Istantanea per un delitto - Film (1975)

Istantanea per un delitto
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1975
Genere: giallo (colore)
Note: E non "Istantanea di un delitto". Film iniziato da Alovisi nel 1970, interrotto e completato da Mario Imperoli.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sono soprattutto due gli elementi che colpiscono, in questo misconosciuto giallo di Imperoli: le musiche e il montaggio. Le prime, onnipresenti, opera di Bixio ed eseguite dai Motowns con piglio progressive, salgono spesso di tono creando una suspense che poi dialoghi e attori pensano impietosamente a smorzare, il secondo taglia via talmente tanti passaggi intermedi che ci si ritrova più volte a chiedersi: Come? Ma... Chi...? Perché...? Il film è costruito così, passando in un attimo dal giorno alla notte, interrompendo le scene senza un motivo e dando l'impressione di un montaggio del tutto casuale o artatamente caotizzante. Certo, la cosa crea scompensi curiosi e stranianti, ma si vanifica in...Leggi tutto questo modo quello che poteva essere un giallo per alcuni versi costruito discretamente destinato a convogliare in un finale spiazzante, con derive in ambiti che non ci si aspetterebbe venissero lambiti. Al centro della storia Luca (La Torre), un giovane che, mollato d'emblée dalla donna con cui se la spassava (Schurer), se ne va a Ostuni in barca dove conosce due ragazze a lui particolarmente interessate: Patrizia (Guerrieri) e Claudia (Strebel). La prima in particolare apre con lui una relazione conclusa quando questi se la porta in spiaggia per un “gioco” erotico immortalato dalla sua macchina fotografica, a cui però qualcuno ruba lo scottante rullino. Chi? E che fine ha fatto Patrizia, dopo quel “gioco” il cui finale presentava inquietanti ombre? Claudia continua a domandare a Luca cosa sia davvero successo in spiaggia, lui nicchia. Cosa nasconde? E Mirna perché se n'è uscita di scena senza una spiegazione? Tutto ha una soluzione e in questo va dato atto al poker di sceneggiatori (Imperoli, Brenta, Bruschini e Dal Cer) di aver escogitato un intreccio con qualche buona freccia al suo arco. E' la realizzazione che lascia perplessi: al di là degli evidenti riempitivi turistici di cui il film è intriso (gita alle grotte di Castellana, ripetute puntate alla disco del villaggio, il porto, la spiaggia...), se non altro valorizzati dalla fotografia del grande Luciano Tovoli, a rendere di difficile sopportazione il quadro complessivo è l'interpretazione dei protagonisti, i cui occhi saltan continuamente fuori in mille primissimi piani: la Schurer può ancora reggere, la Guerrieri ha dalla sua una genuinità utile a mascherare le pecche, ma tra Luis La Torre e la Strebel si fa a gara a chi risulta il più imbalsamato: sguardi fissi, inespressivi che finiscono coll'adattarsi al poco di significativo che combinano fino all'ultima parte, quando finalmente tutti i nodi vengono al pettine e si capisce dove voglia andare a parare il film. Peccato aver perso buoni spunti in una costruzione sgangherata cui il montaggio a inauspicate ellissi ha solo dato il colpo di grazia.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/12/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/06/17
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Ciavazzaro 29/12/07 12:33 - 4770 commenti

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Vedere i film di Imperoli è sempre una strana esperienza: cominciano molto male per poi partire in quarta verso il finale. Questo non fa eccezione. In questo caso si narra di un giovane playboy che si trova invischiato in una storia di ricatti, droga, in una cornice vacanziera, rompendo vari cuori. Il cast femminile di tutto rispetto (Schurer, Strebel) e il complotto finale salvano parzialmente il film dal disatro.

Homesick 29/04/09 18:25 - 5737 commenti

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Tardo epigono dei gialli complottisti alla Lenzi, si caratterizza per gli assolati panorami naturali (la costa pugliese) e per il trio di delicate bellezze femminili (Schurer, Strebel, Guerrieri) che ulteriormente lo illumina ed enfatizza: è questo il traino di un film – peraltro privo di ritmo e montato in modo svogliato – che solo verso il finale attinge con parsimonia e timidezza al repertorio del genere.

