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MMJ Davinotti jr
Anno: 1973
Genere: commedia (colore)
Regia: Stefano Vanzina
Note: Aka "Anastasia mio fratello ovvero il presunto capo dell'Anonima Assassini".
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Ancora un' incursione americana poco felice per Alberto Sordi dopo il deludente UN ITALIANO IN AMERICA. Qui impersona Don Salvatore Anastasia, prete calabrese (di Tropea) realmente esistito e che scrisse il romanzo omonimo - e palesemente autobiografico - dal quale il film è tratto. Imbarcatosi nell'immediato dopoguerra per l’America, raggiunge a Little Italy (New York) il fratello maggiore Alberto (Richard Conte), che negli anni è diventato un rispettatissimo gangster (lo chiamano "Big Al"). Ingenuo, Don Salvatore/Sordi non ne sapeva nulla né intuisce la verità se non molto tempo dopo,...Leggi tutto quando scopre che dietro ad alcune scommesse truccate si staglia l'ombra del fratello e della sua organizzazione. La storia vive di fasi commoventi alternate alla intraprendenza dialettica di un Sordi più contenuto del previsto, che comunque, mantenendo il profilo basso richiesto dal personaggio, non può esibirsi nelle consuete, invadenti performance. Quella che risalta è l'umanità di Don Salvatore, che unita a una profonda visione trasparente del mondo non gli permette di comprendere il modo in cui il fratello ha fatto carriera. Si instaurerà in una piccola chiesa in disfacimento riportandola a nuova vita (e senza accorgersi che i contributi in denaro sono tutti frutto di amicizie "particolari"). Girato quasi per intero a Little Italy, tra americani che parlano sempre in italiano o in inglese “maccheronizzato”, il film di Steno non ha la forza comica del miglior Sordi né il ritmo delle sue migliori commedie. E’ un’opera misconosciuta non disprezzabile, ben recitata, ma in fin dei conti superflua.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Rambo90 - Non male, dopotutto:
Tomastich, Graf, Daidae, Motorship - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Galbo, Samuel1979, Gabrius79, Superding
La mafia Italoamericana viene qui utilizzata come pretesto per far muovere un Sordi un po' atipico in un ambiente alieno (lui è un prete italiano che nulla sospetta, anche se bisogna avere gli occhi foderati di prosciutto), con annessi equivoci, gente che si mette sull'attenti appena sente il suo cognome (il fratello è un potente boss) e relativa vita facile finchè non succede il patatrac. Sordi ce la mette tutta, ma questa sua quasi perenne aria malinconica e una sceneggiatura tendente a ripetere il concetto, finiscono per appesantire una pellicola già poco incisiva. Comunque, vedibile.
MEMORABILE: Sordi bacchetta un boss perchè usa olio di oliva Albanese anzichè Siciliano; Il boss tenta di eliminarlo, ma avrà la peggio (a pezzi e paralizzato).
Dopo Un italiano in America, altra trasferta statunitense per Alberto Sordi, che impersona questa volta un religioso calabrese che si reca a New York per opere di bene. La caratteristica di questo film, tratto da un libro autobiografico di don Salvatore Anastasia, è decisamente l'interpretazione di Sordi che impersonando un personaggio reale è più contenuto del solido e meno legato ai canoni della sua comicità. Per il resto si tratta di un film non esaltante a causa di una sceneggiatura che appare piuttosto fiacca e ripetitiva.
Un film moralizzante e certamente "italiano" anche se girato a New York: Alberto Sordi prete, fratello ignaro di un boss della malavita. Non è un film comico, bensì una riflessione (a volte un po' naif) sull'evoluzione della condizione dell'italiano nel Nuovo Mondo. Se considerate questa lettura un po' troppo alta... vabbè, accontentavi dell'Albertone nazionale.
Sul valore del film è meglio sorvolare poichè lo reputo al massimo mediocre, tuttavia la performance di Sordi è accettabile, anche se quando recita con la cadenza "siculo-calabrese" non risulta così irresistibile. Anche qui Alberto (come nel film Venezia, la luna e tu), non appena può, esce fuori dal suo "inconsueto" ruolo per accennare battute e atteggiamenti tipici del suo collaudatissimo personaggio.
MEMORABILE: L'espressione di Sordi "Oddìo ahò", non appena scopre un mitra sotto la sedia.
Commedia amara poco riuscita diretta da Steno con un Alberto Sordi protagonista ma meno coinvolgente del solito. Il suo personaggio è ben delineato, ma seppur positivo, risulta essere un po' noiosoetto. Il film non ha momenti memorabili e quel poco di apprezzabile che c'è si salva grazie a Sordi.
