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La nostra recensione di Vigilato speciale

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tratto dal romanzo "Come una bestia feroce" di Edward Bunker, che collabora alla sceneggiatura (anche perché la storia è quella della sua vita), il film è un bell'esempio di quel cinema americano che nei Settanta seppe imporsi sganciandosi dalle regole per raccontare parabole di perdenti, criminali occasionali, disgraziati, figli di una terra che li rifiutava facendone spesso dei reietti solitari. Max Dembo (Hoffman) è uno di loro: in libertà vigilata dopo sei anni di galera per rapina, deve rendere conto dei suoi spostamenti a chi (Emmet Walsh) non sembra provare per lui troppo affetto.

Deciso a rigare dritto, Max si trova una casa, un lavoro...Leggi tutto e perfino una ragazza (peraltro di rara bellezza, visto che parliamo di Theresa Russell ventenne). Riprende contatto col suo vecchio amico Willy (Buse), sposato con Selma (Bates), il quale però si fa di eroina in casa sua lasciando tracce che porteranno il sorvegliante Earl a riportarlo in carcere convinto che si buchi. Una detenzione inaspettata, che Max trova ingiusta e che causerà una sua reazione incontrollata, a causa della quale sarà costretto a darsi alla latitanza. Ripresi i contatti con un'altra vecchia conoscenza (Stanton), penserà a guadagnare un po' di soldi organizzando nuovi colpi.

Se insomma sulle prime sembrava che la vita di Dembo potesse imboccare una svolta positiva, basta poco a farlo ripiombare nel baratro secondo uno schema visto al cinema innumerevoli volte. Poco conta, perché quello che il film punta a curare è l'atteggiamento del protagonista, cui Dustin Hoffman offre un servizio indimenticabile. Perfettamente calato nella parte, sorprendente nell'imprevedibilità delle reazioni di un personaggio che nella sua negatività palesa tratti profondamente umani, Hoffman si mette in relazione con gli altri personaggi senza che mai il suo modo d'agire, anche quando schiavo d'improvvisi scatti di violenza, appaia caricaturale, eccessivo come è facile aspettarsi in situazioni del genere. Con il solito eccellente Harry Dean Stanton trova i momenti migliori, ma anche con Theresa Russell riesce a costruire un rapporto che meritoriamente sfugge alla banalità, grazie anche alla seducente naturalezza di lei, che mai sembra far "pesare" la straordinaria avvenenza di fronte a primi piani che ne lasciano risaltare la raffinatezza dei tratti.

Con una Kathy Bates in un ruolo molto marginale e un Gary Busey che invece copre una figura molto importante per buona parte degli sviluppi della vicenda (ah, c'è pure Jake Busey nella parte del... figlio di Gary, suo padre anche nella realtà), il film sa muovere bene le proprie pedine, lavora intelligentemente con gli spazi aperti (fondamentali, nel cinema della "Nuova Hollywood"), colpisce forte quando deve. Ogni tanto rallenta, si prende i suoi tempi, permette di far ascoltare qualche valido passaggio della colonna sonora di David Shire e sconta la mancanza di veri guizzi che sappiano puntellare con decisione alcune fasi più deboli; nel complesso, tuttavia, Max Dembo rappresenta meglio di molti altri la voglia di proporre una sorta di neorealismo a stelle e strisce che trova nelle grandi performance del cast uno dei suoi principali valori. Un film non sempre coinvolgente eppure piacevole, autentico, figlio legittimo della sua epoca e di quella voglia di raccontare la tragedia di un quotidiano cupo attraverso le azioni di chi poco pensa in grande e sogna solo di poter accantonare ciò che serve per poter vivere senza affanni.

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Tutti i commenti e le recensioni di Vigilato speciale

TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/07/10 DAL BENEMERITO TOMASTICH POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/11/24
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Tomastich 8/07/10 12:29 - 1261 commenti

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Mi aspettavo un film dal taglio nettamente più "commerciale", mi ritrovo invece un film derivato da uno scrittore semi-impegnato: come si suol dire "non fa per me". Pensavo d'essere di fronte ad un antenato di Sorvegliato speciale, invece i toni più intellettual-politici prendono il sopravvento. Hoffman comunque bravo.

