In assoluto forse il peggior squalo (ufficiale) di sempre. La produzione punta tutto sugli effetti in 3D (il titolo originale è JAWS 3-D) riuscendo anche a ottenere saltuariamente discreti risultati, ma la storia e la realizzazione (la regia, piatta, è di John Alves) sono da dimenticare. Innanzitutto perché lo squalo compare troppo tardi favorendo vicende pseudo ecologiche di nessun interesse, poi perché, anche quando compare, l'assenza di rumori, grida, inquadrature a pelo d'acqua (visto che le sequenze chiave vengono girate sempre in profonda immersione) tolgono quel minimo di tensione che un tempo le musiche di John Williams precedevano inquietanti. Quel che resta sono un Dennis Quaid (dovrebbe...Leggi tutto essere Michael Brody, figlio del glorioso Martin/Roy Scheider, che giustamente ha preferito prendere le distanze dall'operazione) che si sbraccia come suo padre per far uscire tutti dall'acqua, una specialista bionda amica di orche e delfini pronta a insultare prevedibilmente chi specula sul piccolo squalo bianco catturato e costretto in cattività per la gioia dei turisti e il famoso parco dei divertimenti subacqueo al centro del film, sui cui tunnel di raccordo si abbatterà la furia dello squalo madre. Pochissime vittime, attacchi confusi del grosso pescecane (che peraltro si sposta spesso troppo velocemente per volere dei “moviolisti”), più in generale la sensazione di un'operazione commerciale senza capo né coda, con un finale risibile e una sceneggiatura orripilante, mai capace di coinvolgere né di mettere paura. E poi basta con queste manifestazioni festaiole sull'acqua! Marcel M.J. Davinotti jr. Chiudi
Tremenda sciocchezza, pure in 3D, per far gustare meglio con occhialini le nefandezze squaliche di una pellicola di rara stupidità, eguagliata solo da Lo squalo 4. Il parco acquatico poteva anche essere un discreto pretesto, ma che la mamma squalo (nota oltretutto per divorare i propri piccoli) vi entri per salvare il figliolo catturato e esposto in una vasca proprio no! E’ un insulto persino all’intelligenza di un primate. Demenziale quando lo squalo (ultrafinto) punta il vetro della stanza, con i gonzi che restano lì fermi. Passare oltre.
MEMORABILE: Il sub masticato vivo, con ripresa dall'interno della bocca dello squalo.
Dopo quasi 10 anni si rimette capo al soggetto che ha dato origine ad un capolavoro pensando di renderlo più "appetibile" mediante l'utilizzo del sistema 3D (utilizzato, con più frequenza, nei primi anni '80). Uno dei produttori associati di Jaws 2 (e realizzatore del backstage) pone mano alla (unica) regia di questo terzo episodio, che è, almeno in sceneggiatura, reso accattivante dall'ambientazione claustrofobica data dalla struttura del parco giochi (sub) acquatico. Peccato che gli effetti speciali sminuiscano quanto di buono c'è nel film.
Il peggiore della serie e addirittura in 3d (cosa che peraltro in televisione e in dvd non si può certo notare). La cosa triste è che a firmare la sceneggiatura è un mito come Richard Matheson e ciò è incomprensibile. Alves in cabina di regia non aggiunge niente di nuovo al genere e il cast, tolto il solitamente affidabile Lou Gossett jr, è pessimo.
A partire da un Quaid chiaramente fuori parte.
Più che dignitoso terzo capitolo della saga, con protagonisti i due figli di Scheider, di cui uno dei due è il bravo Dennis Quaid. Gli effetti speciali funzionano in ottimo modo, anche se al cinema risaltano di più; l'idea dello zoo marino attaccato dallo squalo non è male, l'impegno del cast discreto. C'è anche una buona tensione. Da vedere.
In una delle periodiche "rispolverate" del cinema in 3D viene partorito questo terzo episodio de Lo squalo. Il film preso a sè non sarebbe male ma il confronto con il capostipite spielberghiano (e anche con il discreto secondo episodio) è decisamente impietoso sia per quanto riguarda i personaggi, che per gli effetti speciali, oltre che ovviamente per la regia qui dovuta ad un mestierante.
Di pari passo col proseguire dei sequel, diminuisce la valenza della saga. Qui si tenta la carta del 3D e si cerca di svecchiare ambientando tutto in un parco acquatico. L'idea non è male ed ovviamente si favorisce lo spettacolo a discapito della logica umana; tutto sommato di ritmo ce n'è abbastanza, ma la recitazione del cast non è molto convincente e certi effetti speciali appaiono grezzissimi anzichéno. Pare che Matheson si sia fortemente dissociato dal risultato finale.