Il successo mondiale del Padrino dette la stura a una breve stagione di film sulla mafia tutti dimenticabili eccetto il Lucky Luciano di Rosi. Questo film diretto da Steno è nato dal volere di Sordi che si era innamorato di un libro scritto da un candido sacerdote calabrese fratello di un boss della mafia di New York. Tra pittoreschi schizzi ambientali di Little Italy, coloriti ritratti di boss e picciotti, sentimentalismi, equivoci e risate amare, il film, gracile e piuttosto fiacco, si regge sull'interpretazione di Sordi nel ruolo del sacerdote.
L'insolita coppia Conte-Sordi dà più spessore a un film che altrimenti sarebbe mediocre. La caratura degli attori infatti non si discute e non è male nemmeno il resto del cast. Buona la regia, peccato per l'eccessiva lunghezza e una certa noia e pesantezza che si avvertono già verso metà film. Guardabile con riserva.
MEMORABILE: L'olio albanese; Il finale dove Sordi dà il meglio di sé (sembra soffra davvero): attore indimenticabile.
Un Sordi diverso, più contenuto e dallo strano (ma riuscito) accento calabrese è il mattatore di un film non sempre interessante ma che grazie al suo attore si lascia seguire sino alla fine senza problemi. Si sorride in varie occasioni e il modo in cui il protagonista non si accorge delle attività illecite del fratello (il bravo Conte) fa da perno esilarante della vicenda. L'ambientazione americana regge, con il commento musicale di Piccioni che sottolinea il paese straniero come terra di sogno (che diventa brutto sogno) e il disincanto sordiano. Buono.
Film diretto da Steno non propriamente riuscito a causa di una sceneggiatura alquanto lacunosa e monotona che fa affidamento sulla grande interpretazione dei due coprotagonisti, un Alberto Sordi diverso dal solito nel ruolo di un ingenuo prete della provincia calabrese che va a trovare suo fratello del quale era oscuro riguardo alla sua attività criminosa e un bravissimo Richard Conte nel ruolo di quest'ultimo. Bellissime le location americane, così come anche il tema musicale di Piero Piccioni.
Un Sordi che regge l'intera pellicola (a dispetto dell'accento romanglocalabro ballerino) ed è uno dei due motivi per vederla, insieme alla colonna sonora di Piccioni (un marchio di fabbrica). La storia è vera (e viene voglia di leggere il libro del vero don Salvatore, per capire quanto il copione ha rispettato il racconto), i personaggi italoamericani sono almeno in parte stereotipati sul piano fisico (oltre che sull'accento), ma forse era inevitabile.
MEMORABILE: La sequenza dei butirri; "Ah ah, chist'è furb!"; "Putinthemoney!" e l'olio svergognato; La scena della confessione e le ciglia folte di Impallomeni.
Stefano Vanzina HA DIRETTO ANCHE...
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- Motorship ebbe a dire:
Pure io avevo sentito parlare di una collana uscita in edicola chiamata "Il grande Albertone" se non erro, ma non ricordo se questo film qui c'era. Comunque su Google immagini c'è una cover di un dvd de "Il malato immaginario". Può darsi che si tratti proprio di un dvd tratto da questa raccolta.
Infatti io ho contattato quel signore per il dvd ma lo ha gia venduto peccato, perchè vedo in rete che molti lo cercano, e non essendo mai uscito in versione ufficiale ma solo per questa collana da edicola la reperibilità e scarsa, come lo e per per Anastasia mio fratello. - Ruber ebbe a dire:
No non e farlocca era uscito diverso tempo fa per una collana che si chimava il grande Sordi o il grande Alberto non ricordo, torno a ripetere io di quella collana in edicola ho soltanto Il Vedovo, anche qui ci sono:
http://novara.bakeca.it/musica-film/ampia-scelta-dvd-alberto-ga3321317018
Ruber, E' farlocca quella cover, guardala bene qui. E' pure targata fasterage.net, noto sito di cover farlocche (anche se ben fatte). QUESTA è farlocca!
