Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/10/11 DAL BENEMERITO GESTARSH99
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Gestarsh99 30/10/11 21:36 - 1395 commenti

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Un intenso e difficilissimo spaccato socio-familiare dell'Iran contemporaneo, che parte dall'osservazione ravvicinata di una crisi coniugale come tante per poi estendersi a problematiche via via più ampie come la penalizzante condizione civile della donna, il ruolo "burocratico" della religione, la capziosa inefficienza giudiziaria e il sofferto malessere filiale per una separazione inevitabile. Farhadi non fa mistero di una concatenazione di risvolti sin troppo studiata a tavolino e con dinamico approccio "occidentale" filma una realtà complessa e lacerata da mille contraddizioni.
MEMORABILE: La triste e commovente immedesimazione di Ali-Asghar Shahbazi nel vecchio padre gravemente malato di Alzheimer.

Galbo 5/11/11 05:36 - 12393 commenti

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Già autore dell'ottimo About Elly, il regista iraniano Asghar Farhadi realizza con Una separazione il suo capolavoro. Dramma domestico in interni che punta dritto al cuore delle contraddizioni della moderna società iraniana, sospesa tra credo religioso e valori totalmente laici. Una regia di altissimo livello al servizio di una sceneggiatura praticamente perfetta che concede ai dialoghi tutto lo spazio possibile e consente agli attori una prova eccellente. Da non perdere.

Cotola 2/11/11 23:49 - 9044 commenti

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I prodigi ogni tanto accadono: questo è uno di quei casi. Raramente si vede un film contemporaneo che non spreca una sola inquadratura o un solo dialogo. Col passare dei minuti tutto assume il suo significato più pieno, la sua cifra drammatica. L'Iran certo, ma l'Occidente è più vicino di quanto si pensi. Nessuna certezza e tanti dubbi. Come il precedente lavoro colpisce per la modernità della scrittura e delle situazioni e per una struttura al tempo stesso semplice e pure di rara densità tematica ed emozionale. Detto senza paure e remore: capolavoro

Capannelle 25/11/11 12:40 - 4411 commenti

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Un film che sorprende perché dall'Iran ti aspetti questioni politiche ma Farhadi le aggira, almeno in superficie. Trama lineare, a tratti eccessivamente didascalica, ma che riesce a costruire anche una aspettativa da giallo e tiene bene le due ore. Grazie all'equilibrio di personaggi - sfruttati con un certo garbo e credibilità - che hanno il colore della realtà locale ma che potrebbero essere benissimo occidentali come pure le tematiche e interazioni che attraversano.

Saintgifts 28/11/11 15:38 - 4098 commenti

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A me, occidentale, ha fatto effetto lo stridere dei fazzoletti perennemente sulle teste delle donne e i chador svolazzanti tra moderne automobili e a uomini vestiti come noi. Uno stridere che si rifletteva anche sulle situazioni raccontate nel film, del tutto simili alle nostre. Diverso il rapporto coniugale tra le due coppie protagoniste, diversa anche la situazione economica. Una questione importante dibattuta senza la presenza di avvocati, con un giudice "di pace" onnipotente. Film che aumenta di intensità e di drammaticità nello svolgersi.
MEMORABILE: Il finale è la rivincita dei figli. Le nostre implacabili coscienze.

Mickes2 11/01/12 11:15 - 1670 commenti

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Con spiccata attenzione per i personaggi e grandissima padronanza del mezzo, Farhadi si introduce nelle piaghe della società iraniana indagando con occhio partecipe e senza facili risposte complicate dinamiche famigliari e problemi giudiziari. La religione si presenta come fattore determinante nel delineare e plasmare comportamenti che contraddicono continuamente quello stesso Credo su cui poggiano tutti (o quasi) gli ideali di un paese come l'Iran. Affresco di magistrale lucidità e strepitoso senso del cinema. ****

Jandileida 17/01/12 08:48 - 1565 commenti

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L'Iran laico, quello che sopravvive nonostante tutto e che profuma ancora oggi di millenni e di cultura, si ritrova schiacciato tra un sistema giudiziario arretratissimo e la pesante presenza del lascito khomeinista: bel film che mostra l'altro lato della medaglia di un paese troppo spesso immaginato come un blocco monolitico. Forse un po' troppo lineare nella costruzione, la pellicola si giova comunque di interpretazioni sentite, di una buona regia ed è capace di suscitare empatia tra i personaggi e lo spettatore: separarsi, ovunque, segna e sconvolge.
MEMORABILE: La telefonata al call center dell'ortodossia.

