Mr. Brooks - Film (2007)

Mr. Brooks
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mr Brooks
Anno: 2007
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Mister Brooks".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Toh, Kevin Costner killer per diletto con l'amichetto immaginario che lo intrattiene e ha la faccia di William Hurt. Che roba è? Sembrerebbe una boiata e in effetti non sono poche le volte in cui la sensazione che il film dà è quella. Eppure la storia è intrigante, intrecciata, sorprendente! Non è un caso che il regista sia un noto sceneggiatore come Bruce A. Evans, decisamente molto più a suo agio con la scrittura che dietro la macchina da presa. Per quello il film inciampa in buchi logici evitabili, in un ritmo zoppicante poco degno d'un thriller o in intere sequenze malamente clonate dai classici (patetica Demi Moore che ritorna a indagare sul luogo...Leggi tutto del delitto parlando idealmente col killer proprio come faceva Petersen in MANHUNTER). Di difetti insomma ce n'è a iosa, ma la performance ancora impeccabile di Costner è già un puntello sul quale girare per dare un senso al tutto. Al restano pensano una vicenda ricca di colpi di scena inattesi, personaggi curiosi (nonostante le forzature), coincidenze ai limiti dell'assurdo ma che rendono interessanti gli sviluppi del caso. Hurt poco funzionale (fuori ruolo), Demi Moore ancora bella e tosta. Inatteso finale splatter! 

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/10/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/01/15
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Puppigallo 6/10/07 08:31 - 5258 commenti

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Se da una parte Mr Brooks è un marito e un padre amorevole, dall’altra è un assassino seriale e un artista dell’omicidio. In questo pastrocchio, dove il regista pensava che, mettendo tanta carne al fuoco, il risultato non potesse che essere buono, l’unico a uscirne piuttosto bene è proprio Costner, che disegna un personaggio disturbato, con doppia personalità (una è rappresentata da un altro individuo, Hurt). Al contrario, il fotografo risulta improponibile (spocchioso nei confronti di un serial killer!) e la Moore è poco credibile. Mediocre.
MEMORABILE: Costner guarda il giovane fotografo di coppiette, incappucciato, e dice: "Mi sembri il ragazzino che volava sulla bici con ET".

G.Godardi 13/10/07 18:03 - 950 commenti

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Thriller alquanto spiazzante in quanto si affida a diversi toni per raccontare le varie tracce nattarive (troppe). Così si va dal grottesco (quando non demenziale) per le scene di Mr. Brooks, al poliziesco puro per la poliziotta che indaga. Tra queste si insinuano altre due sottotrame (il testimone emulatore e il contesto famigliare) a complicare il tutto. La sceneggiatura poi è un coacervo di forzature ed illogicità tale da far sembrare il film in alcuni punti una parodia del genere. Insomma, manca coesione tra le parti. Comunque non tutto da buttare.
MEMORABILE: Le battute fulminanti di Mr.Brooks, gioiellini di homour nero. L'incubo finale.

Hackett 4/04/08 20:37 - 1865 commenti

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L'idea non vuole essere originale, ma forse solo pensare a Kevin Costner in un ruolo del genere è una piccola rivoluzione. Il film scorre tranquillamente in uno svolgimento thriller un po' telefonato, con un killer che non riesce ad essere cattivo quanto dovrebbe e con qualche tentativo di spiazzare lo spettatore, a volte efficace. Da apprezzare la presenza e il ruolo di Hurt e la volontà di Costner di uscire dai clichè.

Daniela 2/08/09 23:41 - 12622 commenti

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Inaspettatamente buono e con risvolti pure originali, anche se inficiato da troppe sottotrame e con personaggi non tutti ben definiti: in particolare risultano deboli sia l'aspirante killer (davvero troppo stupido) e la poliziotta ereditiera, interpretata da una Moore legnosa. Ma la coppia Mr.Brooks e (cattiva) coscienza brilla di luce propria, affidata com'è a Costner, finalmente di nuovo convincente, e a Hurt, splendido in queste caratterizzazioni un po' folli (vedi History). I loro dialoghi goduriosi fanno perdonare molte cose...
MEMORABILE: In macchina, i battibecchi fra Costner e Hurt, che però lo aiuta con le parole incrociate

Jorge 12/02/11 10:40 - 164 commenti

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A livello narrativo le sfilacciature sono molte, la caratterizzazione dei personaggi di contorno manca del tutto; ed è un peccato, perché il film, per soggetto ed "incroci" tra i personaggi, lasciava spazio a possibilità che il regista non riesce a valorizzare. Tuttavia, i dialoghi sono ottimi e la recitazione del duo Kostner-Hurt, i continui "sali e scendi" del loro contrastato rapporto, rendono alla perfezione la personalità del protagonista, le sue onbre e la sua "bontà". Deludente ma, a tratti, ottimo thriller, comunque apprezzato.

