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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/08/16 DAL BENEMERITO JDELARGE
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Belfagor 4/09/16 16:49 - 2689 commenti

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Il sottotitolo miltoniano è azzeccato: come Satana, Escobar riesce ad accattivarsi l'ingenuo Nick per poi tentarlo e corromperlo. In questo senso, l'interpretazione di Del Toro funziona in modo impressionante, conferendo una serenità quasi sorniona al famoso criminale anche nei momenti in cui la sua malvagità si palesa. Per il resto, la trama presta un po' troppo il fianco al melodramma, pur riuscendo a evocare la dovuta empatia per i protagonisti. Esordio alla regia per Di Stefano, che dimostra un gusto non banale in alcune sequenze.
MEMORABILE: "Dio non c'entra niente, Nick. Sei stato tu".

Ryo 4/09/16 23:10 - 2169 commenti

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Personaggio controverso, quello di Pablo Escobar e dargli un'interpretazione che rimanesse fra le righe non era compito facile. Benicio Del Toro adotta uno stile sobrio, perennemente calmo che perde, per qualche attimo, in una delle scene finali. Il film si concentra comunque sulla storia di un ragazzo qualunque, che trovando la gioia dell'amore (con una delle nipoti del boss), si renderà presto conto in quale turbine maledetto si sia cacciato. Un'ottima gestione della suspense, risvolti della sceneggiatura portati all'eccesso. Crudelissimo.
MEMORABILE: La telefonata di Nick alla cognata; Nick costretto per ore e ore a stare nascosto dentro la sua macchina senza possibilità di fuga.

Jdelarge 28/08/16 19:29 - 1000 commenti

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Buona prima opera di Di Stefano che si contraddistingue per l'accurata descrizione del criminale per eccellenza colombiano Pablo Escobar (un ottimo Benicio Del Toro) e per l'intelligente utilizzo degli ambienti, che da soli contribuiscono a rendere il film un buon prodotto. La trama, poi, segue le logiche del melodramma, attingendo anche al noir, salvo sfociare troppo spesso in facili sentimentalismi che stonano un po' con il resto. Comunque buono.

Xamini 6/09/16 23:44 - 1244 commenti

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L'ho trovato poco denso, pur se ben girato, e sofferente di un drammatico calo di carisma nel comparto voci italiane. Il ritratto di Escobar resta tuttavia ben tracciato: si è scelto un punto di vista marginale, un volto quasi perfetto (quello di Del Toro), un estratto tutt'altro che completo della sua vicenda, che lascia posto a un melodramma funzionale. Sulla distanza, la serie Narcos risulta decisamente più documentaristica e interessante anche se l'idea che ne emerge è la medesima.

Puppigallo 9/09/16 17:41 - 5250 commenti

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Pellicola basata tutta sui personaggi, in particolare, sul "buon" Escobar e il giovane, sprovveduto canadese, risucchiato per amore proprio nell'Escobarico inferno. Del Toro, attore di razza, si erge una spanna sopra tutti. Decisamente meno credibile è la nipote "Bianca (pura) tra la Neve (cocaina)". I personaggi di contorno, invece, hanno il compito di far capire quanto chiunque rispettasse, ma soprattutto temesse il potente e spietato Pablito. L'ultima parte potrebbe sembrare tirata, ma il giusto finale (fortunantamente, abbastanza realistico) rende il film meritevole di un'occhiata.
MEMORABILE: Nell'auto di Bonnie e Clyde; Il figlio del contadino è "un po'" duro di comprendonio; Il discorso al prete.

Saintgifts 13/10/16 10:51 - 4098 commenti

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Partire da due fratelli canadesi in Colombia per vivere liberi e praticare il surf per arrivare a Escobar attraverso la bella Maria (Claudia Traisac): è il percorso intrapreso da Di Stefano per mostrarci uno dei ritratti del narcotrafficante più famoso. Nick rappresenta tutti coloro che hanno vissuto vicino al criminale, compreso parte del popolo colombiano, temendo e cercando di compiacere un uomo che ama la famiglia, parla di Dio, ma dimostra una crudeltà infinita. Spesso si è in bilico tra l'ammirazione e il disgusto; il finale rende giustizia.

Galbo 14/02/17 05:51 - 12372 commenti

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Evitando le possibili trappole del semplice film biografico, il neo regista Di Stefano realizza un buon thriller psicologico sul rapporto tra vittima e carnefice. L'autore lavora sulla psicologia dei personaggi avvolgendoli in un'ombra lugubre. L'atmosfera "inquieta" rappresenta alla lunga il lascito principale della pellicola, che punta a mostrare il fascino sinistro del male. Ottima la ricostruzione ambientale. Diligente Hutcherson, bravo Del Toro che però è perdente nel confronto con il magnifico Escobar di Wagner Moura.

Ira72 26/05/17 11:21 - 1305 commenti

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Sebbene romanzata, la storia è ispirata a fatti e a personaggi reali, circoscritti a un breve periodo della rocambolesca vita di Escobar. Scelta limitante che ha escluso, così, la possibilità di un ipotetico copione senz'altro più vigoroso (vedi Narcos). Ciò non significa che il film sia sguarnito. Innanzitutto per la presenza di Del Toro (ottima scelta) il quale forse offusca gli altri personaggi, comunque bravi, regalandoci un personaggio quantomai realistico nelle sue contraddizioni. Buono anche il resto (fotografia, ambientazioni, ricerca di alcuni dettagli).

