Dai fratelli Farrelly ci si aspetta sempre un umorismo caustico, l'amore inveterato per il politically incorrect. Senza dover per forza ritornare indietro al loro classico TUTTI PAZZI PER MARY, basta pensare anche al più recente IO, ME & IRENE che, seppur non altrettanto riuscito era comunque un bell’attacco ai soliti buoni sentimenti da commedia americana “mainstream”. Con AMORE A PRIMA VISTA, invece, il bersaglio era evidentemente troppo grosso (in tutti i sensi) per permettersi lucide cattiverie. Ci si aggrappa così a un'idea simpatica (un ragazzo noto per la sua superficialità...Leggi tutto che improvvisamente, grazie all'insolita ipnosi del “convincitore” di turno, trasla la bellezza interiore all'esterno vedendo splendide ragazze dove invece ci sono grassone e nasone) allungandola per un intero film e generando situazioni inevitabilmente ripetitive. Anche perché il gioco di alternare Gwyneth Paltrow alla sua realtà obesa viene poco sfruttato, lasciando spazio alla controfigura solo in rare occasioni, preferendole quasi sempre la bella attrice di SLIDING DOORS. E se a reggere il peso comico del film c'è un attore bravo ma che senza un buon copione fatica a metterci del suo come Jack Black, capiamo come non si possa che rimpiangere i Farrelly precedenti. Fortunatamente la regia dei due fratelli è ancora sveglia e pimpante e non impedisce comunque di godersi una commedia a tratti spiritosa (merito pure dal cast secondario). Purtroppo la carenza di un copione che sappia proporre varianti accettabili a un'unica trovata ribaltata in molte salse ma pur sempre identica a se stessa si fa sentire già dopo una trentina di minuti. Ancora una volta, comunque, buona attenzione alle musiche e al montaggio per cercare di non stancare nessuno.
Jack Black è semplicemente fa-vo-lo-so. Un filmettino semplice semplice con un'idea originalissima. Fa letteralmente ridere dall'inizio alla fine sia per le battute divertenti che per le situazioni che si vengono a creare, per le citazioni fuori campo e per la mimica facciale del protagonista. Gwyneth Paltrow invece è poco incisiva (del resto avrebbe potuto interpretare la sua parte una qualsiasi attrice). Io lo consiglio vivamente per una serata all'insegna del puro divertimento.
Purtroppo i fratelli Farrelly sono ben lontani dal risultato ottenuto con Tutti pazzi per Mary (che non era certo un capolavoro ma riusciva a divertire assai). Le ragioni del "flop" sono numerose, prima di tutte la scelta di Jack Black, attore al limite dell'insoportabile, come interprete principale. Anche la trama è banale e non riesce a sopportare la durata di un lungometraggio, motivo per il quale dopo un po' la situazione diventa ripetitiva e il rischio di annoiarsi è concreto. Siamo quindi di fronte ad un prodotto decisamente evitabile.
Interessante film dei fratelli Farrelly, che con la scusa del demenziale -in cui eccellono indiscutibilmente- riescono anche a dire qualcosa di non banale sulla società dell'apparire in cui viviamo. Jack Black è semplicemente straordinario nel suo ruolo, ed anche i comprimari sono scelti con cura come negli altri film dei due fratelli. Peccato solo per l'eccesso di zucchero della parte finale, senza il quale probabilmente nessun produttore sano di mente avrebbe investito un solo dollaro nel progetto.
Va bene, i fratelli Farrel devono capovolgere qualsiasi clichè; ok, devono fare sempre i politicamente scorretti (ma con happy end, altrimenti nessun produttore se li filerebbe); ma allora perché non scegliere un attore un po' più bello di Jack Black? Onestamente non riesco a capire come nel film le donne prima dell'ipnosi si innamorino di lui: oltre ad essere cicciotto e basso è superficiale e molto maleducato. C'è una bella contraddizione che rende il film abbastanza insignificante.
La caustica comicità dei fratelli Farrelly, dopo gli ottimi risultati di alcuni film precedenti (Tutti pazzi per Mary) si occupa di uno dei grandi tabù (e problema sociale) degli americani: l'obesità. Il problema è che stavolta il film non è sufficientemente graffiante, complice una sceneggiatura che esaurito lo spunto iniziale, perde decisamente colpi dando vita ad un film ripetitivo che tende ad annoiare lo spettatore nonostante la bravura e la simpatia degli interpreti.
