Contratto per uccidere - Film (1964)

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Contratto per uccidere
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The killers
Anno: 1964
Genere: gangster/noir (colore)
Regia: Don Siegel
Note: Ispirato da un racconto di Hemingway da cui venne già tratto "I gangsters". Aka "Ernest Hemingway's The Killers".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/05/08 DAL BENEMERITO CAESARS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/11/14
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Caesars 21/05/08 08:56 - 3790 commenti

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Il racconto di Hemingway era già stato portato sullo schermo nel 1946 da Robert Siodmak. Nel 1964 Siegel gira questo "remake" e ci fornisce una visione molto pessimistica della vita. Si parte con due killer che freddano la loro vittima, che pur potendo scappare si lascia uccidere. Perchè? È uno dei motivi che spingeranno i due (l'altro motivo sono un milione di dollari) ad indagare. Buon ritmo e buone interpretazioni, oltre ad uno script interessante, rendono la pellicola piacevole da seguire. Non un capolavoro ma un buon Siegel.

Galbo 19/08/08 20:28 - 12392 commenti

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Tratto da un racconto di Hemingway, già portato sullo schermo da Siodmak (I gangsters), Contratto per uccidere è un buon film noir che ha i suoi punti di forza nella sceneggiatura e nella regia. Siegel realizza un film scarno, compatto e senza fronzoli dove il ritmo si mantiene sempre elevato suscitando un costante interesse nello spettatore. Il film si caratterizza per il "crescendo" finale che assume quasi un significato catartico. Ottima la prova del grande Lee Marvin.

Ercardo85 23/12/08 00:38 - 81 commenti

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Seconda trasposizione cinematografica per "The Killers" di Hemingway dopo l'ottimo film (1946) di Robert Siodmak. Pur non essendo probabilmente all'altezza del capolavoro che l'ha preceduto il film si distingue per le ottime interpretazioni di Lee Marvin e John Cassavetes, oltre che per la presenza di Ronald Reagan, qui alla sua ultima apparizione cinematografica prima di dedicarsi alla carriera politica e per la prima volta in un ruolo negativo.

Patrick78 15/01/09 09:16 - 357 commenti

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Grande film di Don Siegel che rielabora il racconto "The Killers" di Hemingway e lo spruzza di un certo tasso di violenza e cinismo. Ottimi Lee Marvin e Clu Gulager nella parte dei sicari a pagamento che verranno citati soprattutto nel modo di vestire da Tarantino nel suo Pulp Fiction (Jackson-Travolta). Forse il suo miglior lavoro, una pellicola che si tiene sempre su livelli di prestigio, anche grazie alla presenza di Angie Dickinson, le gambe più belle di Hollywood. In origine concepito per la tv, fu rifiutato perché troppo violento. Un classico.

Il Dandi 7/03/10 17:39 - 1917 commenti

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Grande noir! Coloratissimo eppure dolente, pessimista ma teso e coinvolgente. Abile la ricostruzione della vicenda, spezzata in una serie di flashback. Così manca un punto di vista fisso e lo spettatore segue la vicenda del protagonista proprio attraverso i suoi assassini. Non ci si faccia ingannare dal senso di deja-vu: si deve quasi tutto all'influenza delle suggestioni di Siegel su noir successivi. Cult la scena di Cassavetes che molla un bel cazzotto in bocca a Ronald Reagan.
MEMORABILE: Lee Marvin che cerca la pistola e fa il gesto di sparare col dito... un vero animale.

Cotola 19/08/10 02:33 - 9043 commenti

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Da un grande racconto nero di Hemingway (già ottimamente trasposto in celluloide da Siodmak) un bel film di Siegel che pur apportando alcune modifiche, riesce a restituire l'asciuttezza ed allo stesso tempo la tensione della pagina scritta. In questo modo diverte ed intrattiene per tutta la sua durata fino a giungere all'immancabile e prevedibile sanguinoso finale. Cast di gran classe con una Dickinson che si penserebbe non adatta al ruolo di femme fatale e che pure fa venir voglia di entrare nello schermo per strozzarla. Ultimo film di Regan.

