Il riciclaggio di gag e trovate da Ti presento i miei si sente molto, per questo lo scorrimento del film a volte risulta piuttosto forzato. Mi sembra che il personaggio di De Niro sia stato un po' più "scemizzato", e non mi sono piaciuti i genitori di Ben Stiller, che sono esageratamente ridicoli. Insomma, ciò che guasta in particolare è che la comicità del primo titolo è stata aumentata senza porsi limiti e il risultato ha condotto a sketch troppo improbabili. Comunque è bellissimo il mega-camper.
Il giochino dell'incontro tra losco suocero ed aspirante (ed ingenuo) genero che funzionava abbastanza nel primo capitolo non fa altrettanto nel suo sequel. Nonostante l'ampliamento del cast a nomi illustri quali Hoffman e la Streisand, il tutto risulta piuttosto ripetitivo, le gag sanno di già visto e sono tirate troppo per le lunghe. Anche i personaggi originali perdono forza per dare spazio alle new entry. Peccato, perché con un po' di sforzo sopratutto in fase di sceneggiatura si poteva costruire una commedia ben più divertente.
Se nel primo c'era il gatto, simpatico per un paio di scene, qui c'è un cane-topo spelacchiato che se la prende con le gambe dei malcapitati. Ecco: la vera differenza tra queste due boiate infarcite di attoroni (un po' ex). Persino Stiller, alla lunga, risulta ripetitivo nella sua sfortuna, negli equivoci e in tutto il ciarpame verbale di serie z che, solo perché scaturisce dalle bocche di attori famosi, dovrebbe forse divertire? Se ho imparato qualcosa, è che i personaggi comici dovrebbero risultare simpatici e non logorroici come questi.
MEMORABILE: Hoffman che si sdraia davanti al camper di De Niro (io, vista anche l'insopportabilità del personaggio, gli sarei passato sopra più volte).
Desolante, patetico. Viene tristezza nel vedere il grande Dustin Hoffman confinato in ruoli come questo o De Niro eccedere in smorfiette ed atteggiamenti per dare corpo a insulsaggini. Il film ha (qua e là) qualcosa di nuovo e qualcosa di buffo. Solo che il nuovo è tremendo, mentre il buffo è riciclato e visto duemila volte. Da evitare con cura, anche per rispetto di quanto di bellissimo qualche grande nome, tristemente finito qui (si spera profumatamente pagato), ci ha dato in precedenza.
Sebbene questo secondo capitolo possa vantare un cast ulteriormente rimpolpato dal mostro sacro Hoffman (che peraltro la fa da padrone), la puzza di riciclato si sente lontano un miglio. Lo scontro tra puritani e libertini passava dalle espressioni da tricheco di Stiller e viene ora caricato sulle spalle dei più famosi (e talentuosi) genitori, che se la vedono con il solito De Niro; è tuttavia l'effetto novità dell'idea originale a fare difetto e si ride un qualcosina meno, probabilmente perché - in fondo in fondo - ci si aspetta quanto negli intenti avrebbe dovuto sorprenderci.
Partirei col dire che di questo film non se ne sentiva la necessità (almeno noi spettatori, i produttori certo sì!) Esaurita ogni simpatica trovata, esaurite le faccette e le cretinate di Stiller, le cazziate del burbero De Niro e le disavventure del micio Sfigatto, cosa altro fare? Beh sfruttare due fricchettoni per contrapporli agli austeri consuoceri, o no? Non dico che la pellicola annoi o faccia venir la voglia di andarsene, ma, senza dubbio, non è che valga, poi, molto!
Inevitabile seguito di una pellicola di grande successo, riprende dove il primo si chiudeva. Ovvero con l'inarrestabile Jack Byrnes/De Niro che si reca a conoscere i consuoceri. A parte l'ovvietà della trama, ha un buon ritmo, discrete gag ma ha, sopratutto, nel cast le sue carte vincenti. De Niro giganteggia su tutti, ovviamente, ma gli tengono saldamente testa un ispirato Hoffman e una scatenata Streisand. Così così gli altri, a partire da Stiller.
Seguito di Ti Presento I Miei. Il cast si arrichisce dei parenti di Stiller: la Streisand (memorabile il massaggio molto particolare che fa a Robert De Niro) e Dustin Hoffman. Mediamente divertente, arriva senza ombra di dubbio alla sufficienza grazie al buon cast.
Sequel di Ti presento i miei che varia pochissimo nel tipo di comicità, ma che ha il pregio di avere un cast stellare. Sono soprattutto le due new entry (Dustin Hoffman e Barbra Streisand) a farla da padroni, strappando spesso sonore risate allo spettatore.
