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Discussioni su Reality - Film (2012) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

44 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Ruber • 30/09/12 01:20
    Formatore stagisti - 9446 interventi
    Ahahahahaha Caprara a Cinematografo ne ha sparata una di quelle enormi! Garrone il miglior regista italiano!! superiore a Sorrentino... certo perchè prima di Garrone non ce nessuno... e che magari abbia anche qualche anno in più e giusto giusto qualche film in più, per non parlare di qualche premio in più!

    Non e che uno che vince due grand prix a Cannes deve essere ora immortalato a Dio superiore, oppure essere inalzato come un totem per Gomorra.

    A Capraa ma .....!!!
    Ultima modifica: 30/09/12 01:20 da Ruber
  • Galbo • 30/09/12 08:05
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Le categorie assolute sono sempre un terreno assai scivoloso, ma Garrone ha fatto film assai validi (L'imbalsamatore, Primo amore e Gomorra), per cui che qualcuno lo consideri attualmente il miglior regista italiano a mio parere ci può stare benissimo, non vedo lo scandalo.
  • Zender • 30/09/12 08:56
    Capo scrivano - 49065 interventi
    Credo anch'io che non si riferisse a tutti i registi italiani di ogni tempo ma solo a quelli che girano film oggi. Nel qual caso non mi trova d'accordo ma lo capisco.
    Ultima modifica: 30/09/12 08:56 da Zender
  • Lucius • 30/09/12 13:06
    Scrivano - 9053 interventi
    Per me è uno dei migliori registi italiani contemporanei.
  • Ruber • 30/09/12 16:13
    Formatore stagisti - 9446 interventi
    No lui ha detto il miglior regista non ha specificato epoca o periodi, inoltre non ha motivato la sua scelta, che mi puo stare bene come buon regista degli ultimi anni questo non lo nego o contemporaneo come qualcuno ha scritto, ma dire il miglior regista d'oggi è un affermazione priva di contenuto, se si considera ma senza andare verso mostri ssacri quali Monicelli, Fellini, Verdone, Leone, Scola, Risi, Comencini, Benigni, Moretti, per arrivare ai piu recenti come per l'appunto Sorrentino.
  • Galbo • 30/09/12 18:46
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    inserire Verdone come mostro sacro tra i registi mi sembra un tantinello tirato, ma ovviamente de gustibus......
  • Zender • 30/09/12 19:24
    Capo scrivano - 49065 interventi
    Lucius, ovviamente non sei solo (sempre se si parla di cinema contemporaneo), e pure io non posso non notare che ha dei numeri. Se non ha specificato epoca o periodi darei per scontato che si riferisse al cinema di oggi, comunque. Però giustamente ognuno ha il diritto di interpretarla come crede. Ad ogni modo resta il parere di uno come tanti.
  • Didda23 • 30/09/12 19:31
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    Per me Garrone non vale quel genio assoluto di Sorrentino soprattutto registicamente ( Garrone non possiede i movimenti di macchina di Paolo). Ho visto L'imbalsamatore e mi aveva abbastanza deluso (qualche idea buona, ma regia non eccezionale) e Gomorra è l'opera più sopravvalutata (per me un pallino), della cinematografia italiana degli ultimi 30 anni. Devo ammettere che Primo amore non è affatto male ( però l'ho visto da troppo tempo e mi ricordo pochissimo).
    In quanto autore che cerca una certa via originale lo rispetto dal profondo e certamente andrò a vedere Reality il prima possibile. Visto che si sta parlando di autori italiani della new generation ritengo Crialese un altro autore che per me è lodato più del dovuto.
    Ultima modifica: 30/09/12 19:31 da Didda23
  • Lucius • 30/09/12 19:34
    Scrivano - 9053 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Lucius, ovviamente non sei solo (sempre se si parla di cinema contemporaneo), e pure io non posso non notare che ha dei numeri. Se non ha specificato epoca o periodi darei per scontato che si riferisse al cinema di oggi, comunque. Però giustamente ognuno ha il diritto di interpretarla come crede. Ad ogni modo resta il parere di uno come tanti.
    Perfettamente d'accordo.
  • Ruber • 30/09/12 19:37
    Formatore stagisti - 9446 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    inserire Verdone come mostro sacro tra i registi mi sembra un tantinello tirato, ma ovviamente de gustibus......

