Il concerto - Film (2009)

Il concerto
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/03/10 DAL BENEMERITO GIACOMOVIE
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Cotola 17/04/10 23:48 - 9041 commenti

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È vero la metafora dell'orchestra in cui tutti remano dalla stessa parte è risaputa, la storia non è originale così come non lo è il suo svolgimento, tutto scivola via verso il risaputo e troppo ottimistico tripudio finale, la caratterizzazione dei personaggi è usuale, eppure riesce in ogni caso a divertire e coinvolgere. Non eccezionale ma molto godibile. Musica ovviamente bella e coinvolgente.

Galbo 8/03/10 05:46 - 12391 commenti

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Dopo il bel Train de vie, un'altro film convincente per il regista Radu Mihaileanu. Nettamente diviso in due parti: il primo ha i caratteri farseschi della commedia balcanica (sull'onda quasi dei film di Emir Kusturica); nella seconda prevale la parte emotiva, dove la storia si mescola mirabilmente alla musica, per toccare l'acme nella rappresentazione del concerto, vera e propria catarsi per i personaggi principali. Emozionante e coinvolgente. Ottima la prova del cast e di rilievo, ovviamente, le musiche.

Giacomovie 5/03/10 20:34 - 1398 commenti

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L'entusiasmo con cui critica e pubblico hanno accolto questo film può creare delle aspettative che nella prima parte non vengono confermate del tutto, in quanto si assiste solo ad un simpatico divertimento dato da piccoli equivoci e dalla cadenza russa dei dialoghi. Il registro si ribalta nel miglior periodo del film, che è l'ultima mezz'ora, nella quale si concentrano le emozioni date dal ben dosato connubio tra le note del bellissimo concerto per violino di Tchaikovsky e la voglia di riscatto degli orchestrali e del loro direttore. ***!

Jorge 12/03/10 01:21 - 164 commenti

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Avevo molto amato Train de vie; questo lavoro è pure superiore. Il cast è coralmente ineccepibile, Guskov è così carico di umanità... e che dire della Laurent? Già in Bastardi senza gloria era stata magnifica, ma qui è pure meglio! Soggetto e sceneggiatura sono belli e sviluppati in maniera intelligente, montaggio e fotografia buoni, specie per le parti relative al "concerto". Mihaileanu, con affetto ed ironia, dichiara il suo amore per l'est europeo, sottolinea il dramma ebreo con una storia delicata, protagonista viscerale... la musica.

Bruce 26/04/10 16:00 - 1007 commenti

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Temevo il pacco, noioso e drammatico. Ed invece ecco la sorpresa, un film vitale, ricco di energia e battute (alcune davvero fulminanti), capace di far sorridere ed emozionare. Quanta umanità e autoironia! Musica meravigliosa, come la brava e bella Mèlanie Laurent, attrice rivelazione dell'anno. Da vedere.

Caesars 22/07/10 09:02 - 3790 commenti

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Vado un po' controccorrente: per me il film rappresenta una parziale delusione. Sarà che dopo il buon Train de vie da Mihaileanu mi aspettavo molto, ma questa volta il risultato mi pare discreto e nulla più. La prima parte ambientata in Russia non ha quel ritmo travolgente che mi sarei aspettato e con l'arrivo a Parigi le cose non è che cambino molto; più riuscita è l'ultima parte dedicata al concerto vero e proprio, ma anche qui si calcano terreni già percorsi, senza troppe innovazioni. Vedibile ma senza avere grandi aspettative.

Qed 24/08/10 00:11 - 54 commenti

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C'è tanta confusione, ma più che altro troppa inverosimiglianza. La vicenda della violinista, pur tendente al piagnucoloso, è ben scritta e coinvolge; ma che un'orchestra di sbandati che non suonano da 30 anni (e non provano!) venga presa sul serio da qualcuno e poi incanti il mondo è semplicemente ridicolo. Al netto di ciò la buona sequenza finale con il concerto vale quasi il film intero, mentre tutto il resto è spesso dispersivo e poco convincente. Azzeccatissimi e divertenti molti personaggi secondari. Un po' prevedibile, ma dignitoso.
MEMORABILE: La faccia della Laurent quando il violinista gitano suona Paganini: «Dove ha studiato? » «Ma da dove esce questa bambolina? Di che cosa sta parlando?».

Ilcassiere 31/08/10 13:31 - 284 commenti

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Film diviso in due fasi: la prima, in Russia, non molto brillante ed abbastanza prevedibile. La seconda, in Francia, decisamente più coinvolgente, quando la storia del presente (l'orchestra che si spaccia per quella che non è per suonare a Parigi) si mescola con quella del passato (l'antisemitismo e la cacciata dei musicisti ebrei). Buone le interpretazioni degli attori e davvero toccante il "concerto" per violino.