Fauno 16/02/10 17:59 - 2212 commenti

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A parte Ostuni e isole correlate sarebbe assai mediocre, senonchè il regista negli ultimi 5 minuti ci esplode un'atomica talmente devastante da farci ricordare che col cinema italiano nessuno può competere e già da prima col tentativo di omicidio descritto a fermo immagine ci aveva già dato una scossa tellurica. Stupenda la musica. Non c'è brivido e neanche tanto dramma, ma di sorprese ce ne sono a iosa e quella finale l'ho veramente sentita.
MEMORABILE: "Ok, quanto vuoi?" "Voglio solo che il nostro rapporto continui, almeno finché non avrò trovato una degna sostituta": sublime!

Herrkinski 12/04/11 11:08 - 8112 commenti

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Semi-pietoso giallo all'italiana dello scarso Imperoli. Il regista tenta di sorprendere lo spettatore con qualche colpo di scena alla Lenzi/Martino nella seconda parte del film, ma il tutto è talmente poco credibile e girato in modo così approssimativo da risultare irrisorio. Gli interpreti non aiutano, data la cagneria generale; si salva solo la Strebel, grazie alla sua innata espressività. Splatter e violenza praticamente assenti; si ricordano solo le belle location marittime, gli ultimi 10 minuti (discretamente girati) e le musiche.
MEMORABILE: Le musiche dei Motowns.

Motorship 4/01/14 17:00 - 585 commenti

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Il titolo promette bene, il resto molto meno, anche se devo dire che questo giallo di Imperoli non è poi così pessimo. Inizialmente fa pensare al peggio, ma poi man mano che il film prosegue comincia a diventare interessante e il finale è addirittura bello, un finale che vale tutto il film. Per il resto il ritmo è inesistente, così come la violenza e la suspance. Ottimo il cast femminile con le bellissime Schurer, Strebel e Guerrieri, belle le musiche e anche le location marittime, davvero interessanti. Un filino guardabile.

Maik271 17/01/14 23:36 - 436 commenti

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Bene ha fatto Imperoli a nascondersi dietro lo pseudonimo di Arthur Saxon in questo pessimo giallo; una sceneggiatura che parte da una buona idea di fondo ma che si perde subito, lasciando spazio alla noia, a un doppiaggio pessimo, ad attori mediocri e un finale telefonato. Si salvano solo le belle ambientazioni e i cinque minuti finali. Peccato perché si poteva fare molto meglio. Evitabile.
MEMORABILE: I cinque minuti finali, che molto parzialmente ricompensano della noia!

Giùan 20/05/14 14:21 - 4559 commenti

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Francamente pochissima e anzi miserrima cosa cinematografica, al cui confronto Blue jeans giganteggia, facendo impallidire (e ce ne vuole) l'accecante sole fotografato dal maestro Luciano Tovoli (unico segno di professionale genio in mezzo al presappochismo di script, messa in scena e recitazione). Per carità: non che meravigli la trasandatezza filmica, da sempre trademark del buon Imperoli, epperò qui gli manca un qualsiasi scarto non dico vitalistico, ma foss'anche un minimo rigurgito pruriginoso. E nemmemo un appiglio trash: nuddu ammiscatu cu nente!

Trivex 26/06/14 08:38 - 1744 commenti

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Un giallo appena mediocre, complessivamente. Parte del giudizio deriva dal montaggio disastroso e dai dialoghi spesso imbarazzanti, oltre che dalla ripetizione superflua di parti della pellicola (la proiezione del filmino, senza il pezzo finale, tra l'altro), quasi a guadagnare tempo e arrivare preso alla fine (comunque la versione visionata è piuttosto breve). Il "meccanismo" si intuisce presto e la storia si tira alla fine solo per avere conferma di quanto subodorato. Belle invece le location e le protagoniste.
MEMORABILE: Gli scatti "trasgressivi" sulla spiaggia.

Deepred89 28/07/14 02:47 - 3706 commenti

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Thriller mediocre ma decisamente non convenzionale, con uno stranissimo montaggio pieno di ellissi temporali, purtroppo spesso gestite con sconcertante ingenuità (assurda la troncatura del flashback-movente, poi ripreso alla fine). Nel complesso si gira parecchio a vuoto, ma verso la fine il film si risolleva e, perlomeno, acquisisce un senso. Inoltre non si riscontrano particolari cadute a livello tecnico e attoriale e non mancano un paio di pezzoni prog-rock da urlo. C'è di peggio, ma i non completisti evitino pure.