Rebis 13/03/12 16:34 - 2337 commenti

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Farhadi rischia di compromettere l'obbiettività del suo sguardo quando mischia, scopre e occulta le carte dando forma a un gioco d'imprevisti morali potenzialmente infinito. L'ambiguità sta nei fatti o in chi li racconta? Ma forse Una separazione non è un film sull'ambiguità, ma sull'orgoglio: quello dei genitori che ricade sui figli e si fa ricatto, colpa, lacerazione; e ai figli spetta la scelta che libera dall'egoismo sociale. Aldilà delle costrizioni narrative, della materia reiterata, conta la volontà di cavare da un banale fatto di cronaca la densità di una tragedia universale.

Myvincent 24/03/12 13:44 - 3741 commenti

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La separazione di una giovane coppia (con figlia) nell'Iran contemporaneo è il tema dominante e alla fine assoluto di questo film intelligente, dai toni pacati e dai temi drammatici da cui si sviluppano argomenti scottanti universali. Uno spaccato della società medio-orientale moderna, dove essere presenti a sè stessi è un vero atto di forza, fra pressioni religiose ataviche e convinzioni morali, non del tutto portatrici di verità. Il racconto ha il grande pregio della sincerità, senza mai scadere nella retorica.

Paulaster 7/05/12 09:36 - 4419 commenti

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Poiché filmare in Iran al giorno d’oggi una storia “moderna” sia già da considerarsi una piccola impresa, la cosa fa assumere al lavoro di Faradhi i contorni di una sorta di miracolo in miniatura. Vengono affrontati temi come l’espatrio come fuga verso una vita migliore, le difficoltà nel muoversi nei meandri della religione, il rapporto sbilanciato uomo-donna, la giustizia approssimativa... Tutto è reso con ordine come richiede la censura di regime, ma ottiene l’effetto di lucida denuncia di un’oppressione alla libertà individuale.

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Addison 20/06/12 13:39 - 90 commenti

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Scritto splendidamente, acuto, mai scontato, ha il duplice pregio di fornire un ritratto puntuale ma non didascalico della società iraniana, delle sue contraddizioni e differenze sociali e al tempo stesso di allargare lo sguardo ai rapporti, questi invece universali, tra gli esseri umani all'interno di un microcosmo familiare. Da una situazione banale (una lite tra domestica e datore di lavoro) si sviluppa un'incalzante serie di accadimenti, mai forzati eppure mai prevedibili. Davvero un bel film, interpretato benissimo da un ottimo cast.

Lythops 14/07/12 08:43 - 1019 commenti

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Bellissimo spaccato della società iraniana con particolare riguardo per rapporti uomo/donna nell'ambito della famiglia. Stupisce lo studio riversato nella sceneggiatura, vera anima portante del film unitamente alla presenza degli ottimi attori. Nel film, al contrario di quelli europei dedicati al tema, non vi è nulla di scontato, come del resto il finale. Un'opera senz'altro da consigliare anche se, essendo basata su vicende famigliari altrui, ogni tanto ci si sente un po' come quelle comari che non si fanno gli affari propri.
MEMORABILE: La bambina che gioca con il variatore dell'ossigeno.

Nando 30/10/12 14:40 - 3814 commenti

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Un interessante spaccato d'interni iraniano in cui le credenze religiose si miscelano con la giustizia statale. Una narrazione asciutta ed acuta che senza falsi pietismi ci racconta il mondo medio orientale. Nonostante lo chador è evidente la differenza tra donna benestante e donna proletaria e l'accentuato maschilismo di certe popolazioni. Da vedere.