Greymouser 23/05/11 11:05 - 1458 commenti

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A parte alcune evidenti forzature dello script, si tratta di un discreto thriller, dove la tensione non è costruita su enigmi da svelare e colpi di scena, bensì sulle dinamiche interne del protagonista (un Costner abbastanza ispirato), che naviga fra cinica e lucida razionalità e verminosa follia. Il suo invadente e malefico "amico immaginario", interpretato da un sulfureo Hurt, incarna alla perfezione un conflitto interiore sempre in bilico sull'orlo dell'abisso. Non geniale nelle scelte di regia, ma sicuramente godibile.

Galbo 24/05/11 16:16 - 12380 commenti

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Sorta di Dexter ante litteram, Mr. Brooks è un serial killer insospettabile ed apparentemente irreprensibile. L'idea vincente del film è stata quella di farlo interpretare ad un attore sulla carta improbabile (per i ruoli precedenti recitati) come Kevin Costner che invece se la cava benissimo. Peccato che intorno al personaggio e al suo attore non si sia riusciti a costruire una storia veramente interessante ma piuttosto una vicenda carica di clichè e di scarsa tensione.

Piero68 2/08/12 08:54 - 2955 commenti

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Il soggetto è originale e anche abbastanza unico. La scelta poi di affidare il ruolo principale di serial-killer a Costner si rivela vincente. Ma nell'impianto complessivo restano comunque troppe pecche. Come il personaggio della Moore, poco credibile, o quello di Hurt, speso veramente molto male. Inoltre manca una sceneggiatura ad ampio respiro tale da riuscire a tenere tutti i personaggi in un unica storia. Questo farà risultare il film talmente sfilacciato da farlo sembrare episodico. Qualche discreto momento thriller e nulla più.

Didda23 9/08/12 15:40 - 2426 commenti

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Incredibilmente sorprendente, Mr. Brooks poggia su una interessante sceneggiatura che si supera nel ferocissimo ed inaspettato pre-finale. La pellicola non è esente da critiche soprattutto per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi secondari. La regia perlopiù ordinata ha qualche momento stilisticamente gustoso. Gradevoli i battibecchi dialettici fra Hurt e Costner, entrambi capaci di stupire con due ottime interpretazioni. Struggente la canzone "Vicious Traditions" dei The Veils.
MEMORABILE: Il pre-finale.

Saintgifts 10/06/14 16:48 - 4098 commenti

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Se non si fa caso all'errore iniziale (non ammissibile per un serial killer così preciso), ma indispensabile per far proseguire il film, è un'idea piuttosto buona per uscire dagli schemi classici dell'assassino seriale. La coppia Costner-Hurt è azzeccatissima e la trama e le sottotrame sono originali e concatenate molto bene. Non ottimale la scelta del testimone-emulatore, ma Costner riesce a sorreggere pure lui. Nonostante il sangue e le violenze, c'è sempre un che di ironico che smorza la tensione, ma fa sentire al sicuro e prepara il finale.

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Buiomega71 11/03/17 01:08 - 2901 commenti

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Anomalo, spesso spiazzante (la figlia, Costner serial killer/giustiziere, il ritorno del belluino Mix), grottesco, a volte sgangherato, strampalato nella sua narrazione (Hurt "metà oscura" e dialoghi scoppiettanti con Costner, i giri a vuoto in macchina), tanto da assumere, a tratti, le forme di una parodia di Henry - Pioggia di sangue. Spezzato da inaspettati momenti splatter (la badilata al cimitero, la figlia con le forbici) e da parentesi action tamarre alla Uomo nel mirino (la Moore rapita sul furgone), quello di Evans è un opus eccentrico, forse zoppicante ma di caricaturale originalità.
MEMORABILE: L'omicidio a freddo della coppia esibizionista a letto; La telefonata finale di Costner, sul tetto del palazzo, alla Moore; Sorpresa con forbici.

Il Dandi 11/01/18 14:45 - 1917 commenti

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Interessante thriller dominato dal tema del doppio: Costner trova specchio sia nel suo alter-ego Hurt (che lo spinge a uccidere) che nel suo discepolo Cook (che vorrebbe imparare a farlo) trovandosi in posizione gerarchicamente intermedia fra i due; anche il suo segreto è una scatola cinese (frequenta un gruppo di alcolisti anonimi tacendo che la sua vera droga è l'omicidio). In parallelo la vicenda della detective, nota dolente del film non solo per colpa di Demi Moore, ma per come il suo personaggio spezza tutta l'atmosfera.
MEMORABILE: Il cimitero.

