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Tutti i commenti e le recensioni di Fresh

TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/03/22 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 5/03/22 05:13 - 8734 commenti

I gusti di Herrkinski

Il cinema del cannibalismo ha offerto tante variazioni sul tema negli anni, non ultima questa pellicola - non particolarmente originale (ricorda persino Fulci) - che declina uno stile moderno, sulla scia del recente Raw, nel genere captive/survival. La mano di una donna in regia non resiste purtroppo all'inscenare l'usuale delirio femminista-woke di questi anni fin dalle prime battute (un punto al voto decurtato d'ufficio); volendolo ignorare il film sarebbe anche godibile, con un buon cast (interessante la Edgar-Jones), momenti di raccapriccio ideali e una fotografia molto curata.
MEMORABILE: Le varie "prelibatezze" offerte nella cena a lume di candela.

Daniela 5/04/22 11:21 - 13286 commenti

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"Tanto gentile e tanto onesto pare..." ed invece l'ex soldato d'inverno non solo è un cannibale ma procaccia e vende carne femminile fresca ad altri gournet con i suoi stessi gusti... Dopo una partenza da film sentimentale, l'esordiente Cave imbastisce un horror visivamente molto curato che racconta il raccapriccio senza mostrarlo lasciando così molto spazio all'immaginazione. Al netto di certe incongruenze comportamentali tipiche del genere e di qualche sottolineatura "girls power" troppo insistita, il risultato è un piccolo film elegante e ben interpretato, paradossalmente gustoso.
MEMORABILE: Il cannibalismo come atto di amore; L'impiattamento delle portate; Il morso liberatorio. 

Manrico 6/04/22 18:22 - 95 commenti

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Parte come la classica commedia sui disastri da Tinder, ma per la protagonista il colpo di fulmine al supermercato è pure peggio. E per sopravvivere e fuggire ci sarà più di qualche boccone "amaro" da mandar giù. Piace il fatto che le peggiori efferatezze siano solo suggerite e mai esibite, accompagnate anzi da ironiche allusioni ai lati oscuri di ciascuno. Buoni i protagonisti, nonostante il finale sia abbastanza prevedibile. Da pomeriggio con popcorn.
MEMORABILE: La cena a lume di candela; La doccia della moglie del sadico.

Kinodrop 9/04/22 18:39 - 3396 commenti

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Delusa dagli incontri in chat, Noha è facile preda di un giovane uomo che trasuda romanticismo e sincerità, ma che persegue un disegno che più atroce non si può, facendo delle sue conquiste tagli di carne per sé e per clienti dagli stessi gusti culinari. Horror ultrapatinato non certo originale per tema e sviluppo, diluisce su uno sfondo di interior design di alto bordo la crudezza da mattatoio, resa più soft in chiave chirurgica, per lasciare spazio all'esaltazione del potere soggettivo e collettivo della donna. Molta estetica e giochi psicologici artificiosi, ma alla fine funziona.
MEMORABILE: Le preparazioni gourmet; Il "sofisticato" menu al lume di candela; I sospetti della amica di Noha; Un morso e... via!

Lupus73 11/04/22 01:34 - 1605 commenti

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Inizio frivolo, lei che cerca appuntamenti online fino a trovare quello "giusto" offline, poi arrivano i titoli di testa dal sapore retrò psichedelico fine '60 e in breve entriamo in uno scenario con un villain che è il connubio tra American psycho/Hannibal del XXI secolo (emblematico l'affettamento ballerino a suon di pop), Deodato nell'ostello, il Fulci di Alice e la sacra famiglia hooperiana in versione chic, con ambienti di design e piatti "gourmet" . La surreale metafora consumistico-globalista funziona, la sceneggiatura anche, la regia è efficace, il risultato merita.

Leandrino 20/04/22 14:00 - 530 commenti

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Noa è in procinto di abbandonare il dating e dedicarsi alla sua vita da single, finché non conosce l'attraente Steve. Il presagio che si avvera è quello più antico, e il più temibile per ogni donna: il ragazzo della porta accanto è in verità un macellaio (in tutti i sensi). Il danno fisico si accompagna a quello psicologico e svela una supposta superiorità maschile di antica concezione, al cospetto della quale solo l'unione può fare la differenza. Ancora una volta l'horror e le sue strutture si rivelano l'arma migliore per affrontare temi sociali di grande rilevanza.

