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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/03/15 DAL BENEMERITO XAMINI
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Xamini 4/03/15 00:32 - 1244 commenti

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I giovanotti del cinema italiano recitano il Boccaccio, in una riduzione di 5 novelle, raccordate dall'espediente narrativo originale, a dettare il contesto. Quel che si nota sin dai trailer è una saporita messa in scena, tra scelta di location di pregio, costumi e fotografia. Le interpretazioni (non sempre felici) restano su un registro smaccatamente teatrale in cui le frasi dell'autore vengono citate solo di rado. Il risultato è un'opera che fa sorridere ma si guarda bene dal travolgere.
MEMORABILE: Il Calandrino di Rossi Stuart, la badessa della Cortellesi.

Cotola 22/03/15 10:47 - 8998 commenti

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Rischioso confrontarsi con un testo monstre della nostra della nostra letteratura, ma il risultato finale è tutto sommato riuscito. Poiché a parte una confezione di buon livello (sebbene la fotografia a tratti ricordi il Mulino bianco), i Taviani hanno selezionato bene le novelle da filmare, rifuggendo scelte più semplici e popolari: non ci sono volgarità ed erotismo a buon mercato. Certo la scelta degli attori è discutibile (la signora Taricone, Scamarcio, Elisa di Rivombrosa-Puccini) e qualche volta si sente un retrogusto televisivo, ma bisogna sapersi accontentare.
MEMORABILE: IIl particolare copricapo della badessa: Kim Rossi Stuart in Calandrino. Il falcone e la liberalità di Federigo.

Saintgifts 22/03/15 20:40 - 4098 commenti

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Maravigliosa non è per niente questa riduzione cinematografica dell'opera di Boccaccio, che da deca passa a penta. Ma non è questo il motivo della mediocrità del film, il motivo principale è l'assoluta mancanza di ritmo, per di più aggravata dalle interpretazioni poco convinte di tutto il cast. L'impianto smaccatamente teatrale non giova, discreta è la scelta delle musiche, anche perché si va sul sicuro con Rossini, Verdi e Puccini e buona è la fotografia, ma anche qui il lavoro è agevolato dalle primaverili location della Toscana. Deludente.

Giulyfab 8/05/15 23:37 - 32 commenti

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Piacevole, forse fin troppo "pulito" se pensiamo all'epoca e alla situazione igienica del periodo, la peste non va a braccetto con la pulizia... Gli episodi sono tendenzialmente ben recitati e nessuno spicca in maniera particolare se non quello nel convento, di gran lunga più divertente e rilassante; negli altri forte è l'angoscia o la pesantezza dei finali. Speravo in una scelta più "boccaccesca", invece domina una sensazione di pesantezza. Cortellesi appena sopra al resto del gruppo...
MEMORABILE: L'episodio del convento nella sua interezza (peccato sia anche il più breve)!

Giacomovie 2/09/15 15:54 - 1397 commenti

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I fratelli Taviani raccontano Il Decameron andando alle origini del testo (la pestilenza che costrinse i dieci giovani a isolarsi da Firenze), scelgono cinque novelle che racchiudono il poliedrico spirito narrativo del Boccaccio, s'impegnano in una ricostruzione ambientale realistica (con qualche licenza) ma stonano nella scelta delle musiche: anche se si tratta di brani classici, non si abbinano al contesto medioevale. Il lato "maraviglioso" del film sta nel suo fascino visivo ma perde il confronto con la pellicola del 1971 di Pasolini.

Galbo 21/07/17 06:58 - 12372 commenti

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Sembra uno sceneggiato televisivo di qualche anno fa questo film dei Taviani tratto da Boccaccio. Una messa in scena ben realizzata e una cura notevole per ambientazione, scenografie e costumi. La scelta delle novelle è buona anche se è evidente la discrasia tra le due parti, racconti e la vicenda dei narratori, con i primi più soddisfacenti della seconda. Rimane però l'impressione di un compito ben eseguito ma in cui è assente la partecipazione emotiva, a partire proprio dagli autori.

