra sensibile e gran creatore di immagini(ottimi squarci visionari), altro che il suo compare James Wong! Non vedo l'ora di gustarmi l'altro suo remake, Black Christmas.
    Amo e odio i remake, li critico, li snobbo, li vedo, poi mi innamoro. E come avere una donna, bravissima e fantastica a letto , ma sfasciapalle nella vita di tutti i giorni, questi per me sono i remake!Arrivano, dici "Ancora!A che pro rifarlo?", poi te li gusti, come nel caso di Willard, e ti fanno impazzire.
    Vero anche che l'originale di Daniel Mann appare parecchio datato e invecchiato non benissimo, comunque.
    Un ottimo film, a cui Morgan omaggia il cinismo di Polanski, i virtuosismi de palmiani e qualche tocco burtoniano(come nei bellissimi titoli di testa).
    Da plauso, infine, lo score di Shirley Walker, con piacevoli sonorità ora elfmaniane, ora bermmaniane, che si amalgamano perfettamente con l'atmosfera "surreale" del film.
    Assolutamente da riscoprire.
    Ultima modifica: 3/09/11 11:21 da Buiomega71
  • Discussione Mco • 3/09/11 16:29
    Risorse umane - 9980 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Proprio vero, i film dovrebbero essere visti una seconda volta a distanza di tempo. La prima volta che vidi questo remake(giugno 2006), non mi piacque nemmeno un pò, dimenticandolo in fretta e furia(forse anche dovuto al fatto di non essere concentrato al 100%).
    Rivisto ieri, lo trovato un vero gioiellino, quasi superiore all'originale, pregno di momenti toccanti e sopraffini.
    Un mix intelligente di commedia macabra, emarginazione burtoniana, atmosfere dickensiane, rivalse dei perdenti e solitudine .
    La madre di Willard, un ottima Jackie Burroughs, è più impressionante di qualsiasi rataccio, una specie di "zombi", che fà il paio con l'orribile vecchia de L'ultima eclissi.
    Ottima regia classica e molto ispirata-nonchè virtuosistica-di Glen Morgan, qui al suo primo film, che si dimostra sensibile e gran creatore di immagini(ottimi squarci visionari), altro che il suo compare James Wong! Non vedo l'ora di gustarmi l'altro suo remake, Black Christmas.
    Amo e odio i remake, li critico, li snobbo, li vedo, poi mi innamoro. E come avere una donna, bravissima e fantastica a letto , ma sfasciapalle nella vita di tutti i giorni, questi per me sono i remake!Arrivano, dici "Ancora!A che pro rifarlo?", poi te li gusti, come nel caso di Willard, e ti fanno impazzire.
    Vero anche che l'originale di Daniel Mann appare parecchio datato e invecchiato non benissimo, comunque.
    Un ottimo film, a cui Morgan omaggia il cinismo di Polanski, i virtuosismi de palmiani e qualche tocco burtoniano(come nei bellissimi titoli di testa).
    Da plauso, infine, lo score di Shirley Walker, con piacevoli sonorità ora elfmaniane, ora bermmaniane, che si amalgamano perfettamente con l'atmosfera "surreale" del film.
    Assolutamente da riscoprire.


    Assolutamente d'accordo caro Buio, anche a me questo rifacimento è piaciuto molto, merito anche di un'ottima interpretazione di Glover.
    E, come dici bene Tu, chi ama il genere come noi se ne ciba in maniera talvolta sbagliata e/o esagerata. Ma non può farne a meno, pertanto anche il remake del remake del remake prima o poi finirà sotto la nostra lente analitica di giudizio!
    Ciao, sei sempre un mito.
  • Discussione Buiomega71 • 3/09/11 16:34
    Consigliere - 27156 interventi
    Grande Mco! Hai afferrato in pieno cosa intendo! Alcuni remake sono indiscutibilmente orrendi(vedi Amytiville horror, ad esempio), ma qui Morgan ha realizzato una specie di miracolo. Ottimo Glover, senza dubbio, ma apprezzabili alcuni cambiamenti effettuati da Morgan, forse migliori dell'originale.
  • Discussione Mco • 5/09/11 00:05
    Risorse umane - 9980 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Grande Mco! Hai afferrato in pieno cosa intendo! Alcuni remake sono indiscutibilmente orrendi(vedi Amytiville horror, ad esempio), ma qui Morgan ha realizzato una specie di miracolo. Ottimo Glover, senza dubbio, ma apprezzabili alcuni cambiamenti effettuati da Morgan, forse migliori dell'originale.
    Pensa che a me, a furia di vederlo, anche il rifacimento di Amityville horror non dispiace...
    Ma sono capace di vedere lo stesso film anche 5-6 volte... come ultimamente ho fatto con Final destination 4 o S.Darko (un mio stracult)...
  • Discussione Didda23 • 31/05/12 22:59
    Compilatore d’emergenza - 5798 interventi
    Sostanzialmente sono d'accordo con la tua profonda analisi,caro Buio. Pure io ho notato i tocchi polanskiani e burtoniani.
    Certo l'opera risente di qualche pecca in fase di scrittura, ma per quanto riguarda la regia Morgan ha saputo ricreare una atmosfera molto classica ( e fortunatamente non datata). Ottima la padronanza del ritmo che cresce progressivamente, rispettando l'evoluzione del personaggio di Willard.
  • Discussione Buiomega71 • 1/06/12 00:07
    Consigliere - 27156 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Sostanzialmente sono d'accordo con la tua profonda analisi,caro Buio. Pure io ho notato i tocchi polanskiani e burtoniani.
    Certo l'opera risente di qualche pecca in fase di scrittura, ma per quanto riguarda la regia Morgan ha saputo ricreare una atmosfera molto classica ( e fortunatamente non datata). Ottima la padronanza del ritmo che cresce progressivamente, rispettando l'evoluzione del personaggio di Willard.


    Mi fa davvero piacere Didda...