Rullo 11/11/12 00:21 - 388 commenti

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Drammatica sequenza di vita orientale, precisamente in Iran, dove due famiglie, una religiosa e una borhese non credente, si vengono a scontrare per far valere le proprie verità. Girato con gran maestria e buon gusto estetico, armonizzato da una recitazione sopra alla media e una sceneggiatura ben scritta, il film risulta essere una piacevole opera nel complesso e meritante almeno una visione.

Ilcassiere 15/01/13 14:28 - 284 commenti

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Bellissimo film ambientato in un Iran in cui appaiono segni evidenti di un'occidentalizzazione che è tutt'altro che portatrice di benessere e libertà ma, purtroppo, di un grande disagio sociale. Due famiglie si scontrano non solo tra di loro ma anche con una burocrazia a tratti kafkiana e a farne le spese sono i bambini, i figli, i più vulnerabili. Drammatico, vero e profondo.

Nancy 13/05/13 02:58 - 774 commenti

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Film iraniano molto toccante e giustamente premiato con l'Oscar questo, che dietro un'apparente semplicità nasconde un'incredibile capacità nell'indagine sulla condizione delle famiglie di una società in rapida evoluzione divisa tra laicismo e religiosità. Ma si va ben oltre la mera analisi di una società: è una riflessione sui fatti, sulle parole, sulle colpe e sui doveri. Un cast veramente sbalorditivo, tutto, innalza ancora di più una sceneggiatura ben tracciata anche se ingrana dopo un po'. Bellissima regia, scarna ma sempre avvertibile.
MEMORABILE: La parte finale.

Deepred89 1/08/13 18:36 - 3706 commenti

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Premesse interessanti per un tentativo (riuscito) di impiegare un curioso (più per come viene gestito che altro) episodio tribunalesco per parlare di una società e delle sue contraddizioni. Bello ma non rivoluzionario, curioso solo se contestualizzato: in fondo non accade lo stesso in ogni puntata di Forum? Ok, la forma è buona (col classico, moderno, senso di repulsione per il cavalletto), gli attori pure e abbiamo in aggiunta il tema dei figli che pagano sulla propria pelle gli errori dei genitori. Buono e fortunamente non noioso, ma non eccelso.

Giùan 1/12/13 07:38 - 4559 commenti

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Come accadeva per alcune vecchie opere di Kiarostami o Makhmalbaf, a infiammare questo film persiano è la freschezza cinematografica unita a un grado di verità extrafilmica fuori norma rispetto al contesto occidentale. La compenetrazione tra il discorso “particolare” relativo alla realtà sociale iraniana (lacerata fra tradizione e “mondanizzazione”) e capacità d’analisi e linguaggio “universale” è di deflagrante potenza quanto di straordinaria sincerità. Un film la cui intrinseca delicatezza compendia pudore complessità e profondità. Grande.
MEMORABILE: Gli sguardi pudichi persi e sempre più sofferenti delle due bambine: la figlia della coppia “separata” e la bambina della badante.

Pigro 1/02/14 09:30 - 9666 commenti

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È formidabile la tensione narrativa e cinematografica che Farhadi riesce a immettere in una piccola storia quotidiana, che assurge a sconvolgente tempesta esistenziale e umana. Ancora una cinepresa in moto incessante, "partecipante", che si appiccica a seguire non tanto la storia della badante incinta che perde il bambino per la spinta del suo datore di lavoro da poco separato, quanto il concerto tempestoso di passioni e scontri di tutti i personaggi eccellentemente scolpiti (e interpretati). Mozzafiato e profondo, tra emozioni e realismo.

