The grudge - Film (2004)

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The grudge

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ci sono autori che sono condannati a ripetere mille volte lo stesso film, ad essere ricordati sempre per la stessa opera. E’ il caso di Takashi Shimizu il quale, dopo aver girato gli episodi televisivi di JU-ON ne ha girato il film. Poi il seguito (JU-ON 2) e adesso persino il remake in chiave americana prodotto da Sam Raimi. E cos'altro è JU-ON (conosciuto nel mondo col titolo di THE GRUDGE) se non un horror quintessenziale ambientato in una casa maledetta posseduta dagli spiriti di una donna e un bambino? Deve essere questo che ha colpito Raimi: proprio come nel suo LA CASA...Leggi tutto stiamo parlando di orrore fine a se stesso, costruito con l'unico scopo di spaventare; cosa che riesce, e senza mai ricorrere al sangue. Tanto più in questo remake, dove la tensione è quasi costante e le fasi intermedie, tra un’apparizione ectoplasmatica e l'altra, sono ridotte all'osso. L’aver ambientato di nuovo la vicenda in Giappone, in una casa similissima a quella del film originale, fa sì che le differenze tra le due versioni siano molto minori rispetto a quelle viste in THE RING, ad esempio (l'operazione di ripescaggio da un classico giapponese è concettualmente identica). La storia e i salti temporali sono spiegati meglio ora, il cast occidentale permette di identificare più facilmente i personaggi, ma il film (considerato che il regista è sempre Shimizu) è quello, con le scene “di paura” che si moltiplicano seguendo lo schema prestabilito fin dagli episodi televisivi. Da un punto di vista emozionale THE GRUDGE fa il suo dovere, eppure tanti spaventi alla fine annoiano, si fanno maniera e la “scena madre” sulle scale perde il confronto con quelle analoghe viste negli originali giapponesi. Orrore puro.

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Fabbiu 17/02/07 10:03 - 2145 commenti

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Sicuramente il film ha lo scopo di rimediare alle lacune o alla trascuratezza nei particolari di quello originale. Tuttavia devo dire che nonostante i begli effetti speciali, il film non è riuscito a catturare la mia attenzione dall'inizio alla fine ma solo a tratti. Il ritmo infatti è decisamente lento e poco fluido, capace di distogliere la concentrazione durante lo svolgimento della storia, per spaventare o interessare solo nelle fasi più vive dell'horror.

G.Godardi 20/03/07 16:37 - 950 commenti

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I remake dei successi di Hong Kong sono la riprova che la cinematografia orientale e quella occidentale viaggiano su due binari differenti. Pur diretto dallo stesso regista della serie originale, questo versione made in Usa conta soprattutto per il brillante lavoro di sceneggiatura, che condensa quasi tutta la serie in un unico capitolo rendendola anche comprensibile per chi non l'avesse già vista tutta. Buoni cast e confezione. Tuttavia indicato solo per chi ha amato l'originale. Sottovalutato.

Sadako 20/03/07 19:35 - 177 commenti

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Shimizu deve essersi affezionato al suo Ju-on, tanto che riesce a farsi chiamare anche per girare il remake americano. La riedizione è perfetta. Siamo sempre in Giappone, ma i protagonisti occidentali si inseriscono nell'ambiente senza forzature. Uno scontro culturale ben orchestrato e una certa fedeltà con la versione più completa dell'originale, quella televisiva, lo rendono un film ottimo. Tanto che il nostro Shimizu ha già in cantiere due sequel: uno per il Giappone e uno per gli Stati Uniti.

Stubby 24/03/07 11:56 - 1147 commenti

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Alcune sequenze sono molto buone, e a tratti si rimane impressionati e\o spaventati. Le atmosfere sono angosciose e a volte claustrofobiche, nei massimi momenti di tensione, però nel complesso il film non mi ha convinto. Tant'è che, dopo un po', ho proseguito per inerzia nella visione. Probabilmente ciò è dovuto molto ai troppi tempi morti che imperversano.

Undying 8/05/07 22:55 - 3807 commenti

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Anche questa volta la Ghost House Pictures (di Sam Raimi) mette in cantiere un remake a tempo di record: forse il tema del "fantasma" orientale è ormai saturo e il risultato complessivo appare privo di alcuna giustificazione. Meglio: l'inserimento nel cast di Sarah Michelle Gellar (celebre interprete del serial TV Buffy) rende chiare le intenzioni della produzione, rese ancor più lapalissiane dal ricercato Rated PG-13. La platea (o meglio il target) di riferimento è il pubblico adolescenziale: le conclusioni sono ancora più ovvie.

