Sicuramente la serie più bella. Cupa, raffinata, sottolineata da musiche meravigliose (che colpo al nostro cuore, quando abbiamo ammirato quella sequenza nel laboratorio "avvolta" dalla musica dei Radiohead!), è la nostra preferita. Per i membri della squadra, per il loro capo, per l'atmosfera da ultimo avamposto di civiltà, umanità e giustizia nella città più astratta e disumana e allo stesso tempo più rappresentativa di una certa America, che si respira tra i corridoi della Scientifica di Las Vegas.
Serie seminale e superba, benchè (inevitabilmente, data la spremitura) calata alla distanza. Qui l'equilibrio fra plot e sottotrame personali è perfetto, il capo carismatico senza superomismi ma nemmeno l'aria da travet di Sinise o la goffa ridicolaggine di Caruso; le trame non da subito troppo lambiccate. E il fascino del prototipo è indiscutibile. Unica pecca l'involontario fomento di una prole non all'altezza, quando non desolante come i pallidi epigoni italiani....
Una delle migliori sorprese nel campo delle serie TV moderne. Fino alla fine non si capisce chi è il colpevole e i depistaggi sono numerosi. Difficile, se non impossibile, scoprirlo in anticipo. Narrazione fluida, sceneggiature quasi sempre di alto livello e colpi di scena. Il tutto condito da indagini moderne, seguite dall’affiatata squadra investigativa (su tutti, l’ex ballerina di lap dance e il ludopatico) coordinata da Grissom (William Petersen). Interessanti le autopsie con spiegazione. Nota di merito per "Hai mai visto L'attacco dei pomodori assassini?". Notevole.
MEMORABILE: Le ricostruzioni visive degli effetti sul corpo umano di, coltellate, colpi di arma da fuoco, esplosioni e via dicendo; L'assassino delle miniature.
Serie cult che mi piace soprattutto perché i protagonisti non si perdono troppo in schermaglie sentimentali, a maggior ragione tra colleghi di lavoro; Grissom è strano, solitario, tutto lavoro (mal che vada viene attratto da una maitresse dominatrice!), ma in tutte le sue singolarità è molto più credibile di tanti poliziotti delle nostre fiction che dopo 10 minuti di indagine si baciano con l'indagata o peggio, scoprono di essere innamorati della collega dopo 10 anni che vi lavorano insieme.
Csi è stato sopratutto, ed è in parte ancora adesso, uno dei migliori serial tv. La costruzione e la ricostruzione delle scene del crimine è curata e si lascia pochissimo spazio al dubbio. La squadra è eterogenea e da ciò prende la propria forza. Anche lo spazio ai flirt fra colleghi è ridotto al minimo storico. A mio giudizio il personaggio che maggiormente è cambiato nel corso della serie è Stokes, che specie nella settima evidenzia le proprie radici texane. Aspettiamo l'ottava! Bello!
Ottima serie tv che ha avuto la geniale idea (e il pregio) di sfruttare un ramo delle investigazioni prima semi sconosciuto, quello della scientifica. Grazie agli ottimi interpreti i personaggi sono credibili e appassionanti. Tra tutti spicca il geniale e solitario Grissom interpretato dal bravissimo Petersen, che nel serial ha trovato una seconda giovinezza. C.S.I. Las Vegas resta il filone più riuscito e continuo, molto più avvincente dei vari cloni (NY e MIAMI) voluti dalla produzione.
Notevole serie televisiva che per prima ha introdotto l'oscuro e prezioso lavoro dei professionisti che lavorano sulla scena del crimine, generando peraltro una serie di epigoni (anche nostrani) quasi mai all'altezza del prototipo. Benchè la qualità del prodotto sia inevitabilmente scemata nel tempo, CSI rimane un'ottima serie televisiva realizzata con molta cura e grande ritmo e ponendo molta attenzione alla veridicità delle storie. Molto convincente il cast.
Devo ammettere che all'inizio la curiosità nei confronti di questa serie mi fece apprezzare gli episodi che di volta in volta venivano trasmessi; poi col tempo la serie ha perso smalto, cadendo nella ripetitività. Nel cast ogni tanto c'e qualche discreta guest-star, gli attori ricorrenti sono discreti, ma come già detto dopo le prime serie, le storie diventano sempre più simili le une alle altre.
Ottima serie tv che ha dato vita anche ad altrettanto ottimi spin off e a qualche puntata di riguardo curata da grandi registi (come Grave Danger). Molto importante anche il fatto che faccia leva su una propria riconoscibilità visiva, attraverso l'uso di specifici contrasti relativi a luci e colori e che ognuno del vari suoi serial sia per l'appunto contraddistinto da una certa qualità tonale di colore. Bravi attori, facce giuste, trame interessanti, qualche effettaccio gore di troppo ogni tanto, tanto per dare al tutto un po' di voyeurismo.