    Assolutamente si visto che e ormai da anni porta avanti la buona commedia italiana, partuito nei primi anni '80 a sempre visto ( come tutti gli riconoscono) mode e tempi che cambiano al passo con la società. Poi chiaro ognuno la vede come crede.
    Ultima modifica: 1/10/12 00:08 da Ruber
  • Mickes2 • 30/09/12 20:43
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Per me Garrone non vale quel genio assoluto di Sorrentino soprattutto registicamente ( Garrone non possiede i movimenti di macchina di Paolo). Ho visto L'imbalsamatore e mi aveva abbastanza deluso (qualche idea buona, ma regia non eccezionale) e Gomorra è l'opera più sopravvalutata (per me un pallino), della cinematografia italiana degli ultimi 30 anni. Devo ammettere che Primo amore non è affatto male ( però l'ho visto da troppo tempo e mi ricordo pochissimo).
    In quanto autore che cerca una certa via originale lo rispetto dal profondo e certamente andrò a vedere Reality il prima possibile. Visto che si sta parlando di autori italiani della new generation ritengo Crialese un altro autore che per me è lodato più del dovuto.

    Ciao Didda, non sono affatto d'accordo con quello che dici, son quasi sobbalzato dalla sedia :D Garrone utilizza un altro registro, altre sintassi, altri linguaggi, non è che se Garrone non si gingilla in piani sequenza e carrelli infiniti ciò vuol dire non li sappia mettere in pratica. è come dire che i Dardenne fanno solo cinema discreto perchè non fanno altro che riprendere con un mdp a mano i movimenti dei loro protagonisti.

    Gomorra sopravvalutato... 1 pallino... aaargh! non si può, a mio avviso, liquidare così frettolosamente un'opera importantissima come Gomorra, un film antispettacolare fortissimo proprio nella sua antinarratività, un'opera che è essenza stilistica e potenza visiva carica, pregna di assoluto realismo, desolante e impassibile rappresentazione del Male, di una società e di un mondo senza speranza declinando il tutto verso un messaggio universale forte di un portata etica oserei dire struggente.

    questa, come sempre, è solo la mia opinione :)

    Reality te lo consiglio ma sappi che ti aspetto al varco :))))
  • Didda23 • 30/09/12 21:52
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    Adoro alla follia Kaurismaki (tecnicamente non è eccelso) perchè nelle sue opere l'impronta registica è chiara e riconoscibilissima. Per me Garrone non ha caratteristiche registiche ben definite e quindi per me non riesce a dare al proprio cinema una forza tale da rendere le sue opere dei grandissimi film.
    Per quanto riguarda Gomorra chiamo in causa l'amico Schramm che in sole 550 battute ha espresso alla perfezione ciò che penso io del film. Per velocizzare posto qui il commento:

    "Garrone ama interporre l'etica all'estetica, e anzi per lui la seconda scaturisce dalla prima.Uno sciagurato rovesciamento che in arte genera scempi sistematici. Non fa eccezione quest'opera, cinematograficamente inesistente, la cui importanza extrafilmica sfugge se non si è prima passati per il libro da cui è tratta. Non cinema tout court, ma coscienza civile prestata al cinema sulla falsariga di un Rosi (di ben altro spessore, anche formale). Algido e barboso. Restano enigmatici tutto il clamore, lo sgomento e l'entusiasmo che gli gravitano sopra."

    Avrei preferito certamente un documentario. Ha ragione pure Belfagor che nel commento stressa l'attenzione sulla mancanza di coraggio di Garrone "nel fare nomi e di mostrare degli intrecci chiari".

