C'è ancora qualche italiano che vuole fare horror... meno male. Perrella, poi, non punta a imitare i modelli esteri ma guarda alla tradizione del gotico alla Bava. Il regista sa il mestiere, il cast è efficace, con un gigioneggiante Robert Englund perfetto emulo di Vincent Price e due convincenti Miño e Shuvalova (quest'ultima di una bellezza stratosferica); la parte centrale è però lenta e poco interessante, mentre la tensione è tutta concentrata all'inizio e alla fine, peraltro girata in modo incisivo (ma ingolfata a livello di trama).
Il buon Perrella ci crede ancora e omaggia i cultori dell'horror old style con una storia pregna di afflati e parafernalia gotici. L'incipit bagnato nel gore è uno dei più efferati degli ultimi tempi e il prosieguo cavalca per almeno un'oretta le onde del cinema che fu. Poi, inevitabilmente, si paga il dazio del dejà-vu e i toni si smorzano. Ma le direttrici del genere restano intonse: residenza misteriosa, segreti celati dal padrone di casa (Englund, mica uno qualunque) e dose di nudo da contratto (un bel shower show della Mino). Good.
Sorpresa piacevole e inattesa (trattandosi di una delle ultime produzioni italiane) sorretta da un regista (tutt'altro che inesperto in campo cinematografico) in grado qui di farsi perdonare il passo falso di Hell's fever. Perella può contare su una bella sceneggiatura, con dialoghi curati e interpreti in stato di grazia (eccezionale il ruolo di novello villain destinato a un Englund mai così in forma, spaventoso senza alcun trucco). Cinema maturo, intelligente e ben realizzato. Incipit e chiusa splatter per un felice ritorno al miglior gotico...
Esaltante rivivere atmosfere baviane, bagnate di gotico, quarant'anni dopo (il maniero, l'ambigua governante rétro, i sotterranei, i manichini). Ancora una volta è per merito di un intrepido regista italiano che, con pochi mezzi, un ottimo e inquietantissimo Enlgund, grazie a una sceneggiatura incalzante, sforna un thriller/horror davvero non male dal sapore casereccio. Splatter talvolta, ma in modo dosato. Scivola un tantino, quando emerge quel sapore da fiction per il piccolo schermo, ma prodotti di questo genere vanno premiati, perché sempre più rari.
Un buon omaggio all'horror gotico tanto caro a Bava e Margheriti. Premiato l'impegno, nonché il coraggio, nel proporre del cinema del genere in un paese che registra encefalogramma piatto sotto questo punto di vista, va ammesso che l'atmosfera perturbante cede un po' alla noia nella parte centrale: la sceneggiatura non è così ricca da dipanare con scorrevolezza una storia classica e senza guizzi (a eccezione dell'inizio e fine).
Perrella fa un'operazione controcorrente e rende omaggio ai grandi padri del passato come Freda, Margheriti e Bava. La sua incursione nel gothic/horror d'altri tempi è una piacevole sorpresa che lascia soddisfatti, grazie anche alla presenza di un sempre grande Robert Englund. Risulta penalizzato solo dal format televisivo, determinato sicuramente dal budget non adeguato alle idee del regista.
Sorprendente film italiano che dimostra come spesso non serva strafare per ottenere qualcosa di buono. Un incipit accattivante, una location elegante, una storia lineare con qualche mistero sparso qua e là (solo una rivelazione può apparire un po' forzata) e un finale azzeccato che risolleva decisamente una parte centrale un po' piatta e "televisiva" (unico vero difetto riscontrabile). Complessivamente buono e meno prevedibile di quanto non sembri inizialmente. Ottimo Englund, decisamente in palla e senza dubbio più inquietante che in altre sue apparizioni più celebri.
MEMORABILE: La scoperta del museo sotterraneo; La Mino trascinata in casa (ricorda tanto il finale di Nightmare).
Dopo un prologo degno di un torture porn, la storia si sposta in zona thriller gotico, con una villa che nasconde terribili segreti e una serie di personaggi inquietanti tra i quali non è facilissimo individuare chi sia il vero villain. Non è tutto perfetto, a partire dalla confezione piuttosto anonima e la rivelazione finale sa molto di già visto, ma rimane un film interessante e godibile, con reminiscenze del cinema horror "dei bei vecchi tempi", che si concentra sulla trama e non su omicidi fantasiosi e jumpscares. Englund perfetto nei panni dell'ambiguo padrone di casa.