Sequel che ricalca senza farsi troppi problemi la struttura del primo capitolo, riuscendo a sorpresa nell'impresa di non annoiare mai oltremodo grazie alle polpose new entry Dustin Hoffman e Barbra Streisand, interpreti rispettivamente del padre e della madre di Ben stiller: due hippy in perfetto contrasto col Byrnes-pensiero. Ed è proprio su questa discrepanza di stili di vita che il film affonda le sue radici. Hoffman si trova parecchio a suo agio col "gigioneggiamento" e si vede. Senza infamia e senza lode. Favoloso il caravan. **1/2
Cast stellare per un sequel un po' scialbetto che si regge in piedi solo grazie agli attori che orbitano intorno al film. C'è qualche gag simpatica, qualche trovata interessante e una naturale simpatia che suscita la famiglia dello sposo, specialmente grazie alle new entry Hoffman e Streisand. Benchè non ci sia l'originalità del primo, questo seguito non è poi così male.
Non ho visto il primo capitolo, ma questo mi è piaciuto lo stesso: le gag sono abbastanza volgari e non sempre originali, però grazie alla regia esperta di Roach e al cast si ride spesso. De Niro e Hoffman (alla lora seconda esperienza insieme) danno vita a duetti incontenibili, scaturiti dalla diversità dei loro personaggi. Stiller, schiacciato dagli altri protagonisti, se la cava con la sua innata simpatia.
Questa volta è la famiglia Fotter che si dovrà presentare dinanzi al sospettoso ed iperprotettivo Jack Byrnes. Riprendendo il cannovaccio del primo capitolo le gag si ripetono in continuazione, sempre giocando sul dubbio e sull'ambiguità delle situazioni. L'accoppiata Hoffman/Streisand è decisamente all'altezza e Stiller è la solita maschera comica. Buon seguito.
Una boiata con nomi celebri rimane una boiata, anzi risulta pure più avvilente. Se il primo film era leggero ma gradevole, questo seguito calca la mano fino a strafare, con una sceneggiatura logorroica e trovate dozzinali. Si capisce che c'è qualcosa che non va quando, nonostante le battute a raffica, si fatica a ridere per interi quarti d'ora. Dispiace per il coinvolgimento di attori del livello di De Niro, Hoffman e la Streisand, si spera retribuiti abbondantemente.
Terrificante seguito del non già esaltante primo capitolo. Mette addosso una tristezza profonda vedere grandi attori svenduti in film di questo calibro. De Niro ormai una maschera è forse più squallido di Hoffman, anche se in uno spettacolo deprimente come questo sembrano tutti della stessa pasta. Stiller è odioso come al solito. Pellicole come queste ti fanno odiare Hollywood e i suoi mercenari non certo a buon mercato. Ignobile.
Svanita l'originalià e la potenza del primo capitolo, si cerca di rivitalizzare il progetto con il fortunato inserimento della coppia Streisand-Hoffman, che dona alla pellicola un pizzico di ironia in più. Trascurando la razionale sensazione di tristezza nel vedere attori di questo livello recitare in un prodotto così mediocre, l'opera di per sè stessa non è poi così male: può contare su discreti siparietti comici e un notevole ritmo che conduce senza difficoltà fino alla fine. Sufficiente.
Ora Ben Stiller (come dice la tradizione) deve presentare i suoi alla famiglia della sposa e naturalmente i suoi non potevano non essere dei pazzi scatenati. Sicuramente il primo capitolo è insuperabile e questo non è di certo allo stesso livello, ma dopotutto diverte. Al cast si aggiungono altri due premi Oscar, Dustin Hoffman e Barbra Streisand, che non sono affatto male. La sceneggiatura propone tante situazioni comiche e tante battute, anche se il confonto col primo è miseramente perso.
Esempio di un tipo di "cinema" in crescente diffusione, quello che punta all'incasso senza curarsi della qualità, basandosi su una comicità di livello medio-basso, quasi demenziale. Può sorgere spontanea la domanda di come tre pilastri del cinema americano (De Niro, Hoffman, Streisand) possano accettare parti così sterili e superficiali col rischio concreto di veder diminuire il loro prestigio professionale. Dopo la casuale visione di questo sequel, difficilmente vedrò il precedente (Ti presento i miei) e il seguente (Vi presento i nostri). *!
Come ovvio questo secondo capitolo non abbandona il cliché del primo e anche se perde in freschezza guadagna molto con l'ingresso di due mostri sacri come Hoffman e la Streisand. La sceneggiatura saggiamente preferisce togliere dello spazio a Stiller calcando la mano sul confronto-scontro dei due consuoceri. Gag divertenti e cast abbastanza affiatato per reggere bene i siparietti comici. A dirla tutta l'ho anche preferito al primo, che aveva gag e sceneggiatura a senso unico. Qui almeno si spazia e tutti sono potenzialmente "vittime".
Secondo capitolo della trilogia; nomi altisonanti quali Dustin Hoffman e Barbra Streisand che si aggiungono al precedente cast ma il risultato è piuttosto affannato, con gag un po' trite. De Niro e Stiller sono tenuti a briglia corta per dar spazio a Hoffman e ne risentono il ritmo e il divertimento.
Dopo che i dissidi fra Greg e Jack si sono (quasi) appianati, non manca che conoscere i Fotter prima di confermare il matrimonio. Ma quello che nel primo capitolo era l'antagonismo fra genero e suocero si trasforma ora in contrasto fra i due antitetici padri: il severo, rigido e tecnologico Jack dovrà incontrare l'energico e molto aperto Bernie. Rispetto al primo film qui si sfruttano un po' troppo i soliti giochini demenziali che alla lunga tendono ad annoiare, ma si acquista un grande Hoffman. Peccato per il finale, che rovina un po' il film.