MEMORABILE: La puntata di Tarantino appunto, ipercitazionista e lasciante aperte molti interrogativi irrisolti, la puntata (credo) che tratta di filmati snuff.
Buon poliziesco americano, ma che nelle prime puntate è analogo a tanti altri telefilm. Solo negli ultimi gli omicidi vengono risolti grazie alle innovative tecniche scientifiche. Più che sufficiente il cast, ma gli episodi sono forse un po' troppo simili tra di loro.
Riuscito, ma visto un episodio visti tutti. E né il trucidume splatter, né le morti assurde, né l’inutile montaggio videoclipparo riescono ad allontanare la noia da pistolotto scientifico. Gli Spin-off hanno più azione, ma anche più stucchevoli clichè. Un buon antidoto al trash della tv italica, ma ha successo solo perché attualmente non c'è di meglio...
Di tutte queste nuove serie "ultra tecnologiche" questa è senza dubbio quella che preferisco e che ritengo sia fatta meglio in assoluto. Per due motivi principali. Il primo è la presenza di Petersen, attore che ho già enormemente apprezzato in Vivere e morire a L.A. Il secondo è che tra tutte le serie è l'unica che almeno prova a tracciare un "profiling" del criminale. Qualcosa che va oltre il dato scientifico e implica sentimenti e motivazioni. Insomma, per dirla breve, sceneggiature sicuramente più curate e meno "asciutte".
Da quando andavo alle medie non ho perso un episodio delle prime stagioni. Il lato tecnico (le ricostruzioni, le autopsie quasi voyeuristiche) a volte compensa trame inconsistenti o decisamente assurde e gli episodi ondeggiano fra il memorabile, il trash e l'indegno. Il cast originale è eccellente, soprattutto Petersen e la Helgenberger. Senza dubbio pioneristico per il genere, ma avrebbe dovuto concludersi anni fa.
MEMORABILE: L'episodio "Il dito"; Il finale di stagione diretto da Tarantino; Il serial killer delle miniature.
In principio ho molto apprezzato la serie. Dunque dividerei il mio giudizio in due parti: positivo, inizialmente, perché la serie era ben fatta e innovativa con buone interpretazioni e ricostruzioni dettagliate. Poi, man mano che gli anni passano, gli episodi cominciano a divenire ripetitivi, paradossali, con finali forzati e troppe lungaggini sentimentali. Gli attori diventano sempre più patinati e le comparse sembran più essere prese da un mensile di moda, in quanto a perfezione fisica. Questo ha tolto, a mio avviso, non poca naturalezza.
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DiscussioneGugly • 4/04/08 13:44 Archivista in seconda - 4713 interventi
Ho iniziato a seguire la nuova serie e mi sembra che siano tornati a dei vertici veramente alti per fotografia, storie ed interpretazioni: in particolare, il legame che si sta delineando tra Grissom e Sara, anche se non mi trova comopletamente d'accordo per i motivi che ho evidenziato nel commento, mi piace come viene trattato, distaccato dal constesto lavorativo come se ( quasi ) nulla fosse cambiato nella vita di entrambi. P.s. nel primo episodio di ieri ho visto un piccolo omaggio al Dario nazionale nella posizione della vittima alla finestra. E voi?
DiscussioneGugly • 29/05/08 19:32 Archivista in seconda - 4713 interventi
Sempre senza parole...invece di peggiorare questa fiction migliora ( anche se voci di corridoio indicano un'ultima serie l'anno prossimo per problemi e defezioni varie) : vorrei far notare che il plot narrativo non è originalissimo (lo scherzo delle inquadrature incrociate e l'antro della serial killer erano una palese citazione del silenzio degli innocenti) ma il punto è che viene trattato con mestiere altissimo, accurata psicologia di tutti i personaggi e musiche azzeccate.
DiscussioneZender • 29/05/08 19:39 Capo scrivano - 48345 interventi
Dell'episodio delle miniature ne ho sentito parlar mooolto bene (e d'altra parte se lo tirano tanto in lungo voleva proprio dire che meritava. oggi se c'è un'idea buona al cinema o in tv non possono permettersi di sprecarla con un episodio solo)...
DiscussioneGugly • 29/05/08 20:41 Archivista in seconda - 4713 interventi
l'episodio delle miniature è stato diviso tra la settima e l'ottava serie, quest'ultima in onda sul satellite in Italia.
La serie è andata in onda in prima visione assoluta negli Stati Uniti sulla CBS dal 6 ottobre 2000. Il 13 maggio 2015, al termine della quindicesima stagione, la CBS annunciò il termine della serie, ultimata con uno speciale film per la televisione, Immortality, trasmesso il 27 settembre 2015, in cui ritornano tre attori del cast originario della serie, William Petersen (Gil Grissom), Marg Helgenberger (Catherine Willows) e Paul Guilfoyle (Jim Brass)