Buiomega71 • 8/07/23 09:40
Consigliere - 26032 interventi Schirmer è abile a mascherare la limitezza di budget (riprese ricercate e fotografia ben sopra la media di qualsiasi low budget) e alza il tiro delle ambizioni, mischiando il paganesimo e le ritualità ancestrali con mutazioni yuzniane/gordoniane, tutto immerso in una natura ammaliante e pseudo boormaniana (come quel lago, dove ti aspetti che affiori
Excalibur), fatta di funghetti semoventi e liquamosi, che prendono le sembianze degli organi sessuali o frutti dal seno di donna che ansimano, dove sgorga il succo proibito della lussuria.
L'autore di
Found destabilizza, incanta, annebbia le percezioni (grazie anche all'ipnotica OST), trasporta lo spettatore in una fiaba per adulti dove vige la legge del sesso (masturbazioni, orgette a tre, cunninlingus, ardenti baci lesbo, rapporti orali omosex) per chiudere in un delirio visivo/sensoriale che sembra il finale di
Insatiable dove ci si ammucchia, viscosamente e fangosamente, e si fa all'amore con il mostrone di
Terror Vision, per poi mutare in esseri anfibi/extraterrestri, in quel bosco non poi tanto dissimile dalle oscurità maligne rettiliane di
Honeymoon.
Il demone che striscia sotto la pelle (il tentacolo al posto del parassita cronenberghiano), un rapporto sessuale alienante alla
Decoys (di grande impatto visivo l'improvvisa mutazione della creatura aliena sul letto durante il triangolo per il regalo di compleanno di uno dei ragazzi) e Jennifer che si immerge nelle acque del lago di grande potenza suggestiva (la sua possessione è mutuata dalla Cheryl della
Casa raiminiana versione full immersion).
Schirmer si prende i suoi tempi e dilata il gioco di "obbligo e verità" intorno al falò, mette in bocca ai suoi ragazzi dialoghi volgari da film porno, mostra nudi integrali sia maschili che femminili (l'incipit nell'Eden pseudo
Laguna blu andato in acido) e se ne sbatte delle regole imposte dal fantahorror (niente splatter, ultraviolenza o (im)probabili final girl), ma un enorme occhio rettiliano che si spalanca e la magia malsana floreale degli incantevoli boschi dell'Indiana, che nascondono (s)piacevoli insidie di creature secolari o extraterrestri (lasciare tutto nel limbo dell'arcano è un'altro punto a favore del talentuoso regista).
Non per tutti i gusti questa esperienza sensoriale da assaporare a mente libera, bizzarra, originale e totalmente slegata da ogni compromesso.
Notevole la sacerdotessa del sesso di Ellie Church.
Mco
Buiomega71
Lupus73, Schramm
Herrkinski