L'amore a vent'anni - Film (1962)

L'amore a vent'anni
Locandina L'amore a vent'anni - Film (1962)
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Titolo originale: L'amour à vingt ans
Anno: 1962
Genere: drammatico (bianco e nero)

Cast completo di L'amore a vent'anni

Note: L'episodio di Truffaut appartiene alla saga Doinel assieme a "I quattrocento colpi", "Baci rubati", "Non drammatizziamo è solo questione di corna" e "L'amore fugge". Andrzej Zulawski è accreditato nei titoli di testa come regista di alcune sequenze.

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Tutti i commenti e le recensioni di L'amore a vent'anni

TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/11/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 26/11/07 01:32 - 5662 commenti

I gusti di B. Legnani

Non imbarazza parlarne il sapere che è stato in gran parte massacrato dalla critica ufficiale. Il fatto è che l'episodio di Truffaut (***½) è molto bello, oltre che toccare uno dei drammi dell'eros giovane (riuscire gradito ai genitori dell'amata, ma non all'amata...), mentre gli altri non convincono proprio. Melenso il tedesco (*½), retorico il polacco (*½), eccessivo il giapponese (ma con qualche trovata visivamente interessante: **), davvero tremendo l'italiano (*½), del quale si salva solo lo stuzzicante volto della Gajoni.
MEMORABILE: Léaud che parla coi dirimpettai di finestra.

Cotola 27/03/11 22:42 - 9536 commenti

I gusti di Cotola

Il tema dell'amore, trattato in cinque modi diversi da altrettanti registi, ognuno dei quali lo approccia con la sua sensibilità. Il migliore nel descrivere la natura fatua dell'amore a quell'età è Wajda (che ci aggiunge anche un breve e gratuito segmento bellico). Bello anche il segmento di Truffaut che ha come protagonista Antoine Doinel (necessario quindi per proseguire la saga). Gli altri sono francamente trascurabili quando non brutti (Rossellini ma anche Ophuls, che non sembra nemmeno lui).

Homesick 9/01/08 17:35 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Disomogeneo e divagante, delude per i tre quinti. Eccezion fatta per l’episodio di Truffaut che ha un suo preciso valore in quanto prosegue il ciclo di Antoine Doinel incominciato con l'immenso I Quattrocento colpi, gli altri sono un clamoroso fallimento a causa di banalità e retorica (Rossellini, Ishihara, Ophulus) e caotiche pretenziosità (Wayda).
MEMORABILE: Nell'episodio di Truffaut, Colette invita a cena in famiglia Antoine e lei... esce con un altro!

Rebis 29/02/12 15:58 - 2477 commenti

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"Antoine e Colette" di Francois Truffaut (1962). Si trasferisce davanti al suo appartamento; la invita al cinema, ai concerti di musica classica; si fa "adottare" dalla sua famiglia: ma l'amore (h)a vent'anni... Secondo capitolo della saga Doinel. Il realismo poetico di Truffaut appassiona per nitore e discrezione, cattura nell'essenzialità del montaggio il gioco degli sguardi, i dettagli che raccontano, la tempistica dell'amore (mancato): e vorresti non finisse più. Léaud colma il silenzio di ardore e ostinazione. Luci purissime di Raoul Coutard. Malinconia in musica di George Delerue.

Caesars 25/05/12 08:48 - 3994 commenti

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Se si dovesse valutare solamente l'episodio di Truffaut, varrebbe almeno ***, gli altri 4 segmenti non vanno oltre ad uno stiracchiato ** (quando non meno). Peccato perché, appunto, l'inizio è buono, col regista francese che ci descrive con grandissima sensibilità i timidi approcci amorosi di Antoine Doinel nei riguardi di una Colette che lo considera solamente un amico. Poi gli episodi successivi sono tediosi con, forse, solo lo spunto iniziale di quello polacco leggermente superiore al resto. Il secondo capitolo Doinel meritava una cornice migliore.

Giùan 20/12/20 17:42 - 4943 commenti

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Nella messe "episodica" dei film a più voci girati negli anni '60, si salva dalla fisiologica inconsistenza di un genere a dir poco spurio, grazie alla spumeggiante ripresa del personaggio di Antoine Doinel da parte di Truffaut. Così se l'amore politico di Wajda e quello represso di Ishihara sono almeno suggestivi, quello di Rossellini risulta rabberciato e quello di Ophuls insostenibile, tutto acquista senso grazie alle corse parigine di Leaud, capaci di restituirci le impellenti necessità e gli improrogabili bisogni d'assoluto dei vent'anni. Quanto disincanto nel tema di Delerue.

Paulaster 25/09/24 18:01 - 4899 commenti

I gusti di Paulaster

Cinque episodi sugli amori giovanili. Il primo di Truffaut è il migliore, con il classico innamoramento per una donna che non ne vuole sapere. Quello polacco ha una crudeltà di fondo tipica degli anni della gioventù e i momenti dei ricordi bellici (pur essendo fuori tema) danno sensazioni non indifferenti. L’episodio italiano ha pochissimo spessore. Il soggetto giapponese appare troppo evoluto per l’età di riferimento. L’ultimo a Monaco è didascalico, nel trattare una gravidanza indesiderata.
MEMORABILE: I genitori dirimpettai dalla finestra; Gli orsi che si litigano gli indumenti; La telefonata alla polizia; Il bambino appena nato di otto chili.