    La tecnica non è vitale, ma per me quando c'è da quel qualcosa in più che mi fa apprezzare ancora di più ciò che sto vedendo. Discutere del "messaggio" di un film non mi è mai interessato perchè è una questione troppo personale.
  • Schramm • 30/09/12 22:34
    Scrivano - 7818 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Per me Garrone non vale quel genio assoluto di Sorrentino soprattutto registicamente ( Garrone non possiede i movimenti di macchina di Paolo)

    sorre genio assoluto mi sembra nu poco sproporzionato (se penso che l'epiteto genio [parola inflazionata che andrebbe usata con molto più riserbo], in patria, riesco ad accordarlo al solo Bene), tuttavia si muove con passo e con fare diametralmente opposto rispetto a garrone e tanto basta. senza contare che garrone ti fa morbosamente sentire il soverchiante peso specifico di tutto quel che filma, viceversa sorre ha l'innata abilità di rendere aerea la pesantezza del sottotesto. vedere il divo e immediatamente dopo gomorra nello stesso giorno (come a me capitò di fare al multisala), rende chiarissimo che l'uno (MG) fa cinema, l'altro (PS) Cinema

    aggiungo solo che non me la son sentita ieri di affrontare reality (la cui visione immagino già di per sé essere una sfida) causa febbre latente.
    Ultima modifica: 30/09/12 22:37 da Schramm
  • Gugly • 30/09/12 22:38
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Secondo le mie labili impressioni potrei dire questo: Sorrentino, o dell'eleganza, Garrone o della sostanza, almeno è questa l'impressione ricevuta dopo aver visto uno dietro l'altro Il divo (e ieri L'amico di famiglia) e Gomorra.
  • Mickes2 • 1/10/12 01:28
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Adoro alla follia Kaurismaki (tecnicamente non è eccelso) perchè nelle sue opere l'impronta registica è chiara e riconoscibilissima. Per me Garrone non ha caratteristiche registiche ben definite e quindi per me non riesce a dare al proprio cinema una forza tale da rendere le sue opere dei grandissimi film.

    ma anche qua non sono d'accordo, e per non esserlo mi basta ricordare quel capolavoro de La fiammiferaia: sono poche le opere in grado di mettere in scena una tale asetticità, un così palpabile realismo riuscendo poi a rimanere intense e vibranti in ogni inquadratura; un film dove il silenzio si fa più assordante di mille parole, dove la desolazione diventa algida sinfonia, la solitudine poche volte è stata così vera e spudorata. se non è tecnica questa, non so cosa lo possa essere; e non confondiamo la tecnica con i soli virtuosismi perchè anche la fissità dello sguardo, la regia "invisibile" e i silenzi sono tecnica e sono d'accordo con te quando affermi che Kaurismaki ha un'identità tutta sua, ma l'identità è anche tecnica e l'autore finlandese ne ha da vendere

    Didda23 ebbe a dire:

    Per quanto riguarda Gomorra chiamo in causa l'amico Schramm che in sole 550 battute ha espresso alla perfezione ciò che penso io del film. Per velocizzare posto qui il commento:
    "Garrone ama interporre l'etica all'estetica, e anzi per lui la seconda scaturisce dalla prima.Uno sciagurato rovesciamento che in arte genera scempi sistematici. Non fa eccezione quest'opera, cinematograficamente inesistente, la cui importanza extrafilmica sfugge se non si è prima passati per il libro da cui è tratta. Non cinema tout court, ma coscienza civile prestata al cinema sulla falsariga di un Rosi (di ben altro spessore, anche formale). Algido e barboso. Restano enigmatici tutto il clamore, lo sgomento e l'entusiasmo che gli gravitano sopra."

    no vabè, mi scuserà Schramm, che tra l'altro leggo sempre con gusto, ma il suo commento su Gomorra è agli antipodi di come la penso io :) inutile star qui a ribattere, troppo tempo e impegno, rimarremmo comunque con le nostre idee senza indietreggiare di un millimetro :)
    Ultima modifica: 1/10/12 01:39 da Mickes2
  • Deepred89 • 1/10/12 01:47
    Comunicazione esterna - 1616 interventi
    Intervengo anch'io alla discussione premettendo di aver visto, di Garrone, unicamente Gomorra e Primo amore (di cui ricordo giusto trama e qualche sequenza).

