Film di animazione tratto da un celebre fumetto autobiografico di Marjane Satrapi che racconta la storia dell'Iran dalla cacciata dello scià (1978) ai giorni nostri. Realizzato con una grafica semplice ma molto efficace e raffinata (alcune scene sono dei veri e propri quadri naif), il film racconta molto meglio di tante altre opere il difficile clima di un paese alle prese con le mille difficoltà di guerra e dittatura e le poche opportunità per giovani (specie le donne) nella vita quotidiana. Bello e coraggioso.
Fedele trasposizione del fumetto autobiografico di Marjane Satrapi, è semplicemente incantevole e talmente realistico e coinvolgente da far dimenticare, dopo pochi minuti, il fatto che si tratta di un cartone animato. La recente storia dell'Iran, vista attraverso gli occhi di una bambina, i problemi di integrazione della giovane protagonista in Europa, l'impossibilità di vivere senza libertà e l'amore per le proprie radici, tutto questo viene rappresentato in modo toccante, tenero, ironico ed efficace. Da collezionare.
Bel film di animazione che narra, attraverso le vicende di Marjane, un pezzo importante di storia dell'Iran. Sicuramente valido ed efficace da un punto di vista formale, narrativo ed anche emozionale, non convince però appieno, a mio avviso, in alcune scelte e soprattutto nel voler, a tratti, per forza piacere a tutti. Si veda il personaggio della nonna (non so quanto veritiero) che parla sboccatamente come una ragazzina, che si mette i fiori nel reggiseno e che dice sempre quello che il pubblico si aspetta o vorrebbe che lei dicesse. Discreto.
Ottimo film d'animazione che denota tutti i tratti del fumetto nella sua rappresentazione. La forza della pellicola è da cercarsi in un ponderato punto di vista sui crimini e quotidiani problemi di una ragazzina dapprima nella sua Persia, poi nella europea Vienna. Il senso di rabbia per leggi insensate non lascia mai il passo a facili invettive o ulteriori estremizzazioni favorendo un fluido racconto che, tuttavia, non perde troppo tempo in giudizi, lasciandoli a noi.
MEMORABILE: La riflessione sul futuro di un paese uscente da guerra e dittatura che finisce per affidarsi o al Nazionalismo o all'estremismo religioso. QUOTO!
Tratto dall'omonima graphic novel di Marjane Satrapi, il film ha vinto il premio della giuria a Cannes, è stato nominato per la Palma d'Oro, s'è beccato una nomination all'Oscar, ai Golden Globe, più vari premi e nomination ai Cesar, gli Oscar franzosi. È la splendida storia autobiografica dell'autrice, figlia di una famiglia della media borghesia iraniana, dall'infanzia fino al suo diventare donna. Splendido, non si vorrebbe mai che finisse. Assolutamente raccomandata la versione originale si avvale delle voci della Deneuve e Chiara Mastroianni.
Film d'animazione pieno di pregi. L'animazione dei personaggi è volutamente statica (quasi alla South Park) ma le invenzioni visive abbondano (alcune lasciano davvero senza fiato) e il bianco e nero (interrotto da pochi brevissimi inserti a colori) è utilizzato con grande classe. Non male la storia, che tende ad una certa prolissità durante le parti ambientate a Teheran ma diventa ottima durante la lunga parte centrale viennese. Molto buona la colonna sonora.
Tratto da un fumetto autobiografico, il film a primo impatto colpisce più nell'aspetto che nel contenuto: è animazione di alta qualità, con un tratto tra il naif e il fumetto tradizionale; sceneggiato piuttosto bene ma ahimè... tra qualche parolaccia e certi movimenti più convenzionali, sembra voler accettare larghi consensi, anche a chi forse non fosse interessato molto alla storia dell'Iran, in un certo senso perde un lato del suo essere underground. Ma molto meglio così che il progetto a film che avrebbe visto Jennifer Lopez e Brad Pitt. Meritevole.
Molto bello. Tanto semplice e chiaro nella realizzazione grafica quanto intenso ed emozionante nei contenuti. La storia della piccola Marjane che cresce fra un Iran in via di disfacimento e un Occidente freddo e diverso non può non appassionare, nonostante qualche momento che può apparire piatto. Una bambina che perde l’innocenza dell’infanzia acquisendo consapevolezza del legame tra il suo destino e la realtà del mondo intorno a lei; un grande film di formazione e di riflessione su importanti temi dell’attualità.
In poche parole trovo "Persepolis" un cartone animato veramente interessante ed affascinante. Attraverso i disegni in bianco e nero ci viene mostrata la storia vera di Marjane Satrapi che vive (e soffre) le passioni, i vizi e le incoerenze della sua età e del suo paese (l'Iran). È un racconto sulla libertà, la guerra e (principalmente) sull' "esser donna". Si ride molto, ma in più si apprende e si riflette.