Piacevolissima commedia con un ottimo Jack Black. Evidentemente non si cercava di fare l'ennesimo film politically uncorrect ma qualcosa di meno graffiante e che strizzasse maggiormente l'occhio alla commedia. Il film non dispiace affatto e nonostante sia evidente quale sarà l'epilogo si lascia guardare con piacere. Vedibile.
Meno pungente di altri film dei fratelli Farrelly, ma tutto sommato simpatico. Scherzare sui difetti fisici (obesità in testa) non è facile e si rischia di cadere nella cattiveria gratuita: l’ostacolo, comunque, è aggirato con abilità. Qualche ripetizione nelle gag, una Gwyneth Paltrow mal utilizzata e un Jack Black a tratti un po’ troppo stupidotto abbassano la media.
La storia dell'ipnosi praticata da un santone su questo baldo e tarchiato giovanotto, che di lì in avanti vedrà solo la bellezza interiore della gente, sembra un po' una "disperata" trovata per poter evadere dalla solita commedia romantica. A conti fatti invece è la scusa per proporre simpatici equivoci e divertenti gag interpretate da Jack Black, qui in grado di confermarsi uno dei migliori comici americani (a livello Stiller) e dalla pallida e filiforme Paltrow che svolge con diligenza il suo ruolo.
MEMORABILE: La sedia cede sotto il peso della ragazza e Black (che non sa) s'arrabbia col barista.
L'idea avuta dai fratelli Farrelly in questo film sostanzialmente mi è piaciuta. Quella trasmessa da questa commedia è tra l'altro una morale che ho saputo apprezzare, ed ho visto un buon Jack Black bravo nel suo ruolo oltre che sposato per quel genere di personaggio. Ritmi vivace, musiche simpatiche e anche delle buone gag (il tuffo in piscina tanto per citarne una), ma un difetto notevole è la debole accuratezza di alcune battute che hanno poco effetto, oltre che una "mancanza di grinta" per cui l'idea avrebbe potuto osare qualcosa in più.
Io preferisco i Farrelly più estremi (soprattutto quelli di Io, me & Irene). A questo film riconosco comunque un garbo di fondo che a ben vedere, e ben mascherato, si trova anche negli altri film dei due scriteriati fratelli/registi. Jack Black si dimostra attore in grado di sostenere una parte difficile che chiedeva registri poco comici, cui lui è più votato. La Paltrow è bellissima (come dar torto al protagonista che rimane deluso allo scoprire dell'inghippo...).
La Paltrow ingrassata fa un certo effetto (non troppo positivo devo ammettere), ma poi col passare dei minuti il film diventa ripetitivo ed eccessivamente banale. La storia infatti si basa solo su un'idea di partenza, che non viene sviluppata a dovere. Occasione sprecata.
Lei è una taglia XXXL (Paltrow imbottita) ma lui, suggestionato da un guru televisivo, ne vede la bellezza interiore e quindi la donzella gli appare come una silfide diafana ed ossuta (Paltrow al naturale). Commedia pasticciata, con molte incongruenze, riesce a strappare qualche sorriso grazie alla naturale simpatia di Black e a qualche gag carina, ma l'idea di partenza - originale - non è sfruttata a dovere e l'impressione, confermata dal finale buonista e poco convincente, è che la presunta scorrettezza dei fratelli sia solo di facciata
Un film molto simpatico, sopratutto originale con uno spumeggiante Jack Black veramente in piena forma. Molte trovate sono particolarmente divertenti. Sebbene non sia un capolavoro del genere è una pellicola che si lascia tranquillamente guardare e si presta per una serata spensierata. Merita almeno un'occhiata.
Filmetto simpatico e divertente, molto meno pungente dei predecessori diretti dai Farrelly. Anche dal punto di vista comico si poteva fare meglio, in fondo la trovata di vedere le ragazze brutte come delle top-model avrebbe offerto spunti più interessanti ma, a mio parere, non ben sfruttati. La prima parte è più godibile e sicuramente si poteva sfoltire qualcosa sul finale.
MEMORABILE: La scena della coda. Davvero una trovata orribile...
"Shallow Hal", Hal il superficiale... neppure il film è tanto profondo, ma il vero problema è che la demenziale scorrettezza di facciata non strappa che poche risate, ed è pesante il predicozzo parrocchiale che il film ci propina: la bellezza che conta è quella interiore. Però, anche quella esteriore un po' conta: Hal si innamora sì dell'interiorità di Rosemary, ma solo perché all'inizio la vede come la Paltrow! Comunque: una commedia romantica come tante, con qualche trovata e qualche gag un po' più... grassoccia (!) della media del genere.