Saintgifts 31/01/11 22:38 - 4098 commenti

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Un altro film che nel rivederlo mi sono reso conto di non aver dimenticato per nulla, o quasi. Ricordo che avrei voluto un finale diverso, ma sarebbe stato chiedere troppo, nel 1964. Ben cadenzato e con personaggi ben delineati e, a loro modo, classici, mi veniva da paragonarlo a qualcosa, ma non sapevo a cosa. Poi ho capito: ad una storia a fumetti; sì, un bellissimo fumetto molto colorato con la polvere sollevata dalle auto e il Pop o Tumb dei revolvers con il silenziatore. La coppia di killers (con uno strepitoso Lee Marvin) fa il film.
MEMORABILE: Perchè un milione di dollari viaggia su un semplice furgone postale con solo due vecchi autisti, in una strada semideserta?

Luchi78 28/03/11 15:04 - 1521 commenti

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Da non-amante del poliziesco devo dire che non mi ha entusiasmato; parlando strettamente in termini di tensione emotiva, nella trama è insito il fatto che tutti cercano di trarre in inganno tutti e questo toglie ogni convinzione senza aggiungere alcuna suspence. I due killer professionisti, ottimamente interpretati da Marvin e Gulager, sono chiaramente gli antenati di Vincent e Jules di Pulp Fiction. Ronald Reagan ha già la faccia del presidente USA...

Myvincent 20/03/13 06:56 - 3741 commenti

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Cosa dire di questo noir che si rifà ad un romanzo di Hemingway seguendo le tracce di un vecchio film di Siodmak? Che si trascina un po' stancamente e un po' svogliatamente senza grandi slanci, fra macchine da corsa e donne (una) maledette. Il cast c'è, il plot anche, ma questi ingredienti non sembrano lievitare a dovere, offrendo tensioni soporifere. Ultimo film di Ronald Reagan prima di darsi alla carriera politica.

Nicola81 23/09/16 10:05 - 2857 commenti

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I colori sono sgargianti, ma la storia è nerissima: un milione di dollari conteso da una serie di personaggi negativi, divisi tra chi gioca secondo le regole e chi è disposto a tradire chiunque. Un ritmo altalenante e qualche snodo narrativo non impeccabile vengono compensati dalla consueta maestria di Siegel e dalla buona idea dei killer che si improvvisano detective. Perfetti Marvin e una seducente Dickinson, bravi Cassavetes e Gulager, mentre Reagan era una vera schiappa: per fortuna (o dovrei dire purtroppo?) si darà alla politica...
MEMORABILE: L'incipit; Gli interrogatori condotti dalla coppia di killer; Il finale.

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Graf 13/01/16 11:56 - 708 commenti

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Chi tocca i dollari... muore, chi vi rinuncia si salva. Una tesi semplice che va a trafiggere la cupidigia umana, una concezione pessimista della realtà, una trama ricca di inganni spiazzanti, modi di rappresentazione asciutti fino alla secchezza, una fotografia festosa e colorata per una storia nera e senza uscite. Flashback funzionali, tensione bassa ma costante, Lee Marvin e Clu Gulager strepitosi come impiegati del crimine in giacca e cravatta, tanto buffi quanto spietati. Un film a sangue freddo.

Daniela 11/02/17 21:38 - 12662 commenti

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Da una stessa fonte letteraria, due film che raggiungono risultati di eccellenza pur risultando molto diversi: se Siodmak aveva narrato la storia a ritroso facendoci immedesimare con lo sfortunato personaggio dello Svedese, Siegel adotta il punto di vista dei killer incaricati di farlo fuori, trasformandoli in investigatori che ricostruiscono l'antefatto criminale di cui il loro ingaggio è stato l'esito finale. Regia grintosa, gran ritmo, cast in forma in cui spicca Dickinson nel ruolo per lei inedito di femme fatale: noir bello, cinico e duro come il volto scolpito di Lee Marvin.

