Nell'incipit (curiosamente eliminato dalla versione estesa del film) a un'incappucciata che tenta di trafugare in una caverna uno scrigno viene tranciata di netto la mano sinistra da altri incappucciati e riposta nello scrigno medesimo. Passati al giorno d'oggi (siamo a Guanajuato, in Messico), scopriamo che lo stesso scrigno è nascosto in una miniera dove la protagonista Jennifer Baines (Eggar) e suo marito (Jenson) scendono, riportandolo alla luce. Non l'avessero mai fatto! La sera, a casa dei due, la mano segata e lì custodita si anima d'improvviso e attacca l'uomo, che viene... "contagiato" (nelle scene più tese si vedono - e continueranno a vedersi anche successivamente - inserti quasi subliminali...Leggi tutto con la sagoma di un diavolo in ombra); cosa questo comporti lo si capisce presto, perché la cosa capiterà anche ad altri: le mani sinistre di molti prenderanno infatti vita da sole ribellandosi e portando il loro possessore a fare un po' di tutto. C'è chi come appunto il signor Baines grazie a quella vincerà ai dadi attirando l'attenzione di criminali senza scrupoli, chi la userà per massacrare di pugni sul ring un prete (Whitman) boxeur per diletto, chi ancora – disperato – la appoggerà sui binari quando passa il treno o se la chiuderà nella portiera dell'auto pur di staccarsela in qualche modo. C'è tutto questo e altro ancora in questo horror messicano da quattro soldi, che conserva solo il fascino insolito delle belle location messicane e una piacevole fotografia "sporca" tipicamente seventies. Un po' di splatter a buon mercato (l'unico interessante riguarda però un avambraccio segato in uno studio medico), un lungo inseguimento con auto ribaltate tanto per movimentare un minimo e due buoni attori come Samantha Eggar e l'inossidabile Stuart Whitman (eroe della serie B locale). Il problema è che tocca loro duettare sulla base di un copione elementare in cui lui (il prete) è tormentato dalle richieste di lei, la quale ha perso il marito (ma pare non gliene possa fregare di meno) e cerca ora di fargli capire come l'apparente idiozia della mano animata che uccide sia invece realtà. Lui fatica a crederci - specie quando lei afferma che il marito se n'è saltato fuori dalla tomba del cimitero grazie ai pazienti scavi (da sottoterra) della sua mano sinistra posseduta - ma naturalmente presto ci finirà dentro con tutte le scarpe: in chiusura combatterà addirittura una lotta cruenta contro la propria mano a sua volta indemoniata! La povertà del tutto è evidente, eppure un suo piccolo culto tra gli amanti del weird il film se l'è ricavato. Forse proprio per l'assurdità comica di certe situazioni: come commentare le vittime la cui faccia viene attaccata dalle loro stesse mani mentre le riprese tagliano ad arte l'inquadratura in modo che risulti semplicissimo ottenere l'effetto anche senza spendere due pesos? Fatelo anche voi a casa: è sufficiente aprire la mano, spiaccicarsela sul viso e muoverla mentre urlate di dolore. E dire che c'era già chi ci aveva pensato quasi vent'anni prima...
Curiosamente uscito lo stesso anno di un altro lavoro con protagonista una mano amputata (La mano, di Stone), che qui se ne va in giro come quella della Famiglia Addams a commettere omicidi e possedere la mano sinistra di varie vittime. Sfuggire il ridicolo sarebbe stata impresa ardua anche per i grandi, figuriamoci per il modesto Zacarias, a cui però va riconosciuto un certo senso del ritmo (il film non annoia troppo) e qualche scena girata discretamente; non male neanche il cast di vecchie glorie; sPFX grand-guignoleschi, seppur caserecci.
This is the hand, my only friend, the hand. Libera nos a mano. Quante volte il cinema ha provato a farci la mano morta con una mano mozza? E cosa c'è nella miniera-utero? Guai a strapiovere, in forma di indisciplina per la mano sinistra, biblicamente demoniaca. Biblico è anche il casato del regista, arcano sacerdote azteco del macabro e del lugubre (le mummie: brividissimi) che traccian solchi anche in absentia; e coerentemente mancino è il tiro filmico che ci gioca, fatto di tutto un po': il cheap il weird il nasty il grind il trash il camp. Per i psicotronici gorebusters, platino.
MEMORABILE: Tutti i passaggi mummieschi; Sulle rotaie (attaccata sotto il treno); Splatterata finale con vetri; Il più sbronzo car-chasing di sempre!
Raffazzonato ma divertente precursore ideale di Giovani diavoli, che vede un demone messicano in fissa con le mani mancine intento a invasare, uccidere e mutilare un po' di gente, in una sequela di possessioni a staffetta tipo L'alieno. Non mancano scenette gustosamente camp, dall'incipit alla De Ossorio (satanisti incappucciati che sacrificano una fanciulla a seno nudo) alle numerose amputazioni gore (fra chirurgia e più grossolane recisioni sui binari del treno), così come le ingenuità trashoidi (le scopiazzature friedkiniane, la spaesatissima Eggar). Per esploratori della serie B.
MEMORABILE: I flash pazuzueschi del demone; Le teste schiacciate nel palmo della mano; Whitman come cuginastro di padre Karras; Il dottore con infermiera tettona.
"Sculto", se mai il termine avesse ancora un senso, grottesco e assurdo in dosi tali come se non ci fosse un domani, del"maestro" messicano dei generi più "de-generi", Zacharias. Il comparto tecnico inteso come illuminazione e fotografia è buono, giacché pure le scene più strambe e (in)volontariamente divertenti hanno sempre una loro decorosità. La Eggar, che non si sa come abbia fatto a finire qui in mezzo, è sempre di un fascino e di una bellezza ipnotici, ma è evidente che non possa credere molto, in ciò che fa. Diverso per Whitman, un "has-been" di ogni anfratto della serie B.