MEMORABILE: La stupenda posa plastica di Philip FitzRoyce nel finale
Lo squalo 3 è un film molto deludente, addirittura irritante se confrontato con il secondo e, ancor di più, con il primo episodio. Lo squalo si vede troppo poco e, quando si vede, ha un aspetto troppo posticcio. La vicenda del parco acquatico non è malaccio nella parte iniziale, mentre alla fine precipita e lo scontro finale è imbarazzante.
Mi ricordo ancora delle gigantografie appese fuori del cinema che proiettava Lo Squalo 3 in 3D e che tentavano di far credere che fosse l'evento mediatico del secolo (come oggi Avatar!). Andai purtroppo a vederlo e ora come allora su questo film c'è ben poco da dire e ancora meno da salvare. Neanche gli attori mostrano paura, figuriamoci gli spettatori. Peccato che non si possono dare zero pallini: cambiate subito canale!
Dopo i primi due episodi (tra cui l'iniziale capolavoro), ecco il primo passo falso. A parte la personale insofferenza per il 3D, non ho gradito la storia, in quanto troppo improbabile. Va bene esagerare sulle prestazioni dello squalo bianco, ma qui sconfiniamo nell'assurdo. Dopo le gabbie anti squalo distrutte in un boccone e le barche fatte a pezzi a testate, ecco l'evoluzione della potenza devastante del mostro, prendersela con il modernissimo parco acquatico. E la fantascientifica motivazione che induce l'attacco finale? Ma sta arrivando il quarto...
Tremendo terzo episodio della serie. Oltre al soggetto ormai trito e a una sceneggiatura priva di ogni ispirazione ed innovazione, il film si segnala per essere forse pure il meno sanguinoso della serie. Meglio stendere un velo pietoso sugli effetti 3D, che visti in TV risultano terribilmente "cheap" e fanno veramente pena; buono in compenso il finto squalo. Pessimo il montaggio, con alcuni sbalzi di velocità imbarazzanti nei movimenti dell'animale, così come trascurabili sono le interpretazioni dei giovani attori. In definitiva, da evitare.
All'età di otto anni l'ho visto per la prima volta e mi ha spaventato tantissimo. Rivisto oggi non mi ha fatto proprio paura e si allontana di molto dal capolavoro di Spielberg. Storia poco coinvolgente, lo squalo si vede poco e in quelle poche apparizioni è ridicolo, gli attori non sono coinvolti e il giovane Dennis Quaid non entra nella parte. E poi non capisco una cosa: perché lo squalo deve sempre avere sta caspita di bocca sempre spalancata? Inguardabile!
Fra questo e Lo squalo 4 non so quale sia il peggiore, sebbene qui si possa contare su attori come Louis Gossett jr e un giovane Dennis Quaid. Non credo che alla fine ci sia molto da salvare per un film la cui storia non coinvolge e con uno squalo che io ho trovato persino meno credibile dei suoi predecessori. Evitabile.
Il film è un mero sfruttamento commerciale privo di pathos e facente capo ai molti film in 3D della stagione 1982/83. La pellicola appare più figlia del Piranha di Dante che del capostipite di Spielberg, per via della sceneggiatura che attinge certi schemi del catastrofico. L'ambientazione nel parco di "Sea world" a Orlando è senz'altro affascinante e moderna, soprattutto per l'epoca, in cui in Europa non esistevano ancora parchi di questo genere. Sviluppo della vicenda lento ma non priva di qualche guizzo, anche trash...
Una vera delusione. Dopo un buon secondo capitolo e un capostipite capolavoro, ecco arrivare un film tremendo. L'idea del parco acquatico è buona, come buono è il cast (il giovane ma già bravo Quaid è il figlio cresciuto di Scheider, poi c'è Gossett in secondo piano), ma la tensione è a zero. L'allarme squalo arriva solo dopo un'ora di film, gli effetti speciali sono scadenti e lo scontro finale è davvero assurdo (ma com'è malfatta la scena dello squalo che spacca il vetro!). Evitabile.
Sicuramente il peggiore di tutto il ciclo (e non soltanto riferito allo Squalo 1 e 2). Sceneggiatura ridicola con effetti speciali quasi dilettanteschi e 3D francamente inutile e poco incisivo. Peccato, visto che l'idea di partenza poteva dare altri frutti. Persino Quaid (ma cosa ci fa là in mezzo?) e Grosset jr. sfigurano, in questa orrenda operazione commerciale.
