Undying • 27/02/08 09:16
Comunicazione esterna - 7568 interventi Dall'E-Book al Cinema
Tratto dall’omonimo e-book di
Stephen King (poi giunto in stampa, in Italia, per
Sperling & Kupfer) il film affronta in senso metaforico il viaggio iniziatico di un adolescente, posto di fronte a scelte e destini del vivere quotidiano: nei quali il senso di sopravvivenza predomina sul concetto “morale”. Ed è questo aspetto – la banale e prevedibile moralità di fondo - che mina completamente la riuscita della pellicola.
Nonostante le valide interpretazioni -di
Jonathan Jackson,
David Arquette,
Barbara Hersey (già vista in
Ore 11:14 Destino Fatale)- e l’ottima regia di
Mick Garris, nel complesso la pellicola appare troppo monocorde e spesso prevedibile.
La sceneggiatura è opera di una figura molto importante per il cinema horror:
Mick Garris (in tal caso anche regista) è infatti un collaboratore di fiducia di
King, al quale lo scrittore del Maine ha più volte fatto trasporre su pellicola i suoi romanzi: celebre -ad esempio- il remake (televisivo) di
Shining.
Ma
Garris è, soprattutto, l’artefice del ciclo televisivo che si configura “fondamentale” per il genere, attualmente giunto alla seconda edizione (2005 e 2006):
Masters of Horror. Dopo una serie di riunioni (e cene) con i più importanti registi del cinema Horror, si è configurato il progetto della serie nata per pura coincidenza.
Da segnalare, inoltre, che la versione “elettronica” di
Riding the Bullet venne scritta da King nel 1999: il soggetto per il romanzo era tremendamente realistico; quell’anno, infatti, lo scrittore rimase infortunato a seguito di un incidente stradale.
Buiomega71
Jena, Rambo90
Undying, Supercruel
Sunchaser, Marcel M.J. Davinotti jr.