La vera storia di Eric LeMarque, persosi su una montagna innevata e costretto a una sopravvivenza di otto giorni. La principale virtù del film sta proprio nel riuscire a infondere nello spettatore la stessa desolazione e lo smarrimento di chi si trova a dover fare i conti con la natura, con i paesaggi splendidamente fotografati e ben resi dalle riprese. Convincente Hartnett, praticamente solo per tutto il film, più di routine la Sorvino (nel ruolo di sua madre). Qualche banalità ma avvincente.
Noiosissimo e praticamente senza storia questo survivor movie ispirato alle vicende accadute a Eric LeMarque (promessa dell'hockey su ghiaccio mai veramente esplosa) durante un fuori pista su snowboard sui monti della Sierra Nevada. Hartnett è anche bravino a sostenere questa sorta di One man show, ma sia la regia che la sceneggiatura latitano spaventosamente. Rispetto a film come Alive o 127 ore, questo "6 below" letteralmente sparisce, al confronto. Finale poi troppo ruffiano per essere credibile. Nemmeno la fotografia riesce a elevare la qualità complessiva.
Ispirata da una vicenda reale, la pellicola si avvale principalmente di Hartnett, che mostra la sua sofferenza nei terribili otto giorni tra le montagne della Sierra Nevada, nonostante le riprese siano realizzate nello Utah. Abbastanza veritiero, con finale scontato e lievemente allungato; nel complesso validi i flashback durante la sofferenza. Interessanti i titoli di coda, che mostrano il vero protagonista della vicenda.
Survival movie tratto da una storia realmente accaduta ad un giovane atleta. Piuttosto realistico nella struttura e tecnicamente ben realizzato, il film è noioso nello svolgimento. La storia procede senza grandi emozioni e per vivacizzarla gli autori devono ricorrere a flashback della vita del protagonista, anche questi non esaltanti. Buone l’ambientazione e la prova del protagonista quasi sempre da solo in scena. Epilogo scontato.
Ispirato a una vicenda reale di un ex atleta di hockey con problemi familliari e di droga, è un film di ampio respiro e molto introspettivo, forse troppo, ma decisamente lento nel calibrare la suspense. Prova caratteriale abbondantemente superata. Il grado di empatia nei confronti del protagonista è pari a zero, la sceneggiatura mostra un ragazzetto viziato e immaturo che acquisisce maturità solo di fronte a situazioni di vero pericolo ed è davvero l'unica cosa interessante dell'intera opera. Per i completisti dei survival movie.
MEMORABILE: Eric imbocca una discesa chiusa al pubblico, ben segnalata dalla cartellonistica. E' da qui che si perde tutta l'empatia verso il protagonista.
Survival-movie tratto da una storia vera che si dimostra migliore della sua reputazione; certo, è tutto già visto e si seguono abbastanza pedissequamente i canoni del filone, così come il personaggio di Hartnett - comunque bravo - non ispira proprio simpatia e molte delle sue azioni nella prima parte sono estremamente stupide; ma l'atmosfera ghiacciata e desolata è ben resa e l'escalation di difficoltà e sforzi fisici coinvolgente, così come emozionale è l'ultima parte, con un'apparizione del vero LeMarque senza gambe. Una storia di redenzione e speranza che può farsi apprezzare.
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