La pellicola non delude le aspettative rispetto alla precedente e diverte molto. L'accostamento di due famiglie diametralmente opposto dà vita a una serie di gag senza fine in cui lo spettatore gode al massimo ridendo per quasi l'intera durata del film. Cast di grandi nomi che (non tutti) esulano dai loro generi classici e convincono anche in queste vesti.
MEMORABILE: "La regola è questa: se è gialla resta a galla, se è marrone tiri lo sciacquone".
Tornano il suocero ex-spione (De Niro) e il suo quasi genero (Stiller), che stavolta porta tutti dai suoi, praticamente una coppia di hippy in pensione. Sequel che tocca i livelli di divertimento del precedente con nuove gag grazie alle situazioni create dalle coppie di suoceri con attitudine diametralmente opposta e conseguenti equivoci/pastrocchi vari, sempre favoriti dal maldestro "Gay Fotter" e dalle manie "bondiane" di Jack stavolta munito di spy-bus blindato e nipotino addestrato. Il valore aggiunto sono Hoffman e la Streisand (i Fotter).
MEMORABILE: Le strategie da spionaggio di De Niro e il laboratorio nascosto nel bus; Il personaggio sgangherato di Hoffman; Il siparietto finale (cam nascosta).
Il primo capitolo poteva contare sull'empatia suscitata in buona parte degli spettatori dal ricordo dei timori ed imbarazzi che accompagnano quasi fisiologicamente il primo incontro con i genitori del proprio partner. Nel sequel questo aspetto si attenua per lasciare spazio alle differenze caratteriali tra i due suoceri ma le gag sono di grana grossa, mentre De Niro accentua troppo il carattere macchiettistico del suo personaggio col risultato di rendere meno gustoso il confronto con Hoffman e Streisand è presenza quasi irrilevante. Ogni tanto si ride ma a denti stretti.
Dopo lo spassoso primo episodio, Jay Roach torna all'antagonismo fra super-suocero autoritario e genero imbranato spostando il ring familiare nella residenza dei genitori fricchettoni di quest'ultimo. Schemi e formule restano i medesimi, tuttavia Hoffman e la Streisand assicurano una briosa varietà in sede di cast. Se da una parte la ricchezza del reparto attoriale gioca a favore della godibilità dell'insieme, dall'altra la dispersione dei target comici sembra annacquare l'efficacia delle gag, che a lungo andare soffrono di una certa ripetitività. Sequel simpatico, ma non brillante.
MEMORABILE: Il cagnolino nel gabinetto chimico; Il bimbo addestrato che impreca e guarda Scarface alla TV; Il figlio illegittimo di Stiller; Massaggio a De Niro.
Secondo capitolo con l'infermiere Focker e il suocero, che conoscerà i genitori del primo. Affidare i ruoli dei consuoceri a Hoffman e la Streisand è stata una buona idea: convincenti. Pur non divertendo molto, il film intrattiene. Si cade in volgarità gratuite in alcuni frangenti. Forse poteva durare qualcosa in meno. Si confermano bravi De Niro e Stiller.
Un secondo capitolo che fa sbellicare dalle risate per l’evidente differenza tra le due coppie: la prima sbracata e affettuosissima (il figlio Gaylord viene incoraggiato persino per i secondi e terzi posti nelle competizioni) e con atteggiamenti disinvolti (fanno sesso con persone estranee presenti in casa con un cappello e davanti alla porta), l’altra con soppressione di sentimentalismo verso il nipote (con un educazione codificata).
MEMORABILE: La statua della fertilità africana nascosta capovolta dietro un mobile.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
HomevideoGestarsh99 • 20/10/11 00:38 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Paramount/Universal:
DATI TECNICI
* Formato video 1,78:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Francese Spagnolo Tedesco Portoghese
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Francese Spagnolo Tedesco Portoghese Inglese NU Danese Olandese Norvegese Finlandese Svedese
* Extra Commenti del regista Jay Roach e del direttore del montaggio/co-produttore Jon Poll
Scene inedite
Le papere del film
La cassetta della lettiera: dietro le quinte con sfigatto
La mammella paterna
Ritratto della famiglia Fotter
Avventure di un’addestratrice di bambini
Intervista con i Fotter
DiscussioneRaremirko • 26/11/13 23:57 Call center Davinotti - 3863 interventi
* Il bambino biondo è stato interpretato da 2 attori gemelli; quando uno era poco proponso a lavorare, subentrava l'altro.
* La mammella artificale indossata da De Niro, pur non esistendo davvero, prese spunto da oggetti simili realmente esistenti.
* In una divertente scena poi tagliata, il prepuzio presente nell'album, prima di finire nella minestra, si incastrava in una lampada antizanzare per poi essere quasi ingerita da De Niro
Fonte: extra del dvd
HomevideoRaremirko • 26/11/13 23:57 Call center Davinotti - 3863 interventi