Jdelarge 20/04/22 22:23 - 1000 commenti

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Mimi Cave realizza un film che ha il pregio di raccontare una storia di spessore con apparente leggerezza, trattando una tematica forte quanto metaforica come il cannibalismo degli uomini ai danni delle donne senza mai perdere di vista un certo sarcasmo che caratterizza i personaggi della vicenda. Il risultato è un film originale, coraggioso, sicuramente imperfetto ma capace di dire qualcosa che va ben oltre la carne maciullata. Bellissime le musiche e ottima la prova di Daisy Edgar-Jones, che interpreta un personaggio tutt'altro che semplice.

Schramm 18/05/22 18:19 - 4036 commenti

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Le gioie di Tinder fetta al lutto. Già ci ammonì King: l'amore è un cannibale incontentabile. La goremedy della Cave lo prende in parola e letteralizza la metafora, anzi già che c'è ne letteralizza due al prezzo di una, premendo sull'androcrazia che ogni donna porta via, via Glovo. La carne sarà anche debole ma fa del mondo un mattatoio e del cinema haute cuisine, benché tra messa in scena e scrittura non manchino attriti e fossati. Cast divertito, ost a uso vincere facile, scarse le spezie e i contorni di aggressività grafico-concettuale. Meglio, e molto, i Barbaquetrucchi di Ebouè.
MEMORABILE: Taglio/preparazione della gamba al ritmo di Obsession; Perfect day; Subliminale primo assaggio massonico-comunitario.

Pumpkh75 3/11/22 14:18 - 1894 commenti

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Piccole Peele crescono: pur facendo (con astuzia e un filo di sarcasmo) l’occhiolino sghembo al MeToo, intenti e modus operandi rimandano al fuggi fuggi Kaluuyano sostituendo semplicemente il colore della pelle con la frollatura della carne e sfruttando a pieno tutte le metafore e le disquisizioni a cui il primario bisogno della nutrizione naturalmente si apre. La maggior furbizia sta comunque nella mise en place: disimpegnata e frizzante all’alba ma cruda e sanguinaria al tramonto, con una ost scaltra e ammiccante e con una sorprendente protagonista acqua e sapone. Guizzante.

Thedude94 15/01/23 23:59 - 1176 commenti

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Mimi Cave decide di affrontare un tema delicato e complesso, molto in voga nel cinema contemporaneo, puntando su una storia intrigante e, a tratti, inquietante senza essere pedante e pesante, mantenendo una linea comunque divertente e romantica. Il film si inserisce interamente nella tipologia revenge movie al femminile, trattando temi che vanno dalla mascolinità tossica alla violenza di genere, e non lascia spazio all'immaginazione per quanto riguarda scene di sangue e corpi tagliati di netto. Insomma un buon film, godibile e con un cast molto bene in parte.

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Magerehein 18/01/23 14:09 - 1230 commenti

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Galeotto fu un appuntamento... certo, un uomo che si presenta come vegetariano, guida una Tesla e pare attratto da persone sole, qualche dubbio poteva darlo. L'idea è sicuramente valida e qualche sequenza, seppur debitrice, indubbiamente morbosa; non disprezzabile che si sia voluto calcare la mano soprattutto sull'aspetto psicologico di quanto mostrato. D'altro canto il film è troppo lungo e lento, e l'atmosfera patinata può non piacere a tutti. Il gore viene riservato al finale, il quale risulta però troppo politicamente corretto; perché non osare mai con qualcosa di più beffardo?

Capannelle 20/01/23 22:36 - 4572 commenti

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Divertita variazione sui temi dell'horror con il solito bravo ragazzo che si rivela tutt'altro. E' proprio la sua trasformazione in un sadico ma perfettamente organizzato produttore di succulenti trofei a dare linfa alla parte centrale del film. Cave se ne frega della plausibilità di certi passaggi o dell'import export messo su dal maniaco e procede imperterrita con musiche e colori accesi, approfittando anche della buona chimica tra i protagonisti. La seconda parte e tutta la fase più esplicita convincono meno, personaggi che entrano ed escono, soluzioni appena abbozzate.
MEMORABILE: Stoccaggio e confezionamento dei pacchi; La moglie sotto la doccia.