Piero68 29/05/17 09:35 - 2955 commenti

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Se il fine era narrare una storia d'amore impossibile, intrisa di violenza, che necessità c'era di tirare in ballo nientemeno che Escobar, pomposamente nominato persino nel titolo? Alla conta finale risulterà ininfluente se il boss era reale o di immaginazione, quindi la ritengo una furba operazione per richiamare pubblico. Per questo, anche se innegabilmente la confezione è di buona fattura, ritengo che il film meriti voti in meno. Hutcherson, reduce dagli Hunger games, se la cava egregiamente e Del Toro è sempre una sicurezza.

Nando 31/05/17 16:01 - 3806 commenti

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Il ritratto di uno dei più grandi e sanguinari narcotrafficanti del mondo sullo sfondo di una tormentata storia d'amore. Un ritratto lucido che mette a nudo le efferatezze e il finto buonismo di don Pablo, descrivendo l'ipocrisia che regna in certe zone del Sudamerica. Purtroppo certe storie non sono portate al lieto fine e lasciano un notevole amaro in bocca. Cast appropriato.

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Hackett 21/06/17 19:47 - 1865 commenti

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Film teso e asciutto, che senza indugiare nella retorica e nel didascalismo, rifiuta di raccontere per l'ennesima volta la storia del più celebre narcotrafficante del mondo optando per mostrarla da un'angolazione diversa, puntando i riflettori su una storia d'amore che si svolge nelle sue vicinanze. Così appare la crudeltà nel suo aspetto più spigoloso, nel freddo calcolo d'interesse che non necessita di essere spiegato. Davvero un buon film, da un regista più che interessante. Che, per non fare commediole, ovviamente deve andare all'estero.

Giapo 7/08/17 12:31 - 242 commenti

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Chiariamo subito che il titolo trae in inganno: non si tratta della storia di Escobar ma più semplicemente di un'avventura sentimentale, che presto si trasforma in un incubo, ritratta sullo sfondo della malavita colombiana. Il film coinvolge fin dalle prime sequenze fino a un finale da cuore in gola, ma al di là di questo rimane impressa la terrificante immagine di un personaggio, interpretato da un Del Toro immenso, capace di esprimere allo stesso modo amore, devozione e ferocia.

Rufus68 2/09/17 22:13 - 3819 commenti

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Per fortuna c'è il vecchio Benicio a sostenere con la sua corposa presenza lo scheletro d'un film prevedibile e furbesco. Qui non si narra alcunché di Escobar, purtroppo e la storia inventata a latere è davvero esile e rischia la totale impalpabilità a causa di Hutcherson, la cui inespressività e vacuità tocca i consueti nadir a cui ci hanno abituato molti attor giovani. Finale saccarinico.

Vito 13/07/19 09:12 - 695 commenti

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Emerge un po' troppo il contrasto tra la storia d'amore del turista americano con la nipote di Escobar e le vicende criminali del famoso narcotrafficante. La pellicola insomma sembra confusa e non sa prendere un strada precisa. C'è però la grande interpretazione del bravo Del Toro e ottimi momenti di violenza e tensione. Ci si poteva comunque aspettare di meglio. Sufficiente.

Daniela 14/11/21 10:05 - 12606 commenti

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L'intenzione sarebbe quella di raccontare il criminale più ricco e potente del mondo attraverso lo sguardo smarrito di un giovane canadese che ha la sfortuna di innamorarsi della nipote. Purtroppo il personaggio non solo è palesamente fasullo ma anche affidato a un attore qui molto modesto e questo affossa le ambizioni di un film che pure può contare sull'interpretazione convincente di Del Toro, adattissimo al ruolo, mentre qualche sequenza ansiogena nella parte finale non riscatta del tutto la scarsa consistenza e frammentarietà di quel che precede. C'è del buono ma non abbastanza.

Enzus79 9/08/23 22:07 - 2864 commenti

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Un surfista canadese si innamora della persona sbagliata (la nipote del narcotrafficante colombiano Pablo Escobar) finendo in un vortice di violenza. Abbastanza deludente e poco credibile. Manca, inoltre, di quella giusta tensione che una storia del genere dovrebbe trasmettere. Prevedibile. Violento, ma non troppo. Primo lungometraggio diretto da Di Stefano: esordio che poteva essere migliore.

Capannelle 30/12/23 00:31 - 4394 commenti

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Film discreto per il disegno dei personaggi e per un finale che riesce a vivere di una certa tensione. E' però deficitario come solidità del complesso; si può considerare come l'ennesima variante delle tante storie che si possono creare sui boss del narco traffico, pur con un Benicio Del Toro che lo incarna con efficacia. Non si può dire lo stesso dei due giovani intepreti: come attori se la cavano ma i loro personaggi richiedono una crescente dose di fiducia da parte di chi è alla visione.
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  • Discussione Raremirko • 27/12/20 21:06
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Pellicola che non ha molto da invidiare all'Escobar con Bardem, che pure mi piacque molto (qua poi mi pare vi reciti pure il fratello!).

    Di Stefano sceglie i raccontare solo parte della vita dell'ambiguo narcotrafficante, che a quanto pare fece anche cose buone (poi veniva visto dalla gente in loco come praticamente un venditore di un qualcosa che lì circolava già da anni, cosa del tutto normale, a loro dire).

    Molto bene Del Toro (più somigliante al personaggio di quello che si possa pensare), Corbet poco sfruttato, bene i personaggi giovani.


    Escobar, alla stregua di un Manson, è destinato ad affascinare e a far discutere per sempre.
  • Curiosità Fedemelis • 26/02/21 05:47
    Fotocopista - 2137 interventi
    La partita che Escobar (Benicio Del Toro) guarda in televisione durante la prigionia nella sua villa/prigione è Milan - Atletico Nacional 1-0 del 17/12/1989, finale della Coppa Intercontinentale 1989. L'Atletico Nacional è la squadra di calcio della città colombiana di Medellín, dov'è nato Escobar.

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    Zoom e confronto:

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