Domino86 3/01/11 12:29 - 607 commenti

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Una buona pellicola nata dal romanzo autobiografico di Edward Bunker. Un bravo Dustin Hoffman, dopo vari soggiorni in carcere, riacquista una sorta di libertà. Riuscirà a farne buon uso? Film leggermente lento, che comunque si segue piacevolmente.

Nando 30/05/13 20:57 - 3911 commenti

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Da un romanzo di Bunker un film crudo e amaro in cui la possibilità di redenzione appare fiaccata da vincoli burocratici molto penalizzanti. Una narrazione asciutta che si segue con piacere e tendenzialmente anche con rabbia. Hoffman è padrone della scena, ma la candida Russell non demerita, anzi... Buono il contorno dei comprimari.

Xela 13/03/14 00:50 - 5 commenti

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Non sono tanti i film americani che denuncino, in un qualche modo, il degrado sociale e la difficile lotta per l'affermazione (e riaffermazione) sociale, qualunque essa sia. Questo film ce la mostra nei panni di un ex galeotto che ce la mette tutta, alla sua maniera, per rigare dritto e rifarsi una vita, a scanso delle inevitabili sirene della "easy way". Qualcuno ci ritroverà qualcosa da Un uomo da marciapiede o Quel pomeriggio di un giorno da cani.

Daniela 24/06/20 09:22 - 13297 commenti

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Uscito di galera, Max Dembo intende filar dritto ma l'impossibilità di attenersi alle regole troppo rigide della libertà vigilata e la protervia del funzionario incaricato di sorvegliarlo lo risospingono inevitabilmente verso il crimine... Dal primo romanzo di Edward Bunker, un film cupo e pessimistico sull'impossibilità di liberarsi dal peso del proprio passato,  in cui il quadro ambientale prevale sull'azione, comunque ben condotta. Buona l'interpretazione di Hoffman che trova valide spalle in Busey e Stanton, mentre a Russell spetta far intravedere una illusoria via di salvezza. 
MEMORABILE: I colloqui del protagonista con il funzionario di sorveglianza, interpretato da M. Emmet Walsh.

Enzus79 5/09/21 19:53 - 3289 commenti

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Tratto dal primo e bellissimo romanzo di Edward Bunker (qui anche sceneggiatore). Al netto delle differenze, il film comunque convince per come mette in risalto la delusione di un uomo che non riesce a redimersi non per colpa sua. Ottimo Dustin Hoffman (doppiato altrettanto bene), convincenti gli attori di contorno, soprattutto la Russell. Discreta la colonna sonora.

Schramm 3/06/23 13:23 - 4046 commenti

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Criminale una volta, criminale per sempre. La ritrovata libertà è una doppia prigionia in un mondo che ti vincola a un sistema monetario che sovrascrive la vita e spinge al reato chi non ci sta. Forte di un Hoffman sopraffino ovunque si cali (ma che non adombra le promettenti Russell e Bates né Stanton), Grosbard condensa e fa aderire su schermo parte dell'autobiografia di Bunker con una regia soda e una narrazione asciuttissima che pur osservante la fonte sfronda tutta la sporcizia crudezza violenza e amarezza che marchiano a fuoco. Lo capirà 40 anni dopo, non al meglio, Schrader.

Rigoletto 25/05/24 10:56 - 1839 commenti

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Ex-galeotto prova a reinserirsi nella società chiedendo un po' di tolleranza alle restrizioni impostegli; vedendosele negate con arroganza, capisce e accetta la sua realtà ritornando sulla vecchia strada. Film estremamente concreto, brutale e non privo di una cospicua dose di amarezza di fondo. Hoffman, neanche a dirlo, offre una prova solida in un ruolo per lui atipico. Brava la Russell, che riesce a contenere con la sua umanità, le folate del protagonista.
MEMORABILE: Il funzionario della libertà vigilata lasciato in autostrada con le brache calate.