Giacomovie 10/06/15 15:21 - 1398 commenti

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Una separazione, mille complicazioni. Un evento “semplice” come la decisione di separarsi scatena una concatenata serie di situazioni causa-effetto che sconvolgono la vita di due coniugi e delle persone a loro vicine. La trama si infittisce in un veloce crescendo di episodi che mettono i protagonisti davanti a questioni morali che si trasformano in tensione morale. Bravo il regista nel delineare un quadro realistico del quotidiano adattabile non solo al mondo iraniano ma a qualsiasi cultura. Ottima resa del cast. Orso d’oro e Oscar meritati.

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Daniela 15/06/15 08:22 - 12662 commenti

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Il marito che non vuol lasciare il vecchio padre malato, la moglie desiderosa di dare maggiori opportunità alla figlia, la badante incinta con i suoi scrupoli religiosi, persino il marito irascibile di lei: tutte brave persone. I giudici dovrebbero decidere chi ha ragione e chi torto, ma la giustizia umana è fredda ed insensibile, quella divina opinabile, restano la sofferenza, l'umiliazione, il dolore, con i bambini testimoni/vittime. Come in About Elly le somiglianze con il nostro mondo risaltano più delle differenze. Capolavoro di straziante intensità, colpisce dritto al cuore e alla testa
MEMORABILE: Il protagonista, dopo aver scacciato la badante, mentre sta lavando il vecchio padre scoppia in un pianto disperato

Schramm 29/06/15 15:55 - 3495 commenti

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Kramer vs Kramer è l’Iran contro se stesso: la separazione è quella dell’identità culturale dal sé geopolitico, uno scollamento che avviene per una sinfonia di stridori scaturenti da inesorabili contrapposizioni sociali, etiche, religiose, morali e giuridiche che non si faranno mai sintesi superiore, che anzi trasformano tutte le possibili diadi in irriducibili monadi trasformando ogni ragione in torto e viceversa. Un’opera dura ma impastata con elementi fluidi come le squisite prestazioni interpretative e una regia di gran polso che mai registra cedimenti o deficit.

Lou 5/08/15 22:33 - 1121 commenti

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Grande realismo e sensibilità in questo bellissimo film di Farhadi, la drammatica storia di una separazione a Teheran che lascia trapelare tutte le contraddizioni della società iraniana. Il marito testardo e intransigente, la moglie che sogna un futuro diverso, la figlia undicenne che subisce la situazione ma che fa di tutto per salvare il matrimonio dei suoi, la badante integralista del padre di lui malato di Alzheimer... tutti insieme i personaggi offrono un quadro della società iraniana molto efficace, interessante e appassionante.

Magi94 20/08/17 12:16 - 952 commenti

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Un buon film "occidentale": nella trama, da dramma familiare a noi ben noto (il fatto di essere in Iran è tutto sommato marginale) e nella regia, che ricorda molto il minimalismo danese. La storia, ben girata, di per sé non è un granché e non è chiaro di cosa il regista ci voglia parlare: del conflitto di classe? Del ruolo della religione? Della menzogna come in un moderno Rashomon? In ogni caso ci riesce, ma non con troppa incisività e viene da chiedersi se il successo sarebbe stato lo stesso se non fosse stato un film iraniano.

Anthonyvm 6/03/23 02:30 - 5689 commenti

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Successo di critica più che meritato per un capolavoro di sofferenza quotidiana che strazia e sconvolge con un semplice, pur efficacissimo, meccanismo di reazioni a catena che, partendo da un "banale" divorzio, sconquassano l'esistenza di due famiglie a colpi di dubbi morali, bugie, traversie burocratiche tanto kafkiane da essere vere, sullo sfondo di un Iran diviso e travagliato - culturalmente, socialmente, religiosamente - che si fa spaccato sull'umanità e sulle pene ordinarie che la affliggono; la giustizia resta opaca, la risoluzione invisibile. Dialoghi e cast da incorniciare.
MEMORABILE: La badante teme che denudare un anziano possa essere peccato; Il giudice impassibile e brusco; Il padre legato a letto; La quasi-rissa all'ospedale.