Non siamo certamenti ai livelli di Tutti pazzi per Mary, ma quest'opera dei Farrelly bros si fa apprezzare soprattutto per la simpatia e la bravura dei due protagonisti. La sceneggiatura non è affatto male, anche se si poteva e si doveva osare di più. Tutto sommato le gag e le battute riescono a strappare una risata. Film leggero e spensierato, perfetto soprattutto per una serata senza troppe pretese.
Gradevole commedia che gioca sugli stereotopi del nostro tempo dove conta in primis l'estetica, l'apparire. Per nulla banale, fa sorridere, tratta il tema in maniera delicata e intelligente. Alcune lungaggini ci sono, ma il film non ha particolari cali. Simpatico Jack Black e sempre graziosa la Paltrow. Anche gli attori secondari non demeritano.
Commedia furbacchiona che resta su livelli da politicamente corretto per intenerire il pubblico. Ma contrariamente al protagonista, che rimane incantato, lo spettatore che si è fatto un discreto pelo sullo stomaco storce il naso. Anche Jack Black appare sminuito in una parte che invece sulla carta avrebbe dovuto esaltarne le qualità comiche. La banalità del bene uccide il film, che avrebbe giovato di un intreccio diverso, forse più scorretto.
Hal, ragazzo bonario ma superficiale, si innamora di un'obesa, che egli vede come una silfide poiché sotto uno stato ipnotico che apparentemente esteriorizza la bellezza interiore. Jack Black, qui in un ruolo leggermente più misurato che altrove, come al solito diverte; la Paltrow, nel finale resa grassa da un incredibile travestimento, è semplice e simpatica, Kyle Glass interpreta l'amico ancora più sfigato. Un bel film su un tema delicato come l'obesità grazie anche a un attore che riesce sempre ad apparire come un amicone innocuo e guascone.
MEMORABILE: Gli equivoci sulla falsa percezione grasso/magro; In discoteca con tre ragazze orrende, viste belle da Hal; La bambina sfigurata; La coda vestigiale.
L'ennesima commedia americana che parte da un'idea originale ma che non riesce a svilupparla in modo sufficientemente coraggioso e stimolante, cadendo nella banalità e nella ripetitività. Peraltro se l'intento dei fratelli Farrelly, notoriamente scorretti e provocatori, era quello di restituire dignità agli obesi predicando l'importanza della bellezza interiore e condannando la superficialità, il risultato complessivo appare molto debole.
Tutto ciò che ci si può aspettare da un film dei fratelli Farrelly: scorrettezza (qui a livelli più contenuti) finta (alla fine c'è sempre la ricomposizione dell'ordine e la vittoria dei buoni sentimenti), un po' di cattivo gusto, qualche risata. Peccato perché l'idea di partenza era carina ed originale, ma viene mal sfruttata e gli si bagnano le polveri ben presto. Finito l'effetto sorpresa tutto si normalizza e la seconda parte, specie gli ultimi trenta minuti, sono tipici di una qualsiasi e banalissima commediola sentimentale. Non il massimo per chi vuole una commedia cattiva.
Commedia divertente e brillante, ma soprattutto intelligente, cosa che non guasta. Nonostante una durata piuttosto considerevole non ci si annoia mai, perché le trovate sono tante, non stancano e soprattutto non sono mai volgari, particolare generalmente in voga nelle commedie americane dei primi anni 2000. Il mix tra comico e fantastico è molto gradevole e funziona anche grazie alla simpatia dei protagonisti. Si ride e si riflette su cosa sia realmente la bellezza. Buon prodotto.
Brutto modo di affrontare il tema dell'obesità, tanto più che lancia un messaggio scorretto: solo un evento eccezionale (in questo caso l'ipnosi) può spingere un uomo a guardare oltre l'aspetto fisico poco gradevole di una donna. L'inizio sembrava promettente e nel corso della pellicola si presenta qualche situazione estremizzata alla maniera americana che strappa qualche sorriso, ma ciò non basta a salvare un prodotto banale e dal finale ridicolo. Anni luce lontano dal recente Forte, film francese del 2020 che affronta lo stesso tema.
MEMORABILE: Rosemary distrugge una sedia col suo peso.
L'idea è alquanto originale e il messaggio bellissimo: mai fermarsi all'apparenza ma cercare di "vedere" la parte interiore delle persone. Peccato che poi la realizzazione sia abbastanza banale incanalandosi in una comfort zone dal sicuro effetto. Certo Black e la Paltrow sono bravi e simpatici e salvano capra e cavoli, ma si poteva/doveva fare di più. Ottimi i volti dei comprimari. Il ritmo non manca e tutto sommato torna buono per una serata spensierata.
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