Cartone animato bellissimo, sia per quanto riguarda le immagini che per quanto riguarda la storia, molto vicina alla realtà: le guerre civili in Iran. Una ragazza non riesce a vivere una vita tranquilla, né a Teheran né a Vienna. Cade in depressione, ma poi ne esce. Grande esempio di come si possa fare animazione senza cadere nel ridicolo. Brava la Cortellesi come doppiatrice.
Interessante opera animata che tratta la storia di una ragazza che cresce fra una Teheran in continua lotta con i suoi problemi e un'Europa razzista e poco solidale. Drammatica vicenda che comunque viene contornata da sequenze ironiche, in grado di rendere percettibile il disagio di quella collettività. Critica nei confronti dell'occidente e nei confronti di un mancato giusto apporto allo stato iraniano. La ragazza è tosta e anche nel parlare, ma davanti a tanta estraneità si costringe a divenire quasi indifferente.
Storia (autobiografica) di un'orgogliosa ragazzina iraniana attraverso la rivoluzione khomeinista e la guerra, e attraverso le vicende della vita. E' questo intreccio tra il contesto storico e le normali aspirazioni di un'adolescente a trasportare questo film dritto dritto nel cuore di chi lo guarda. Intelligente, emozionante, poetico, ironico, sorprendentemente bello, non solo nella storia così semplice e così potente, ma anche nei disegni, di grande fascino e bellezza. Insomma, un film raro e importante.
Storia di una bimba iraniana, curiosa e indipendente, che vive il passaggio dalla dittatura dello scià a quella di Khomeini, la fuga in Europa e il ritorno a quelle che sente come le sue radici. Autobiografia dell'autrice, in un denso bianco& nero pieno di sfumature, nel quale restano sempre in primo piano gli occhi dei protagonisti. Emozionante e commovente, mai lacrimevole o ricattatorio, molto spesso sorridente o irridente. Premiato a Cannes, causò una patetica nota di protesta diplomatica iraniana. Se solo una risata potesse seppellirli...
Un altro esempio di come la narrazione animata possa raccontare, spesso anche con una forza più dirompente, una realtà difficile. All'insegna dell'onestà, si parla della storia recente dell'Iran, del dramma nel quotidiano, ma anche della perdita dell'innocenza, dell'indipendenza e delle radici. E se esiste qualche personaggio surreale (la nonna), lo si accetta come concessione alla poesia. Un film che lascia un'intensa voglia di vivere.
Per Marjane Satrapi l'animazione è un nuovo campo di sperimentazione, un'occasione per restituire alle immagini ciò che nel graphic novel era consegnato solo ai dialoghi, creare enjambement visivi, ellissi e sintesi ardite, evocative omissioni; tutto senza mai tradire l'appassionante autobiografica a fumetti, se non nell'inatteso finale, che consegna allo spettatore un'inedita e amara tonalità di disincanto. Appagante e fluido il character design che perfeziona ed armonizza ad hoc lo stile naif delle tavole originali. Divulgativo, didattico ed emozionante. Discreto il doppiaggio italiano.
Ottimo film d'animazione che racconta un pezzo importante della storia dell'Iran contemporaneo attraverso gli occhi curiosi e le emozioni forti di una giovane persiana. I disegni sono chiari, semplici ma è forse proprio da questa semplicità che traggono la loro forza e la loro capacità d'impatto. Da emigrato (non per motivi cosi brutali ma ben più lievi e "biondi") mi sono veramente emozionato, specialmente nelle parti che raccontano il distacco dagli affetti e le difficoltà che si hanno per scoprire un mondo nuovo e diverso. Molto bello.
Nel pieno vigore della Pixar e degli occhialini ci vuole coraggio a rilasciare un film d'animazione dal tratto semplicissimo e addiruttura in bianco e nero; eppure questo film vince e convince, può essere visto dall'adolescente all'appassionato di storia fino al fanatico del disegno e della forma: tutti vengono accontentati, la storia è profonda, impegnata ma anche godibile e divertente e con un tratto e una serie d'idee grafiche davvero semplici ma efficaci.
Coinvolgente film di animazione tratto da un fumetto autobiografico della scritrice. Racconta della vita della giovane Marjane e della sua nazione, l'Iran, attraverso la dura storia di questo paese troppo poco conosciuta. Pur essendo molto stilizzato, lo stile di Persepolis è incredibilmente espressivo. La storia non tratta solo dei problemi dell'Iran ma anche delle difficoltà della vita in generale, di una ragazza che cresce e di una Europa culturalmente distante. Si ride, si piange e sopratutto si pensa!
MEMORABILE: Gli spacciatori di musica occidentale come se fosse droga, gli effetti luci/ombra, la sequenza sulle note di "Eye of the tiger".