Snowbird 24/01/19 16:47 - 9 commenti

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Scadente trasposizione cinematografica di un capolavoro. Ciò che dall'inizio al termine del film accompagnerà lo spettatore è la noia. Tutto il contrario dell'opera di messer Boccaccio, che si caratterizza per un innato divertimento. Trasmetterà anche un senso di rabbia per via della troppa "pulizia" sia degli attori che nelle location, che non rendono assolutamente giustizia a quello che fu il Medioevo.

Reeves 11/03/21 09:39 - 2152 commenti

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Clamoroso passo falso di due registi tra i piu interessanti e coraggiosi del nostro cinema. Nonostante il buon cast sembra uno sceneggiato televisivo, deprivato di quella vitalità che invece Pasolini esaltava nella sua riduzione per lo schermo da Boccaccio. Non si capisce davvero perché due registi con le loro qualità abbiano accettato una storia edulcorata che racconta un Medioevo ante-Armata Brancaleone, senza quindi la fame, la sporcizia, la polvere.

Nicola81 18/03/21 11:28 - 2831 commenti

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Non è un brutto film, ma il Decameron di Boccaccio avrebbe meritato qualcosa in più di un compito svolto correttamente. La messa in scena fin troppo pulita non si addice molto a un Medioevo in cui imperava la peste, ma le cinque novelle destano un certo interesse (la prima è abbastanza incolore ma poi si va in crescendo) e il cast offre buone prestazioni, grazie soprattutto a un comparto femminile di lusso e a un Kim Rossi Stuart negli insoliti panni di un personaggio credulone e un po' imbranato.

Myvincent 24/08/21 08:55 - 3722 commenti

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Un gruppo di giovani si raduna in una villa per scampare alla morte e si diletta col raccontarsi storie e storielle a tema erotico. Così i fratelli Taviani affrontano Boccaccio, in una maniera più drammatica che licenziosa, lontani dal vero spirito che aleggia nel Decamerone. C'è il fior fiore degli attori di oggi che perdono nel confronto con la scuola di un tempo (ne è dimostrazione la presenza di Lello Arena), con una recitazione degna del piccolo schermo e priva di alcuna profondità. Resta la scelta di scorci naturalistici piuttosto azzeccati.

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Zampanò 18/01/22 09:46 - 381 commenti

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Che Boccaccio torni in Toscana va bene (Pasolini l'aveva poeticamente napoletanizzato) ma non che si accomodi in Rai però. Il film veste da fiction con le qualità e i difetti di quel prodotto: bei costumi e scenografie, e poi l'occhio dei fratelli cineasti per i quadri campestri ma nessun promesso stupore, smorzata dei suoi lazzi persino la calata toscana. Il peccato maggiore resta la desessualizzazione: un Boccaccio poco boccacesco, quale tradimento. La favella migliore, maturata nel giusto orrore, se la compartiscono Arena, Smutniak e Riondino.
MEMORABILE: Il primissimo piano con sguardo in camera di Monna Catalina-Puccini.
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  • Discussione Panza • 15/04/18 11:42
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    É purtroppo mancato Vittorio Taviani.
  • Discussione Buiomega71 • 15/04/18 12:09
    Consigliere - 25896 interventi
    Insieme a Milos Forman se ne và un altro pezzo di gran cinema (questa volta italiano) nel bene e nel male.

    Non sono un esegeta dell'opera dei Taviani in realtà, ma La notte di San Lorenzo mi è rimasto nel cuore.
    Ultima modifica: 15/04/18 12:09 da Buiomega71
  • Discussione Neapolis • 15/04/18 12:20
    Call center Davinotti - 3036 interventi
    R. I. P.
  • Discussione Graf • 15/04/18 12:49
    Fotocopista - 908 interventi
    Una prece.
  • Discussione 124c • 15/04/18 20:15
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Una preghiera anche da parte mia, oggi il cinema italiana è più povero.