Nella mappale delle serie che han fatto la storia della Bellezza, non si fa a tempo a tracciare uno zenith, che arriva una neo-Youtopia cyber-portatrice sana di Fight club (e/o viceversa), a spostare ulteriormente l’orizzonte (degli eventi). Conquista (sequestra) dai primi 3’ come se si fosse in bomba di MDMA, e i perché son presto detti: caratterizzazioni monolitiche, dialoghi da vademecum del perfetto ghostwriter, score megatonico che catapulta su Proxima Centauri, campi magnetici equattoriali, architetture di mdp e montaggio da esposizione museale. Dal futuro, il Necronomitron è servito.
MEMORABILE: Slater pigliatutto che appare pochi minuti a ep, egemonizzandolo; il finale del sesto ep; lo spettatore interpellato come amico immaginario di Elliot
Una serie incredibile e fuori dal comune soprattutto per l'interesse che suscita sin dai primissimi fotogrammi. L'atmosfera è innegabilmente figlia di Fight Club, ma l'effetto derivativo non ne scalfisce la portata e la qualità. Meraviglioso tutto il commento sonoro, attori straordinari con un redivivo Slater che illumina la scena nelle poche scene a disposizione, Malek è un'autentica sorpresa. La regia (il pilot è diretto da Oplev) opta per inquadrature non banali e la sceneggiatura scioglie maestosamente tutti i nodi narrativi.
MEMORABILE: Gli ultimi tre episodi; La versione pianistica di Where is my mind?; La complessità del personaggio interpretato da Martin Wallström.
Si potrebbe definire la versione informatizzata di Fight Club ma, pur avendo molti punti in comune, questo Mr.Robot declina il sovvertimento della società dominata dal Dio Denaro in modo originale, spesso sorprendente. Merito di una confezione eccellente (ottime le scelte musicali) e di una sceneggiatura che, mescolando realtà e allucinazione, riesce a intrigare fino all'epilogo, forse troppo aperto verso la prossima stagione. Nel cast grande prova di Malek, decisivo Slater, inquietante Wallstrom. Una serie non priva di difetti, ma affascinante come poche altre, unica nel panorama tv attuale.
MEMORABILE: La conclusione del sesto episodio; l'omicidio sul tetto; nell'ultimo episodio, dopo i titoli di coda, il ritorno di un personaggio misterioso
Prendendo probabilmente spunto dal movimento di Anonimus, nasce e si sviluppa la trama, non troppo elaborata, di questa serie moderna e originale concentrata in particolar modo sul tema "hacker". La cosa che più colpisce - e piacevolmente - è la caratterizzazione per nulla patinata del protagonista, Elliot (Malek), personaggio interessantissimo: incredibilmente intelligente ma sociopatico, tossicodipendente e complessato. Bello da vedere Slater, ma il suo personaggio è un po' incolore, nonostante sia importantissimo.
Allucinato presente di tastiere ed etere, di morfina e Buprenorfina, di soldi virtuali e lusso sfrenato. Mr. Robot ci accalappia fin dal primo attimo e non ci molla nemmeno quando girovaga nella sua mente. Un eccellente Elliot domina la scena scimmiottando fin troppo il Durden che fu portandoci verso l'annientamento del debito. Ci salva proprio il Fight club dal restarne abbagliati oltremodo, ma non ci evita il desiderio di scoprire se sarà un'altra Utopia o se il sogno andrà avanti. Uno dei prodotti migliori della stagione.
Paranoica rappresentazione in formato seriale dei tentativi di manipolazione individuali da parte delle multinazionali. Confezione ineccepibile, con una fotografia di alto livello e un personalissimo score musicale. Attori molto ben scelti, con interpretazioni di grande livello di Rami Malek e un ottimo Christian Slater. Il limite è quello di una storia un po' ripetitiva che talvolta sembra incanalarsi su un binario morto e con un finale deludente. Non male ma delude le aspettative.
Una geek horror story? Una distopia nerd? Un Web Wall Street? La storia dell'hacker Elliott e del suo doppio Mr. Robot da subito mischia (non sempre onestamente) le carte e spiazza continuamente, portandoci dentro e fuori le ossessioni e deliri della mente disturbata del protagonista. Sullo sfondo, una (semplicistica) visione dell'economia e un gruppo di personaggi nutrito e ben gestito. Due stagioni di alto livello si chiudono su un cliffhanger che innesca la terza, dove appare qualche forzatura. Da vedere, che abbiate o meno mai avuto un Vic20.
Difficile dare un giudizio esaustivo di un prodotto ancora "aperto" che comunque lascia il segno per una serie di motivi, dall'ambiente ultra-tecnologico degli hacker ai complotti multimediali di varia origine e dai diversi fini, ai personaggi che contraddicono, nella loro psicologia spesso contorta e visionaria, la "lucidità" degli apparati e la fredda razionalità delle multinazionali. Ambientazione, colori, musica, scenggiatura di alto livello, attori perfetti nei loro ruoli spesso ambigui suppliscono alla grande a qualche difetto e lungaggine.
MEMORABILE: Elliot tra allucinazioni e hackeraggio.
Vari HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
La quarta stagione è in programmazione dalla scorsa settimana.
Il primo episodio è un classico "dove eravamo rimasti", con un notevole botto.
Purtroppo, Amazon Prime non consente la visione in Italia, quindi si è obbligati a rivolgersi al canale Mediaset Premium che non ha i sottotitoli, quindi niente lingua originale.
Tarabas ebbe a dire: La quarta stagione è in programmazione dalla scorsa settimana.
Il primo episodio è un classico "dove eravamo rimasti", con un notevole botto.
Purtroppo, Amazon Prime non consente la visione in Italia, quindi si è obbligati a rivolgersi al canale Mediaset Premium che non ha i sottotitoli, quindi niente lingua originale.
DiscussioneRaremirko • 24/10/19 21:29 Call center Davinotti - 3863 interventi
Malek è presente pure in un gioco per Ps4!
DiscussioneFabbiu • 31/03/20 14:47 Archivista in seconda - 661 interventi
Ho visto la prima stagione appena uscita (ed ho difficoltà ad accettare che siano davvero passati 5 anni) poi me la sono lasciata alle spalle e non l'ho più finita.
A distanza di tempo la sto recuperando per rivederla (tendo a dimenticare molto facilmente) e completarla.
Un dubbio però continua ad assillarmi (nel caso se ne sia già parlato chiedo venia ma non ho avuto molto tempo di leggermi 9 pagine di forum e non vorrei peraltro imbattermi in rischiosi spoiler) e chiedo quindi agli eventuali (ma sono sicuro che frequentino il sito) esperti informatici:
le cose che vengono dette nel gergo hacker-tecnico informatico sono vere? o sono concetti mischiati alla rinfusa per creare l'effetto tipico del "non ti preoccupare cosa significa, serve proprio a far capire che il protagonista e compagnia sono dei veri geni del settore?"
recuperata la prima e portatomi avanti con la seconda, che si è riconfermata una garanzia. curiosità per chi ha nel cuore i cholo di distretto 13: portia doubleday (angela) è la figlia del frank doubleday che in carpenter scatena il finimondo.
zendy, a parte 7 episodi della prima stagione, tutti le altre puntatei e le restanti tre stagioni sono interamente scritti e diretti da sam esmail. praticamente oltre 3/4 della totalità della serie portano la sua firma. forse è il caso di indicarlo alla regia
DiscussioneZender • 2/10/24 19:01 Capo scrivano - 48554 interventi
E i 7 episodi chi li ha diretti? Bisogna vedere quanti sono in tutto i registi. Dopo il quarto scatta il vari.