Una bella ambientazione (l'inaugurazione di un parco acquatico) che porta una ventata di novità alla saga (oltre al 3d, tornato di moda nei primi anni 80 prima di essere messo nuovamente da parte). La tensione inizialmente è poca, ma poi non mancano momenti gustosi e divertenti, come anche alcune assurdità o scene troppo buie per capirci qualcosa. Anche il finale è discutibile, ma nonostante ciò mi sono divertito. Piacevoli gli attori come la partecipazione dell'allora quasi debuttante Lea Thompson.
Sequel abbastanza deludente. Anche se la storia è molto più originale di quella del secondo capitolo ha effetti speciali (questa volta in 3-D) modesti, ma soprattutto non è ambientato a Amity, a differenza dei primi due capitoli. Non è completamente disastroso perché le interpretazioni sono buone e c'è una discreta suspense.
MEMORABILE: Lo squalo che sfonda il vetro; L'esplosione finale.
Questo terzo capitolo aveva tutte le premesse per essere un buon prodotto, ma purtroppo non è stato così. La storia è notevole e originale e dà una svolta in più alla saga. Però il film è infarcito di effetti speciali in 3D di livello medio-basso e ci sono anche molte incongruenze per quanto riguarda gli attacchi e le dimensioni dello squalo. Peccato, perché il cast non è malvagio (Dennis Quaid è bravo), i personaggi sono piuttosto interessanti e c'è una discreta suspense. Si può guardare, ma poteva essere migliore.
MEMORABILE: Lo squalo che sfonda il vetro; Il finale con lo squalo che esplode.
Sorvolando sugli effetti speciali, davvero patetici anche se confrontati con film dell'epoca, Lo Squalo 3 non è un brutto film. Non siamo certo ai livelli del capolavoro capostipite della serie, ma c'è ancora una vena di horror e tensione che attrae. Ha il pregio di non durare molto e quindi non finisce per annoiare, anche se poi di nuovo ci sono soltanto l'ambientazione e la presenza dei delfini. Non brillanti gli attori, ma si segnala la giovane Lea Thompson, che due anni dopo sarebbe stata resa immortale da Ritorno al futuro.
Il peggiore della saga: neanche un'idea buona, solo tanto parlare, tante romanticherie giovanili ed effetti speciali (sovrimpressioni squallidissime che neanche un videoclip) da denuncia. Ci si diverte poco, in quanto gli attacchi dello squalo (o degli squali in questo caso) sono già visti, privi di tensione e mal orchestrati. I personaggi non riescono mai a rendersi interessanti e certe cadute buoniste sono quasi parodistiche. Ci si può al limite fare una risata quando si individuano le inquadrature inutili pensate per il 3D.
Da precisare che il film è stato fatto principalmente per stupire con la tecnica "3-D" degli anni 80. Recitazione impostatissima, personaggi fastidiosi che fanno a gara a chi prende le decisioni più idiote. Manca completamente di tensione, la sceneggiatura sembra scritta a casaccio. Una scena ridicola dopo l'altra: folla in panico con cazzotti gratuiti, il "cervello" del parco che sembra un'astronave in cui i tecnici pronunciano a voce alta "Inizio procedura" come manco in Star Trek. Da vedere con gli amici per ridere.
MEMORABILE: Il ridicolo espediente finale per uccidere lo squalo: roba da pazzi solo a provarci.
Lo squalo s’è spiaggiato: crolla il livello in interpretazioni e regia, gli effetti speciali (per essere una produzione Universal) sono invero miseri. La location del parco acquatico, scelta inizialmente giusta per tensione e brividi di nuova fattura, sembra invece un ostacolo per la buona riuscita di un'azione almeno decente e la love story tra Quaid e la Armstrong sbuca sempre fuori quando meno serve, un po’ come i delfini. Troppo grosso lo scarto rispetto ai primi due film. Scarno.
Nulla a che vedere con le prime due opere dedicate al killer dell'oceano né per qualità né per contenuti. Il film è lentissimo e quando si arriva al dunque ci troviamo di fronte a effetti speciali francamente imbarazzanti anche se siamo nel 1983. Difficile trovare qualcosa di salvabile in questo pasticcio che fa perdere credibilità all'animale assassino per eccellenza. Pessimo.
È quasi comico. Va detto. Innumerevoli le scene raffazzonate che fanno rimpiangere la semplicità del primo. Qui assistiamo alla celebrazione di uno squalo dall'intelligenza maniacale e dotato di un istinto materno che neanche la santa Vergine Maria. Però. È sempre meglio di tanti altri film di genere perché conserva un suo gusto, un suo carattere, qualcosa che lo distingue dalla massa delle mediocrità (seppur mediocre a sua volta).
