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Curiosità su Amici miei - Film (1975)

CURIOSITÀ

16 post
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  • Gugly • 7/02/08 21:58
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    L'idea originale del film è di Pietro Germi ( lo si evince anche dai titoli di testa) il quale però voleva ambientare la storia a Bologna; il regista morì prima dell'inizio delle riprese e il progetto fu preso in mano da Monicelli; quest'ultimo scartò recisamente l'ambientazione bolognese, ritenendo più opportuna Firenze, terra di Boccaccio, Buffalmacco e Calandriono, ovvero i protagonisti delle burle del Decameron
  • G.Godardi • 7/02/08 22:27
    Fotocopista - 663 interventi
    Del Prete è presente nel film proprio perchè era già stato messo sotto contratto da Germi. Ma Monicelli pare che volesse già sostituirlo con Montagnani, il quale comunque dette la voce a Noiret in questo primo atto della serie. Ed è per questo che Del Prete non compare nella seconda puntata.
  • Gugly • 26/06/08 23:49
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    * Il personaggio di Mascetti è ispirato alla vera storia di un nobile toscano che dilapidò il patrimonio suo e della moglie anche con un orso al guinzaglio (!), oltre che alla personalità di Tognazzi stesso.

    Fonte: Il documentario "Istruzioni per l'Ugo" dove parla un amico e sceneggiatore toscano di cui in questo momento non ricordo il nome (forse Scarpelli, ma il viso non mi sembra a memoria)oltre ad alcune dichiarazioni di Monicelli.

    * Il vigile vittima della prima supercazzola di Mascetti è Mario Scarpetta, attore napoletano della dinastia Scarpetta-De Filippo (qui doppiato).
  • Zender • 31/01/09 11:09
    Capo scrivano - 49267 interventi
    Se ne parla molto in questi giorni sul Davinotti, ed ecco che la prestigiosa mostra itinerante "I flani di Legnani" curata per l'appunto dal caro Buono e con il contributo al restauro di Zender, mette a disposizione il flano d'epoca:

  • Fabiodm102 • 1/11/10 15:00
    Disoccupato - 346 interventi
    Doppiatori:

    *Luciano Melani: Duilio Del Prete
    *Renzo Montagnani: Philippe Noiret
    *Corrado Gaipa: Bernard Blier
  • Columbo • 10/06/11 11:22
    Pulizia ai piani - 1097 interventi
    L'auto di Rambaldo Melandri (Moschin) usata per le "zingarate" è una Fiat 125 del 1967.

    L'altra auto del Rambaldo è una Mercedes-Benz 219 del 1956:

    L'auto del Conte Mascetti (Tognazzi) è una Ford Thunderbird, non una Oldsmobile come viene erroneamente detto.
  • Fedemelis • 14/01/14 00:11
    Fotocopista - 2206 interventi
    Quando Guido Necchi (Duilio Del Prete), rientrato dall'ospedale, mette "faticosamente" il bollo su una schedina del totocalcio compilata da un cliente del bar, possiamo vedere la macchinetta, un semplice rullo con una spugnetta umida lungo la circonferenza, che serviva ai gestore del bar per applicare facilmente il bollo sulla schedina del totocalcio. Storia della schedina nel cinema italiano che possiamo consultare nello speciale IL VERO CALCIO NEL CINEMA.

  • Ruber • 24/11/15 18:16
    Formatore stagisti - 9487 interventi
    Quando gli amiconi attraversano “periodi di depressione esistenziale” sono davanti a un cinema hard a leggere fantomatici titoli di film a luci rosse. In evidenza c'è una locandina ben visibile, dal titolo farlocco: Annabella la calda monella. La locandina però è verissima ed è presa da un film dell'anno precedente, La nipote:

