Mentre il marito è (giustamente) a vedere una partita della Juve, un'annoiata signora della Torino bene è rapinata e violentata in casa da un bruto. Il rude trattamento in realtà le garba e così la donna si mette alla ricerca del nerboruto. Il buon Valerii tenta la carta del soft-porno, viene fuori una roba un po' meglio della media anche se il ridicolo-trash è dietro l'angolo quasi a ogni scena, e spesso si svolta l'angolo. Marzio Onorato, qui con l'h davanti, diventerà un pilastro di "Un posto al sole". Mah...
Erotico scarso e banale, che riutilizza il luogo comune della donna violentata che perde la testa per il suo carnefice. Gli attori (tranne Honorato), complice il pessimo doppiaggio, recitano in modo pessimo ed improbabile. Funziona bene l'ambientazione torinese, fluttuante tra lussuose ville e quartieri proletari.
MEMORABILE: Lo spogliarello della Wey in uno squallido locale per vecchiacci guardoni.
Erotico di una bruttezza esasperante. Diretto svogliatamente da un Valeri che per primo non credeva al progetto (e lo si vede chiaramente), con battute e situazioni da urlo (sì, per il raccapriccio). Le scene erotiche non funzionano minimamente, con gli attori che si limitano a cambiare espressioni ogni tanto, ed è gia chiedere troppo. Un pastrocchio da evitare. In maniera categorica.
Valerii fa quel che può: ovvero dirige con competenza e professionalità un cast di attori poco significativi, a cominciare dalla protagonista principale (Sandra Wey), tipetto ben poco sensuale, pur se di una bellezza comune. L'erotismo è castigato e sotteso, il doppiaggio poco curato, le scenografie son tirate via alla meno peggio. La colonna sonora non è malvagia, ma resta - alla fine - ben poco a causa di una storia banale e prevedibile, alla quale avrebbe giovato una maggior spinta sleazy...
Erotico di ambientazione borghese e torinese. A parte l'atmosfera da anni 80 che si respira e che ad alcuni può anche piacere, il film è da buttare. Attori scarsi, regia mediocre, sceneggiatura pessima, avrà un sequel ancora più orrendo. Valerii è un ottimo cineasta ma qui ha fatto davvero fiasco.
Un erotico come andava di moda qualche anno fa... Non è poi così male e la coppia Wey-Onorato funziona. Valerii è un bravo regista, forse più a suo agio nei grandi spazi, però ha senso del ritmo, gusto figurativo e soprattutto non si prende troppo sul serio.
Imbarazzante. Gli attori non recitano, ed è un vero peccato che un buon cineasta come Valerii si sia voluto rovinare con una pellicola del genere, perché anche la sua regia lascia parecchio a desiderare. Scene erotiche inutili, trama confusa. Da evitare.
Film evitabile che vorrebbe assomigliare ad un thriller erotico. La coppia Wey-Marsina si distingue per scarsa espressività, la trama è banale. Honorato cerca di salvare la baracca, ma le uniche cose gradevoli restano la fotografia di Torino e del Parco del Valentino e la breve apparizione del cabarettista locale Gianni Liboni, allora molto in voga nell'ambito subalpino, che presenta uno sgangherato show di spogliarelliste-casalinghe. Piccola parte anche per Ferruccio Casacci, papà di Max leader dei Subsonica.
Come non amo le favole, i film di famiglie felici stile Mulino Bianco e tantomeno le opere in cui il lieto fine è forzato tanto per fare "blin blin", così non posso neppure amare un film catastrofico come questo. Tutto è negativo dalla prima all'ultima scena, tanto da non esser credibile. Si può far schifo, ci si può proteggere il posteriore, ma così è troppo, anche perché lo stupratore è solo una bestia, sia fisicamente che umanamente e il marito è talmente fifone che l'impalcatura crolla da sola. A parte il fisico e le giarrettiere della Wey...
Thriller-erotico girato in maniera quasi amatoriale, probabilmente per colpa di una recitazione imbarazzante da parte della maggior parte del cast. La Wey quando si spoglia e interpreta scene erotiche alza livemente la media del film, ma purtroppo ciò avviene solo in due o tre occasioni. Per il resto Valerii prova ad imbastire una trama sensata, smontata da subito da personaggi poco credibili senza alcuna incisività. Da dimenticare.
MEMORABILE: Lo streptease nello scantinato con esibizioni a dir poco terrificanti (eccetto quella della Wey).
Erotismo patinato in questa pellicola in cui si analizza la torbida discesa di un'avvenente signora della Torino bene. Tutto appare molto artefatto, nonostante le ambientazioni siano discrete. Le scene di sesso poco attraenti, lo spogliarello nel locale da varietà di quart'ordine ed i protagonisti imbalsamati; lieve plauso per la proverbiale cattiveria di Marsina.
Pessimo erotico che di erotico ha zero. Difficile trovare qualcosa da salvare. Gli attori sembrano manichini parlanti che si muovono a caso in scena, vicenda noiosa e sceneggiatura terribile, musica inserita per coprire i vuoti di tensione narrativa, banalità varie (marcate e diffuse), errori di regia. Un disastro dove è rarissimo vedere qualcosa che sia degno della firma di Valerii. Se ne può fare a meno (se non si è curiosi di certe atmosfere trash degli anni '80).
Pessimo film in cui la bella Sandra Wey non riesce, nonostante l'indubbia venustà, a suscitare interesse. Forse l'unica fonte di interesse del'opera è che il marito cornuto è un tifoso della Juventus e la visione all'epoca nelle sale romane (erano gli anni del goal annullato a Turone...) fu condita da apprezzamenti irripetibili. Ma la noia prevale dopo mezz'ora di film. Valerii ha fatto davvero di molto meglio, in carriera...
MEMORABILE: Lo strip in uno squallido scantinato.
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Per quanto possa apparire strano (dato l'esiguo risultato ottenuto dal film), nel 1990 Carlo Ausino (conosciuto ai più per l'horror La Villa della Anime Maledette, 1982) ha girato un seguito (quasi remake) dal titolo Senza Scrupoli 2.
Sandra Wey (nel film ha la parte di Silvia Combi), l'anno precedente (1984), si era fatta notare nel ruolo di protagonista assoluta per la seconda parte di Histoire d'O.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (martedì 10 maggio 1988) di Senza scrupoli:
DiscussioneReeves • 15/12/22 08:26 Contratto a progetto - 801 interventi
Il presentatore dello spettacolo di spogliarello di non professioniste cui partecipa anche Sandra Wey è Gianni Liboni, storica spalla di Macario.