Rebis 4/02/09 19:40 - 2337 commenti

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Shimizu si sforza di restituire il Giappone da un'ottica congeniale agli americani: ne ricava una messa in scena spaesata, anche angosciante, ma gelida e priva di spontaneità; una rappresentazione dell'incubo distaccata e perplessa, incapace di affondi concreti. I collaudati spaventi del prototipo sono attesi e ripetuti pedissequamente ma non sortiscono effetto alcuno, rasentando, nella loro assoluta gratuità, l'infantilismo. La reiterazione della dinamica poi, più che orrore, genera un preoccupante senso d'indisposizione. Brutti, ridicoli e impropri gli effetti in CGI. Accettabile la Gellar.

Ale nkf 1/06/10 22:32 - 802 commenti

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Horror che cerca di svilupparsi fra la paura e il terrore, fra l'angoscia e il panico ma che manca di sostanza, non riesce a fare un salto di qualità. Sembra quasi che il Giappone, negli ultimi tempi, viva per gli horror ma tra i tanti proposti non tutti possono appassionare. Anche il contesto appare algido e inappropriato per il classico horror genere Saw. Completamente una disfatta.

Greymouser 5/06/10 00:08 - 1458 commenti

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Un remake concettualmente superfluo, anche se firmato dal regista dell'originale "Ju-on": non aggiunge nulla se non effetti speciali in CGI e un budget evidentemente più corposo; anzi, toglie molto, in termini di atmosfera e suggestione. La presenza della Gellar certifica la furbata commerciale. Del resto, l'idea originaria di Shimizu è già stata cucinata in tutte le salse, per poter apprezzare ancora un'operazione di questo genere.

Enricottta 13/08/10 11:09 - 506 commenti

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Se il pubblico chiede i sequel e allora dategleli. Americani in cerca di facili incassi ce la mettono tutta, per essere almeno accettabili. La trama è da solito "cul de sac", che ormai ha rotto, ma a ben vedere la confezione e alcuni buoni attori riescono a risolevare le sorti di un film destinato agli under 14. Sam Raimi si legge all'inizio dei titoli di testa e si rimpiange per tutto il film. Le atmosfere sono giuste e la suspance è tipica dei film orientali. Non del tutto convincente il risultato finale.

Nando 22/05/11 13:02 - 3814 commenti

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Una casa teatro di un omicidio/suicidio genera morte in tutti coloro che la frequentano o vi s'avvicinano. Abbastanza inquietante con la presenza di qualche scena ad effetto, si avvale tuttavia di una narrazione lievemente telefonata in cui le sorprese appaiono scontate così come il finale. Nella norma.

Takashi Shimizu HA DIRETTO ANCHE...

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Luchi78 8/02/12 12:06 - 1521 commenti

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Ha perso ormai gran parte della sua potenza orrifica proprio per il fatto di essere divenuto un classico del genere. Ripensando alla prima visione l'impatto era decisamente forte: ottima la fotografia, i costumi, anche la Gellar sembra calarsi alla perfezione nel ruolo assegnato. Insomma, non si può negare che Shimizu con questo remake non abbia sbagliato praticamente niente. Unico difetto, le visioni successive perdono gran parte della verve iniziale.

Belfagor 21/03/12 19:07 - 2690 commenti

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Remake al tempo di record del giapponese Ju-On, in cui una giovane infermiera si imbatte in una casa infestata da fantasmi particolarmente rancorosi. Nonostante la valida prova di Sarah Michelle Gellar (appena reduce, fra l'altro, dalla serie Buffy e quindi ferrata in materia horror), il film si rivela di una sconcertante piattezza. I vari topoi del genere, dalla casa stregata agli spiriti desiderosi di vendetta, sono declinati con originalità pressoché nulla.

Rambo90 12/04/12 01:31 - 7697 commenti

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Buon horror sui fantasmi e sul paranormale, deludente nei motivi che scatenano il rancore del titolo, ma con spaventi ben costruiti e alcune scene ad altissima tensione. La regia di Shimizu è buona, attenta ai particolari senza strafare. Nel cast, più della Gellar che si limita a svolgere il compitino, fa piacere rivedere Bill Pullman (anche se in una parte secondaria). Per una serata all'insegna di emozioni assicurate, buono.

Didda23 9/04/12 13:41 - 2426 commenti

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Shimizu con modestia accetta la propria crisi creativa e dirige pure questo buon remake americano. L'operazione in sè potrebbe risultare effimera ed inutile, invece i soldi americani permettono uno studio ancor più accurato dell'immagine: l'unione della strepitosa fotografia con il movimento ispirato della macchina da presa regala momenti di puro cinema orrorifico. La sceneggiatura soffre degli stessi difetti delle opere precedenti.

