Dignitoso e piacevole kid-movie australiano dal cuore degli anni Ottanta, in cui elementi blandamente horror si legano al folklore aborigeno per dare vita ad un'avventura ben costruita con protagonista un'intraprendente quattordicenne, l'indimenticato Elliot di E.T., Henry Thomas. Ottime le scene di ambientazione acquatica e intelligente il colpo di scena finale. Se non si hanno troppe pretese questi 89 minuti possono anche divertire.
Una terrificante creatura sembra popolare un lago (leggi pantano), proprio come insegna una vecchia leggenda indigena. Il popolare, sveglio, protagonista di E.T. fa la sua bella figura in questa pellicola più rivolta ai ragazzi che altro, con una sua morale pulita e politically ineccepibile. Tiratelo fuori dal magazzino delle robe dimenticate e dategli un morso...
Un ragazzino è convinto che le acque del laghetto dietro casa siano popolate da un mostro della tradizione locale. Il difficile, però, è farsi credere dalla gente del paese che lo taccia di essere troppo facilmente impressionabile. Dall'Australia giunge una delicata favola dall'inclinazione horror (l'epifania iniziale del famigerato "mostro") che si rivolge a varie stratificazioni di utenza, dai più giovani ai nostalgici dei tempi andati. Il paesaggio che viene mostrato è affascinante anzichenò, come l'avventura che lo colora. Curioso.
Il classico film d’avventura destinato a un pubblico adolescenziale che si sforza poco di uscire dai cliché del genere. Intelligentemente si sfruttano i paesaggi selvaggi dell’Australia, terra mistica e antichissima, le cui leggende aborigene sono perfette per catturare la curiosità del piccolo Cody. Discreto, anche se a tratti annoia un po’.
Un po' Goonies, un po' Indiana Jones, un po' Stand by me: c'è tutto in questa avventura adolescenziale che non mancherà di piacere anche ai più grandi. Vista a tanti anni di distanza se ne nota maggiormente la leggerezza, ma al tempo stesso si apprezzano ancora i risvolti mistici e oscuri dati dalle splendide location e dalle iniezioni di miti locali che legano i vari personaggi. Thomas è molto bravo e regge praticamente da solo tutta la storia, risultando credibile anche quando fa cose da adulto. In alcuni punti è un po' annacquato ma lo si perdona.
Film d'avventura per ragazzi con suggestioni horror e fantastiche, piacerà a chi ama film analoghi degli 80s come Stand by me, I Goonies o Quella strana casa; le atmosfere sono quelle, con i riferimenti kinghiani/bradburiani alla magia dell'infanzia rurale, in questo caso una zona lussureggiante dell'entroterra australiano che offre l'ideale contorno a una storia basata su leggende locali e con un twist tutto sommato piuttosto originale. Perfetto Thomas nel ruolo ma buono anche il resto del cast; valori produttivi adeguati, bella fotografia. Una buona entrata nel sottogenere.
Film sostanzialmente per ragazzi, non troppo vivace (ci sono parecchi momenti di stasi lungo la sceneggiatura) ma che in alcuni punti li può genuinamente affascinare. La regia non è malaccio e almeno nei momenti al lago riesce a inventarsi qualcosa, così come la fotografia notturna crea una certa atmosfera. Il protagonista di E.T. è una buona scelta, il resto del cast particolarmente anonimo. Non male la rivelazione finale sull'identità del mostro.
Il film cerca di ricalcare temi e idee dei film d'avventura adolescenziali dell'epoca inserendo amicizia, vita in campagna e una spruzzata di horror. Ma non basta, perché a mancare per tutta la sua durata è un reale coinvolgimento. Troppe volte il film si affaccia sul baratro della noia e non bastano alcune trovate e i bei paesaggi australiani per salvare la situazione. In mezzo ai numerosi momenti di stanca ci si accorge anche che il cast è piuttosto insipido e forse il giovane protagonista è uno dei pochi a salvarsi. Si può guardare, volendo, ma sa di occasione sprecata.
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Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 11 gennaio 1991) di Il mistero del lago scuro: