Discussioni su Willard - Il paranoico - Film (2003)

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
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  • Buiomega71 • 3/09/11 11:03
    Consigliere - 25998 interventi
    Proprio vero, i film dovrebbero essere visti una seconda volta a distanza di tempo. La prima volta che vidi questo remake(giugno 2006), non mi piacque nemmeno un pò, dimenticandolo in fretta e furia(forse anche dovuto al fatto di non essere concentrato al 100%).
    Rivisto ieri, lo trovato un vero gioiellino, quasi superiore all'originale, pregno di momenti toccanti e sopraffini.
    Un mix intelligente di commedia macabra, emarginazione burtoniana, atmosfere dickensiane, rivalse dei perdenti e solitudine .
    La madre di Willard, un ottima Jackie Burroughs, è più impressionante di qualsiasi rataccio, una specie di "zombi", che fà il paio con l'orribile vecchia de L'ultima eclissi.
    Ottima regia classica e molto ispirata-nonchè virtuosistica-di Glen Morgan, qui al suo primo film, che si dimostra sensibile e gran creatore di immagini(ottimi squarci visionari), altro che il suo compare James Wong! Non vedo l'ora di gustarmi l'altro suo remake, Black Christmas.
    Amo e odio i remake, li critico, li snobbo, li vedo, poi mi innamoro. E come avere una donna, bravissima e fantastica a letto , ma sfasciapalle nella vita di tutti i giorni, questi per me sono i remake!Arrivano, dici "Ancora!A che pro rifarlo?", poi te li gusti, come nel caso di Willard, e ti fanno impazzire.
    Vero anche che l'originale di Daniel Mann appare parecchio datato e invecchiato non benissimo, comunque.
    Un ottimo film, a cui Morgan omaggia il cinismo di Polanski, i virtuosismi de palmiani e qualche tocco burtoniano(come nei bellissimi titoli di testa).
    Da plauso, infine, lo score di Shirley Walker, con piacevoli sonorità ora elfmaniane, ora bermmaniane, che si amalgamano perfettamente con l'atmosfera "surreale" del film.
    Assolutamente da riscoprire.
    Ultima modifica: 3/09/11 11:21 da Buiomega71
  • Mco • 3/09/11 16:29
    Risorse umane - 9970 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Proprio vero, i film dovrebbero essere visti una seconda volta a distanza di tempo. La prima volta che vidi questo remake(giugno 2006), non mi piacque nemmeno un pò, dimenticandolo in fretta e furia(forse anche dovuto al fatto di non essere concentrato al 100%).
    Rivisto ieri, lo trovato un vero gioiellino, quasi superiore all'originale, pregno di momenti toccanti e sopraffini.
    Un mix intelligente di commedia macabra, emarginazione burtoniana, atmosfere dickensiane, rivalse dei perdenti e solitudine .
    La madre di Willard, un ottima Jackie Burroughs, è più impressionante di qualsiasi rataccio, una specie di "zombi", che fà il paio con l'orribile vecchia de L'ultima eclissi.
    Ottima regia classica e molto ispirata-nonchè virtuosistica-di Glen Morgan, qui al suo primo film, che si dimostra sensibile e gran creatore di immagini(ottimi squarci visionari), altro che il suo compare James Wong! Non vedo l'ora di gustarmi l'altro suo remake, Black Christmas.
    Amo e odio i remake, li critico, li snobbo, li vedo, poi mi innamoro. E come avere una donna, bravissima e fantastica a letto , ma sfasciapalle nella vita di tutti i giorni, questi per me sono i remake!Arrivano, dici "Ancora!A che pro rifarlo?", poi te li gusti, come nel caso di Willard, e ti fanno impazzire.
    Vero anche che l'originale di Daniel Mann appare parecchio datato e invecchiato non benissimo, comunque.
    Un ottimo film, a cui Morgan omaggia il cinismo di Polanski, i virtuosismi de palmiani e qualche tocco burtoniano(come nei bellissimi titoli di testa).
    Da plauso, infine, lo score di Shirley Walker, con piacevoli sonorità ora elfmaniane, ora bermmaniane, che si amalgamano perfettamente con l'atmosfera "surreale" del film.
    Assolutamente da riscoprire.


    Assolutamente d'accordo caro Buio, anche a me questo rifacimento è piaciuto molto, merito anche di un'ottima interpretazione di Glover.
    E, come dici bene Tu, chi ama il genere come noi se ne ciba in maniera talvolta sbagliata e/o esagerata. Ma non può farne a meno, pertanto anche il remake del remake del remake prima o poi finirà sotto la nostra lente analitica di giudizio!
    Ciao, sei sempre un mito.
  • Buiomega71 • 3/09/11 16:34
    Consigliere - 25998 interventi
    Grande Mco! Hai afferrato in pieno cosa intendo! Alcuni remake sono indiscutibilmente orrendi(vedi Amytiville horror, ad esempio), ma qui Morgan ha realizzato una specie di miracolo. Ottimo Glover, senza dubbio, ma apprezzabili alcuni cambiamenti effettuati da Morgan, forse migliori dell'originale.
  • Mco • 5/09/11 00:05
    Risorse umane - 9970 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Grande Mco! Hai afferrato in pieno cosa intendo! Alcuni remake sono indiscutibilmente orrendi(vedi Amytiville horror, ad esempio), ma qui Morgan ha realizzato una specie di miracolo. Ottimo Glover, senza dubbio, ma apprezzabili alcuni cambiamenti effettuati da Morgan, forse migliori dell'originale.
    Pensa che a me, a furia di vederlo, anche il rifacimento di Amityville horror non dispiace...
    Ma sono capace di vedere lo stesso film anche 5-6 volte... come ultimamente ho fatto con Final destination 4 o S.Darko (un mio stracult)...
  • Didda23 • 31/05/12 22:59
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Sostanzialmente sono d'accordo con la tua profonda analisi,caro Buio. Pure io ho notato i tocchi polanskiani e burtoniani.
    Certo l'opera risente di qualche pecca in fase di scrittura, ma per quanto riguarda la regia Morgan ha saputo ricreare una atmosfera molto classica ( e fortunatamente non datata). Ottima la padronanza del ritmo che cresce progressivamente, rispettando l'evoluzione del personaggio di Willard.
  • Buiomega71 • 1/06/12 00:07
    Consigliere - 25998 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Sostanzialmente sono d'accordo con la tua profonda analisi,caro Buio. Pure io ho notato i tocchi polanskiani e burtoniani.
    Certo l'opera risente di qualche pecca in fase di scrittura, ma per quanto riguarda la regia Morgan ha saputo ricreare una atmosfera molto classica ( e fortunatamente non datata). Ottima la padronanza del ritmo che cresce progressivamente, rispettando l'evoluzione del personaggio di Willard.


    Mi fa davvero piacere Didda...