Enzus79 12/09/23 22:31 - 2896 commenti

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Film iraniano vincitore di numerosi premi (Oscar per il miglior film straniero; Golden Globe ed Orso d'oro) e, si deve sottolineare, meritatamente. Dramma nel quale si mettono in risalto molti valori fra cui quello religioso, che si evidenzia in quasi ogni scena. Storia semplice e intelligente, all'interno della quale ciascun personaggio ha sia torto che ragione. Più che notevole. Intelligente.
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  • Discussione Galbo • 9/06/15 18:11
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    @Daniela
    Visto che hai apprezzato Viviane, non puoi perderti questo
  • Discussione Daniela • 9/06/15 19:16
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    @Daniela
    Visto che hai apprezzato Viviane, non puoi perderti questo


    Hai ragione Galbo, devo rimediare al più presto!
  • Discussione Cotola • 9/06/15 23:31
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Urka! Non lo avevi ancora visto, Daniela? Ma lo sai
    che questo vale 5 palle cotolesche? Per me uno dei film più belli ed emozionanti degli ultimi anni. Credo, e spero, che gradirai. Se puoi vedilo quanto
    prima e facci sapere.
  • Discussione Cotola • 9/06/15 23:34
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Ah! Ma te lo avevo consigliato già nel 2011 e mi avevi assicurato di averlo messo in lista. Anatema!
    ;)
  • Discussione Daniela • 10/06/15 08:46
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Ragazzi, non so spiegarmelo neppure io... vi è mai capito di ripromettervi di leggere assolutamente un libro, lo comprate con tutte le buone intenzioni e poi, per una ragione o l'altro, lo lasciate per anni sullo scaffale?
    Ed ogni volte che lo sguardo si posa sulla costola, ecco, nuovamente la buona intenzione, accompagnata da un autopunitivo cazzotto in capo (a volte neppure metaforico).
    Passa il tempo, ed il libro vi è diventato così familiare che quasi vi sembra di averlo letto, anche se una vocina interiore continua a mormorare molesta: "No che non l'hai fatto, bischera..."
    Ma questa volta, per fortuna, ci siete voi a dar forte alla vocina e mi impegno volentieri con una promessa solenne: visione entro la settimana!
    Ultima modifica: 10/06/15 08:48 da Daniela
  • Discussione Daniela • 14/06/15 23:55
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Cotola, appena finito di vedere... ci dormo su e domani vado ad affiancare i tuoi 5 pallini con i miei.

    Mi ha colto di sorpresa: mi aspettavo un film che avrebbe rinfocolato la sopita fiammella femminista ed invece qui non c'è bianco o nero, solo infinite sfumature di grigio, umanissimo grigio... impossibile schierarsi.
    Ultima modifica: 15/06/15 00:20 da Daniela
  • Discussione Schramm • 15/06/15 11:22
    Scrivano - 7694 interventi
    è anche in schedule nella divina schrammedia. che dite, pentapallinerò con voi?
  • Discussione Daniela • 15/06/15 13:19
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    è anche in schedule nella divina schrammedia. che dite, pentapallinerò con voi?

    Bah, è vero che non ci sono teste che esplodono, però è anche vero che è un gran bel film...
    son curiosa di leggere il tuo commento :o)
  • Discussione Schramm • 15/06/15 13:27
    Scrivano - 7694 interventi
    ohibò, e questo che vuol dire? ritengo mica l'emoglobina e il profluvio di cervella e interiora misura di tutto il cinema o un film bello o godibile o appassionante o emozionante o esteticamente fondante in proporzione a un mio ideale splatterometro. anzi vedessi quanti ne ho condannati di iper-truculenti proprio perché si fermano là senza avere niente da dire...
    Ultima modifica: 15/06/15 13:29 da Schramm
  • Discussione Daniela • 15/06/15 13:44
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    ehi, stavo solo scherzando in riferimento alla nostra penultima visione in comune (l'ultima è Tush).
    Leggo sempre i tuoi commenti, lo so che prescindi dagli sbudelli ;o)