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.copertinedvd.org/copertine-dvd-file/A/anastasia_mio_fratello.jpg&imgrefurl=http://www.copertinedvd.org/copertine-dvd/copertina-dvd-anastasia-mio-fratello/1566/&h=1450&w=2160&sz=1618&tbnid=OXvCK5yiy4OtcM:&tbnh=90&tbnw=134&zoom=1&usg=__7LzxgWHrXk_QOBkAnWsjFX9VrtA=&docid=fJdEYm5P8nelzM&sa=X&ei=1rCDUu7FJaq47AbX2oDYBA&ved=0CIMBEPUBMAk
Che poi sia uscito in edicola non lo posso escludere. Mi sembra assai strano che non ne esista traccia... Finché non lo vedo scritto da qualche parte con tanto di etichetta che me lo dimostri... Purtroppo online è pieno di gente che spaccia per veri dvd fatti in casa, e molti restan fregati.Ultima modifica: 13/11/13 18:12 da Zender - Zender ebbe a dire:
Ruber ebbe a dire:
No non e farlocca era uscito diverso tempo fa per una collana che si chimava il grande Sordi o il grande Alberto non ricordo, torno a ripetere io di quella collana in edicola ho soltanto Il Vedovo, anche qui ci sono:
http://novara.bakeca.it/musica-film/ampia-scelta-dvd-alberto-ga3321317018
Ruber, E' farlocca quella cover, guardala bene qui. E' pure targata fasterage.net, noto sito di cover farlocche (anche se ben fatte). QUESTA è farlocca!
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.copertinedvd.org/copertine-dvd-file/A/anastasia_mio_fratello.jpg&imgrefurl=http://www.copertinedvd.org/copertine-dvd/copertina-dvd-anastasia-mio-fratello/1566/&h=1450&w=2160&sz=1618&tbnid=OXvCK5yiy4OtcM:&tbnh=90&tbnw=134&zoom=1&usg=__7LzxgWHrXk_QOBkAnWsjFX9VrtA=&docid=fJdEYm5P8nelzM&sa=X&ei=1rCDUu7FJaq47AbX2oDYBA&ved=0CIMBEPUBMAk
Che poi sia uscito in edicola non lo posso escludere. Mi sembra assai strano che non ne esista traccia... Finché non lo vedo scritto da qualche parte con tanto di etichetta che me lo dimostri... Purtroppo online è pieno di gente che spaccia per veri dvd fatti in casa, e molti restan fregati.
Alloraquella copertina e chiaramente farlocca, ora secondo me quello che vende su ebay ha fotocopiato a colori la cover avanti e retro (ben fatt ahai ragione) e poi ha fatto copie del dvd uscito a suo tempo in edicola per la collana "Il grande cinema di Alberto Sordi" uscito per il Corriere della Sera almeno 5 anni fa e di cui io ho solo il numero 14: Il Vedovo, avessi saputo che in quella collana uscirono anche i due film in questione non me li sarei certamente fatti scappare, peraltro era stata una collana veramente ben fatta, molto curata, ogni dvd aveva un booklet interno che spiegava annedoti e curiosità sul film, ad esempio nel Vedovo vengono spiegati i vari personaggi il commendatore a quale personaggio fu ispirato (lo anche scritto nella scheda del film), quindi peccato che non la ripropongano, adesso chi ce la si fa dei bei soldini facensoi le copie come infatti si vede in rete.
Cmq ecco qui la mia copia comprata in edicola a suo tempo:
Ultima modifica: 13/11/13 19:48 da Ruber - No, non ha fotocopiato la cover, quella cover è INVENTATA, come si fa sempre più spesso. Si trova la locandina originale e la si mette davanti, dietro si prende la trama da qualche sito, si sbattono su le mascherine con su i loghi del dvd ecc. e il dvd farlocco è bello e pronto. Lo faccio anch'io per me.
Sulla mia che vedi qui sotto (altro film mai uscito in dvd) ho riportato i commenti di Markus e Disorder dal Davinotti per dire, dietro; me le faccio in fretta per me e si vede subito che son finte perché voglio io che si capisca che son finte, ma se volessi farle davvero bene ci metto poco, essendo grafico, e ti simulo un dvd perfetto che te ne accorgi molto meno di quello di Anastasia.
Il dvd di Anastasia insomma, se mai fosse uscito (e non lo credo, anche se non lo escludo) è sicuramente diverso da quello.
In gran parte le uscite in edicola sono ristampe di film già usciti in homevideo. Ogni tanto esce qualche inedito, è vero, ma in questa collana (che non ho mai negato che sia uscita, ci credevo anche se non mi postavi il tuo) non credo sia uscito Anastasia, tutto qui.
E anzi, ecco le uscite della tua collana. COme vedi Il vedovo c'è, Anastasia no.
