Ciao Galbo, il mio giudizio sul film è abbastanza buono (**1/2) ma più per questioni squisitamente filmiche che per passione holmesiana: i punti di forza credo siano la fotografia, la ricostruzione degli ambienti e naturalmente l'interpretazione di Mc Kellen (che, ricordiamolo, è sì ormai anziano ma non così decrepito come il suo personaggio).
Per quanto riguarda la rilettura di Holmes direi che è credibile, ma non tra le più appassionanti: di letteratura apocrifa su Sherlock ce n'è tanta (e tanti sono i romanzi che avrei preferito vedere trasposti sullo schermo con più urgenza) molto spesso improntata, come in questo caso, al filone anti-agiografico iniziato con
Vita privata di Sherlock Holmes di Bill Wilder:
le regole del genere prevedono che l'indagine vera e propria resti in secondo piano (qui anche troppo, data la struttura a flashback che procede piuttosto a rilento) per concentrarsi sull'aspetto umano di Sherlock Holmes mostrandolo vulnerabile (negli anni '70 andava di moda identificare la sua debolezza con la tossicodipendenza, qui la variante è l'amnesia senile), cadere preda del fascino femminile di un'eroina ambigua e in pericolo, fino al punto di non riuscire a risolvere il caso nel suo insieme nonostante l'esattezza delle sue singole deduzioni.
Ho trovato piacevole l'abiura (anch'essa tipica del filone) dei paraphernalia holmesiani (non ho mai portato il berretto, preferisco il sigaro, il vero indirizzo di Baker street è a un altro numero civico, etc...) tanto che la scena in cui Holmes va al cinema a vedere un film ispirato a sé stesso ingenera nello spettatore un singolare senso di contraddizione; particolarmente significativo il fatto di non mostrare mai il dr. Watson (che non si vede mai in faccia nemmeno nei flashback), che resta il misterioso depositario di una creatura ideale e puramente letteraria da lui creata.
In definitiva ho trovato Mr.Holmes un film gradevole, a tratti toccante a tratti ruffiano, in cui il personaggio di Sherlock rappresenta solo un (buon) pretesto per una riflessione sulla stagione umana della vecchiaia.