  • Mauro • 2/10/17 16:01
    Disoccupato - 12915 interventi
    Su Wikipedia si legge che inizialmente il ruolo del Conte Mascetti era stato pensato per Mastroianni, mentre Tognazzi avrebbe dovuto interpretare il giornalista Giorgio Perozzi. Mastroianni rifiutò ritenendo che nei film corali la sua prestazione venisse sempre offuscata dagli altri attori e così la produzione si rivolse a Raimondo Vianello che pure rifiutò, dirottando Tognazzi sul ruolo del Mascetti, mentre per il Perozzi sarà contattato Noiret.
    A conferma di quanto segnalato su wikipedia, durante la diretta odierna dalla casa del Grande Fratello Vip Simona Izzo (che, ricordo, è la moglie di Ricky Tognazzi), ha aggiunto che il rifiuto di Vianello fu motivato dal fatto che le riprese si sarebbero svolte durante alcune importanti partite che l'attore, notoriamente grande appassionato di calcio, non avrebbe potuto vedere.

    LA SCENA DEGLI SCHIAFFI
    raccontata da Moschin

    "Monicelli intimò di darli con forza. Le comparse rimasero sorprese. Quando i finti viaggiatori tornarono indietro ci fu una specie di insurrezione. Volevano picchiare i delegati di produzione e li volevano picchiare sul serio."

    Fonte: Dagospia
  • Lucius • 22/12/21 19:44
    Scrivano - 9052 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca con la frase di lancio a dir poco goliardica. Si tratta della riedizione del film, uscita in un secondo tempo in versione lunga e per tutti:

  • Apoffaldin • 20/03/24 09:55
    Magazziniere - 331 interventi
    Una delle scene che colpisce di più è senza dubbio all'inizio del film, quando si nota la presenza di un distributore di benzina in piazza Santa Croce. Credo che non ci sia nessuno che vedendolo non si chieda chi può aver autorizzato uno scempio estetico del genere in una delle piazze più belle del mondo. La stessa domanda se la fecero anche I nostri nonni e genitori nel 1974, e il fatto è testimoniato da due articoli de "La Nazione". In "Chiosco cinematografico" (1 dicembre 1974, pagina 7) si legge di "Telefonate allarmate (...) giunte da più parti", alle quali però, fortunatamente, si può dare una risposta rassicurante. "Ci dicono che si tratti di una momentanea scena cinematografica per un film con Ugo Tognazzi".



    Dello stesso tenore è anche l'articolo "Chiosco fasullo" (5 dicembre 1974, pag.15). Qui si precisa che "il permesso di occupare è stato dato a una casa cinematografica dal Comune di Firenze, ripartizione polizia, per diverse settimane, e cioè fino al 15 febbraio". Si può ipotizzare che la produzione prevedesse per quella data la conclusione delle riprese del film. Giro all'amministratore Zender le foto che ho fatto al microfilm de "La Nazione" e ne autorizzo la pubblicazione. Filippo Quadretti.

  • Apoffaldin • 20/03/24 10:08
    Magazziniere - 331 interventi
    16 gennaio 1975. Era un giovedì. È una data importante per "Amici miei". Il 17 gennaio 1975, a pagina 9 de "La Nazione", si può leggere un articolo dedicato al film. Titolo: "Quei cari amici". In un contesto che illustra la storia e gli interpreti del film, il giornalista ci dà una notizia che, a tanti anni di distanza, si trasforma in chicca storiografica:
    "Molte sequenze vengono effettuate all'aria aperta: proprio ieri mattina ad esempio era in programma la scena di un funerale, che è stata girata sul sagrato della chiesa di Santo Spirito".
    Quindi possiamo affermare che i funerali del Perozzi hanno una data certa. 16 gennaio 1975. Filippo Quadretti.

  • Apoffaldin • 12/06/24 13:55
    Magazziniere - 331 interventi
    IL GIORNALE DISTRIBUITO DAL PEROZZI 

    Il giornale che il Perozzi distribuisce nel bar al minuto 2:30  parodiandone comicamente il contenuto ("Strage di mondane brutalmente assassinate etc.")...



    ...è lo stesso che ha prelevato poco prima in quella che ci viene mostrata come la sede de La Nazione:



    Nella prima immagine si distingue nitidamente l'incipit del titolo Oggi Moro, nella seconda, in basso a destra un po' sfocato, si legge quello intero: Oggi Moro alle Camere. Il quotidiano è La Nazione del 2 dicembre 1974.