Di seguito il piano dell’opera:
La grande guerra – 1959
Un americano a Roma – 1954
Lo scopone scientifico – 1972
Il marchese del Grillo – 1981
Un borghese piccolo piccolo – 1977
Il medico della mutua – 1968
Una vita difficile – 1961
Un giorno in pretura – 1954
Tutti a casa – 1960
Il moralista – 1959
Polvere di stelle – 1973
Il maestro di Vigevano – 1963
Fumo di Londra – 1966
Il vedovo – 1959
Il tassinaro – 1983
Il boom – 1963
Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue – 1969
Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata – 1971
Mafioso – 1962
Ladro lui, ladra lei – 1958Ultima modifica: 13/11/13 20:07 da Zender - Zender ebbe a dire:
No, non ha fotocopiato la cover, quella cover è INVENTATA, come si fa sempre più spesso. Si trova la locandina originale e la si mette davanti, dietro si prende la trama da qualche sito, si sbattono su le mascherine con su i loghi del dvd ecc. e il dvd farlocco è bello e pronto. Lo faccio anch'io per me.
Sulla mia che vedi qui sotto (altro film mai uscito in dvd) ho riportato i commenti di Markus e Disorder dal Davinotti per dire, dietro; me le faccio in fretta per me e si vede subito che son finte perché voglio io che si capisca che son finte, ma se volessi farle davvero bene ci metto poco, essendo grafico, e ti simulo un dvd perfetto che te ne accorgi molto meno di quello di Anastasia.
Il dvd di Anastasia insomma, se mai fosse uscito (e non lo credo, anche se non lo escludo) è sicuramente diverso da quello.
In gran parte le uscite in edicola sono ristampe di film già usciti in homevideo. Ogni tanto esce qualche inedito, è vero, ma in questa collana (che non ho mai negato che sia uscita, ci credevo anche se non mi postavi il tuo) non credo sia uscito Anastasia, tutto qui.
E anzi, ecco le uscite della tua collana. COme vedi Il vedovo c'è, Anastasia no.
Di seguito il piano dell’opera:
La grande guerra – 1959
Un americano a Roma – 1954
Lo scopone scientifico – 1972
Il marchese del Grillo – 1981
Un borghese piccolo piccolo – 1977
Il medico della mutua – 1968
Una vita difficile – 1961
Un giorno in pretura – 1954
Tutti a casa – 1960
Il moralista – 1959
Polvere di stelle – 1973
Il maestro di Vigevano – 1963
Fumo di Londra – 1966
Il vedovo – 1959
Il tassinaro – 1983
Il boom – 1963
Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue – 1969
Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata – 1971
Mafioso – 1962
Ladro lui, ladra lei – 1958
Ahhah bella la tua farlocca copertina fatta bene :)) beh certo che e possibile falsificare in pieno cover e anche il dvd basta una stampante che stampa dvd e il gioco e fatto.
Cmq fidati Il malato immaginario e Anastasia sono uscite nella collana in edicola, non sarà la mia ma so per certo che uscirono per L'espresso (che face uscire anche diverse uscite di Montalbano). Appena li becco me li compro al volo! Cmq tutto possono falsificar ema il marchio SIAE e difficile, inoltre chi falsifica dvd non ti da il dvd incellofanato nella classica pellicola in plastica, segno evidente che si tratta di un falso.Ultima modifica: 13/11/13 20:55 da Ruber - C'è chi li incellofana con la macchinetta, dipende tutto da quanto uno investe nella truffa. I marchi Siae non è facile, ma infatti di solito mancano. E se ci sono si vede che son falsi. Io continuo a non credere che siano usciti quei due dvd in via ufficiale, poi si vedrà. Collane di Sordi con L'Espresso non ne vedo.
- Perché si critica molto spesso il dialetto romano/milanese di Celentano nel film "Rugantino" e non questo romano/calabrese di Alberto Sordi? In questo film Sordi sarebbe stato perfetto per un prete ciociaro più che calabrese. Stranamente nel film "Il mafioso" il siciliano invece è molto più credibile.
Per esperienza personale conosco sia il romano che il calabrese. - Non saprei, forse perchè questo film fino a poco fa era praticamente invisibile o quasi.
- Fedemelis ebbe a dire:
[...]In questo film Sordi sarebbe stato perfetto per un prete ciociaro più che calabrese[...]
Infatti è una cadenza esilarante ma che fa anche tenerezza per la sua ingenuità.
Per quasi tutto il film Sordi ne accenna solo una spolverata (più salentineggiante che altro, a dire il vero) ma verso la fine, nelle scene in cui perde la pazienza e s'incavola, tira fuori un concerto fonetico di suoni aspirati "calabresòidi" davvero irresistibile.