Aal 1/09/10 18:27 - 321 commenti

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Film molto divertente e capace di emozionare, soprattutto nella seconda parte. Una sceneggiatura scoppiettante non esente da qualche melensaggine o incongruenza: peccati veniali che non impediscono di ridere di cuore ed appassionarsi alle vicende della più improbabile orchestra sinfonica che abbia mai calcato i palchi. Grande musica e grandi risate, con qualche lacrimuccia in agguato dietro l'angolo. Non un capolavoro ma godibilissimo, ricco di valori positivi da accogliere con leggerezza, senza la necessità di trovarvi verità esistenziali.

Domino86 21/02/11 15:43 - 607 commenti

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Ho iniziato a guardare questo film con qualche remora: mi aspettavo qualcosa di piuttosto pesante e abbastanza inconcludente. Ben lieta di dire che mi sbagliavo totalmente. La pellicola si segue bene e con interesse, regalando anche qualche momento divertente. Un buon film da vedere.

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Pigro 14/10/11 16:06 - 9664 commenti

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Ancora una storia di riscatto dopo Train de vie, ancora un viaggio impossibile e sgangherato, ancora un miracolo che premia la perseveranza di chi è giusto contro le persecuzioni. L’orchestra russa raccogliticcia che approda a Parigi, teneramente goffa e straordinariamente vitale, è il microcosmo di un’umanità resistente, stretta tra personali egoismi e un’epoca balorda di ricchi oligarchi ed efficientismi europei. Genialmente spiritoso, impagabilmente divertente, spudoratamente commovente. Una favola d’oggi che sa emozionare.

B. Legnani 4/12/11 00:23 - 5529 commenti

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Difficile parlarne compiutamente (**½). Vicenda di folle inverosimiglianza con finale miracolistico (ma pure con commoventi flashback siberiani), ma spesso divertente. Buon ritmo nella vicenda iniziale in Russia (per quanto talora risaputa), ma ampie e inutili parentesi quando si è in Francia. Le parti migliori sono le interazioni con Duplessis. Da notare che quasi nessun russo va in Francia per il concerto, come quasi nessun italiano andava in Russia per il comunismo nel libro "Il compagno Don Camillo" (cosa non presente nel film di Comencini).

Nando 7/02/12 12:09 - 3814 commenti

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Racconto farsesco in cui i componenti di un'orchestra, epurati dal comunismo, otterranno un grande successo parigino. La prima parte suscita qualche sorriso mentre nella seconda prevale il tripudio ed il coinvolgimento emotivo. Discreta narrazione, ben congegnata anche se l'originalità latita e tutto conduce al telefonato finale.

Rullo 22/01/13 21:01 - 388 commenti

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Un film che fa della sua forza l'allacciatura di intermezzi comici con uno sfondo drammatico. Il soggetto è sufficientemente interessante, supportato da una sceneggiatura ben scritta, che mantiene un ritmo adatto a mantere alta l'attenzione (seppur fatichi un po' a decollare). Ottime, come prevedibile, le musiche e discreto il cast. Diretto bene e fotografato con qualità altrettanto elevata.

Lou 10/04/16 16:03 - 1121 commenti

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Dopo il successo di Train de vie, il regista ebreo rumeno Mihaileanu ripropone una storia di riscatto per gli ebrei, anche stavolta con l'inganno a fin di bene. "Il concerto" è una piacevole commedia grottesca in cui si mischiano temi importanti a situazioni comiche con un tono farsesco accentuato anche dalla eccessivamente marcata cadenza russa del doppiaggio italiano. La catartica scena finale del sublime "Concerto per violino e orchestra" di Tchaikowsky vale da sola l'intero film.

Kinodrop 25/02/18 17:50 - 2946 commenti

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L'aspetto favolistico di questa elegante commedia non nasconde, anzi rivela la verità drammatica di un'ulteriore storia di antisemitismo e di violenza. Per una serie di circostanze l'orchestra del Bolshoi (ricostituita fortunosamente) viene invitata a esibirsi a Parigi in un concerto di Tchaikovsky; l'impresa è tanto ardua quanto grottesca e ci elargisce humor e tensione emotiva. Il regista sa dosare con maestria momenti naif e sentimentali fino al concerto finale che tutto ricompone. Ottimi il cast e l'esecuzione musicale. Rasserenante.
MEMORABILE: Lo "sbarco" a Parigi; La violinista che mima il concerto tra i ghiacci della Siberia; L'orchestra raccogliticcia ma appassionata; Il finale.