Cotola 8/09/14 19:55 - 9043 commenti

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L'unico elemento non certo nuovo ma almeno un po' interessante che offre il film è il montaggio non lineare che non permette di capire subito tutto ciò che succede sullo schermo. Se ciò permette almeno un minimo di coinvolgimento ed interesse, tale merito viene poi vanificato da uno svolgimento con snodi narrativi prevedibili ed un finale che, almeno per ciò che riguarda il movente, fa cadere le braccia. Non bruttissimo, ma quasi: merito anche della bella colonna sonora progressive.

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Myvincent 14/10/14 07:32 - 3741 commenti

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I film influenzati da Blow-up sono stati quasi un sottogenere thriller: la morte impressionata inesorabilmente su pellicola. Ma qui i risultati sono a dir poco scadenti, come i dialoghi poverissimi, il montaggio pessimo, gli attori mediocri. La trama si regge su un doppio ricatto, ma alcune soluzioni sono facilmente intuibili, "impreziosite" da un finale sconcertante, tanto è assurdo.

Dusso 7/03/15 08:01 - 1566 commenti

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Splendide le musiche di Bixio e i pezzi dei Motowns (punto di forza del film insieme alla location di Ostuni). Film che per gran parte sembra un ibrido tra la commedia leggera e l'erotico; la parte gialla è prevedibilissima, oltre che molto debole. Fortunatamente gli elementi precedenti salvano il film dal disastro.

Tersilli 24/07/15 12:42 - 61 commenti

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Mediocre giallo erotico di Imperoli. Dall'inizio fino a circa una ventina di minuti dal finale il film è noiosissimo e l'unica cosa che ti fa proseguire, oltre alla bellezza delle tre attrici (Schurer, Schubert, Guerrini), è la splendida musica rock progressive di Bixio eseguita dai Motowns; a quel punto il girato si fa veramente di qualità, interessante e per niente scontato. Quelle ultime scene (e quella musica!) sono sprecate per una pellicola così, frammentaria e noiosa.
MEMORABILE: La musica di Bixio.

Jdelarge 8/02/16 17:32 - 1000 commenti

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Non sono sufficienti la bella ambientazione marittima e la discreta colonna sonora di Bixio per rendere quantomeno accettabile questo film di Imperoli. La trama è di una prevedibilità allarmante e anche nel caso in cui si volesse porre meno attenzione alla sceneggiatura si rimarrebbe comunque delusi; infatti pure tutto il resto è spiazzante, complici un montaggio senza logica e un apporto registico praticamente assente.

Il Dandi 6/05/16 12:50 - 1917 commenti

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Giallo complottista che mette a dura prova la pazienza dello spettatore con un montaggio ellittico che riserva lo scioglimento a un tardivo e insoddisfacente spiegone finale. Un film breve che pare interminabile, con un look che sembra provenire dal decennio precedente, penalizzato da attori tremendi e location di rara povertà.
MEMORABILE: La colonna sonora prog, eseguita dai Motowns in via di scioglimento.

Ira72 10/04/17 14:49 - 1313 commenti

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Sostanzialmente, per la prima ora, assistiamo a una serie di feste anni 70 in cui il buon - ma neanche troppo - Luca si sollazza tra champagne, barche e donnette. Non accade nulla - ma proprio nulla - di solleticante, non un solo guizzo che rianimi dal sonno letargico in cui si è sprofondati. Poi arriva il gran finale (capirai!) che impressiona perché fino ad allora ci si era convinti di assistere a un docufiction sulle spiagge di Ostuni e dintorni. Comunque l'istantanea c'è tutta: una pennichella che mai!

Rufus68 26/09/18 20:50 - 3842 commenti

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L'invasiva colonna sonora progressive (un elemento addirittura di lusso per l'operina mediocre a cui è appiccicata) è l'unico elemento degno di nota. Per il resto cosa si cerca di fare? Si tenta un Blow-up? La storiella scorre stancamente, priva di qualsiasi sussulto, insonnolita vieppiù dalla scarsa vena dei protagonisti (mettiamola così). La scomposizione dell'andamento classico crea solo una sconnessione degli eventi non troppo interessante. Trascurabile.