    Per quanto a molti suonerà come una bestemmia, non riesco a cogliere nella regia di Gomorra la grandezza di cui molti parlano.
    Personalmente, riesco ad attribuire agli aggettivi realista, antispettacolare, antinarrativo e via dicendo un'accezione positiva solamente quando tali scelte risultano funzionali all'impatto emozionale (ciò che veramente conta nella mia visione del cinema, al di là di estetica, contenuti e via dicendo) del film.
    Nel caso del film di Garrone ho trovato che tale regia cruda e impersonale applicata alla sceneggiatura volutamente frammentaria non facesse che aumentare il distacco e lo spaesamento, inficiando così sul coinvolgimento e su quell'impatto emozionale di cui parlavo qualche riga sopra. Non a caso le sequenze che più mi hanno colpito del film (l'incipit, il bambino alla guida del camion, il piano fisso dell'auto in mezzo alle statue dopo l'esecuzione) risultano anche quelle più cinematografiche, e a leggere i vari "momenti memorabili" tra i commenti vedo di non essere il solo.

    Riguardo all'importanza del film, se si parla di contenuti posso anche essere d'accordo (ma anche qui ci sarebbe da discutere), mentre a livello di regia penso (e qui linciatemi pure) che tutto il clamore suscitato (al di là di tutto ciò che sta intorno al caso Gomorra) derivi unicamente dall'utilizzo di un linguaggio cinematografico "diverso dal solito" per il cinema italiano contemporeaneo, poco importa se funzionale o no, e poco importa se originale o no (non bisogna scavare molto per far emergere i vari Pasolini, Citti e roba simile, e questo senza uscire dei confini della Penisola). Mi sembra un po' poco per gridare al genio sinceramente.

    Riguardo a Sorrentino, trovo che tra i registi della nuova generazione (passatemi la generalizzazione) risulti quello più dotato e tecnicamente completo (tutto di gran livello: messa a quadro, movimenti di macchina, rapporto regia-fotografia e regia-musiche e così via). Nel suo caso però non ho mai trovato una sceneggiatura che mi convincesse veramente e quindi nessuno dei suoi film mi è sembrato, globalmente, un capolavoro.
  • Mickes2 • 1/10/12 02:05
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Intervengo anch'io alla discussione premettendo di aver visto, di Garrone, unicamente Gomorra e Primo amore (di cui ricordo giusto trama e qualche sequenza).

    Per quanto a molti suonerà come una bestemmia, non riesco a cogliere nella regia di Gomorra la grandezza di cui molti parlano.
    Personalmente, riesco ad attribuire agli aggettivi realista, antispettacolare, antinarrativo e via dicendo un'accezione positiva solamente quando tali scelte risultano funzionali all'impatto emozionale (ciò che veramente conta nella mia visione del cinema, al di là di estetica, contenuti e via dicendo) del film.
    Nel caso del film di Garrone ho trovato che tale regia cruda e impersonale applicata alla sceneggiatura volutamente frammentaria non facesse che aumentare il distacco e lo spaesamento, inficiando così sul coinvolgimento e su quell'impatto emozionale di cui parlavo qualche riga sopra. Non a caso le sequenze che più mi hanno colpito del film (l'incipit, il bambino alla guida del camion, il piano fisso dell'auto in mezzo alle statue dopo l'esecuzione) risultano anche quelle più cinematografiche, e a leggere i vari "momenti memorabili" tra i commenti vedo di non essere il solo.

    beh ma questo è sacrosanto, io per esempio trovo che siano innumerevoli le sequenze emozionanti di Gomorra, citandone 3 così su due piedi:

    SPOILER

    Don ciro che da "guru" del posto si ritrova braccato e senza scampo, si ritrova a dover barattare la propria vita a casa dei portavoce del clan e tutto quel dialogo è da pelle d'oca e di un'intensità impagabile; il dialogo tra Totò e l'amico, figlio di scissionisti, che sta traslocando; Maria e l'omicidio discusso prima, perpetrato poi...