Rambo90 9/05/18 23:31 - 7676 commenti

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Thriller originale e ben fatto, che fa passare dalla "parte" del serial killer definendolo come figura carismatica e dotata di intelligenza non comune. Costner offre una performance lontana dai suoi soliti canoni e convince, in ottimo duetto con Hurt e contrapposto a una tosta e determinata Moore. Qua e là qualche sottotrama rischia di rallentare il ritmo, ma una serie di colpi di scena e la particolarità con cui si tratta la psicosi del protagonista tengono agganciato lo spettatore. Buono.

Anthonyvm 22/03/19 23:18 - 5637 commenti

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Discontinuo ma sufficientemente interessante thriller che tenta diverse strade (psicologica, action urbana, poliziesco-intimista à la Il silenzio degli innocenti), senza però trovare un punto d'incontro fra di esse. La storia centrale, quella con Costner e Hurt, è senz'altro la più riuscita e memorabile, mentre i vari sub-plot con la Moore e tutti i suoi problemi sono alquanto superflui e tradiscono la loro natura di riempitivi. Se lo script nel suo insieme non è il massimo, le scene con Mr. Brooks valgono la visione. Buono il finale shock.
MEMORABILE: Costner uccide due amanti dopo un periodo di astinenza e si gode ogni istante; I dialoghi fra Costner e Hurt; Il finale a sorpresa.

Herrkinski 30/06/20 15:42 - 8072 commenti

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Thriller dai risvolti curiosi in cui Evans si diverte a rimescolare le carte in tavola spesso e volentieri grazie a twist inaspettati - per quanto quasi sempre ben poco credibili - aprendo nuove strade in una sceneggiatura che altrimenti avrebbe seguito i canoni del genere senza troppe novità. Un altro punto a favore è la prova di Costner, in un ruolo per lui anomalo in cui si cala con grande professionalità, spalleggiato dal buon Hurt; la Moore è a suo agio in un personaggio che le si confà. Nel complesso non annoia, ha stralci di humour nero notevoli e qualche esplosione splatter.
MEMORABILE: Il segreto della figlia; Al cimitero; Le forbici.
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  • Musiche Didda23 • 9/08/12 15:42
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    La canzone che accompagna gli ultimi momenti del film è Vicious Traditions del gruppo Neozelandese "The Veils".
    Ultima modifica: 9/08/12 16:13 da Zender
  • Discussione Raremirko • 30/10/16 22:25
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    D'accordo con la maggior parte dei commenti presenti; tale Mr. Brooks poteva essere davvero un gioiellino ma il resto del film non è all'altezza della prima parte; manca coesione, si.

    Costner è davvero bravo, sa mettere molto in soggezione solo con sguardo ed espressioni.
  • Discussione Buiomega71 • 11/03/17 09:52
    Consigliere - 25934 interventi
    Uno dei film , incentrati su un serial killer, più originali, bizzarri, grotteschi, anomali, buffi e sgangherati che ho visto in vita mia.

    Non si sà bene da che parte prenderlo questo Mr. Brooks, che spesso sembra una parodia del genere, una versione "commedia nera" di Henry pioggia di sangue (impagabili i giri a vuoto notturni in macchina, a caccia di possibili prede, gli scoppiettanti dialoghi-che spesso sfociano nella più deliziosa comedy macabra "sofisticata"- tra Costner e la sua spettrale e inquietante "meta oscura" di William Hurt-una specie di Harvey mefistofelico-, l'anonima alcolisti per cercare di guarire dalla sua "droga" di uccidere), bighellonando tra strade di notte e discorsi sul piacere dell'uccidere manco stessero parlando di una partita di Champions League.

    Evans (già sceneggiatore di razza, Starman, Stand by Me) dipinge la figura di Costner come un serial killer silenzioso, organizzato, freddo e spietato, ma anche amorevole paparino e giustiziere per buone cause , che alla fine risulta un anti eroe simpaticissimo per cui non si può non tifare e provare empatia.

    Lo script mette troppa carne al fuoco e infila un colpo di scena dietro l'altro (la figlia di Costner tornata dal college e il suo segreto, il serial killer Mix che fugge di prigione, il testimone oculare che vuole assistere ai suoi omicidi, l'esecuzione da giustiziere per tirare fuori la detective, Demi Mooore, dagli impicci di un ex marito viscidello e bastardello) e Evans non sempre calibra bene la regia (bruttarella la sparatoria finale tra la Moore e Mix, tamarro il suo rapimento sul furgone, sempre da parte di Mix, da puro action movie stile L'uomo nel mirino) e l'eccesso caricaturale prende spesso il sopravvento (la figlia col suo stesso dna criminale), ma e un opus eccentrico, che non annoia e tiene bene le due ore, con il prefinale al cimitero davvero degno di nota (come si fà presto a cambiare idea).

