Il soffio del diavolo - Film (1990)

Il soffio del diavolo

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il modello a cui DEMON WIND s’ipira è fin troppo palese: LA CASA di Sam Raimi. Quello però che il regista Charles Philip Moore pare non aver capito è ciò che rese l’esordio di Raimi un classico dell'orrore: non fu certo la storia, né i pur riusciti effetti speciali quanto piuttosto l’abilità registica dell’allora giovanissimo autore; quel suo lanciare la macchina da presa nei voli più impossibili, l'uso da manuale della steadicam... In DEMON WIND invece la regia è piatta, ben poco virtuosistica. Ed è un...Leggi tutto peccato, perché la sinistra atmosfera che Moore era riuscito a creare nei primi venti minuti lasciava ben sperare. Appoggiato da una colonna sonora indovinata e da un'ambientazione montana inusuale, il film, recitato al di sopra della bassa media dei prodotti consimili, riesce a trasmetterci sensazioni di pura angoscia: con la scoperta dello scheletro crocifisso davanti alla casa, l'entrata bidimensionale (vista di profilo, la casa non ha alcuno spessore), la nebbia... Poi comincia la mascherata e casca il palco: gli zombi demoniaci sono penalizzati da un make-up davvero malfatto (sembra gli abbiano spiaccicato una pizza sul muso) e gli effetti luce da sovrimpressione tipica della fantascienza degli Anni Cinqunata rovinano quel po' di atmosfera creata tanto a fatica. Maschera su maschera, sangue giallo a litri, smorfie e un unico effetto divertente: lo scheletro di un uomo-alce si anima e fa partire la lingua catturando una malcapitata. Poi di nuovo orde di zombi-pizza inferociti, l'immancabile assedio, un bel po' di splatter e il finale a sorpresa (capirai!). Niente di nuovo sotto il sole. Sarà per la prossima volta. Ah, attenzione al prologo, dominato da vomitate continue di purè, aglio e quant'altro: schifoso ai limiti dell'insostenibile!

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Undying 29/04/07 16:33 - 3807 commenti

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Da noi ebbe una veloce distribuzione in Home Video (vhs) per poi finire - ingiustamente - nel dimenticatoio. Il regista, invece, continuerà la sua carriera (più come sceneggiatore che come regista) sino al 2000. Demon Wind (tradotto letteralmente in italiano come il Soffio del Diavolo) è un bel film: ricco di effettacci gore e splatter, magico (puramente fantastico) che attinge a classici quali Dèmoni e Zombi per condurci nel visionario mondo dell'Inferno sulla Terra. C'è anche uno scheletrico (con testa da bovino) corpo del diavolo. Satanico.

Brainiac 25/01/09 23:34 - 1083 commenti

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Se si eccettua il mago imbecille che nell'incipit del film si mette a palleggiare con una lattina, questo è un buon prodotto horror. Certo, si tratta dell'Old School del genere, non privo di facilonerie e cadute di stile, ma sempre fertile nel creare un'atmosfera lugubre, mai parca di sangue, bubboni purulenti e zombi. Quindi, se siete fra quelli che apprezzano l'horror solo se è diretto da Kubrik astenetevi, se invece apprezzate quel sano splatter Anni 80, ricco di frattaglie, idee malsane e attori dalle improbabili acconciature, accomodatevi.
MEMORABILE: "Non devi andare lì, quella casa non ti appartiene, appartiene ai morti".

Lupoprezzo 14/09/12 12:12 - 635 commenti

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Horror che si rifà neanche troppo velatamente a La casa e ad altri film (come Demoni e La notte dei demoni) frullandoli in un delirio sceneggiativo che stuzzica e disgusta alla stessa maniera. Sono le lordure e i liquami giallognoli a farla da padroni (grazie al cielo), con tanto di assedio quasi romeriano dei posseduti. Senza pretese, ridicolo, soprattutto in un inizio trash da sbellicarsi (il mago e la lattina di birra). Imperdibile la resa dei conti con il demonio. Attori zombi, come si confà all'atmosfera della pellicola.

Herrkinski 4/02/14 23:53 - 8437 commenti

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Partendo da una base ovvia come La casa, il film si sviluppa in territori altresì analoghi a La notte dei demoni o al nostrano Demoni (da cui pare copiare il make-up dei mostri). La cosa che colpisce nel film di Philip Moore è l'abbondanza parossistica di cliché del genere, che pare quasi voluta; l'esagerazione dell'insieme raggiunge livelli molto prossimi al trash puro, ma è proprio questa la carta vincente che rende il film spassosissimo per gli estimatori. Tra battute improponibili, gore e un finale delirante ci si diverte.