MEMORABILE: Jenson baciato dalla Eggar. Mai visto"tombeur de femmes"; La tuta Puma "Mario Kempes" di Stuart Whitman; La Eggar in vestaglia da notte, bel vedere.
Bel B-movie d'antan messico-americano con un cast di vecchie glorie tuttavia non ancora bollite (molto brava la Eggar come sempre, anche troppo per un film del genere) tra note demoniache, mummie azteche e mani "non-morte" che fanno danni. Dopo un prologo e un incipit meravigliosi, il film purtroppo non ha lo stesso ritmo di queste meravigliose premesse (anche se la durata ridotta lo aiuta, e molto), tuttavia il clima folle e alcuni tocchi di cattiveria pura (oltre al folle clima psicotronico di tutta l'operazione) lo rendono alquanto godibile, almeno per i fan del genere.
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tre stupori: apprendere dal marcel che ne esisterebbe addirittura una versione estesa! zendy potresti chiedere ai piani alti quanti mins extra durerebbe?? avvio subito la caccia grossa!
mco, rispetto a un titolo come questo ti vedo inspiegabilmente grande assente! te ne suggerisco caldamente il recupero immediato, perché questa superchiccona secondo me ti farà sentire a casa. un altro di quei titoli cui manca idealmente un logo televisivo d'antan nell'angolo destro dello schermo!!
herr, proprio tu che adori la sporcizia e la sgangheratezza d'epoca (mi hanno sentito ridere due piani sotto durante il car chasing: mai editing fu così alticcio e pasticcionesco) mi bastoni con un bipalla questa gemma che le ha, come da commento, davvero tutte per far scintillare le iridi al cultore nostalgico! un vero e proprio personal di maria ammoniacata! la parte in miniera poi mi ha fatto tornare all'età di anni 5, quando il gotico mummiesco riusciva ad avere un qualche gioco facile su di me, senza contare che contiene (anche durante l'esposizione museale) le mummie più raccapriccianti di sempre, roba che manda a casa anche quelle del primo faces of death. e quel finale splatterone brusco coi vetri che esplodono (dario argento è passato anche da queste parti)!! cassius!
secondo me di questo regista va subito recuperato tutto quel che ha sfornato!!
p.s. antò, estendo alla tua persona l'invito al recupero, secondo me sto tortino di psicotronia ti farà sbrodolare!
Mah, credo di esser stato anche generoso nel voto, almeno di mezza palla proprio in virtù del kitsch, ma se dovessi valutare questi film in base all'elemento trash volerebbero delle 4 palle alla volta...
tre stupori: apprendere dal marcel che ne esisterebbe addirittura una versione estesa! zendy potresti chiedere ai piani alti quanti mins extra durerebbe?? avvio subito la caccia grossa!
Qui dice che le versioni sono due, una europea e una americana. Quella europea è su YouTube ma si vede malissimo. Pare comunque le abbiano ristampate entrambe sul dvd/blu-ray tedesco della X-Cess.
Mah, credo di esser stato anche generoso nel voto, almeno di mezza palla proprio in virtù del kitsch, ma se dovessi valutare questi film in base all'elemento trash volerebbero delle 4 palle alla volta...
si ma come da suo divoratore ben sai, questo è cinema che vive essenzialmente di uno scontro frontale di eccessi e difetti, non di rigore formale e narrativo. andrebbe vissuto proprio godendo di questo crash. non fosse stato per alcuni tempi un po' troppo morti avrei toccato quota 4 senza vergogne.,!!
DiscussioneZender • 6/01/23 16:50 Capo scrivano - 49241 interventi
Non saprei Schrammy, credo che il Marcel lo abbia letto da qualche parte e a quanto pare Herr (che ringrazio e che è mille volte più sul pezzo dell'anziano) lo conferma...
tre stupori: apprendere dal marcel che ne esisterebbe addirittura una versione estesa! zendy potresti chiedere ai piani alti quanti mins extra durerebbe?? avvio subito la caccia grossa!
mco, rispetto a un titolo come questo ti vedo inspiegabilmente grande assente! te ne suggerisco caldamente il recupero immediato, perché questa superchiccona secondo me ti farà sentire a casa. un altro di quei titoli cui manca idealmente un logo televisivo d'antan nell'angolo destro dello schermo!!
herr, proprio tu che adori la sporcizia e la sgangheratezza d'epoca (mi hanno sentito ridere due piani sotto durante il car chasing: mai editing fu così alticcio e pasticcionesco) mi bastoni con un bipalla questa gemma che le ha, come da commento, davvero tutte per far scintillare le iridi al cultore nostalgico! un vero e proprio personal di maria ammoniacata! la parte in miniera poi mi ha fatto tornare all'età di anni 5, quando il gotico mummiesco riusciva ad avere un qualche gioco facile su di me, senza contare che contiene (anche durante l'esposizione museale) le mummie più raccapriccianti di sempre, roba che manda a casa anche quelle del primo faces of death. e quel finale splatterone brusco coi vetri che esplodono (dario argento è passato anche da queste parti)!! cassius!
secondo me di questo regista va subito recuperato tutto quel che ha sfornato!!
p.s. antò, estendo alla tua persona l'invito al recupero, secondo me sto tortino di psicotronia ti farà sbrodolare!
Ce l'ho in collezione ma, in effetti, manca il mio commento a tal pro. Vedrò di rimediare, amico mio...