Sappiamo tutti quanto sia difficile fare un sequel di qualità. Per quanto riguarda questa saga, al primo tentativo ci sono riusciti, ma qui proprio non ci siamo. La storia, nel suo essere standard, non sarebbe neanche male (d'altronde erano gli anni del boom, per i parchi a tema come quello al centro del film). Ma alcuni buchi sparsi durante la visione, momenti di puro tedio ed effetti speciali ignobili la affossano totalmente. A rivederlo dopo tanti anni ancora non si capisce come sia stato possibile accettare degli effetti simili.
Continua inesorabile la parabola discendente; se già il secondo capitolo era distante dal capolavoro di Spielberg, qui di buono (a esser generosi) ci sono quei venti minuti in cui lo squalo attacca il parco sottomarino, il resto è un riempitivo di scarso interesse in cui si segnala una disinvolta Lea Thompson (da lì a breve madre di Marty McFly) e poco altro. Quaid non è Roy Scheider ma soprattutto Alves non è un regista e si vede. Tensione poca, neanche le morti la risollevano, ed effetti speciali mediocri. Lo si può evitare.
Fare meglio del primo capitolo era quasi impossibile, fare peggio del secondo era possibile: questo terzo capitolo dello Squalo è riuscito nella seconda impresa. Con anche un certo Matheson alla sceneggiatura ci si aspettava di meglio, ma molto meglio. Storia piatta che cerca perlopiù di far paura ma ahimé fallisce. Discreti gli effetti speciali. Da dimenticare.
Nel leggere il nome di Matheson tra gli sceneggiatori, qualche aspettativa inevitabilmente viene a galla. Purtroppo, l’esito non è dei migliori e rimane confinato nell’ambito di quelle produzioni anni Ottanta non troppo riuscite. Alcune sequenze sono talmente assurde e pacchiane da esercitare quasi un discreto fascino, se concepite nell’ambito di un b-movie, cosa che in realtà non è. La sintesi di tutto potrebbe essere la resa dei conti con lo squalo, inconcepibile e per niente plausibile, come molto altro nel film.
Terzo capitolo della saga dei Jaws pensato in 3-D e ambientato questa volta in un parco acquatico dove lavora il figlio dello sceriffo Brody. Il passaggio dagli anni '70 agli '80 è traumatico e aumentano gag e battutine dall'inizio alla fine, spesso davvero demenziali. Per il resto la noia regna sovrana, non c'è una scena degna di nota né un sussulto fino al finale, quando il pescione entra finalmente in azione, ma non basta. Sugli attori meglio sorvolare.
La serie sull'animale marino più famoso e feroce della storia del cinema comincia la sua caduta libera. Dopo il discreto secondo episodio, ci troviamo ora di fronte a un film di rara bruttezza. Puoi guardarlo tante volte, difficile trovare qualcosa da salvare. Noia mortale sino alla fine, un buonismo irritante, tensione zero, dialoghi imbarazzanti, una storia che ha ormai stancato, personaggi anonimi, cast mediocre. Effetti speciali tremendi, ma ad onor del vero eravamo nel 1983. Il fondo del barile è raggiunto, ma niente paura. Il successivo episodio raschierà quel fondo. Pessimo.
Dopo un sequel discreto, al terzo capitolo della saga squalifera siamo già in quel fondo del barile che sarà poi raschiato con il quarto. Ambientato in un parco acquatico in cui la sicurezza è un optional non previsto, risulta mediocre sotto ogni profilo: regia improvvisata, sceneggiatura approssimativa con dialoghi banali, personaggi di nessuno spessore interpretati da attori anonimi oppure svogliati. L'aspetto peggiore è però quello che in teoria doveva essere il punto di forza: gli effetti 3d sono tanto brutti e fatti male che sarebbe stato più adatto il titolo di "Squallor 3".
MEMORABILE: In negativo: la sequenza della nasata contro il vetro, brutta da non credere (fa rivalutare gli effetti speciali dei film della Asylum).
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
Zender ebbe a dire: Io il quarto non l'o ricordo così deprecabile. Certo non sto gran film, ma appena meglio del terzo sì.
Sabato vedo di registrarlo.
Però c'è la questione fantasy che mi fa specie..
SPOILER
..la vedova di Brody va in un altro posto e uno squalo bianco la insegue..il primo attacco ad uno dei figli..proprio quello..vado a memoria..mi sembra forzare decisamente la mano.