Rigoletto 9/08/14 19:46 - 1811 commenti

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Il motivo per il quale avevo deciso di vedere questo film era la copertina della VHS italiana, diabolicamente affascinante (potenza della pubblicità); oggi, a conti fatti, è un tipico prodotto degli anni '80, pieno di difetti ma... effettivamente con un suo perché: dando un colpo al cerchio (La casa) e uno alla botte (Demoni), riesce ad arrivare in porto non senza qualche sussulto. Interessanti alcuni spunti incastonati in un modo di procedere quasi artigianale da parte di Moore. Un ** arrotondato a **!: promosso sì, ma con riserva.

Minitina80 27/02/15 00:17 - 3106 commenti

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Scarno prodotto derivativo di La casa, a cui si ispira per il soggetto. Truculento quanto basta, ma non poteva essere da meno considerata la fonte di ispirazione. Lo scontro finale però è un pastrocchio dove ci si butta dentro di tutto, fino a rasentare il ridicolo; viene inoltre tirato troppo per le lunghe. Non ha la classe giusta ed è troppo goffo e sconclusionato per lasciare un segno.

Gabigol 29/03/17 23:28 - 619 commenti

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Tipico prodotto horror che nasce e muore nella decade '80, incapace di intrattenere senza sgangherati eccessi e montagne di inesattezze. Ha dalla sua un make-up non così terribile e una dose di ironia che fa capolino in più di una scena, dissipando, perlomeno, le pericolose atmosfere seriose per film di questo tipo. Peccato per l'aspetto gore abbastanza frenato; il finale, invece, sbrodola a briglie sciolte e si destreggia in notevoli combo trash che potrebbero meritare una pellicola a parte. Gradevole, se contestualizzato.

Rufus68 20/05/18 19:53 - 3896 commenti

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Imbarazzante per la povertà della produzione e per la fattura, ottenuta accozzando a caso idee e suggestioni sparse in altre più nobili pellicole. Accade tutto senza il minimo perché e senza la più pallida relazione con la logica: Moore confida, forse, nella letargia degli spettatori. Si tratta, insomma, del solito massacro di attori della domenica a opera di demoni o ascendenze voodoo (o quello che è). Di rilievo, per gli amanti del peggio, il pollo esplosivo e la ragazza-bambolotto.

Jena 10/08/19 20:47 - 1615 commenti

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Ultimi fuochi della grande stagione horror ottantiana. In effetti è un film che miscela tutto il meglio del glorioso decennio: la parte iniziale nelle colline desertiche (Le colline hanno gli occhi), il libro per invocare i demoni (La casa 1 e 2), l'assedio dei demoni/zombi (Dèmoni e Il giorno degli zombi). In questo gran minestrone il fan ottantiano può divertirsi parecchio, anche per un uso sfrenato del gore vecchio stile. Molto buona l'atmosfera lovecraftiana dell'inizio e ottime le musiche similcarpenteriane.
MEMORABILE: La stazione sperduta tra le colline desertiche; Il bullo americano che si becca un rampino tra gli occhi.

Myvincent 10/06/20 07:36 - 3867 commenti

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Inizia come un film a tematica demoniaca, poi si trasforma nel solito interminabile zombie-movie. Al solito c'è un gruppetto di ragazzi alle prese con quello che resta di una casa dove è incastrato un incantesimo malefico da affrontare. Cheap, con effetti speciali di poco conto, prevedibile, senza nessuna eleganza stilistica e soprattutto noioso, si materializza come uno di quei prodotti da evitare accuratamente.

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Siska80 1/10/24 10:10 - 4373 commenti

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Un tizio si porta dietro un carro di amici per scoprire cos'è accaduto anni prima ai nonni, ed è subito macello. Squinternato horror che però ha, nella fattispecie, il poco onorevole merito di strappare grosse risate: se la sceneggiatura prevede assurdità involontariamente comiche (vedasi la scena dello zombi donna a petto nudo che irretisce due ragazzi), i dialoghi sono addirittura surreali (per dirne una il protagonista, dopo aver visto un'amica venire trasformata in bambola, afferma convinto che i demoni vogliono solo spaventarli!). Finale mix tra La Casa 2 e la saga di Krueger.
MEMORABILE: L'incubo di Cory con "lato b" in bella mostra; Il prestigiatore karateka; (in negativo): il brutto doppiaggio (si salva solo la brava Boccanera).
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