Un film di animazione che descrive le vicende iraniane molto meglio di quello che può fare un libro di storia o un documentario. Il tratto è fumettistico, non dettagliato, ma è notevole la capacità di caratterizzazione che i semplici segni riescono a dare. La prima parte induce noi europei a dire "ma come siamo bravi, noi!", ma la seconda fa nascere numerose e inevitabili crepe a quanto appena scritto tra virgolette. Assai notevole: ***½
Un film d'animazione diretto, crudo e molto triste; ma ben venga, poiché rappresenta una realtà devastante per milioni di persone. L'idea del fumetto-cartone è stata sicuramente vincente, una pellicola con attori reali credo avrebbe spostato il vero significato che si voleva trasmettere. Assolutamente da vedere.
La Satrapi firma la versione cinematografica della sua autobiografia avvalendosi di un'animazione semplice ma elegantemente spontanea. La sua coinvolgente storia di ribellione e di crescita giustappone la "libera" cultura occidentale, da cui Marji si lascia affascinare, a quella dell'Iran. Seguiremo poi anche lo sviluppo personale e sentimentale della protagonista, rimanendo sempre emozionati e interessati. Riflessione unica sull'essere donna e sulla cultura iraniana, davvero una piccola perla. Obbligatorio vederlo in originale.
Vita in bianco nero e vita a colori. Capelli liberi e capelli sotto il velo. Se è vero che una rivoluzione è l'ultima chance per liberare un Paese, cosa rimane se, giocata quest'ultima carta, il Paese è più "incatenato" di prima? La tristezza di Marjane, rimane. Una Marjane che può fumare, come segno massimo della sua libertà, magari infastidendo i vicini ma, ancora giovane, è già disillusa. La storia recente dell'Iran rimane sullo sfondo, Marjane racconta la sua di storia, influenzata da parole e comportamenti famigliari e financo da Dio.
Parallelamente alla vita di una ragazza viene raccontata la storia iraniana. Animazione coi personaggi disegnati in modo essenziale ma sfruttando doti tecniche notevoli e sfondi articolati (bene anche l'uso scarso del colore). Storia narrata in modo chiaro tanto da sembrare adatta a una proiezione scolastica ed evitato l'effetto tragico della guerra (a parte le situazioni familiari). Musiche adatte e senso dell'ironia della protagonista (senza peli sulla lingua). Troppo colorito il lessico della nonna, che stona col resto.
MEMORABILE: La cassetta degli Iron Maiden; I gelsomini.
Da bimba a giovane espatriata, mentre in Iran, si spengono le speranze di libertà che avevano accompagnato la rivoluzione e l'aria diventa sempre più asfittica man mano che gli integralisti islamici impongono alla popolazione leggi e norme di comportamento autoritarie che colpiscono soprattutto le donne. E' la storia autobiografica narrata da Satrapi in una bella graphic novel che trova la migliore trasposizione possibile in questo straordinario film d'animazione in cui i contenuti forti vengono esaltati da un bel tratto grafico deciso che rispetta lo stile delle tavole originali.
Alla deposizione dell'ultimo shah Pahlavi per l'Iran sembra aprirsi una nuova stagione di radicali riforme all'insegna di una nuova giustizia sociale e di una più equa redistribuzione della ricchezza: speranze destinate ad infrangersi contro l'emersione del nuovo fondamentalismo sciita. La prospettiva narrativa è quella della giovane anticonformista Marjane, costretta per motivi politici prima a rifugiare in Austria e poi - dopo un breve ritorno - in Francia: un personaggio genuino e irresistibile con cui non si può non empatizzare. Peccato solo per un finale dal passo frettoloso.
MEMORABILE: Colta in fallo a comprare una cassetta degli Iron Maiden; Party alcolico illegale conclusosi in tragedia.
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DiscussioneFabbiu • 8/06/08 15:47 Archivista in seconda - 652 interventi
“Mi hanno addirittura proposto – ha commentato la Satrapi – progetti come una serie-tv alla Beverly Hills 90210 e un film con Jennifer Lopez nel ruolo di mia madre e Brad Pitt nel ruolo di mio padre! Assurdo!”
Sono contento, che alla fine Persepolis è stato quello che abbiamo visto al cinema; un film che (visto il delicato contenuto, la fonte da cui è ispirato il carattere autobiografico) mantiene vivo un carattere alternativo, certo a mio parere poteva essere ancora meno convenzionale sotto vari aspetti, ma ritengo che tutti i premi di cui è stato vincitore siano ben meritati.
Consiglio la visione a chi ancora non l'ha visto!
HomevideoZender • 16/09/08 10:56 Capo scrivano - 47782 interventi
Uscirà in dvd il 18 settembre 2008 per la 01.
Edizione Standard
Audio: Ita.5.1
Video: 16:9/1.85:1
Extra: Making Of + Scene tagliate + Trailer