Shaft - Film (2019)

La famiglia Shaft al gran completo, con l'inserimento di un nuovo arrivato figlio di Jackson e il ritorno verso la fine dell'originale. Il film è più action comedy e meno cupo dei suoi predecessori, con l'intreccio "giallo" spezzato da vari momenti comici e battutacce volgari. Anche se il plot è banalissimo e nato vecchio si fa seguire, soprattutto grazie alla verve di Jackson e a un ritmo spigliato. Si sorride qui e là, buone le scene action.

Dopo la versione del 2000, SL Jackson torna ad interpretare il celebre detective afroamericano in un poliziesco più patinato rispetto al modello originale (quello di Roundtree, peraltro presente anche qui) e più inserito nel filone del cinema poliziesco che combina azione e commedia. Il risultato è un film ben fatto ma convenzionale, che fa leva principalmente sulla simpatia degli interpreti, sul ritmo e su una bella colonna sonora. Il resto è pura routine.

Agente novellino del'FBI, il figlio political correct dello sboccato e violento Shaft deve chiedere aiuto al babbo che non vedeva da molti anni per indagare sulla morte del suo miglior amico, ufficialmente deceduto per overdose... Riunione di famiglia (c'è pure nonno Roundtree) che tenta di rispolverare il personaggio, dopo il tentativo non del tutto riuscito del 2000, virando l'action verso la commedia. Come allora, le cose che funzionano sono Jackson, più giovanile ed attraente dell'anonimo figlio, ed il leitmotiv tonico di Isaac Hayes. Tutto il resto è incolore routine.

Seppure lontano dai fasti della blaxploitation, questo nuovo capitolo riesce a divertire, anche se il merito è quasi integralmente di un debordante Jackson (già Shaft vent'anni fa). La vicenda è risaputa ma in realtà è solo un terreno per le tante gag (il primo incontro padre/figlio è esilarante). Azione ben girata, suggestiva la sparatoria di Shaft Jr. al rallentatore. Montaggio serrato, tante le citazioni cinefile; le due ore scivolano via fino al gran finale con le tre generazioni di Shaft. Peccato non poterlo vedere in sala.

Shaft Sr. non è stato esattamente un padre molto presente nella vita del figlio. Niente meglio di un'investigazione padre-figlio per recuperare il tempo perduto, anche se Junior è un po' imbranato. Preso per quel che è, un fumettone, il film è molto divertente, specie in lingua originale con lo scoppiettante protagonista che dialoga a ritmo di rap. La storia è inutilmente complicata, tanto conta solo lo spettacolo frenetico di risse, sparatorie etc. Notevole la colonna sonora, un mix di hip hop e citazioni dall'originale, a partire ovviamente dal tema di Isaac Hayes. Spassoso.

A distanza di vent'anni dal tentativo - invero abbastanza riuscito - di resuscitare il franchise, arriva questo tardivo sequel che ripropone un Jackson ancora in forma, in coppia col figlio (un Usher appena discreto) nella tipica formula da buddy-movie poliziesco; e il film diverte, tra dosi di action massicce, tante battute di Jackson (a volte un po' volgari, ma tant'è) e i classici confronti tra nuove e vecchie generazioni. Fa piacere anche vedere nuovamente Roundtree, anziano arzillo che sa ancora il fatto suo e dalla classe d'altri tempi, evidente nel confronto con gli altri due.