  • Apoffaldin • 12/06/24 19:17
    Magazziniere - 331 interventi
    ALCUNE NOTE A MARGINE
    In un articolo pubblicato il 5 febbraio 1975 su La Nazione Claudio Carabba ci dice che le riprese del film erano cominciate "ai primi di dicembre" (del 1974). Noi lo sappiamo anche grazie alle fonti (cfr. post in Curiosità  sull'articolo di protesta dei fiorentini per la comparsa in Santa Croce del distributore di benzina fasullo scambiato per vero, apparso il 1 dicembre 1974 su La Nazione, e l'ultima curiosità di oggi, che data al giorno dopo, 2 dicembre 1974, il giornale distribuito nel bar dal Perozzi nei primi minuti del film. Se ne può desumere che le riprese cominciarono subito dopo il montaggio del set e presumibilmente nell'ordine cronologico stabilito dal film.

    Carabba aggiunge che la fine delle riprese era prevista di lì a dieci giorni, e quindi entro la metà di febbraio. Anche questo sarebbe confermato dalle notizie de La Nazione nel post sul distributore fasullo, dove si legge che il permesso di occupazione del suolo era stato chiesto fino a tale data.
    Un altro indizio sulle date di lavorazione ce lo dà la curiosità postata da Ruber. La locandina del film intitolato Annabella la calda modella in programmazione al cinema Metropolitan appartiene in realtà a La nipote. Questo film fu effettivamente proiettato al Metropolitan di piazza Beccaria a Firenze per un mese a partire dal 21 gennaio 1975 (ho verificato su La Nazione), quindi è possibile che quella scena sia stata girata poco prima, durante o poco dopo la programmazione della pellicola. È invece praticamente certo che le riprese siano state fatte di mattina perché il Metropolitan proiettava film tutti i giorni a partire dal pomeriggio (prima e dopo La nipote furono in cartellone cartoni animati di Walt Disney).

    Altre due note prima di chiudere. Carabba ci dice che Monicelli e la troupe fecero molto "squadra" con tutta la cittadinanza. Infatti durante il periodo di permanenza a Firenze partecipano a una manifestazione dei dipendenti del Grand Hotel rimasti disoccupati e a un dibattito sul cinema di Pietro Germi (morto poco dopo l'inizio delle riprese) che si era tenuto al Kino Spazio (l'attuale Spazio Uno di via del Sole, uno storico cineclub di Firenze).

    FONTE CITATA: Claudio Carabba, Carissimi compagni, in La Nazione, 5 febbraio 1975, pag.9.
  • Apoffaldin • 24/09/24 23:55
    Magazziniere - 331 interventi
    Dopo 1 ora e 46 minuti dall'inizio della "long version", la Titti (Silvia Dionisio) scende dalla macchina del Mascetti (Ugo Tognazzi) davanti al cinema Odeon di Firenze che sta programmando C'eravamo tanto amati (1974), uscito nelle sale italiane a partire dal 21 dicembre 1974 (fonte IMDb). Quindi la data di realizzazione di questa scena è perfettamente in linea con il periodo di lavorazione del film da noi precedentemente individuato.



    Qui sotto una delle fotobuste visibili nella scena:

  • Apoffaldin • 2/10/24 14:37
    Magazziniere - 331 interventi
    La falsa pagina della Cronaca di Firenze che si vede dopo 1 ora e 54 minuti dall'inizio della Long version e annuncia la battaglia tra due bande per questioni di droga, l'omicidio dell' "illustre clinico" (Sassaroli-Adolfo Celi) e le ricerche in corso dello "spregevole individuo" (Righi-Bernard Blier) è inserita dal Perozzi (Philippe Noiret) all'interno del vero numero de La Nazione del 26 febbraio 1975:




    Considerazione a margine: la datazione del giornale non soltanto conferma che le riprese erano ancora in corso nel febbraio del 1975, ma indica anche la concreta possibilità che si siano protratte almeno fino ai primi giorni di marzo.