Va bene che gli squali bianchi di 12 metri non esistono, ma si poteva limitare alla misura questa fantascienza. :)
DiscussioneZender • 9/10/14 09:16 Pianificazione e progetti - 46941 interventi
Trivex ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Io il quarto non l'o ricordo così deprecabile. Certo non sto gran film, ma appena meglio del terzo sì.
Sabato vedo di registrarlo.
Però c'è la questione fantasy che mi fa specie..
SPOILER
..la vedova di Brody va in un altro posto e uno squalo bianco la insegue..il primo attacco ad uno dei figli..proprio quello..vado a memoria..mi sembra forzare decisamente la mano.
Va bene che gli squali bianchi di 12 metri non esistono, ma si poteva limitare alla misura questa fantascienza. :)
Beh, si può sempre guardare il bicchiere mezzo pieno: per fortuna che lo squalo non parla e ci si è limitati a queste due cose :)
Avesse parlato avrebbe detto "ti spiezzo in due" :)
DiscussioneBuiomega71 • 9/10/14 09:34 Pianificazione e progetti - 24785 interventi
Trivex ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Io il quarto non l'o ricordo così deprecabile. Certo non sto gran film, ma appena meglio del terzo sì.
Sabato vedo di registrarlo.
Però c'è la questione fantasy che mi fa specie..
SPOILER
..la vedova di Brody va in un altro posto e uno squalo bianco la insegue..il primo attacco ad uno dei figli..proprio quello..vado a memoria..mi sembra forzare decisamente la mano.
Va bene che gli squali bianchi di 12 metri non esistono, ma si poteva limitare alla misura questa fantascienza. :)
D'altronde, Trivex, si tratta di un film puramente di "terrore", credo che la sospensione all'incredulità sia il male minore.
Anch'io, come Zendy, non lo ricordo così "terribile", in effetti...
Zender ebbe a dire: Trivex ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Io il quarto non l'o ricordo così deprecabile. Certo non sto gran film, ma appena meglio del terzo sì.
Sabato vedo di registrarlo.
Però c'è la questione fantasy che mi fa specie..
SPOILER
..la vedova di Brody va in un altro posto e uno squalo bianco la insegue..il primo attacco ad uno dei figli..proprio quello..vado a memoria..mi sembra forzare decisamente la mano.
Va bene che gli squali bianchi di 12 metri non esistono, ma si poteva limitare alla misura questa fantascienza. :)
Beh, si può sempre guardare il bicchiere mezzo pieno: per fortuna che lo squalo non parla e ci si è limitati a queste due cose :)
Non parla ma ruggisce tipo Godzilla (in effetti, lo squalo del "4" me lo ricordo piuttosto enorme)!!! E poi c'è un gran finale pasticciato tutto taglia-incolla. Non so voi, ma per me l'ordine cronologico della "saga" è stato: 4 - 3 - 1 - 2
DiscussioneZender • 10/10/14 08:19 Pianificazione e progetti - 46941 interventi
Kanon ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Trivex ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Io il quarto non l'o ricordo così deprecabile. Certo non sto gran film, ma appena meglio del terzo sì.
Sabato vedo di registrarlo.
Però c'è la questione fantasy che mi fa specie..
SPOILER
..la vedova di Brody va in un altro posto e uno squalo bianco la insegue..il primo attacco ad uno dei figli..proprio quello..vado a memoria..mi sembra forzare decisamente la mano.
Va bene che gli squali bianchi di 12 metri non esistono, ma si poteva limitare alla misura questa fantascienza. :)
Beh, si può sempre guardare il bicchiere mezzo pieno: per fortuna che lo squalo non parla e ci si è limitati a queste due cose :)
Non parla ma ruggisce tipo Godzilla (in effetti, lo squalo del "4" me lo ricordo piuttosto enorme)!!! E poi c'è un gran finale pasticciato tutto taglia-incolla. Non so voi, ma per me l'ordine cronologico della "saga" è stato: 4 - 3 - 1 - 2
Per me l'ordine cronologico in cui li ho visti è stato è 1-2-3-4 (cioè in esatto ordine cronologico di uscita). Il fatto che lo squalo ruggisca è una sana tradizione italiana, che viene dai tempi di Tintorera e che me li fa amare ancora di più.
CuriositàZender • 18/10/17 17:32 Pianificazione e progetti - 46941 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:
CuriositàBuiomega71 • 11/07/18 19:02 Pianificazione e progetti - 24785 interventi
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (giovedì 21 gennaio 1988) di Lo squalo 3: