Una vacanza in Messico si trasforma in un incubo per un uomo che, per salvare il proprio figlio, rimane con un piede bloccato sotto un ponte crollato. Impossibilitato a muoversi e senza che gli aiuti della moglie e del bambino abbiano sortito alcun effetto, riceverà aiuto da un pericoloso criminale in fuga. Godibile b-movie diretto da John Sturges. La vicenda, pur non essendo particolarmente originale, riesce ad intrigare quanto basta. La suspense aumenta con l'aumentare della marea che rischia di travolgere il padre di famiglia.
Piccolo b-movie firmato da Sturges ed in cui la partita si gioca su due tavoli: la moglie che cerca aiuto per il marito e quest'ultimo che assieme al figlioletto cerca
di liberarsi mentre la marea sale sempre di più. Nulla di particolare ma, a parte le
inverosimiglianze, la tensione regge bene. Probabilmente poichè saggiamente si è scelto di farlo durare poco più di un'ora. Bella prova della Stanwyck.
In vacanza con moglie e figlio in una sperduta località della costa messicana, un uomo si caccia nei guai rimanendo incastrato sotto la trave di un pontile mentre la marea sale... Per durata e soggetto, sembra un episodio fuori programma di Alfred Hitchcock presenta: stringato, efficace, ben interpretato. Se all'inizio Stanwych non sembra scelta felice per il ruolo della mogliettina premurosa, in seguito tira fuori la consueta grinta nel confronto con l'elettrico Meeker, pericoloso evaso in fuga. Completano il cast il bravo Sullivan in ammollo ed un ragazzino insolitamente simpatico.
MEMORABILE: I tentativi con la corda e poi con la leva
Dopo un inizio lento, con forse una parte troppo lunga raffigurante l'allegra famigliola felice, il film - a partire dall'incidente cardine e l'entrata in scena del "bastardo" Meeker - parte in quarta, fino a un bel finale di tensione. La Stanwyck è una garanzia e il personaggio soprattutto nel finale presenta buone sorprese; ma l'asso è Meeker, criminale senza scrupoli, da subito odioso. Sullivan come sempre professionale, ma il ruolo non impone grandi voli. Bella ambientazione marina e desertica, buona tensione.
MEMORABILE: L'incidente di Sullivan; La Stanwyck per entrare spacca la vetrata; L'inseguimento; I due protagonisti nella casa abbandonata; Il finale.
Una tranquilla famigliola decide di passare le vacanze in una spiaggia messicana. Quello che non sanno è che li aspetta una delle avventure più brutte della loro vita. Film di breve durata ma sicuramente coinvolgente questo di John Sturges, che diventa ancora più interessante quando l'azione si sposta dalla spiaggia alle strade messicane infuocate e dissestate dove la Stanwyck si lancia alla ricerca di soccorso. Bello anche il conflitto psicologico che si innesca tra la vittima e il carnefice.
L'esiguità del soggetto poteva andare bene per un episodio di una serie televisiva e infatti, nonostante i soli 70 minuti di durata, l'incipit idilliaco appare come mero riempitivo. Dopo l'incidente però si cambia marcia e la tensione sale inesorabilmente, anche se un tale susseguirsi di imprevisti rischia di apparire pretestuoso. Sullivan conserva un encomiabile autocontrollo, il ragazzino non è fastidioso, ma a livello recitativo il fulcro è nel contrasto tra l'indomita Stanwick e Meeker criminale in fuga, entrambi davvero bravi. Efficace l'ambientazione nel deserto messicano.
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