Il ferrini 9/05/23 00:58 - 2692 commenti

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Non male l'idea, che all'inizio sembra dalle parti di Room ma ben presto si rivela più affine a Hostel, suggerendo un'intera organizzazione dietro il sadismo. Il protagonista è credibile, soprattutto nella fase dell'adescamento, poi un po' si perde come anche l'intera pellicola, che non risponde a molte domande. Ma alla regista interessa altro (e non occorre esser geni per capirlo), e cioè denunciare l'uso del corpo femminile, spesso tagliato metaforicamente a pezzi - non è un caso che nel film si taglino glutei e si mangino seni - dai media. Imperfetto ma non male.

Anthonyvm 2/07/24 01:09 - 6546 commenti

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Non sarà il primo né il più originale esponente della scuola horror sul cannibalismo gourmet, ma l'esordiente Mimi Cave sfoggia una grinta grottesca di rara efficacia. Anche in assenza di vere sorprese, lo humour nerissimo e la brutalità anti-exploitativa dell'allucinata seconda tranche (beffardamente introdotta dai titoli di testa a circa mezz'ora dall'inizio del film!) pungolano i sensi del pubblico con insperata spontaneità, fra delizie di virtuosismo grafico e ghiottonerie di insano romanticismo, col supplemento di una critica al patriarcato lasciata in eleganti note a margine.
MEMORABILE: Preparando i tagli di carne tra piroette con supporto sonoro a hoc; I pacchi dei clienti; L'asportazione dei glutei; Il tour nelle celle frigorifere.

Mr.chicago 1/09/24 11:46 - 333 commenti

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Pellicola che di base ha l'eleganza (e in fondo ne è figlia, se vogliamo) della serie TV Hannibalesca per antonomasia ma che l'ultima mezz'ora devia verso un tarantiniano epilogo, forse scontato ma decisamente godereccio! Ottime le interpretazioni dei due protagonisti, bellissime musiche e fotografia! Sarebbe potuta essere, ma è evidentemente una scelta registica comunque rispettabile, ancora più cruda nei dettagli, specialmente durante le "operazioni". Peccato!
MEMORABILE: Il post ballo finale.

Giùan 2/01/25 16:52 - 4946 commenti

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Se non v'è dubbio che l'horror contemporaneo abbia bisogno di carne fresca, è sicuro che Mimi Cave provi a offrirla con questo film che abbina una smaliziata struttura narrativa compositamente disorientante a un taglio ironico genuino, che pecca d'ostentata affettazione giusto sul finale, in cui sarebbe convenuto giocare al risparmio ed evitare l'effetto un tanto al chilo (il barman, il rientro di Noa nella casa, la moglie di Steve). Resta però un divertissement capace anche di dire polpa alla polpa su argomenti spesso abusati, con un duetto d'attori (Jones e Stan) da controfiletto.
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  • Discussione Schramm • 16/05/22 14:44
    Scrivano - 7816 interventi
    ATTENZIONE SPOILER ALLA BRACE SUL FINALE E NON
    caruccio è caruccio, e scavalca la migliore delle ipotesi che mi ero fatto a riguardo, per quanto resto dell'avviso che in tema l'eccellenza la rappresenti barbaque, da vedere idealmente in tandem con questo.
     tuttavia è più forte di me: tanto più film come questo mirano a essere precisi al nanomillimetro e narrativamente ipergeometrici meno perdono loro gli errori e i buchi più marchiani e i cerchi non chiusi.
    due su tutti: Mollie supplica il barista (suo ex) di fornirle il nome del probabile rapitore tramite la carta di credito usata. ma all'appuntamento Steve paga in contanti (quanto meno i movimenti del barista non lasciano presagire un pagamento con carta - che non viene mai restituita durante la non breve scena). senza contare che non è da un assassino che ha un simile giro d'affari rendersi facilmente identificabile e memorizzabile portando tutte le vittime – se ne contano almeno 25 nel pannello da collezione che Steve mostra a Noa - nello stesso bar e facendosi tracciare con pagamenti visa o mastercard.. poi per carità il delitto perfetto deve ancora essere raccontato ma di fatto non vediamo transazioni fatte con carta
    2) che ne è dell'aiutante di Ann incaricato di far sparire il cadavere di Steve? Sparisce nel nulla nonostante spari e controspari e urla da ogni fronte senza un perché e senza accorrere a dare una mano e prolungare un po' il succulento bloodbath finale
    FINE SPOILER

