Discreto, forse il miglior capitolo della serie. Forse anche perché la mummia si vede un po' di più rispetto agli altri capitoli (anche se però metà del film è impegnata in flashback). Tutto il cast viene riconfermato, malvagio dr Krupp (redivivo) compreso e la star Arenas. C'è proprio di tutto e forse proprio per questo è il più godibile della serie.
L'inizio è di una noia quasi mortale, almeno finchè il professore non inizia a ricordare la spedizione e, finalmente, ci consente di "ammirare" la mummia in tutta la sua bruttezza (sembra uno dei tanti ultracentenari che Studio Aperto ci fa vedere, festeggiati dai parenti). Purtroppo il ritmo non è certo serrato e la protagonista, semi ipnotizzata, toglie spazio ai due veri, pagliacceschi protagonisti (sì perchè, oltre alla mummia, c'è anche il robot umano! Un immondo cassonetto con ripieno di ex cadavere. Non crederete ai vostri occhi). Insomma, merita un'occhiata solo per l'immenso coraggio.
MEMORABILE: "Come va il lavoro?". E il dottore: "Bene, diamo consigli alla gente per morire prima". Doveva essere una battuta, ma temo che spesso sia vero.
Conclusivo capitolo della trilogia sulla mummia azteca, è uno dei capisaldi del "it's so bad that it's good" (ma è in buona compagnia; restando in ambito messicano: La nave dei mostri, The Brainiac, Korang, ecc.). Non va giudicato - non reggerebbe a una seria valutazione critica - ma semplicemente goduto spanciandosi dalle risate per le sue assurdità. Rosita Arenas si piazzerebbe ai primi posti in un ipotetico concorso atto a premiare il sederotto femminile più "abbondante" del cinema-bis!
Geniale esempio "pre-massaccesiano" sul riutilizzo di girato come scene di raccordo per una sceneggiatura "agghiacciante" (non in senso horror). Non v'è logica nella storia senonché, una volta disconnesso il senso realista, il tutto funziona come un fumettone allucinato: il mad-doctor con robottone finale, destinato a scontrarsi con la mummia, rasenta l'inverosimile. Peccato, perché l'atmosfera gotica è pervasiva (le sequenze al cimitero) ma demolita dal versante comico/grottesco. Meritevole d'una visione poiché molto sintetico (dura un'ora!).
Meno un film che una serqua d'incredibili scempiaggini (i rantoli della mummia meritano, da soli, il prezzo del biglietto). Alla lunga, tuttavia, tali insensatezze (a cui non c'è difesa se non una risata liberatoria) rilassano piacevolmente lo spettatore ripristinandolo al buonumore perduto: una cura per la depressione. Il trono di Ed Wood, incredibile a dirsi, scricchiola clamorosamente. Portillo, però - e questa è una vera ingiustizia - non avrà mai il suo Tim Burton.
Produzione messicana più raccontata che filmata, descrive della solita spedizione archeologica che sfida le leggi dell'oltretomba con le conseguenze che tutti possiamo immaginare. Il "mostro" in questione è una lurida mummia, un mix tra Frankestein e uno zombi, la trama è confusa e spiegata male, gli attori recitano male, il robot finale pare un televisore che cammina. Insomma, un pasticcio da evitare accuratamente.
Botto conclusivo della trilogia mummiesca di Portillo. Considerando che su un'ora di film una buona metà è costituta da materiale già presente nelle puntate precedenti, si capisce che il tutto è stato approntato in grande economia, al punto che il maggiore investimento deve essere consistito nell'acquistare gli scatoloni per assemblare il robot umano. Comunque tutto è bene quel che fisisce bene: la mummia e il diabolico Pipistrello non turberanno più i sonni del professore e della sua bella mogliettina e il povero spettatore sarà esentato dal doversi sorbire un ulteriore capitololo.
MEMORABILE: La lotta fra il robot e la mummia.
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Il professore, con la mummia in arrivo nell'oscura stanza della piramide, dice al suo compare, che la osserva terrorizzato: "Ho un'idea: spegnamo le torce e poi riaccendiamole puntandogliele negli occhi (mummificati e quindi "un po' poco" sensibili), così la disturberemo".
A questo punto, dopo aver ascoltato cotanta genialata, se fossi stato nel compare, avrei afferrato il professore, lo avrei spinto in braccio alla mummia e, mentre mi allontanavo con passo spedito, gli avrei urlato: "La tenga occupata, che io intanto vado a cercare aiuto".
Esce in un nuovo cofanetto (comprendente anche Il risveglio della mummia e La maledizione della mummia Atzeca) edito dalla Sinister, disponibile dal 29/03/2023. L'edizione sarà in Blu-ray + 2 dvd.