    FINE SPOILER

    Deepred89 ebbe a dire:
    Riguardo all'importanza del film, se si parla di contenuti posso anche essere d'accordo (ma anche qui ci sarebbe da discutere), mentre a livello di regia penso (e qui linciatemi pure) che tutto il clamore suscitato (al di là di tutto ciò che sta intorno al caso Gomorra) derivi unicamente dall'utilizzo di un linguaggio cinematografico "diverso dal solito" per il cinema italiano contemporeaneo, poco importa se funzionale o no, e poco importa se originale o no (non bisogna scavare molto per far emergere i vari Pasolini, Citti e roba simile, e questo senza uscire dei confini della Penisola). Mi sembra un po' poco per gridare al genio sinceramente.
    registicamente credo che nessuno gridi al miracolo, è solo che certo modus operandi è probabilmente quello più giusto, lucido e rispettoso che si possa utilizzare quando la materia è così delicata.
  • Buiomega71 • 1/10/12 10:32
    Consigliere - 27259 interventi
    Io ho visto solo un film di entrambi, quindi ho pochi elementi per verificarne la "grandezza autoriale".

    Però, Primo Amore: Capolavoro

    L'amico di Famiglia
    : Capolavoro assoluto!

    Comincio a farmi due conticini...
    Ultima modifica: 1/10/12 10:33 da Buiomega71
  • Rebis • 4/10/12 17:49
    Compilatore d’emergenza - 4441 interventi
    Visto ieri: ne sono uscito decisamente sconvolto. La capacità di Garrone di elevare la più triviale quotidianità ad una dimensione universale, destabilizza e ferisce. Non sono riuscito a sentirmi estraneo al film nemmeno per un istante, malgrado i fatti narrati siano lontani da me miglia e miglia, fisicamente, concettualmente, esistenzialmente. Appoggio Mickes fino all'ultima sillaba e dissento profondamente dalle opinioni di Didda e Schramm: nel cinema di Garrone la regia è totalizzante, sempre presente, potentissima e fisica anche nella sua invisibilità. L'etica trascende se stessa per farsi immagine, come accadeva nel miglior cinema civile italiano degli anni '70 (Petri in primis). Non la narrazione al servizio della realtà ma la realtà al servizio della narrazione. Primo Amore era un opus alchemico, Gomorra l'allunaggio su un pianeta marziano, Reality una fiaba collodiana senza speranza. Basta pensare al modo in cui riesce a tradurre davanti ai nostri occhi meri elementi scenografici in immagini simboliche che sconfinano nell'immaginifico: il trattore nel finale di Gomorra diventa un mostro feroce e trionfante. E qui l'enorme bolla di vetro durante i provini che sembra dover esplodere su un destabilizzante nulla.
    Ultima modifica: 5/10/12 09:51 da Rebis
  • Mickes2 • 4/10/12 18:17
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    non hai idea di quanto mi facciano piacere le tue parole, Rebis :)

    perfettamente d'accordo con te: Garrone nella sua invisibilità da puro antropologo, scruta i volti con grandissimo Senso del cinema inteso come puro gusto e ricercatezza delle inquadrature, disseminando anche le proprie opere di fulgidi simbolismi; come non citare anche - tornando a bomba su Reality -

    SPOILER

    l'immagine di Luciano nella discoteca elevato a simbolo di una generazione intera, di un popolo stordito, buttato nella mischia dinanzi alla divinità che letteralmente aLeggia nell'aria, così vicina quanto spietatamente inafferrabile.

    FINE SPOILER

    Primo amore ancora mi manca, lo recupero prestissimo :)