Rocchiola 2/08/18 14:08 - 966 commenti

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La caccia a un milione di dollari rubati e spariti nel nulla scatena una spirale di violenza e tradimenti dalla quale nessuno dei protagonisti uscirà vincitore. La coppia di killer che si improvvisa detective ricorda quella di Crimine silenzioso. Bella la figura di Cassavetes che sconfitto dagli eventi accetta di morire senza nemmeno tentare di difendersi. Bravo anche Reagan alla sua ultima apparizione cinematografica mentre la Dickinson rimane una delle dark-lady più belle dello schermo. Un gioiello di amoralità e disincanto.
MEMORABILE: La violenta determinazione di Marvin e Gulager che prima maltrattano un cieca e poi appendono la Dickinson alla finestra; La gara; Fell nella sauna.

Rufus68 17/11/18 23:30 - 3842 commenti

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A distanza di anni l'ho trovato parecchio datato. L'idea, notevole, dell'illuminazione a ritroso di moventi e psicologie si arena in larghe secche prosaiche (la seduzione di Cassateves, le corse in auto). L'aria che tira, a parte certi picchi di crudeltà (le torture alle Dickinson, gli omicidi a sangue freddo), è quella da telefilm televisivo. Marvin su tutti, di gran lunga; Reagan meglio da presidente.

Berto88fi 19/12/18 11:51 - 216 commenti

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L'incipit spietato non lascia dubbi sul contenuto della pellicola: un'escalation di violenza, come di consueto generata dall'avidità, fino all'inevitabile epilogo amaro. Siegel, con il suo stile essenziale, gestisce armoniosamente il presente e i flashback ripercorrendo una vicenda ricca di colpi di scena e tradimenti, sostenuta da una discreta prova del cast in cui svetta Lee Marvin in un ruolo che gli calza a pennello; meno incisivi invece Gulager e Reagan. Peccato per il finale sbrigativo, ma ciò non toglie che sia un gran bel noir.
MEMORABILE: Il piano e lo svolgimento del furto; L'incipit.

Didda23 15/10/19 11:08 - 2426 commenti

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Lo straordinario incipit cattura oltremodo l'attenzione per uno sviluppo narrativo a ritroso che scioglie magnificamente tutti i nodi narrativi, arrivando un finale di rarissima efficacia. Nel mentre qualche rallentamento più da commedia brillante (la storia d'amore, le scene nel mondo dei motori), ma che non inficia il risultato complessivo. Memorabile Lee Marvin, Cassavetes - in termini di bravura - non è da meno, mentre Reagan non convince. Siegel eleva ogni propria peculiarità oltre il limite, donando alla pellicola una regia da manuale.
MEMORABILE: Cassavetes che "incomprensibilmente" si fa ammazzare; L'astuto piano di deviazione; Il rapporto fra la Dickinson e Reagan.

Paulaster 3/04/23 19:17 - 4417 commenti

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Due sicari vengono assoldati per ammazzare un ex pilota, consapevole della sua fine. Noir che equilibra bene la parte criminale con intermezzi più sentimentali. I flashback spiegano i giochetti del tutti contro tutti e fino alla conclusione si resta incerti su chi aveva in mano il malloppo. Marvin è perfetto per il ruolo e la Dickinson non sfigura come ammaliatrice e bersaglio di sberle assortite; bravo anche Reagan come carismatico villain.
MEMORABILE: La dinamica della rapina; Buttato fuori dall’auto; Chiuso nella sauna; Appesa dalla finestra.