Victorvega 25/12/18 21:32 - 502 commenti

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Le scene appaiono accennate, abbozzate, mal tagliate, rendendo problematica la comprensione. Se all'inizio questa sembra una vera e proprio scelta stilistica, nel prosieguo diventa un vero e proprio limite. Non memorabile, per il resto, con interpretazioni dimenticabili. Salva il tutto solamente il fascino che sempre ha il cinema egli Anni Settanta.

Marcolino1 1/04/19 14:37 - 553 commenti

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Cinema di transizione, trasformazione e mutazione nel passaggio da Blow-up di Antonioni e L'occhio che uccide di Powell (l'autoscatto erotico-necrotico) allo stragismo serializzato di Nove ospiti per un delitto di Baldi, ma indeciso e incerto nell'assumere una propria identità e stabilità filmica. Rimane la fascinazione labirintica, abbacinante (l'insistenza sul colore bianco), a tratti straniante del rimanere sospeso tra l'immaginario e il reale, ma solo a livello di superficie estetica.
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  • Homevideo Digital • 17/11/15 09:07
    Portaborse - 3995 interventi
    Finalmente si può cestinare la pessima vhs in quell'orrendo 4:3. Dvd della Cinekult disponibile dal 20/01/2016!
  • Homevideo Dusso • 17/11/15 18:13
    Archivista in seconda - 1831 interventi
    Ottima uscita!
  • Discussione B. Legnani • 5/08/16 13:00
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Apprendo solo ora che il 26 aprile 2016 è scomparso Ugo Adinolfi (era un diplomato c.s.c.).
    Nel contempo apprendo che era il padre del politico Mario Adinolfi.
  • Homevideo Xtron • 1/01/17 10:59
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Ecco il dvd CINEKULT

    Audio italiano
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.66:1 anamorfico
    Durata 1h11m51s
    Extra: Intervista a Erna Schurer e Ezio Alovisi

    immagine a 32:37

    Ultima modifica: 24/06/17 08:18 da Zender
  • Discussione Zender • 30/06/17 15:43
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Non capisco; dove sarebbe scritto in questa pagina, Mauro?
  • Discussione Mauro • 30/06/17 15:48
    Disoccupato - 11983 interventi
    Ho scaricato il file txt della pagina e l'ho trovato, nella pagina html non lo trovato.
  • Discussione Zender • 30/06/17 15:54
    Capo scrivano - 47787 interventi
    E' al cinema Aurora in Liguria, ma occhio perché è Hold Up Istantanea di un delitto, cioè questo film quasi omonimo che infatti è del 1974:

    https://www.davinotti.com/film/hold-up-istantanea-di-una-rapina/1230
  • Discussione Lucius • 14/11/19 06:00
    Scrivano - 9051 interventi
    In realtà tra gli extra del dvd targato CG Entertainment si conferma che il film è del 1970 ed è stato girato in buona parte da un altro regista non accreditato: fu iniziato dal documentarista Ezio Alovisi e continuato dal produttore Mario Imperoli che lo portò a compimento, e che firmò la regia con lo pseudonimo di Arthur Saxon. Restò fermo qualche anno nel cassetto, poi rimaneggiato, forse ultimato e fatto uscire anni dopo.
    Ultima modifica: 14/11/19 06:02 da Lucius
  • Discussione Amarcord • 25/11/19 12:21
    Disoccupato - 86 interventi
    Anch'io ho avuto l'impressione che il film fosse stato girato alcuni anni prima dell'uscita (abbigliamento, automobili, ecc.).
    In una scena in esterni, lungo il marciapiede vicino alla sede de "L'Espresso" sono affissi dei manifesti dedicati a Willy Brandt: "Giovane Germania - Cooperazione, Distensione, Sicurezza"
    Brandt vinse le elezioni tedesche del 1972: il girato potrebbe essere stato fatto in quel periodo, forse prima o dopo le elezioni.
    Su IMDB il film è attribuito a Ezio Alovisi.