    Pochi, ma tosti, i momenti di violenza (l'esecuzione a freddo della coppietta esibizionista mentre fà l'amore a letto, il corpo appesso pieno di siringhe che manco una vittima di Saw) e con due picchi splatter (la badilata che trancia la gola e le forbici piantate nel collo in uno dei momenti più sorprendenti e feroci del film).

    Insomma, uno "psycho thriller" come lo farebbe Lawrence Kasdan, che, se pur imperfetto e non esente da scivoloni, risulta non poco originale e fuori dal comune.

    Grandissimi Hurt e Costner, una Moore ritrovata e stonatissimo Dane Cook (il suo personaggio proprio non mi e andato giù per tutto il film)

    Bellissima la fotografia notturna di John Lindley e almeno tre grandi momenti: Costner nudo davanti all'inceneritore che aveva un che di ritualità orientaleggiante, la telefonata di Costner, sul tetto del palazzo, alla Moore e Cook che si piscia sotto assistendo al lavoro di Mr.Brooks.

    La semplicità nell'uccidere e la libertà della follia, con un ghigno stampato sulla faccia.
    Ultima modifica: 11/03/17 11:10 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 11/03/17 11:25
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Da quel che ricordo del film sono d'accordo, e in effetti ha diviso molto devo dire.
  • Discussione Buiomega71 • 11/03/17 11:39
    Consigliere - 25934 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Da quel che ricordo del film sono d'accordo, e in effetti ha diviso molto devo dire.

    Sì, almeno nel cartaceo: Ciak ne parla bene (tre stellette), Film Tv (pollice verso) e Nocturno lo massacrano senza pietà, definendolo addirittura "spazzatura"

    Capisco che e un film che divide e che non ha tutti possa piacere (chi cerca ebrezze stile Ted Bundy o palpitazioni alla Seven ne stia alla larga)

    Io l' ho trovato molto originale e bizzarro, anomalo nell'asfittico panorama dello "psycho thriller", sicuramente sopra le righe, ma con un'eccentricità tutta sua, che lo fa sembrare, a tratti, una nerissima parodia del (de)genere.

    L'Harvey malefico di William Hurt, i dialoghi scoppiettanti velati di macabro umorismo, la simpatia di Costner (bravissimo e intenso), serial killer di rara empatia.

    Poi, vabbè, ci sono momenti in cui si svacca nell'assurdo (il dna criminale genitoriale, le sequenze action invero bruttine), ma , nel complesso, mi ha divertito non poco (il messaggio, con le parole cerchiate di rosso, lasciato sul giornale, poi, e fantastico. Eppoi il prefinale al cimitero e la figlia con le forbici che mica ti aspetti, sono attimi di gran cinema) e la fotografia notturna di Lindley è un incanto (quasi manniana).
    Ultima modifica: 11/03/17 13:55 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 11/03/17 17:12
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Sì esatto, sarà che adoro Costner ma l'ho trovato appunto bizzarro e interessante. Spazzatura mi pare un tantinello eccessivo francamente...
  • Discussione Buiomega71 • 12/03/17 11:02
    Consigliere - 25934 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì esatto, sarà che adoro Costner ma l'ho trovato appunto bizzarro e interessante. Spazzatura mi pare un tantinello eccessivo francamente...

    Sai com'è certa critica, spesso non fà sconti

    Sì, Costner sugli scudi, spalleggiato da un'altrettanto ottimo William Hurt.
  • Discussione Raremirko • 12/03/17 21:58
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Quoto Buio ma, ripeto, per me nel film manca coesione ed unità, ed il finale proprio l'ho trovato mozzato, quasi mancante, che dici?
  • Discussione Buiomega71 • 12/03/17 22:16
    Consigliere - 25934 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Quoto Buio ma, ripeto, per me nel film manca coesione ed unità, ed il finale proprio l'ho trovato mozzato, quasi mancante, che dici?

    ATTENZIONE SPOILER

    La scena che sembra chiudere il film è un colpo basso che non ti aspetti (se finiva così, ne avrebbe guadagnato, risultando un bel assesto nello stomaco)

    Invece si e preferito "addolcirlo"

    Ma anche così non e poi male, e alla fine ci può anche stare.

    FINE SPOILER
    Ultima modifica: 12/03/17 22:17 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 12/03/17 22:31
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    A volte sembra serio, e a volte no, è questo il fascino del film.

    O magari qualche magagna di script può comunque c'entrare...