Reeves 29/10/23 08:20 - 2214 commenti

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Pur con un cast abbastanza sorprendente (far convivere un genio come John Cassavetes e Ronald Reagan non deve essere stato facile), il grande Don Siegel porta ancora una volta a casa un film eccellente, con una tensione che cresce gradualmente e scene d'azione realizzate con grande cura e con stile. Un piccolo manuale di come va girato un film d'azione, come giustamente ha scritto Quentin Tarantino.

Kinodrop 15/12/23 20:10 - 2948 commenti

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Si stenta a credere che un film a dir poco modesto abbia le sue radici nel grande Hemingway. Siegel infatti confeziona un noir di discreta routine che, da un inizio promettente, si fa piuttosto didascalico con l'alternarsi di un presente più dinamico e action a un pregresso sentimentaloide e passionale che stride con la tensione che dovrebbe essere propria di questo plot, anche a causa di un montaggio non sempre fluido accanto a una caratterizzazione manichea di tutti i personaggi. Buona la fotografia e discreto il cast, ma nell'insieme un lavoro superato dalle successive produzioni.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 4/12/09 11:58
    Scrivano - 5591 interventi
    Per il ruolo di Ronald Reagan furono considerati:
    Barry Nelson,Gig Young, John Forsythe,Leslie Nielsen,Van Johnson,Richard Conte,Steve Cochran
    Richard Basehart e Walter Matthau.

    Fonte:Imdb
  • Discussione Cotola • 19/08/10 02:28
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Alcuni lo segnalano come remake de "I gangsters"
    di Siodmak. Che si fa?
  • Discussione Zender • 19/08/10 08:16
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Gli si aggiunge il simbolino. Fatto, grazie.
  • Discussione Zelig46 • 7/11/12 09:38
    Galoppino - 94 interventi
    Questo ottimo film, fu concepito come film per la TV, ma i dirigenti della della NBC lo giudicarono troppo violento per il piccolo schermo e lo dirottarono verso il circuito cinematografico.
    Doveva essere il primo film TV della storia Americana.
    E' cosi spiegato il formato cinematografico 1.37:1 che era stato abbandonato da tempo.
    Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Contratto_per_uccidere
  • Discussione Graf • 14/01/16 00:00
    Fotocopista - 908 interventi
    Però, che strano...
    Dirò, forse, qualcosa di antipatico ma un particolare mi ha molto colpito, nel visionare per la prima volta questo film.

    L’elegante ed eclettica attrice Angie Dickinson, nata il 30 settembre 1931, gira questo film di Don Siegel nel novembre del 1963, quindi a soli 32 anni.
    Eppure nel film, e i numerosi primi piani non potranno smentirmi, dimostra un’età più vicina ai 50 che ai 40 anni.
    Pensavo, tra me e me, mentre visionavo il DVD: “Una bella e brava attrice ormai giunta alla fine della sua carriera”. Invece, poi ho consultato Wikipedia….
    52 anni fa non c’era il lifting, d’accordo, ma non mi pare che la parte interpretata dalla Dickinson, un’avventuriera ammaliatrice, richiedesse un artificiale invecchiamento del personaggio…
    Quindi lei era proprio così....
    Ultima modifica: 14/01/16 01:07 da Graf
  • Discussione Zender • 14/01/16 08:18
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Vero, poi però è rimasta uguale per secoli e ancora nel 1980 girava scene sexy per De Palma.
  • Discussione Buiomega71 • 14/01/16 21:20
    Consigliere - 25998 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Vero, poi però è rimasta uguale per secoli e ancora nel 1980 girava scene sexy per De Palma.

    Per me Angie è Vestito per uccidere
  • Discussione Mauro • 27/01/17 10:48
    Disoccupato - 11980 interventi
    Questo fu l'ultimo film interpretato da Ronald Reagan, che poi abbandonerà il cinema per la politica.
  • Homevideo Buiomega71 • 7/01/18 17:24
    Consigliere - 25998 interventi
    Rieditato in dvd per la A&R Productions, disponibile dal 26/01/2018

    https://www.amazon.it/Contratto-Uccidere-Lee-Marvin/dp/B078SXJ2B7/ref=sr_1_179?s=dvd&ie=UTF8&qid=1515342148&sr=1-179
  • Homevideo Rocchiola • 2/08/18 14:25
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Il DVD della Flamingo-Teodora uscito nella collana Vieri Razzini è ormai fuori catalogo e le poche copie ancora reperibili su Internet sono carissime. Io lo posseggo e devo dire che ha un buon video di certo non privo di imperfezioni (puntinature e righe verticali comprese), ma nel complesso più che accettabile. In alcuni passaggi è più sgranato e sporco in alti molto pulito e nitido. I colori sono vivi ed equilibrati l’audio dolby digital 2.0 è discreto. Essendo questo film originariamente girato per la televisione il formato video è ovviamente 1.33 in 4:3.
    Tuttavia all’estero c’è il bluray della Criterion (uscito in abbinato al film i Kllers di Siodmark del 1946, di cui quest'opera di Siegel è una specie di remake non dichiarato, in ogni caso tratto dallo stesso racconto di Hemingway) ed in Inghilterra quello della Arrow che lo propone singolarmente. In entrambi i casi si tratta di versioni che non hanno ovviamente l’audio italiano, ma che propongono un video di altissima qualità probabilmente restaurato e proposto anche nella versione panoramico 1.75 per la Criterion e 1.85 per la Arrow. Questa versione in 16.9 è quella approntata per le sale dopo che il film, girato come detto originariamente per la televisione, è stato rifiutato perché ritenuto troppo violento per il pubblico televisivo. Così in post-produzione è stato portato in formato anamorfico per il passaggio nelle sale cinematografiche. Io ho provato a vederlo in 16.9 attivando lo zoom sul televisore ed a parte gli ovvi problemi di definizione derivanti da un’immagine zoomata, devo dire che la visione panoramica è piuttosto piacevole in quanto riesce a riempire i moderni schermi televisivi in 16:9 senza scarificare troppo dell’immagine originaria (infatti il lieve taglio dell’immagine in alto ed in basso incide poco sulle singole inquadrature ed è sicuramente meno traumatica dei processi inversi in cui un film panoramico veniva portato in formato televisivo con tagli ai lati che rendevano incompresibili certe scene).
    Di recente è arrivata la A&R che ha rieditato il film in DVD adottando un master restaurato in HD e presentato in schermo panoramico 1.78. E' presumibile pertanto che abbiano usato uno dei master delle due versione BD succitate proponendolo però su supporto SD. Per curiosità lo acquistato e visionato ieri sera notando che la qualità audio video non pare di molto superiore alla precedente edizione Teodora, anche se l'immagine sembra un briciolo più definita ed un po' meno granulosa. Ma nella sequenza in cui Cassavetes incrontra per la prima volta la Dickinson proponendogli un giro in macchina in pista abbiamo gli stessi pesanti difetti (righe verticali e puntinature a iosa), mentre quella successiva della gara automobilistica in cui Cassavetes ha l'incidente appare qui più pulita e nitida. Quindi per gli amanti dell'immagine panoramica consiglio l'acquisto del DVD A&R (anche perchè la Flamingo come già accennato è fuori catalogo e costa molto di più come pezzo da collezione), in attesa magari di una versione definitiva in BD anche per noi italiani povera gente.
    In Spagna la Resen ha pubblicato un BD dal titolo 2El Codigo del Hampa" che pare abbia anche l’audio italiano e con la doppia opzione di formato video in 4.3 o panoramico 1.85, quindi probabilmente usando il master della Arrow, però attenzione perché questa label o presunta tale, vende praticamente dei bootleg con trasferimenti su supporti registrabili DVD-R o BD-R !!! Credo sia conclamato che trattasi di edizioni pirata.