Rocchiola 23/10/24 09:33 - 1025 commenti

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Uscito di prigione, il rapinatore Max Dembo tenta di ricostruirsi un’esistenza normale, ma sotto la pressione del suo responsabile per la libertà vigilata tornerà di nuovo al crimine. Tratto dal romanzo autobiografico "Come una bestia feroce" di Edward Bunker, un ottimo dramma criminale realistico e credibile con una prima parte in cui prevalgono le caratterizzazioni e una seconda più di azione. Ottimi Hoffman malinconico loser, Walsh infido sorvegliante e Stanton l’amico che non sa adeguarsi alle regole della vita borghese.
MEMORABILE: Walsh ammanettato lungo la strada con i pantaloni abbassati; La rapina nella gioielleria e conseguente fuga; Le foto segnaletiche di Hoffman finali.

Paulaster 15/11/24 18:02 - 4928 commenti

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Rapinatore viene rilasciato ma non riesce a inserirsi nel tessuto sociale. Il soggetto, pessimistico, riguarda la società (compreso chi vigila), che non facilita chi ha la fedina penale sporca. Hoffman incarna il carattere spigoloso di chi ha perso la purezza e che ormai ha l’animo compromesso. Discreta anche la Russell, ultimo appiglio del protagonista a una vita normale. I comprimari danno il loro contributo nel rappresentare il mondo “sporco” del periodo di fine anni Settanta.
MEMORABILE: La conta dei soldi dopo la rapina; Le foto segnaletiche; L’omicidio dell’amico.

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Cristina 1/05/25 21:33 - 47 commenti

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Film interessante che alterna, in modo piuttosto discontinuo, momenti riflessivi e scene d'azione. Dustin Hoffman si esibisce in una delle sue migliori interpretazioni: è un piacere vederlo recitare con tanta naturalezza. Bravo anche Gary Busey nel ruolo a lui congeniale del "mezzo matto", come lo definisce Stanton poco prima della rapina alla gioielleria. Molto efficaci e angoscianti i momenti in cui Hoffman arraffa i gioielli incurante dell'allarme recuperandoli caparbiamente a fatica tra i vetri che lui stesso aveva rotto, come in una metafora di una vita ormai in frantumi.
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  • Discussione Patrick78 • 19/06/09 12:35
    Pulizia ai piani - 545 interventi
    Fa parte dei 190 film menzionati da Edgar Wright e da Quentin Tarantino che si possono trovare nel commento del film -HOT FUZZ- Questo "duetto" di opinioni e citazioni è incluso nel terzo disco DVD della collector's edition uscita per il mercato UK.Wright lo cita per gli inseguimenti che hanno ispirato ARIZONA JUNIOR e POINT BREAK.
  • Curiosità Kanon • 20/09/13 17:31
    Fotocopista - 840 interventi
    Breve comparsata per Edward Bunker, l'autore del libro "No beast so fierce" (1973) da cui il film è tratto. Qui è a colloquio con Dustin Hoffman:

  • Curiosità Buiomega71 • 23/05/18 19:16
    Consigliere - 27258 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 23 marzo 1984) di Vigilato speciale:

  • Homevideo Digital • 6/08/24 11:23
    Portaborse - 4157 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 16/10/2024.
  • Homevideo Rocchiola • 22/10/24 14:25
    Call center Davinotti - 1323 interventi
    La Sinister offre finalmente la posisbilità di vedere, o rivedere per chi già lo conosce, questo film che in DVD era uscito solo in un'edizione da edicola che er aun puro riversamento della vecchia VHS con video in 4:3 di pessima qualità. La nuova edizione restaurata in HD ha utilizzato con tutta probabilità il master del bluray americano e offre il film in versione eccellente. Immagini nitide e pulite nel corretto formato panoramico 1.85, audio italiano d'epoca piuttosto buono, forse non proprio nitido ma comunque mediamente potente e ascoltabile senza particolari problemi. Titolo eccellente in veste adeguata, un prodotto consigliato.