Saintgifts 8/12/14 10:07 - 4098 commenti

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Quasi un classico l'episodio di Truffaut, girato molto bene, con un Léaud credibile. Crudele l'episodio di Wajda, come crudeli sanno essere i giovani, mi ha ricordato il marziano di Flaiano. Terribile il giapponese, ma è un aspetto dell'amore molto reale. Rossellini mescola amore e soldi, dalle soffitte alle ville, lasciando in sospeso un finale immaginabile. Infine l'episodio tedesco, dove il frutto dell'amore fa improvvisamente crescere. Interessanti anche i diversi aspetti di vita nei vari luoghi. Foto di Henri Cartier-Bresson e Jean Aurel.

Cerveza 6/03/25 16:18 - 801 commenti

I gusti di Cerveza

Viaggio a scandagliare la fragilità degli amori acerbi vinto a mani basse da Ishihara. Nella Parigi di un Truffaut sponsorizzato Philips, la voce off lo fa più sembrare un asettico documentario sugli approcci della specie umana; mentre a Varsavia la gioventù è affascinata dagli eroi ma rifugge dalle tragedie che li generano, così come a Monaco si tenta di scappare dalle responsabilità. A Roma il figlio di Rossellini tratta in modo impalpabile della loro facile manipolabilità, mentre a Tokyo ossessione e frustrazione s'immobilizzano e strangolano a vicenda con notevole pathos.
MEMORABILE: “Anvedi com’è partita! Pareva Gagarin! ì”.

Pau 26/05/10 20:28 - 125 commenti

I gusti di Pau

Prezioso l'episodio diretto da Truffaut, in cui ritroviamo Antoine Doinel diciassettenne, finalmente indipendente e in preda ai turbamenti amorosi per la splendida Colette/Marie-France Pisier. Da una vicenda apparentemente banale (lui si innamora di lei, che lo considera solo un amico e gli preferisce un ragazzo più grande e belloccio, in barba alla "affinità delle anime"), Truffaut costruisce un piccolo miracolo di equilibrio e sensibilità, senza un gesto o una parola di troppo. Essenziale per comprendere lo sviluppo dell'universo-Doinel.
MEMORABILE: Nell'episodio "Antoine Colette", il goffo (e affettuosamente comico) tentativo di bacio attuato da Antoine durante un concerto.

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  • Discussione Rebis • 21/04/12 18:18
    Compilatore d’emergenza - 4440 interventi
    Da digitale terrestre: io ho registrato solo La ragazza, ma dopo il film di Coppola si vedeva bene...
  • Discussione Buiomega71 • 21/04/12 18:20
    Consigliere - 27151 interventi
    Io da satellite, tramite il vcr. La ragazza... è uscito perfetto, buio con logo di Raitre per il film di Coppola, poi dopo 90 minuti torna, con un pezzo dell'inizio del film di Blake Edwards.

    Ovvio che quello di Coppola è stato criptato...
    Ultima modifica: 21/04/12 18:20 da Buiomega71
  • Discussione Rebis • 21/04/12 19:24
    Compilatore d’emergenza - 4440 interventi
    Beh, strano, Rai3 è free satellite o no...
    Ultima modifica: 21/04/12 19:24 da Rebis
  • Discussione Buiomega71 • 22/04/12 02:27
    Consigliere - 27151 interventi
    Dipende da film, probabilmente Buttati Bernardo non aveva i diritti per l'estero...Comunque molti film vengono criptati anche sulla Rai.
  • Discussione Caesars • 17/05/12 11:10
    Scrivano - 16997 interventi
    Visto solo l'episodio di Truffaut (ma prossimamente vedrò anche gli altri, pur sapendo che sono ben inferiori): bello. Della saga di Doinel adesso mi manca solo l'ultimo episodio "L'amore fugge". Devo dire che ripensandoci, ho un po' sottovalutato "Non drammatizziamo..." che vale *** e non **! come gli ho affibbiato all'epoca. Quando scrissi il commento non avevo ancora visto gli altri episodi che l'avevano preceduto (con l'esclusione de "I 400 colpi") e quindi non l'avevo inquadrato correttamente (forse dovrei rivederlo per riscrivere il commento).
  • Discussione Zender • 17/05/12 13:32
    Capo scrivano - 48946 interventi
    Se vuoi farlo non c'è problema, caro Caesars. Basta rispostarlo qui e ci penso io.
  • Discussione Caesars • 17/05/12 15:15
    Scrivano - 16997 interventi
    Grazie Zender. Sicuramente se riuscirò a rivederlo riscriverò il commento.
  • Homevideo Mco • 31/01/13 23:00
    Risorse umane - 9980 interventi
    In DVD per A & R Productions dal 14 febbraio 2013.
  • Discussione B. Legnani • 23/11/14 23:12
    Pianificazione e progetti - 15216 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Domenica 29 APRILE ore 02:10 su RAI 3
    Dice Homesick: Disomogeneo e divagante, delude per i tre quinti. Eccezion fatta per l’episodio di Truffaut che ha un suo preciso valore in quanto prosegue il ciclo di Antoine Doinel incominciato con l'immenso I Quattrocento colpi, gli altri sono un clamoroso fallimento a causa di banalità e retorica (Rossellini, Ishihara, Ophulus) e caotiche pretenziosità (Wayda).


    Rebis è chiamato a vederlo tutto...


    Ahahaha!!! Proprio non ti è andata giù la mia "mono recensione", eh... Comunque l'avevo adocchiato, vedremo che si può fare :)


    Arretrati da sbrigare!
  • Discussione Rebis • 24/11/14 11:50
    Compilatore d’emergenza - 4440 interventi
    Parafrasando la piccola Reagan, sollecitata da Padre Karras a dare manifestazioni: "Nel tempo..."

    :)