Daniela 18/08/20 03:01 - 12654 commenti

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La storia della rivincita, professionale e umana, di un gruppo di orchestrali sovietici epurati per motivi politici è meno originale di quella raccontata nel precedente film del regista ma ne condivide l'alternanza dei toni dal grottesco al tragico e la vitalità insopprimibile dei personaggi che richiama il cinema di Kusturica. Talvolta troppo caricaturale o ruffiano. riesce però a commuovere nell'epilogo sull'onda delle note di Tchaikovsky . Da vedere in originale, considerato l'assurdo doppiaggio che fa parlare tutti come russi da barzelletta anche quando conversano tra di loro.

Paulaster 5/11/20 10:26 - 4413 commenti

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Direttore d’orchestra in disarmo finge di essere quello del Bolshoi. Mihaileanu presta ancora attenzione alla causa ebrea criticando il regime russo sotto Breznev. I toni da pochade sembrano eccessivi anche se è una commedia, comunque divertono i siparietti dei rapporti con i francesi. Girato in maniera armoniosa, conclude come fosse un inno alla musica con lo splendido concerto a Parigi. La Laurent si riscatta nel finale (prima non è molto espressiva).
MEMORABILE: I contenuti del contratto; A piedi in tangenziale; Il bacio del direttore all’assistente.
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  • Discussione Cotola • 7/05/10 20:31
    Consigliere avanzato - 3843 interventi
    Vince il David di Donatello come miglior film
    dell'Unione Europea.

    Considerazione personale: solita scelta buonista
    all'italiana. Anche qui (dopo gli oscar) viene
    ignorato quello che, a mio parere, è fino ad oggi il miglior film europeo dell'anno: Il nastro bianco. Ma d'altronde si sa: parlare alla
    pancia è più facile che farlo al cervello. Specie poi quando lo si fa come Hanete in maniera lucidamente spietata e senza speranza.
  • Musiche Qed • 24/08/10 00:19
    Galoppino - 166 interventi
    Ovviamente quello che il violinista gitano suona davanti alla Laurent al Théâtre du Châtelet è il 24mo Capriccio «Tema con variazioni. Quasi presto» in La minore di Niccolò Paganini.
  • Musiche Qed • 25/08/10 23:22
    Galoppino - 166 interventi
    Altri brani che sono riuscito ad identificare con sicurezza (oltre al già citato Capriccio) e loro posizione nel film (la "c" con accento antiflesso non è qui disponibile come carattere: ove mancano delle lettere va inserita questa):

    1. Wolfgang Amadeus Mozart, Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in Do maggiore, K 467, II movimento (Andante).
    All'inizio, mentre scorrono i titoli di testa e Andreï Filipov finge di dirigere.

    2. Aram Il'i Cha aturjan, Danza delle sciabole (o delle spade), movimento del IV atto del balletto Gayaneh.
    In una versione "rimasterizzata" (diciamo così) quando Filipov incrocia per caso su un treno del binario a fianco nella metropolitana di Parigi alcuni dei suoi orchestrali.

    3. Gustav Mahler, Sinfonia n. 1 in Re maggiore «Il Titano», III movimento (Solenne e misurato).
    Dopo che la Laurent ha aperto la lettera, nella stanza d'albergo, ed avvia il giradischi studiando la sua parte.

    4. Pyotr Ilyich Tchaikovsky (scritto all'inglese, così non ci sono accenti...), Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35, pesantemente sintetizzato.
    È ovviamente la sequenza finale.

    5. La suoneria del telefono cellulare del nostalgico Ivan è la celeberrima L'Internazionale di Pierre de Geyter.

    Mi pare che non vi siano altri brani cosiddetti classici, o almeno nessun altro che io conosca.
    Ultima modifica: 11/10/11 10:04 da Qed
  • Discussione Qed • 30/08/10 02:01
    Galoppino - 166 interventi
    Rivedendo degli spezzoni su Youtube mi viene in mente che:
    1. è vero, come commenta qualche utente youtubiano, che il doppiaggio italiano con accento russo può sembrare alquanto stupido (dico da parte dei doppiatori), ma credo che la ragione stia nella doppia lingua dei dialoghi. Se si fosse usato per il doppiaggio il solo italiano con pronuncia standard non si sarebbe còlta la differenza fra i dialoghi russi-francesi in francese (pronuncia stentata contro impeccabile) ed i russi-russi e i francesi-francesi. Sarebbe interessante sapere se gli attori russi recitino loro stessi i primi in un francese con inflessioni, oppure se siano stati doppiati anche nella versione originale.
    2. se avessi una minore confidenza con la musica sinfonica il film mi sarebbe probabilmente piaciuto ben più di OO!. Dunque in questo più che in altri casi mi pare che il giudizio possa dipendere (ma non è affatto detto!) anche da questo fattore.
    Ultima modifica: 2/03/11 01:20 da Qed
  • Homevideo Gestarsh99 • 23/09/11 02:18
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 30/11/2011 per Rai Cinema/Bim Distribuzione: