Contagion - Film (1987)

Sfatiamo subito il mito che vuole i film australiani girati con gusto e cura per i paesaggi: il regista Karl Zwicky dirige, con questo CONTAGION, uno dei più miseri horror che la storia ricordi. L'ambizione era quella di fare un film “alla Lynch”, con belle ragazze misteriose, un protagonista costantemente stupefatto, una villa persa nel bosco, fotografia patinata dai toni prevalentemente ocra e bluastri, ricerca psicologica nelle caratterizzazioni... Ebbene, da premesse tanto ambiziose è nato una sciocchezza di proporzioni mastodontiche, che ad ogni intenzione “lynchana” fa corrispondere un effetto involontariamente parodistico. Così il protagonista...Leggi tutto John Doyle è la copia tremendamente trash del Kyle MacLachlan di VELLUTO BLU, inespressivo com'è. Altrettanto si può dire delle due pupe platinate, sorta di cloni malriusciti dell'inquietante Sherilyn Fenn. Sarà anche colpa dell’approssimativo e (comprensibilmente) affrettato doppiaggio italiano, ma pure loro eteree e ammalianti proprio non paiono. Non parliamo poi della sceneggiatura e del maldestro tentativo di approfondimento psicologico della pazzia del protagonista Mark: che le avventure nella villa (in cui peraltro risuona sempre, come Lynch insegna, una canzone soft stile Anni Venti) siano solo il frutto delle visioni di Mark lo si capisce subito, senza dover mostrare da una prospettiva aerea il poveraccio intento a baciare il vuoto e non, come a lui sembra, la bella Helen. Detto di un'insulsa battaglia nel bosco con i discendenti di Mad Max (visti i costumi la medesima terra d'origine dei film), resta solo qualche vago effetto splatter: ottima l'amputazione di un dito a un cadavere.

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