Buiomega71 14/04/12 00:48 - 2910 commenti

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Immane boiatona tra il narcolettico e il ridicolo involontario. Il povero Shimuzu fa sempre lo stesso film, anche in salsa yankee la suonata stonata non cambia e rigira la serie più horrorcomica che sia mai stata concepita. Il visino spaventato della Gellar è l'unica novità, poi via alle solite baggianate di bimbetti pallidi urlanti e donne fantasmone disarticolate. L'inquietudine lascia il posto alla noia assoluta e la paura diventa ilarità da cinemata trash. Davvero c'era bisogno di rifare una delle serie horror più dementi della storia?
MEMORABILE: La "terribile" fine del fratello di Sam Raimi; La ragazza con la faccia lessa e la lingua a penzoloni; Il bimbo urlante da ammazzarsi dal ridere.

Galbo 11/10/12 19:01 - 12393 commenti

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Takashi Shimizu dirige il remake di un suo stesso film mantendone l'ambientazione nipponica e chiamando ad interpretarlo l'americana Sarah Michelle Gellar. Risultato piuttosto mediocre; il ricorso agli elementi classici del genere avviene pedissequamente senza alcuna libertà creativa ed interpretativa. Più che spaventarsi lo spettatore tende allo sbadiglio aspettando il finale che per fortuna non tarda molto.

Giacomovie 22/12/13 23:23 - 1398 commenti

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A parte il riuscito The ring, gli horror di derivazione giapponese hanno fatto un fiasco... pauroso. Non c’era bisogno di ricopiare un film che non aveva entusiasmato. La regia è scadente e la troppo osannata Sarah Michelle Geller è chiaramente spaesata. L’andamento è frammentario e di una piattezza quasi costante. Pochi i momenti che possono incutere paura, a volte ci sono solo le solite ombre o gli inutili squilli improvvisi del telefono. Se si stenta a capire il motivo di questo film figuriamoci quello dei due sequel... *!

Nicola81 22/02/14 23:00 - 2857 commenti

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Di horror ne ho visti anche di migliori, ma questo è l'unico che mi abbia veramente fatto paura dall'inizio alla fine e ci è riuscito senza ricorrere a effettacci e alla bassa macelleria. I salti temporali richiedono una certa attenzione, ma contribuiscono ad accrescere ulteriormente la tensione. Non troppo originale nella narrazione (la storia è quella dell'ennesima casa infestata...), effetti speciali rivedibili, ma l'impatto lascia davvero il segno. Discreto il cast. Tre pallini.

Gabigol 24/10/19 13:11 - 580 commenti

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I remake americani hanno sempre l'invidiabile potere dei soldi (10 milioni di dollari, budget medio-basso che risulta sicuramente rimpinguato rispetto al capostipite) a discapito della verve creativa e l'effettiva presenza di idee a giustificare l'operazione. Quest'opo film di riciclo, per quanto contraddistinto da fiacchezza narrativa e qualche caduta di stile, riesce a restituire dei discreti momenti di tensione. Anche la costruzione dell'atmosfera plumbea e soffocante è ben resa. Rimane comunque perdibile per chi non bazzica il genere.
MEMORABILE: I dieci minuti di Susan che deve uscire dagli uffici per tornare a casa; Yoko che accoglie Alex con un bel ghigno slabbrato.

Lupus73 18/01/20 13:13 - 1494 commenti

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Ghost story che ha fatto molto parlare di sé come The ring (anche grazie alla parodia di Scary movie 4). Rivista a distanza di anni perde davvero molto del suo fascino fino ad annoiare, complice anche il poco dinamismo, una lentezza in favore di un'atmosfera cupa che però non è poi così inquietante; i presupposti su cui si basa (le apparizioni di fantasmi giapponesi inaspettate, la storia macabra legata alla casa), anche se sono stati trattati in maniera moderna per l'epoca, oramai sono piuttosto superati (da proposte più attuali).

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Gugly 30/07/22 18:58 - 1187 commenti

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Tentativo malriuscito di ibridare l'horror giapponese con elementi americani dopo i fasti di The ring; a non funzionare è appunto l'ambientazione nipponica provvista di attori occidentali, i quali certamente fidelizzano un pubblico più vasto ma non aiutano a sbrogliare una trama che va avanti e indietro nel tempo come l'originale; le apparizioni orrorifiche di spettri e mini spettri fanno il loro lavoro di far saltare sulla sedia gli spettatori ma finisce lì.
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