    comunque molto ben fatto e  - scontate quelle evitabili falle di script che ogni volta ti domandi come è possibile che in sede di giornalieri e di montaggio non se ne renda conto nessuno - narrato scaltramente, benché un po' troppo incline alla piacioneria (vedi la musica a uso vincere facile, per quanto la gamba preparata e cucinata a ritmo di obsession l'applauso lo strappa) e narrativamente meno cattivo di quanto, a spanne, avrebbe potuto essere con un plot del genere a tracolla. le vere dolenti note stanno qui.
  • Discussione Capannelle • 20/01/23 22:25
    Scrivano - 3913 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    di fatto non vediamo transazioni fatte con carta
    negli Usa sono abituati a pagare con la carta quasi sempre, se non vedi cash si presume l'abbia usata

    che ne è dell'aiutante di Ann incaricato di far sparire il cadavere di Steve? Sparisce nel nulla 
    qui hai ragione e di certo non possiamo credere l'abbia fatto fuori l'orientale monogamba

    gli darò 2,5: di buono c'è la fase centrale in cui cambia l'atmosfera e si rivela tutto il sistema di stoccaggio e distribuzione della carne; meno riuscita la parte finale, le tre eroine mi paiono fin troppo disinvolte
  • Discussione Schramm • 21/01/23 13:49
    Scrivano - 7816 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    di fatto non vediamo transazioni fatte con carta
    negli Usa sono abituati a pagare con la carta quasi sempre, se non vedi cash si presume l'abbia usata
    ciò ufficializza e rinforza la critica logica mossa allo script: un assassino seriale così astuto e ben organizzato, persino operativo su un fronte quasi industriale che si lascia facilmente fottere dalla tracciabilità di un pagamento?! ma vi prego! mi casca la catena: d'accordo che il crimine non paga, ma trovatemi uno stratagemma-approdo di smascheramento più credibile! se c'è una legge che i criminali ossequiano è che i contanti non fanno la spia.

    Ultima modifica: 21/01/23 13:50 da Schramm
  • Discussione Capannelle • 21/01/23 14:29
    Scrivano - 3913 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    ciò ufficializza e rinforza la critica logica mossa allo script: un assassino seriale così astuto e ben organizzato, persino operativo su un fronte quasi industriale che si lascia facilmente fottere dalla tracciabilità di un pagamento?
    Ok però non è un thriller con investigatori in caccia e tutta la tensione legata al "whodunit" è un horror/cannibalico ammantato di forti dose di grottesco. Comunque buon appetito!

  • Discussione Schramm • 21/01/23 16:44
    Scrivano - 7816 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    ciò ufficializza e rinforza la critica logica mossa allo script: un assassino seriale così astuto e ben organizzato, persino operativo su un fronte quasi industriale che si lascia facilmente fottere dalla tracciabilità di un pagamento?
    Ok però non è un thriller con investigatori in caccia e tutta la tensione legata al "whodunit" è un horror/cannibalico ammantato di forti dose di grottesco. Comunque buon appetito!


    no, però è comunque uno scivolone madornale insensato. poi chiaramente è un sofisma (ma che ha avuto un piccolo peso nella mancata assegnazione del ***!), e se qualcosa va rimproverato a un film come questo è di essersi mosso un po' troppo... in punta di forchetta, ecco! mi è molto mancato quel sovrappiù di cattiveria grafica, sfilzata per accontentare, immagino, un po' tutti i palati.