MEMORABILE: La madonna calva a cui "le spose offrono una ciocca di capelli".
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Mah...
Il nome di Alessandro Perrella è di quelli interessanti.
Attore, regista, sceneggiatore, editore.
Classica figura relegabile ai bei tempi, in stile quasi massaccesiano (ha una discreta militanza in ambito hard-core come Alex Perry).
Ora si apprende di un'altra produzione, che la One Movie annuncia in uscita per questo Febbraio 2009 (ma tutto è da verificare).
Questa volta Perrella ha coinvolto, nel cast, Robert Enlgund.
Vogliamo dimenticarci di Hell's Fever, sperando che la visione di questo inatteso The Sinner possa riscattare una carriera tutto sommato di certo rilievo.
Sembra che la location del film sia dovuta al Consorzio Abn, responsabile della gestione di Villa Fidelia (Spello).
E' stato presentato al Tohorror venerdì scorso (23 ottobre)... non eccezionale, ma abbastanza ben fatto. Il regista è stato molto disponibile con il pubblico dopo la proiezione, ha ricordato di quando ragazzino portava il caffè sui set di Bava e Rossellini e ha spiegato qualcuno dei trucchi (artigianali ma efficaci, imparati direttamente dal grande Mario) usati nel film
DiscussioneZender • 26/10/09 20:19 Capo scrivano - 49160 interventi
Quindi dici che i trucchi sono accettabili, Lebowski? E che li ha preparati lui in persona? Intanto vedo che ti sei guadagnato il tuo primo benemerito, andando a commentare uno standby. Bravo! E come sai un benemerito è per sempre.
Sì, i trucchi non sono malaccio... non che ci sia tanto splatter, ma il poco che c'è è credibile; mi ha fatto effetto vedere in un classico gotico il sangue del colore giusto e non rosso squillante. Diciamo che le poche scene di violenza sono abbastanza crude
(SPOILER)
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una ragazza viene appesa per i capelli in un pozzo, con la bocca cucita nel senso più letterale del termine...dopodichè il cattivo procede allo scalpamento con immaginabili conseguenze -
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(FINE SPOILER)
Purtroppo non ho seguito dall'inizio tutta la spiegazione del regista (era una cosa informale, nel foyer del cinema, al termine dell'incontro vero e proprio), nei titoli di coda c'erano dei nomi accreditati agli effetti speciali, ma penso che Perrella ci abbia messo del suo... e poi sappiamo che anche i trucchi migliori del mondo non funzionano se il regista non li sa riprendere
PS:
Grazie per il benemerito (dovè la faccina che arrossisce? ;-)), non potevo non cogliere al volo l'occasione!
DiscussioneZender • 28/10/09 08:19 Capo scrivano - 49160 interventi
Se la scena in spoiler è ben fatta il suo bell'effetto dovrebbe averlo. La cosa si fa interessante...
Una piacevole sorpresa questo Night of the Sinner, presentato al Fantafestival nel giugno del 2009 e poi distribuito in una ottima edizione DVD (Minerva Pictures) che offre il film nel formato panoramico (1.78:1) con una poderosa e coinvolgente traccia audio dolby 5.1 (italiana e inglese).
A corredo un bel backstage di 15 minuti.
Durata della versione: 1.29.12
Sotto: Englund spaventoso come non mai... senza mascherate! (40'49")
Perella abbandona qui il lato splatter malamente visitato in Hell's fever e si dedica ad una sceneggiatura raffinata (con dialoghi notevolmente curati) per narrare con grazia e inventiva (eccezionali i flash-back con intreccio passato/presente a tinte lievemente sbiadite per il vissuto) un gotico d'altri tempi, tradito da un incipit ed una chiusa volutamente eccessive (ma niente affatto stonate) che rimandano a opere tipo Amanti d'oltretomba. Scenografie, costumi e musica allo stato di grazia per un horror davvero riuscito.